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Italiani innamorati dei sapori esotici, in crescita consumi di spezie e aromi

Nel 2022 i consumi in Italia di spezie e aromi sono cresciuti fino a tornare ai livelli pre-Covid, con vendite a volume pari a quasi 97 milioni di confezioni per un mercato che vale oltre 157 milioni di euro. In media gli italiani acquistano 5,7 confezioni all’anno tra spezie e aromi, in linea con il 2020, che era stato un anno particolarmente positivo per il settore.

Ad analizzare il rapporto tra gli italiani e i sapori in cucina è l’indagine “Gli italiani, le spezie e le erbe aromatiche” di Cannamela e AstraRicerche che evidenzia subito un dato parecchio interessante: nell’ultimo quinquennio l’uso di spezie ed erbe aromatiche è cresciuto molto tra gli italiani (il 65,5% degli intervistati dichiara di usarle più di prima). E se nei primi tre posti delle spezie più usate troviamo pepe nero, peperoncino e zafferano, nella classifica delle erbe aromatiche vince un trittico tipico della nostra cultura mediterranea: rosmarino, prezzemolo e basilico. Ma cresce, in parallelo, la voglia di sapori esotici: cardamomo, paprika affumicata, curry, pepe rosa e curcuma per quel che riguarda le spezie; lemongrass, coriandolo, dragoncello, ginepro e cumino per quel che riguarda le erbe aromatiche sono i rispettivi cinque trend del futuro.

“La ricerca offre una panoramica molto interessante sul modo in cui cambiano i gusti degli italiani” afferma Fausta Fiumi, Marketing & New Business Director di Cannamela. “Rispetto al passato notiamo una maggiore sensibilità per qualità e certificazione delle materie prime. A guidare le scelte di acquisto sono in primo luogo prezzo (40,2%) e provenienza delle materie prime (38,7%). Ma quasi un intervistato su tre tiene conto anche della qualità e della certificazione delle materie prime (31,4%) e metodo di produzione (30,5%)”.

I dati dello studio AstraRicerche-Cannamela confermano che gli italiani in cucina non rinunciano all’utilizzo di spezie e di erbe aromatiche: il 23,7% del campione intervistato, in particolare donne (29%) e 25-34enni (32%), afferma di utilizzarle sempre, ogni giorno. A questi si aggiunge il 58,1% che se ne serve abbastanza spesso, quasi ogni giorno. In questo caso, i più interessanti sono i 18-24enni, quindi la Gen Z, con il 64%, e i singles (63%), rispettivamente user che scelgono i prodotti in base alla qualità e alle materie prime (64%). Ma perché portiamo così tante spezie e aromi a tavola? Il primo motivo in assoluto è “dare più sapore, più carattere al piatto”, secondo il 67,6% degli intervistati (in particolare donne, 73%). A seguire, per oltre 1 intervistato su 3, questi ingredienti danno la possibilità di sperimentare e di soddisfare la propria curiosità creando nuovi abbinamenti di sapori. Conta poi anche il fattore salute. Questi ingredienti, infatti, aiutano a realizzare una cucina più sana, che impiega meno sale (30% del campione, soprattutto donne, che arrivano al 34%).

Italiani propensi alle sperimentazioni
Se da una parte la spezia più usata in assoluto resta il “classico” pepe nero (79,6% del campione), grande è l’interesse degli italiani per le altre tipologie di questa spezia, come il pepe rosa, oggi scelto da 1 italiano su 4 e con un 22,4% del campione che si dice intenzionato a provarlo. Stesso discorso per la paprika affumicata: usata oggi dal 16,9% degli intervistati e con un 24,1% intenzionato a impiegarla nelle proprie ricette.

Nella metà alta della classifica di utilizzo spicca, inoltre, la curcuma: ne fanno uso in cucina circa 2 italiani su 5 (41,6%) e ben il 20,6% degli intervistati si dice intenzionato a utilizzarla in futuro. C’è poi il curry nella versione “classica” che viene impiegato nelle ricette del 40,2% del campione. A generare, in particolare, grande interesse sono il curry di Madras, quello inglese e quello thailandese.

Fanalino di coda per l’utilizzo attuale è infine il cardamomo, che genera però grande curiosità con ben 1 intervistato su 4 (24,6%) che lo vorrebbe provare in futuro. Vi sono poi una serie di erbe che hanno un impiego più contenuto (si va da circa il 24% della maggiorana all’8% del dragoncello) ma che spiccano per forte interesse, con 2 o 3 intervistati su 10 intenzionati a introdurle nelle proprie ricette: tra queste, vi sono coriandolo, cumino, ginepro, lemongrass, dragoncello.

Visti a Cibus: Spice Up – Fruit & Vegetable di Italpepe

In occasione del Cibus 2022 di Parma, Italpepe lancia la novità: “Spice Up – Fruit & Vegetable”. Una linea di trentuno referenze che consente di portare in modo smart e divertente i cinque colori della salute ogni giorno a tavola, 365 giorni l’anno.

Grazie al processo di liofilizzazione ogni prodotto preserva tutte le proprietà nutrizionali e organolettiche. Il pratico formato rende questa gamma di prodotti un vero alleato dell’alimentazione, perché consente di portare sempre con sé e di tenere sempre in dispensa la giusta porzione della frutta e della verdura che più si apprezza.

