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I.denticoop, il dentista nell’ipermercato, debutta in Veneto con il settimo ambulatorio

Aprirà sabato 14 maggio a Santa Maria Maddalena di Occhiobello, tra Rovigo e Ferrara, un nuovo I.denticoop, cooperativa di dentisti nata nel 2013 con il supporto di LegaCoop e con l’obiettivo di fornire cure dentistiche di qualità a prezzi, se non stracciati, contenuti, con sconti garantiti ai soci Coop del 15%.

Le strutture sorgono soprattutto in centri commerciali e vicino ai punti vendita Coop e sembrano perseguire due logiche: da un lato venire incontro alle esigenze della clientela che ricerca un servizio sette giorni su sette con orari prolungati e prezzi più contenuti (tra l’altro le ricerche mostrano come le cure odontoiatriche sono quelle che hanno sofferto di più della crisi degli anni passati, con una crescente richiesta di cure al Servizio sanitari nazionale e un crollo dei trattamenti privati del 40%). Dall’altro lato, perseguono quella logica dei centri commerciali di ampliare il più possibile la gamma dei servizi offerti per attirare visitatori.

Prima struttura fuori dall’Emilia Romagna e settima dalla nascita due anni fa, l’apertura fa parte di un piano di espansione che prevede una decina di aperture l’anno da qui al 2020 e sei ambulatori nel 2016 tra Ravenna, Marche e Abruzzo.

I.denticoop ha adottato la formula della cooperativa ad apporto di servizi, alla quale aderiscono oggi 17 soci ordinari (tra medici odontoiatrici, odontotecnici, personale direttivo e amministrativo) e cinque soci sovventori: le cooperative di consumatori Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno, ed alcune società italiane di impianti, attrezzature e materiali per l’odontoiatria (Cefla di Imola, Fimo e Medical One).

Tra centri diretti ed affiliati, i.denticoop è presente anche a Bologna San Ruffillo, Bologna Borgo, Bologna Repubblica, Imola, Ravenna e Rimini.

E Leclerc torna a Parigi dopo 25 anni, con un nuovo format “d’assalto”

Se n’era andata 25 anni fa e oggi torna entro le mura di Parigi l’insegna francese E Leclerc, con un punto vendita di 1.500 mq nel 19° Arrondissement, presentando però – e non poteva essere altrimenti per questo “gran ritorno”, un nuovo format dedicato alla capitale.

Una “macchina da guerra”, come l’ha soprannominata il magazine Linéaires, con un obiettivo preciso: portare il “prezzo Leclerc” ai parigini. La clientela di zona è attirata attraverso un’ampia zona dei freschi, ma anche con una grande profumeria e un ristorante. Il pinto fermo dell’insegna essendo i prezzi, lo scopo è puntare sui volumi, con un’ampia offerta di alimentari (20mila referenze) che, dati gli spazi esigui, dovranno essere costantemente rimpiazzati: e infatti il supermercato impiegherà un centinaio di dipendenti. La posizione, in boulvard McDonald presso la Periferique, è molto en scelta: parcheggio sotterraneo di 1500 posti machine, una stazione metro e ferroviaria che movimenta fino a 80mila pendolari al giorno e una zona di appartamenti nuovi con un polo commerciale appena ristrutturato che vede anche l’apertura di un punto vendita Decathlon.

Prossimità e prezzi bassi, più gli affitti parigini: questa è la sfida per un insegna che ha fatto della comparazione prezzi, vantando il più basso, una filosofia di vita e che ha nel sito una sezione con localizzatore per mostrare in ogni parte di Francia qual è il supermercato meno caro.

Il 17° MD del Veneto apre a Castelnuovo del Garda

Un nuovo punto vendita di 970 mq del gruppo MD ha debuttato in via Ungaretti 2/4 a Castelnuovo del Garda, facendo salire a 17 gli store della regione, di cui quattro nel veronese compreso questo di Castelnuovo.

Lo store offre oltre 2000 referenze, e possiede un reparto ortofrutta con frutta e verdura di stagione consegnate giornalmente, nonché reparti serviti di gastronomia, macelleria (con carni selezionate sia a livello locale sia nazionale) e panetteria, che mirano a diventare un punto di riferimento per i consumatori della zona interessati alla qualità al giusto prezzo.

reparto ortofruttaIl punto vendita di Castelnuovo del Garda impiega 22 dipendenti che hanno un’età media di 30 anni e occupano diverse posizioni tra cui responsabile, vice responsabile, assistente e ausiliario alla vendita.

gastronomiaIl nuovo MD è dotato di parcheggio riservato alla clientela ed è aperto con orario continuato da lunedì a domenica.

