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Pittarosso riapre a Viterbo e riassume i dipendenti del precedente store

Il 29 agosto Pittarosso ha riaperto a Viterbo in una location più accogliente e moderna, in Strada Cassia Nord al km 88. Il nuovo punto vendita è progettato con attenzione per offrire un ambiente ancora più smart, garantendo una migliore esperienza d’acquisto. Una vasta gamma di calzature e accessori è disponibile per soddisfare le esigenze di tutti con il miglior rapporto qualità/prezzo che ha sempre contraddistinto l’offerta dell’insegna.

La riapertura del negozio rappresenta un momento significativo per Pittarosso: lo store, che aveva chiuso più di anno fa, torna così a far parte della vita commerciale della zona e per la riapertura ha potuto riassumere i dipendenti che lavoravano nel precedente punto vendita, confermando l’impegno nei confronti della comunità locale e il forte interesse commerciale nei confronti della piazza viterbese.

Per l’occasione il negozio si presenta con un’importante offerta di articoli in promozione con sconti fino al 50% oltre alla campagna “mese dello sport” con tantissime occasioni sui principali brand per il rientro a scuola e all’attività sportiva in generale.

Scarpe made in Italy: l’export vola e arriva a 9,6 mld

Le calzature made in Italy piaccio, anche fuori confine. A dirlo  i dati del Centro Studi di Confindustria Moda, secondo cui lo scorso anno le esportazioni hanno registrato un picco di 9,6 miliardi totali; ciò vuol dire che  7 paia di scarpe su 10 hanno lasciato i confini nazionali.

Ma quali sono le scarpe italiane che suscitano maggior interesse in Italia e all’estero? A queste domande ha cercato di rispondere SEMrush, piattaforma SaaS per la gestione della visibilità online, che ha analizzato milioni di ricerche online effettuate dagli utenti di tutto il mondo negli ultimi 12 mesi, in relazione alle calzature sportive, andando ad individuare quali siano le tendenze e le preferenze, in Italia e negli altri paesi.

Partiamo dal Belpaese. Al primo posto, con una media di 67.492 ricerche mensili, quasi 2.200 al giorno, troviamo le Superga. Sul secondo gradino del podio si piazza Tod’s, brand marchigiano della famiglia Della Valle, digitato in media 43.933 volte al mese. Medaglia di bronzo, infine, per La Sportiva, azienda trentina specializzata nella produzione di calzature tecniche dedicate agli sport di montagna, come il trekking o l’arrampicata, che ha registrato in media 30.425 ricerche mensili.

Di seguito la top ten italiana, nella quale, insieme a molti marchi nostrani, figurano anche brand internazionali

  1. Superga – 67492 ricerche medie ogni mese
  2. Tod’s – 43933 ricerche medie ogni mese
  3. La Sportiva – 30425 ricerche medie ogni mese
  4. Scarpa – 18075 ricerche medie ogni mese
  5. Balenciaga sneakers – 14658 ricerche medie ogni mese
  6. Nike sneakers – 12083 ricerche medie ogni mese
  7. Adidas sneakers – 7792 ricerche medie ogni mese
  8. Le Silla – 6450 ricerche medie ogni mese
  9. Baldinini – 6025 ricerche medie ogni mese
  10. Puma sneakers – 4133 ricerche medie ogni mese

Estendendo lo sguardo al resto del mondo, la classifica non appare poi così diversa. La prima cosa che si nota è che il topic sneakers interessa in modo particolare gli utenti degli Stati Uniti d’America, che in media compiono 220.810 ricerche mensili, seguiti da Italia (190.800), Regno Unito (71.550), Germania (65.820) e Francia (59.100). Sembrano poco interessati, invece, i mercati orientali, con il Giappone al quindicesimo posto (15.920), Hong Kong al venticinquesimo (7.330), Corea del Sud quarantatreesima (2.960) e Cina sessantatreesima (appena 780).

Per quanto riguarda i brand, nonostante le prime 10 posizioni della classifica dei paesi con il più alto numero di ricerche correlate alle sneakers siano occupate da paesi molto diversi tra loro, geograficamente e culturalmente, in 9 dei 10 stati al primo posto c’è lo stesso marchio, l’italianissimo Superga. Unica eccezione, gli Stati Uniti d’America, che sembrano preferire le calzature sportive della Fila, azienda sudcoreana. Anche estendendo l’analisi alle prime 20 posizioni, sono ancora le calzature Superga le più amate, posizionandosi sul gradino più alto del podio in 12 stati su 20.

