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Pippo Cannillo eletto nel nuovo Cda di SPAR International

Ci sarà anche Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Despar Centro-Sud, nel nuovo Cda di SPAR International, società cooperativa fondata nei Paesi Bassi nel 1932 con sede nel centro di Amsterdam, custode del marchio SPAR in tutto il mondo con una presenza in oltre 48 Paesi.

Pippo Cannillo (classe 1980) diventa così tra i più giovani consiglieri del Cda di SPAR International aggiungendo con la nomina all’interno del board un nuovo e prestigioso incarico. Compongono il Board, oltre a Cannillo, Graham O’Connor (Presidente del Cda, Sud Africa), Fritz Poppmeier (Austria), Jon Van der Ent (Paesi Bassi), Knut Johannson (Norvegia), Dominic Hall (Inghilterra), Tobias Wasmuht e David Moore (SPAR International).

Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi nel 2003, ha frequentato successivamente la HEC di Parigi. Con il commercio nel DNA, ha cominciato la sua carriera come Direttore Vendite del Gruppo Cannillo. Un percorso lungo dieci anni, ricco di soddisfazioni e risultati importanti che lo portano nel 2012 a rivestire la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Maiora.

Pippo Cannillo, con il suo eccellente operato, ha notevolmente contribuito a rendere Maiora tra le più grandi realtà italiane della Distribuzione Moderna. Da Ottobre 2015 ricopre la carica di Presidente di Despar Servizi, Consorzio che riunisce sotto il marchio Despar cinque importanti realtà della distribuzione organizzata nazionale: Ergon Società Consortile, Fiorino, SCS, Grandi Magazzini, Gruppo 3A e, appunto, Maiora. Da dicembre 2020 ricopre anche la carica di Presidente di “Forum” la supercentrale di acquisto nata dal raggruppamento di 4 strutture di peso nel panorama della DO italiana: Crai Secom, C3, Despar Servizi e D.It-Distribuzione Italiana.

«Accolgo con orgoglio questa importante nomina – ha dichiarato Pippo Cannilloconsapevole di far parte di una realtà internazionale di grande prestigio. Mi impegnerò a trasferire e condividere con ancora maggiore entusiasmo i valori che hanno contraddistinto la storia di SPAR International nella realtà aziendale di Maiora e nel territorio in cui operiamo».

SPAR International gestisce oltre 13.000 negozi con il marchio Despar in oltre 48 Paesi in 4 continenti lavorando per soddisfare le esigenze di oltre 14 milioni di consumatori ogni giorno.

Despar Italia: 29 nuovi punti vendita e fatturato in crescita del 3,5%

 

Presenza in 48 paesi al mondo, 33 miliardi di fatturato, 12.700 punti vendita, 13,5 milioni di clienti al giorno: questi alcuni dei numeri salienti di SPAR, presentati da Paul Klotz e Lucio Fochesato, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Despar Italia, nel corso della Convention nazionale.

Un posizionamento internazionale sancito anche da iniziative di promozione su scala continentale quali la main sponsorship del Campionati Europei di Atletica 2018.

Despar Italia: l’andamento

Paul Klotz

Concentrandosi poi sul mercato italiano, Klotz ha quindi illustrato l’attuale radicamento sul territorio di Despar, presente in 13 regioni e 63 province con i suoi attuali 1.244 punti vendita di cui 428 diretti e 816 affiliati.

Nel 2018 sono stati 29 i nuovi punti vendita inaugurati in tutte le regioni dove il Consorzio è presente.

Il 2019 prevede invece l’apertura di 50 ulteriori punti vendita, tra diretti e affiliati, 36 ristrutturazioni e un investimento complessivo di 95 milioni di euro per lo sviluppo e modernizzazione della rete di vendita.

Per quanto riguarda i risultati economici, il 2018 ha visto una crescita del fatturato di vendita del 3,5% che si è attestato a 3.509 milioni di euro, confermando dunque Despar nella top ten delle insegne in Italia con il 3,7% delle quote di mercato.

