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Pam punta ancora sulla capitale e apre un Local a Cinecittà

Il primo ciak per Pam local è scattato in Viale Anicio Gallo, nelle immediate vicinanze degli studi televisivi e cinematografici di Cinecittà, dove ha debuttato il 16esimo punto vendita del format a Roma.

ingresso-pam-local-viale-anicio-galloContinua dunque l’importante piano di espansione di Pam nella capitale che, in soli due mesi, ha visto le inaugurazioni di altri tre store: in Via Piave, in Circonvallazione Ostiense e in Via Barberini.

Il nuovo Pam local sarà ora a portata di mano dei residenti della zona, dei turisti provenienti da tutto il mondo e dei molti lavoratori impegnati sul set fino a tardi.

Aperto 7 giorni su 7 fino alle 22, offre un’ampia gamma di prodotti di alta qualità a prezzi convenienti tutto l’anno. All’interno del punto vendita sono sempre disponibili piatti pronti per cene e pranzi gustosi, confezioni monoporzione anti-spreco per un pasto veloce, prodotti biologici, Dop e Igp per chi non rinuncia alla tradizione culinaria italiana, etnici per chi invece ha voglia di sperimentare sapori nuovi, prodotti per gli amanti del bio e prodotti vegan per chi ha deciso di seguire questo regime alimentare. Grande attenzione viene riservata anche a chi soffre di intolleranze alimentari che può scegliere tra diversi prodotti come quelli senza glutine o lattosio.

Il nuovo punto vendita impiegherà una decina di dipendenti tutti under 28.

 

 

 

Viridea compie 20 anni e supera i 60 milioni di euro di fatturato (+6% nel 2016)

Era il 1997 quando apriva il primo punto vendita Viridea di Cusago (MI) dall’esperienza dalla Rappo srl, storica azienda attiva nel settore del giardinaggio professionale: oggi dopo 20 anni sono nove i garden center dell’insegna tra Lombardia, Piemonte e Veneto. L’ultimo arrivato, l’anno scorso, ha aperto ne IL Centro di Arese: 5.400 metri quadri coperti, a cui si affiancano 1.200 metri quadri dedicati al vivaio, con il percorso merceologico ormai consolidato e la novità del reparto dedicato all’alimentazione biologica.

Nel 2016 i nove Viridea Garden Center hanno accolto complessivamente oltre 7 milioni di visitatori registrando un fatturato pari a 60,2 milioni di euro, in crescita del +6% rispetto all’anno precedente.

I punti vendita Viridea si caratterizzano per l’inconfondibile struttura a forma di serra e un percorso che include tre aree merceologiche: giardinaggio e piante, casa e dècor, animali. A queste si è aggiunto negli ultimi due garden center di Montebello della Battaglia (PV) e Arese (MI) un quarto reparto dedicato al mondo del biologico, con una gamma di oltre 3.000 prodotti certificati, dall’alimentazione all’erboristeria.

«L’apertura del primo punto vendita Viridea di Cusago, 20 anni fa fu la concretizzazione della volontà di un’impresa di giardinaggio di differenziare la propria offerta – commenta Fabio Rappo, fondatore Viridea – In quel momento si trattò di un puro gesto di passione pensato per gli appassionati, quali siamo noi stessi, di piante, fiori e animali. L’obiettivo era quello di offrire prodotti e servizi in un ambiente piacevole, che meritasse la visita indipendentemente dalla necessità di acquisto. I 20 anni trascorsi ci hanno consentito di perfezionare e replicare l’iniziativa, mantenendo immutati i principi ispiratori. Per il futuro siamo impegnati a realizzare altri punti vendita su nuovi mercati, adeguando la nostra offerta al mutare delle esigenze dei clienti ma restando sempre fedeli alla nostra filosofia».

Ad oggi sono 490 i dipendenti Viridea e, dato importante, è bassissimo il turn over delle risorse umane.

Viridea è presente a Rho, Cusago, Rodano e Arese in provincia di Milano, a San Martino Siccomario e Montebello della Battaglia in provincia di Pavia, a Settimo Torinese e Collegno in provincia di Torino, a Torri di Quartesolo in provincia di Vicenza.