Di seguito il dettaglio dei trend per i primi 20 paesi:

 

DIS Design Italian Shoes, scarpe italiane su misura grazie a scansione 3D e personal stylist

Quella della personalizzazione è un’approccio antico, tipico dell’artigianato, che sta ritornando oggi di grande attualità: ed è anche il segno distintivo di DIS Design Italian Shoes, startup marchigiana specializzata nella produzione di scarpe su misura completamente personalizzabili dal cliente, che dopo il round di 150mila euro di finanziamento da parte di Nuvolab lancia una campagna di raccolta fondi online.

Ospitata su Mamacrowd, la piattaforma di crowdfunding gestita da SiamoSoci, il crowdfunding ha l’obiettivo di raccolta di 400mila euro. In cambio per gli investitori, oltre che parte delle quote della società, sono previste anche scontistiche notevoli sui futuri acquisti di scarpe su misura. Di recente Nuvolab, venture accelerator e innovation advisor di Milano, ha investito nella società 150 mila euro insieme ad alcuni partner.

 

Personalizzazione e nuove tecnologie per conquistare l’Estremo Oriente

Tra i progetti in cantiere della start up c’è la possibilità per il cliente di operare la scansione del piede, tramite mobile app o attraverso i totem con touch screen nei negozi fisici dove è presente DIS. L’operazione permetterà alla startup di crescere sui mercati internazionali in cui è già presente e di lanciare il prodotto in nuovi Paesi.

Sono già 50 gli store nel mondo che già oggi ospitano scarpe DIS, dalla Russia fino agli Stati Uniti, dal Giappone alla Cina. Numeri che potrebbero aumentare grazie alla tecnologia proprietaria che permette ai clienti di personalizzare la propria scarpa direttamente in negozio: i totem installati nei punti vendita, infatti, garantiscono un’esperienza utente perfettamente integrata tra online e offline, aumentando la propensione all’acquisto e la creatività nel disegnare la propria calzatura ideale. Una soluzione, quest’ultima, particolarmente apprezzata nei mercati più ricettivi quali Russia ed Europa dell’Est, e che, secondo le previsioni, dovrebbe portare a una crescita consistente del fatturato grazie all’accordo già chiuso in Cina con una catena sartoriale di 24 negozi per arrivare a coprire i loro 300 punti vendita e agli accordi in chiusura in Giappone e Corea del Sud.

 

Round da 150mila euro
Il lancio della campagna di crowdfunding e l’espansione internazionale saranno possibili anche grazie al recente ingresso nella società di Nuvolab e al suo accompagnamento con un programma di accelerazione dedicato all’internazionalizzazione della startup. L’ingresso è avvenuto nell’ambito di un round seed di 150 mila euro appena concluso insieme a primari business angels come Francesco Mantegazzini, Alberto Casagrande, Guglielmo Fiocchi e i fratelli Marco e Massimo Scalmati. Nuvolab entra così ufficialmente nel settore del fashiontech, ampliando la rosa dei verticali di riferimento per quanto riguarda le proprie attività di accelerazione.
“Questo investimento conferma il nostro crescente interesse nell’innovare il Made in Italy – dice Francesco Inguscio, CEO di Nuvolab – puntando su progetti dalle ambizioni internazionali che sappiano unire tradizione manifatturiera e innovazione digitale per farsi ambasciatori del meglio dell’Italia nel mondo”.

DIS, nata nel 2015, si è posizionata in questi anni come startup innovativa in grado di trovare il giusto connubio tra manifattura Made in Italy di alta qualità e digitale, grazie al configuratore 3D e a un approccio non convenzionale all’innovazione dei modelli di business tradizionali.
“Attraverso l’installazione di corner DIS in sartorie e department store – spiega Andrea Carpineti – velocizziamo il go to market all’estero, evolvendo l’esperienza d’acquisto tradizionale. Il cliente può provare le scarpe, toccare con mano i materiali, prendere ispirazione dai modelli esposti e creare la propria scarpa personalizzata grazie al configuratore 3D e all’aiuto di un personal stylist. Con questa campagna rilasceremo una nuova funzionalità: la scansione del piede, che potrà avvenire tramite mobile app o attraverso il nostro totem touch screen. E se centriamo l’obiettivo massimo di funding lanceremo anche la linea femminile”.

Di fatto DIS è l’unico brand Made in Italy a risolvere il grande problema del mondo retail: l’invenduto a fine stagione. Con un minimo investimento, infatti, il negoziante ha uno stock virtuale di 50 milioni di calzature, incassa in anticipo sul venduto, azzera il magazzino e migliora il ciclo finanziario. In soli 18 mesi DIS ha affiliato 50 punti vendita e solo nel primo semestre 2018 ha raddoppiato il fatturato, ricavando 8 euro da ogni euro investito in marketing.

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