La MDD

Lucio Forchesato

L’intervento di Lucio Fochesato, Direttore Generale di Despar Italia, si è focalizzato sul tema dei prodotti a marchio Despar, che oggi costituiscono un fattore chiave che indirizza la scelta dei consumatori.

A conferma della centralità della MDD, nell’ambito dell’Osservatorio MARCA 2019, la survey realizzata da Nomisma sul consumatore della MDD ha sottolineato come il 67% degli interpellati scelga l’insegna soprattutto in base alla qualità e all’assortimento dei prodotti MDD, il 48% sia disposto a spostarsi di più per raggiungere l’Insegna con i suoi prodotti MDD  preferiti e il 40% sarebbe disposto a cambiare Insegna nel caso che quest’ultima non commercializzasse più i suoi prodotti MDD preferiti.

Per quanto riguarda Despar Italia, il fatturato in acquisto in ambito MDD è cresciuto nel 2018 del 7,7%, attestandosi ad oltre 334 milioni di euro. Una crescita significativa era già avvenuta nel 2017 quando il fatturato aveva raggiunto i 310 milioni di euro.

I 289 milioni di prodotti MDD venduti nel 2018 e i 251 i nuovi lanci raccontano di un trend in crescita che per quanto riguarda il Consorzio è stato superiore a quello di mercato (18,8%) posizionandosi al 19,2% sul totale del venduto.

Già oggi sono oltre 3.000 prodotti MDD in assortimento presentati in 13 linee diverse.

La qualità “made in Italy” dei prodotti a marchio Despar ha registrato un apprezzamento significativo anche in termini di export verso i paesi  presidiati dalle insegne dell’universo SPAR.

Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, Georgia, Russia, Albania, Malta e Grecia sono alcuni dei Paesi che hanno contribuito a generare un fatturato di quasi 10 milioni di euro importando oltre 1.000 referenze MDD.

L’eccellenza dei prodotti a marchio è stata confermata a livello internazionale anche attraverso riconoscimenti ufficiali. Per il terzo anno consecutivo, anche nel 2018 due vini

selezionati da Despar (il Valdobbiadene Docg e il Gewurztraminer Doc) si sono aggiudicati il Best Quality alla fiera internazionale Private Label Manufacturers Association, che si tiene ogni anno ad Amsterdam.

Per quanto riguarda le strategie future, Fochesato ha sottolineato come l’obiettivo di Despar sia di raggiungere, entro il 2025, una quota del 25% di MDD sul totale del venduto.

Le linee guida sullo sviluppo delle referenze a marchio nel triennio 2019-2021 si orienteranno verso due specifici obiettivi: per garantire salute e benessere dei consumatori, e lavorare in un’ottica di sostenibilità ambientale grazie all’introduzione di nuovi pack richiudibili e al 100% compostabili.

In particolare, per allineare sempre di più i prodotti MDD a stili di vita sani, Despar ha da tempo attivato un progetto di collaborazione con l’Università di Parma che prevede la riformulazione degli ingredienti per un ampio numero di referenze a marchio, nell’ottica di una loro eventuale riformulazione in termini di riduzione di grassi saturi, zuccheri e sale, rimodulazione delle porzioni e aumento del contenuto di fibre.

Lotta allo spreco, da Spar Austria arriva la birra fatta con il pane invenduto

Come gli antichi egizi, guardando al futuro: è in sintesi l’operazione di Spar Austria, che, per ridurre gli sprechi alimentari, lancia una birra biologica prodotta con il pane invenduto. L’iniziativa viene dalla panetteria INTERSPAR che, in collaborazione con il birrificio Gusswerk di Salisburgo, ha permesso di realizzare e introdurre sugli scaffali dell’insegna Young & Urban, una ambrata con gradazione alcolica di 5,5%.

Il pane biologico che rimane invenduto costituisce la base della birra biologica, naturalmente torbida. Parte del contenuto di orzo e malto viene infatti sostituito da vari prodotti da forno biologici, e la birra realizzata in tal modo è ora disponibile esclusivamente nei negozi SPAR, EUROSPAR e INTERSPAR di tutto il Paese.