Per Consorzio Sun nel 2017 fatturato a 2,79 miliardi e 31 nuove aperture

Un 2017 di espansione attende Consorzio Sun: sono infatti 31 le nuove aperture previste, per arrivare a quota 626 (erano 296 nel 2011), e un fatturato di 2,79 miliardi (contro 2,66 miliardi previsti nel 2016). La crescita delle aziende del consorzio SUN – Supermercati Uniti Nazionali nel corso del 2017 che sono: Italmark di Brescia, Alfi (Gulliver) di Alessandria, Cadoro di Venezia, Gruppo Gabrielli di Ascoli Piceno e Gros Gruppo Romano Supermercati di Roma, centrale di acquisto con 40 anni di storia, riguardano in particolare due nuovi mini iper o superstore, 13 supermercati di grandi dimensioni, dieci supermercati, cinque superette ed un punto vendita di minore dimensione. Il programma di espansione prevede anche 18 ristrutturazioni di punti vendita già esistenti.

 

Obiettivo 3,5% di quota di mercato

Le aziende che compongono il Consorzio SUN contribuiranno con il piano di espansione ad attuare il processo di modernizzazione della rete distributiva italiana soprattutto nelle proprie aree di competenza. Secondo gli ultimi dati, a livello nazionale la quota di mercato del Consorzio SUN è del 3,3% , ma sulla base dei programmi di sviluppo previsti per il 2017 l’obiettivo è di raggiungere il 3,5% alla fine del prossimo anno. Particolarmente interessante appare, infatti, la quota di mercato del Consorzio SUN nelle aree di riferimento dove operano i diversi soci ovvero nelle regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise. Ad esempio, nelle province di riferimento del Socio Alfi la quota di mercato è del 6,9%; nelle province di riferimento del Socio Cadoro raggiunge il 5,6%; nell’area di riferimento del Socio Cedigros è pari al 17,3%; nell’area di riferimento del Socio Gabrielli la quota è del 13,3% e nell’area di riferimento del Socio Italbrix si attesta al 13,3%. In tutte queste aree dove operano le aziende associate al Consorzio SUN la quota di mercato è del 12%.

«Nel corso del 2017 continuerà il presidio nelle rispettive aree di competenza e di operatività degli attuali soci del Sun ovvero nel nord e centro Italia – ha detto Marco Odolini presidente del Consorzio Sun – in quanto intendiamo presidiare le aree dove già operiamo e nel contempo ampliare la nostra penetrazione in nuove zone».

 

Consilia va palm-free

Uno sviluppo che tiene ovviamente conto dell’apporto che è in grado di assicurare la marca del distributore Consilia, il brand di proprietà del Consorzio SUN. La quota della MDD Consilia sulle vendite da parte dei soci del Consorzio Sun ha avuto un’incidenza del 15,2% con un incremento dell’8,5% rispetto al precedente anno. «Il 2017 – ha detto il direttore generale del Consorzio SUN Stefano Rango – sarà un anno di sviluppo significativo per Consilia. La crescita da sempre si coniuga anche con un costante innalzamento dei livelli qualitativi dei prodotti a marchio Consilia. In proposito vorrei anche sottolineare che dal primo trimestre 2017 i nostri prodotti saranno tutti realizzati senza l’utilizzo dell’olio di palma».

 

A Rimini ex dipendenti riaprono un supermercato con l’insegna Despar

L’apertura di un supermercato è sempre una buona notizia, ma alle volte lo è di più. Quando ad esempio ad aprirlo, anzi a riaprirlo, sono gli ex dipendenti. Accade a Rimini, in via Covignano, dove lo scorso 23 febbraio è stato inaugurato con l’insegna Despar un supermercato gestito dalla SGS, società fondata da alcuni ex dipendenti che fino al marzo 2016 aveva gestito lo stesso punto vendita sotto un’altra insegna. Un negozio di vicinato (250 metri quadri di superficie di vendita, con un reparto di macelleria servita e una fornitissima gastronomia), piccolo ma con dietro una storia grande.

Una storia che sembra tratta da un film di Ken Loach, una storia di coraggio, incoscienza e solidarietà. Una lotta per salvare il proprio posto di lavoro e magari fare il salto di qualità, svoltare una volta per tutte. Perché alle volte o si annega o si vola.