La Dieta Mediterranea, riconosciuta nel 2010 “patrimonio immateriale dell’umanità” da parte dell’UNESCO, è sostenuta negli ultimi anni anche dalla FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) e dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), le quali la ritengono uno strumento per un’agricoltura sostenibile ed elemento irrinunciabile per una dieta alimentare che aiuti a prevenire le malattie cardio-cerebrovascolari. È ritenuta infatti una filosofia di vita che nasce dal passato e può traghettarci verso un futuro sano, sostenibile e inclusivo. Tutti valori su cui si basa da sempre l’attività di Italpepe.

Diversi studi hanno dimostrato che le proprietà salutistiche della frutta e della verdura sono dovute all’abbondante presenza di alcune speciali sostanze colorate protettive. Queste sostanze, chiamate polifenoli e flavonoidi, conferiscono alla frutta e alla verdura colori vivaci ed invitanti. Le diverse colorazioni possono essere raggruppate in cinque categorie: rosso, verde, bianco, giallo/arancio e blu/viola. Ogni colore corrisponde a sostanze specifiche ad azione protettiva, per cui solo variando nell’arco della giornata alimentare il consumo della frutta e della verdura possiamo coprire tutti i fabbisogni dell’organismo.

“La linea “Spice up – Fruit & Vegetable” nasce per promuovere il consumo delle ormai celeberrime cinque porzioni di frutta e verdura che tutti noi dovremmo consumare quotidianamente, tenendo conto della varietà e delle proprietà nutritive offerte dai cinque colori della salute. Una modalità pratica e funzionale per arricchire di vitamine e minerali la propria alimentazione in modo 100% naturale, privo di aromi e coloranti. L’altissima qualità dei prodotti e il gusto che eguaglia quello del prodotto fresco, li rendono dei prodotti particolarmente apprezzati da tutti, anche dai bambini” – spiega Francesca Iannarilli, Responsabile Marketing e Comunicazione di Italpepe.

“Sono profondamente orgoglioso di presentare questa linea di prodotti perché ritengo che rappresenta l’impegno della mia famiglia e del mio staff nel proporre prodotti innovativi per favorire un corretto stile di vita e una vita sana. Torniamo in fiera presentando una linea che rompe tutti i confini e i canoni tradizionali del nostro settore, interpretando al meglio il nostro pay off “Spice up your life”. Con questa linea i nostri prodotti potranno entrare a far parte del carrello della spesa quotidiano, segnando una radicale svolta per la nostra categoria e per la nostra azienda. Ringrazio la mia squadra che ha lavorato intensamente affinché si concretizzasse a pieno il sogno di mio padre di 50 anni fa: diventare l’azienda italiana che ispira e traccia il futuro del mondo delle spezie” – ha dichiarato Stefano Vitaletti, Direttore Generale di Italpepe.

Arriva Umami, il nuovo mix di spezie di Italpepe

Non solo spezie, ma sfumature sensoriali. E’ il pay-off del progetto Tasting Rainbow di Italpepe, che fa leva sulle infinite potenzialità delle spezie. Un trend emergente è infatti la sperimentazione in cucina, dove le preparazioni tradizionali si integrano con ingredienti particolari ed esotici, un tempo prerogative dell’alta ristorazione.

E le spezie, in questo campo, hanno da sempre un ruolo centrale. Per questo l’azienda lancia la selezione “Umami”, la sfumatura sensoriale più intrigante nell’ambito dell’offerta Tasting Rainbow. Definito come la fusione dei quattro gusti principali (dolce, salato, amaro e acido), è il gusto che induce i percettori della lingua a sperimentare una continua altalena di sensazioni piacevoli. È il sapore più avvolgente e coinvolgente, genera una sensazione gustativa precisa ma allo stesso tempo irruenta e delicata.

La selezione Umami
Umami in giapponese significa “saporito” ed è associato per antonomasia alla salsa di soia. In realtà questo sapore si ritrova in molti dei capisaldi della tradizione gastronomica italiana come il parmigiano, l’aceto balsamico e la colatura di alici. La sensazione di sapidità è data dalla rilevazione dell’aminoacido naturale, acido glutammico, presente nelle carni, nei formaggi e in altri alimenti come pomodori e funghi. L’Umami potremmo considerarlo il gusto percepito per eccellenza come “buono”. Infatti i bambini, che hanno un palato vergine ed istintivo, amano questo gusto.

Esso è infatti quello del latte materno ed è per questo che è un gusto universalmente gradito. Non è mai presente in modo isolato ed è in grado di esaltare la percezione del salato e del dolce, mentre inibisce l’amaro. Proprio per la sua caratteristica di esaltare la sapidità delle pietanze, l’Umami è in grado di valorizzare in modo naturale il gusto dei piatti, limitando l’utilizzo del sale. Offre infatti sapidità alle ricette in modo sano, senza glutammato, coloranti e aromi artificiali.

All’interno delle nuove proposte di Italpepe troviamo in particolare sei referenze, ideate in esclusiva dalla Vitaletti Academy in collaborazione con lo chef Davide Mazza: mix per brasati (ideali per carni a lunga cottura), mix marinatura per verdure, carni e pesce, paprika dolce affumicata e mix formaggi (per ricette a base di formaggi). “Lo sviluppo di questa selezione è stato un viaggio all’insegna della continua scoperta. Sono riuscito a concentrarmi non sul gusto personale, ma sul gusto universale, rendendo più buono e gustoso tutto ciò che abbiamo il piacere di portare a tavola. Con Italpepe ho avuto la possibilità di riscoprire questi valori e di esprimermi al meglio” – commenta Davide Mazza.

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