“La panetteria INTERSPAR è la più grande panetteria artigianale nel commercio alimentare austriaco – ha detto il mastro birraio Reinhold Barta di Gusswerk -. In quanto tale, produce spesso un eccesso di prodotti da forno. Per ridurre gli sprechi, è nata l’idea innovativa di utilizzare il pane in eccesso per produrre una birra biologica ambrata a base di pane”.

La realizzazione non è stata senza problemi, anche se chi conosce un po’ di storia della bevanda, una delle più antiche, sa che, nata in Mesopotamia e abbbracciata con entusiasmo dagli antichi Egizi, fu probabilmente realizzata per la prima volta proprio con gli scarti del pane, rimasti a bagno in acqua e che inziarono a fermentare. “Preparare una birra di pane corposa è una sfida, perché il contenuto salino del pane la influenza. Ma la crosta del pane crea una nota leggermente caramellata, che conferisce un gusto caratteristico” ha detto Barta.

Birra e pane condividono gli stessi ingredienti di base come lievito, cereali e acqua. Con Young & Urban di SPAR, una antica tradizione viene ripresa.

Spar Budapest, metti un supermercato in un mercato ottocentesco…

Spar, quarta catena della Gdo ungherese ha un supermercato aperto in un mercato vittoriano di Budapest, a piazza Klauzál nel rinnovato settimo distretto, l’ex quartiere ebraico della città. In un gioco di rimandi tra dentro e fuori, i banchi esterni vendono frutta e verdura e fiori mentre all’interno lo store di 700 metri quadri ha di tutto un po’, compreso un banco di cibo pronto da portar via. Dunque è possibile per la Gdo cogliere il successo dei mercati storici, tutte volte di ferro e vetro presenti in quasi tutte le città europee, da Genova a Barcellona. Sempre a Budapest c’è una Coop dentro al gigantesco (e un po’ turistico) Mercato centrale. Ma questo di Klauzál ha la particolarità di essere completamente integrato in un’area della struttura, e lasciando ad esempio i caratteristici piloni di ghisa a vista.

[Not a valid template]Spar Ungheria (Spar Magyarország) è una divisione dell’austriaca Aspiag service, costola di Spar Austria che gestisce le operazioni in Nord Italia, Slovenia, Ungheria e Croazia. L’Ungheria è il maggior mercato Spar del dell’Europa centrale e dell’Est con un fatturato annuo di 1,67 miliardi di euro. Ha 493 punti vendita nel Paese.

Tra i prossimi progetti la costruzione di un punto vendita  da 4,2 miliardi di fiorini ungheresi (13,4 milioni di euro) a Tata (nel nord-ovest del Paese). E sta completando la costruzione di un impianto per la produzione di panini e insalate alla periferia di Budapest.

 

I format di Spar Ungheria

Supermercati SPAR. Fino a 2.000 metri quadri, uniscono un approccio moderna al classico supermercato di prossimità

SPAR City Market presenti in Ungheria e Slovenia sono piccoli supermercati in zone di grande traffico cittadino

SPAR 2000. in Croazia, Ungheria e Slovenia su una superficie di circa 2.000 metri quadri sono contraddistinti da una grande selezione di freschi .

SPAR Express lanciati nel 2013, sono inseriti nei distributori di benzina in Ungheria. Aperti 24/7.

 

Un mercato in crescita

Quest’anno è stata ridata alle insegne della Gdo la possibilità di tenere aperti la domenica, dopo che il governo aveva emanato una legge contraria. Secondo le statistiche la Gdo nell’Europa dell’Est è un settore destinato a crescere (leggi Il grocery europeo varrà 2.289 miliardi nel 2022: la top 20 dei mercati)

Una conferma a viene dai dati di gennaio: le vendite nel retail sono cresciute del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2017, secondo il Central Statistical Office (KSH). Il prossimo 8 aprile si terranno le elezioni parlamentari, nel 28esimo anniversario delle prime elezioni tenute dopo la caduta del comunismo nel Paese. Si voterà per rinnovare il Parlamento, composto da una camera unica da 199 seggi: si prevede una riconferma di Fidesz, partito del nazionalconservatore Viktor Orbán, primo ministro in carica.

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