«Ci siamo trovati nelle condizioni di doverci reinventare un lavoro – spiega Maria Cristina Bucarelli, amministratore delegato della SGS – e non è stato facile alla nostra età (tutti i neoimprenditori hanno tra i 40 e i 50 anni, ndr) e con una vita da dipendenti alle spalle. Ma ci siamo guardati in faccia e ci siamo resi conto che, per quanto caratterialmente molto diversi tra di noi, avevamo per le mani un tesoro fatto di esperienze professionali e di vita davvero significative, e soprattutto tanti valori positivi condivisi. Abbiamo deciso di rischiare e metterci in gioco fino in fondo».

La nuova società degli imprenditori di mezza età ha stentato a mettere in moto il progetto. Poi, dopo avere finalmente individuato il partner giusto nella Aspiag Service, la società concessionaria del marchio Despar nel Triveneto e nell’Emilia-Romagna, tutto ha preso a correre. E gli ex dipendenti ora padroni pensano già in grande: a primavera inoltrata aprirà il secondo punto vendita griffato SGS, quello di Ospedaletto di Coriano. «Guardando indietro all’ultimo anno – pensa ad alta voce Bucarelli – e ai mesi difficili che lo hanno preceduto, sentiamo di dover ringraziare tutte le persone e tutte le aziende che hanno contribuito alla realizzazione del nostro progetto. Ma siamo anche orgogliosi di noi stessi, del nostro coraggio e della nostra collaborazione. Sappiamo che il momento economico e sociale per il nostro Paese è particolarmente sfidante, ma noi tutti faremo il possibile per far sì che la nostra idea imprenditoriale si concretizzi felicemente e resti fedele ai valori umani che l’hanno fatta nascere”.

Chi andrà a fare la spesa nel piccolo supermercato di via Covignano acquisterà un pezzetto di sogno. E non capita tutti i giorni,

Gruppo Miroglio lancia il progetto “300 in 300 giorni” per la sua società Miroglio Fashion

300 in 300 giorni: questo l’ambizioso progetto del Gruppo Miroglio -per la sua società Miroglio Fashion – che si ripropone, entro il 2017  un grande piano di rinnovamento di 300 punti vendita su tutto il territorio nazionale. Il progetto, che tra restyling e nuove aperture coinvolge i punti vendita di 8 brand del Gruppo piemontese del tessile e della moda – da Motivi e Oltre a Elena Mirò, Fiorella Rubino, Caractère, Diana Gallesi, Luisa Viola e Per Te by Krizia – prevede un investimento pari a 15 milioni di euro.

La maggior parte dei punti vendita si trova in Lombardia (70 negozi), seguita dal Piemonte (31), ma anche in Emilia Romagna (23 punti vendita), Puglia (18), Calabria (17), Sicilia (15). Entro fine marzo saranno già 100 i cantieri aperti nei negozi Miroglio in tutta Italia.

Non solo Italia
Il piano riguarda anche i punti vendita del Gruppo negli altri Paesi europei: il rinnovamento di tre store in Francia, tra cui l’ampliamento e restyling del negozio Elena Mirò a Parigi, il rinnovamento di 7 punti vendita Elena Mirò in Spagna, la nuova apertura di Motivi a Brasov, in Romania, il rinnovamento di 3 punti vendita, sempre Motivi, in Russia.

hans_hoegstedt_“Questo piano straordinario di investimenti per valorizzare la nostra rete di negozi si inserisce nella più ampia strategia di rilancio di Miroglio Fashion” ha commentato Hans Hoegstedt, nuovo Ad di Miroglio Fashion. “In un mercato molto dinamico che va sempre più verso la massificazione, come quello della moda, è fondamentale saper essere sempre più vicini, sia online che offline, ai desideri delle clienti, e riuscire ad offrire loro un’esperienza nei negozi sempre più distintiva e personalizzata, unica per ogni marchio. Pensiamo sia questa la ricetta vincente, per un’azienda storica della moda italiana come Miroglio, per continuare a operare con successo nel mercato italiano ed internazionale”.

Coop firma con Gruppo AZ e sbarca in Calabria con 34 punti vendita in master franchising

La Coop sbarca in Calabria. Lo fa grazie all’accordo sottoscritto nei giorni scorsi a Catanzaro tra Coop Alleanza 3.0 (nata il 1° gennaio 2016 dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense e attualmente la più grande cooperativa italiana) e il gruppo AZ, una catena della grande distribuzione molto diffusa nella regione, con un fatturato annuo di circa 300 milioni di euro. Si tratta del primo accordo sottoscritto in Italia da Coop di master franchising con un gruppo dotato di proprie strutture e propria rete distributiva.

L'Ad AZ Spa Desiderio Noto (a sinistra) e l'Ad alla Gestione Coop Alleanza 3.0 Massimo Ferrari.
L’Ad AZ Spa Desiderio Noto (a sinistra) e l’Ad alla Gestione Coop Alleanza 3.0 Massimo Ferrari.

Trentaquattro i punti vendita del gruppo AZ che innalzeranno la nuova insegna Coop, in tutte cinque le cinque province della Calabria (Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia): master ipercoop-Coop Alleanza 3.0 per gli ipermercati, che hanno cambiato insegna il 22 febbraio; master/affiliato Coop Alleanza 3.0 per i supermercati che si “ribattezzeranno” il 9 marzo. La partnership apre alle due realtà nuove prospettive di sviluppo: da un lato consente a Coop Alleanza 3.0 di rafforzare il proprio impegno e la propria presenza nel Sud Italia, e dall’altro permette ad AZ di proseguire nel consolidamento nella regione grazie a una solida intesa commerciale. L’accordo prevede anche, in esclusiva, l’apertura in franchising di nuovi punti vendita nel Mezzogiorno e precisamente nelle province di Salerno, Potenza e Messina.

 

Assortimento più green e local, e 1500 referenze Coop

I 34 punti vendita coinvolti assommano una superficie di vendita di oltre 80mila metri quadrati e impiegano circa 2.200 lavoratori, tra dipendenti diretti del Gruppo AZ e indotto. L’investimento complessivo per il cambio di insegna per il 2017 ammonta a 2 milioni di euro. I lavori saranno curati da AZ, che manterrà la gestione dei negozi, con nuovi elementi di ambientazione interna secondo lo stile di Coop Alleanza 3.0. Il rinnovo interesserà anche l’assortimento, che sarà caratterizzato da un’attenzione ancora maggiore alla qualità, alla sostenibilità e alle produzioni dei territori, con tante specialità dei fornitori locali calabresi. Sugli scaffali arriveranno inoltre tanti prodotti a marchio Coop, mediamente circa 1.500 per negozio, in tutti i settori merceologici. I clienti potranno richiedere la carta Coop Card, per avere accesso a promozioni e benefici riservati.

 

Würth Superstore, il concept dedicato al mondo elettrico e termoidraulico

Würth, Gruppo tedesco leader mondiale nella distribuzione di materiali per il fissaggio e il montaggio, crea il nuovo format Würth Superstore, un concept di rivendita esclusivamente dedicato al mondo elettrico e termoidraulico, che debutterà il prossimo aprile a Pero (Mi), di fronte al quartiere fieristico.

Il nuovo punto vendita si aggiunge agli oltre 110 già presenti in Italia e all’e-commerce, collocandosi in una rinnovata strategia della multinazionale tedesca: «Il gruppo – dichiara Roberto Paglierani, responsabile della vendita retail e membro della Direzione Generale di Würth Srl – ha scelto di affiancare alla rete consolidata un format rivolto a specifici target professionali: testeremo la risposta nel nostro Paese e con questo segmento di mercato per poi estendere il concept anche in altre zone geografiche in Italia e magari riferiti ad altri mercati».

Nello store lombardo un assortimento di circa 2.000 prodotti Würth si sposerà, per la prima volta in un punto vendita firmato dal gruppo, con 10.000 articoli plurimarca (come ad esempio Bticino, Schneider, Gewiss, Vimar, Ceramica Dolomite, Ideal Standard, Grohe, Ariston), con l’obiettivo di fornire una risposta completa alle esigenze dei professionisti nei settori termoidraulico ed elettrico. Al classico assortimento di prodotti Würth composto per esempio da utensili a mano, elettrici, prodotti chimici, sistemi di fissaggio, si affiancheranno infatti tutti gli articoli non trattati finora, come ad esempio cavi elettrici, quadri, scatole di derivazione, interruttori per il mondo elettrico e tubazioni, radiatori, caldaie, rubinetteria per il mondo termoidraulico.

Lo store, che si estenderà su 2.250 mq con reparti self-service e assistenza di un team qualificato, ospiterà:

  • reparti distinti per le due aree di competenza, elettrotecnica e termoidraulica con prodotti multimarca, un’area Würth,
  • un corner esclusivo dedicato all’abbigliamento (da lavoro e per il tempo libero) Würth Modyf;
  • e un’ultima area riservata alle promozioni.

Il punto vendito, inoltre disporrà anche di uno spazio convegni utilizzabile per riunioni e momenti di formazione, più un’area ristoro / relax.

Un plus ulteriore è quello del servizio di consegna rapida in cantiere completerà infine l’offerta per chi preferisce non recarsi allo store.

 

 

Pam, è ancora Local: apre a Roma il 15° punto vendita in una location storica

Continuano le aperture di Pam Local, il format di prossimità di Pam Panorama, nella capitale: il nuovo store debutta a due passi dalla celebre Piazza Barberini, nel cuore del centro storico di Roma, in una porzione della splendida Corte della Cavalleresca che, per la sua importanza artistica, è soggetta a vincolo monumentale e architettonico. Arrivano quindi a 15 i punti vendita in città.

ingresso-pam-local-barberiniLo store di Via Barberini sarà aperto 7 giorni su 7 fino alle 22.00 e offrirà a residenti, lavoratori e turisti un’ampia gamma di prodotti tra cui i piatti pronti e le confezioni monoporzione, prodotti biologici, DOP, IGP ma anche etnici e vegan. Sugli scaffali sarà possibile trovare anche prodotti dedicati a chi soffre di intolleranze alimentari, come quelli senza glutine o lattosio. Il punto vendita impiega circa 10 dipendenti, tutti under 28.

Il palazzo si trova nella nota Via Barberini, conosciuta per la fontana del Tritone realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel 1643 su commissione del papa Urbano VIII Barberini, tra il colle Quirinale e gli Horti Sallustiani. I portali di ingresso visibili ancora oggi sono in travertino e la facciata è sormontata da una balaustra a colonnine in pietra: il risultato è una location che ancora oggi ha un fascino unico e irripetibile nell’intero centro storico e commerciale di Roma. La strategia di Pam local del resto è quella di scegliere una posizione strategica e di spicco al servizio di un format innovativo e versatile, per un’esperienza di spesa nuova, facile e conveniente.

 

Lego store, il settimo apre a Marghera nel Cci Nave de Vero

Un Lego store.

Aprirà il prossimo 22 febbraio il settimo Lego Certified Store d’Italia, a Marghera (Venezia), all’interno del Centro Commerciale Nave de Vero, Via Pietro Arduino 20. Alle ore 14 bambini e adulti potranno assistere al taglio di un nastro speciale, tutto fatto di mattoncini Lego (che, per chi non lo sapesse, è l’abbreviazione del danese “leg godt” ovvero “gioca bene”.

Come tutti i Lego store italiani è gestito da Percassi, che ha in programma di aprirne altri su tutto il territorio nazionale nel corso dei prossimi anni.
All’interno del nuovo store, bambini e adulti potranno vivere una esperienza unica, ricca di grandi novità e sorprese esclusive. Con “Pick a Brick”, per esempio, sarà finalmente possibile acquistare mattoncini sfusi tra una vasta scelta di pezzi disponibili. “Build a mini” consentirà di costruire, personalizzare e acquistare la propria minifigure, scegliendo ogni più piccolo dettaglio del personaggio collezionabile Lego, dal cappello al colore degli abiti. Oltre al completo assortimento di prodotti Lego, saranno disponibili in anteprima prodotti della linea Lego Creator Expert e prodotti esclusivi. Insomma sarà una vera e propria full immersion all’interno dei valori del brand dei mattoncini danesi.
Lego Group è un’azienda privata a conduzione familiare con sede a Billund, in Danimarca, e uffici a Enfield, negli USA, a Londra, nel Regno Unito, a Shanghai, in Cina, e a Singapore. Fondata nel 1932 da Ole Kirk Kristiansen.

Fondata nel 1976, Percassi è un’azienda le cui attività si concentrano in tre aree: Own Trademarks, House of Brands e Real Estate. Dopo aver portato in Italia, tra gli altri, Victoria’s Secret e Lego, sarà partner dell’ingresso di Starbucks e Wagamama. In passato Percassi ha sviluppato a livello globale i negozi del gruppo Benetton ed ha contribuito all’ingresso e alla diffusione sul mercato italiano dei brand del gruppo Inditex (Zara, Massimo Dutti, Oysho, Pull and Bear, Bershka, Stradivarius) oltre che di Swatch, Calvin Klein, Guess, Tommy Hilfiger, Polo Ralph Lauren, Levi’s e Ferrari.

Lidl alla conquista dell’America, il debutto quest’estate con 20 punti vendita

Con un anno e mezzo di anticipo rispetto a quanto annunciato in precedenza, l’insegna tedesca Lidl sbarcherà negli Stati Uniti la prossima estate aprendo i primi 20 dei 100 punti vendita entro il primo anno, iniziando dalla costa occidentale tra Virginia, North e South Carolina. Gli store americani dovrebbero essere più grandi del 35% rispetto agli europei.

Lidl, che possiede più di 10mila punti vendita in 27 Paesi europei, ha già iniziato a reclutare personale dal suo quartier generale di Arlington.

L’insegna tedesca non sarà il primo discount ad arrivare negli USA: Aldi (il cui debutto è atteso nel Nord Italia, e che ha già un quartier generale a Verona) ha aperto il primo store americano nel 1976 e ora ne ha 1.600 sotto il controllo di Aldi Sud, mentre l’insegna Aldi Nord gestisce 460 punti vendita Trader Joe in 41 stati. E secondo Reuters Aldi investirà 1,6 miliardi di USD per il restyling e l’ampliamento di 1.300 store entro il 2020.

Alcuni grandi attori come hanno deciso di correre ai ripari come Kroger, che ha inaugurato un suo format discount, Ruler Foods. In un articolo su Forbes dello scorso ottobre venivano elencati i i12 motivi per cui la Gdo americana (che in totale conta 38mila punti vendita) dovrà guardarsi da Lidl (e Aldi):

1) È grande: di fatto, la più grande catena discount europea con 10mila punti vendita e un fatturato di circa 62 miliardi di USD.

2) Ha una tradizione: azienda di famiglia, posseduta da Dieter Schwarz, il terzo uomo più ricco della Germania, figlio del fondatore Josef Schwarz. Ma l’attuale CEO è Klaus Gehrig, non il figlio.

3) Ma è semplice: secondo la classifica di Siegel+Gale è il terzo brand mondiale più semplice, ovvero trasparente e onesto, facilmente comprensibile, innovativo e capace di far sentire i suoi clienti valorizzati.

4) Preferisce la cautela alla rapidità: quando deve entrare nuovi mercati.

5) (Però) arriva in ritardo: avrebbe dovuto arrivare nel 2015, ma problemi nel management ne hanno posticipato l’ingresso.

6) Il suo maggior concorrente è il connazionale Aldi

7) È un “soft discounter”: ovvero ha un assortimento e un varietà di marchi maggiore rispetto a un hard discounter

8) La politica di etichettatura: a differenza della maggioranza dei supermercati Lidl mette i prezzi in alto rispetto ai prodotti invece che in basso. E i prezzi sono più alti negli scaffali superiori, il che secondo Forbes può ingenerare confusione nei clienti.

9) È medaglia d’oro: Nel 2015 è stato retailer dell’anno a Londra.

10) Ha un nuovo programma fedeltà

11) Vende latte, banane e abbigliamento: non solo pratico ma anche alla moda.

12) Accetta suggerimenti dai locali: per la scelta delle location negli USA l’insegna ha utilizzato il sito.

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