MD, uno dei maggiori player della grande distribuzione italiana del canale discount, ha oltre 725 supermercati sul territorio nazionale. Attraverso le insegne MD e LD nel 2014 ha realizzato un fatturato di oltre 2 miliardi di Euro, con una quota di mercato del 15% (secondo player italiano del settore).

 

 

Conad pensa agli animali e inaugura due Pet Store a Modena e a Gualdo Tadino (Pg)

Conad si rivolge a un nuovo target “ricco” perché in crescita, quello degli animali da compagnia (sono ormai più di 60 milioni in Italia), e inaugura un nuovo format, il Pet Store a loro interamente dedicato, in due location: Modena e Gualdo Tadino (Perugia).

PetStore Conad è l’insegna di una nuova catena specializzata, che garantisce un assortimento dedicato e un piano promozionale indipendente, con punti vendita collocati vicino agli ipermercati e ai superstore Conad, ma con una gestione autonoma. Dopo le prime due aperture, debutteranno, nel giro di pochi giorni, altri Store, a partire da Rubiera e Arma di Taggia. Il piano prevede di giungere, entro settembre 2016, a quota dieci negozi, per dovrebbero diventare 15 entro fine 2016 15, con un impiego di circa 60 persone.

Secondo Eurispes, quasi la metà degli italiani ha un animale da compagnia in casa (43,3%) con 60 milioni di esemplari, 14 dei quali sono cani e gatti mentre gli altri si dividono tra pesci, conigli, uccelli, criceti, tartarughe. Il che genera un mercato costantemente in crescita, che ha registrato il +10% negli ultimi cinque anni. Nel 2014 ad esempio il comparto ha registrato la crescita a valore del 2,4%, con un giro d’affari di 1.830 milioni di euro e un totale di 544.000 tonnellate di prodotti venduti per la sola alimentazione per cani e gatti. Gli accessori per animali domestici hanno registrato un fatturato di circa 66 milioni di euro nel 2014, +3,9% a valore rispetto al 2013.

«L’obiettivo è quello tipico di Conad: migliorare e personalizzare il servizio, dare al cliente una possibilità in più per scegliere le insegne Conad, spingendo e aiutando nel contempo i consumi in una fase economica alquanto difficile – ha dichiarato l’amministratore delegato Conad Francesco Pugliese . PetStore Conad è l’innovazione messa a disposizione dei clienti, che possono contare su centri funzionali, ricchi di servizi e con un’offerta merceologica di primissimo piano coniugati agli abituali connotati di convenienza, qualità, e sicurezza che caratterizzano da sempre la nostra insegna. Saremo competitivi rispetto ai maggiori player di mercato e porteremo avanti anche un intenso piano promozionale».

Il PetStore Conad lavora con le logiche tipiche dell’operatore specializzato, offrendo un assortimento qualificato, ampio e profondo. Il format è pensato per due tipologie dimensionali, da 250 e 500 mq, con una quantità di referenze definita (4mila per il più piccolo e oltre 5mila per gli spazi da 500 mq), attività promozionali e servizi specifici. Il punto di vendita tratta prevalentemente i prodotti dell’industria di marca tipicamente venduti all’interno delle catene specializzate, oltre ai prodotti a marca Conad. Anche in questo format i clienti possono beneficiare delle politiche commerciali sul prodotto a marchio e sulla carta fedeltà o di pagamento Conad Card, oltre che su un posizionamento prezzi competitivo. In alcuni negozi che presentano condizioni idonee, saranno affiancati servizi tipici del settore, quali la toelettatura o il veterinario, o verranno sviluppate attività complementari con esercizi vicini, come la Parafarmacia Conad, che già vende i farmaci veterinari consentiti dalla legge.

pet store conad 1All’apertura dei PetStore Conad, inoltre, è legato un accordo in via di definizione con la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, che riunisce oltre una quarantina delle più importanti realtà nazionali – tra le quali Enpa, Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, Lav, Oipa e Lega del Cane – e che consentirà ai clienti di aiutare concretamente gli animali più sfortunati. In ogni punto vendita la Federazione avrà l’opportunità di inserire dei corner per la raccolta di alimenti destinati a cani e gatti in difficoltà, quelli dei canili e dei rifugi sparsi su tutto il territorio nazionale e gestiti dalle diverse associazioni animaliste aderenti.

«Nei nostri interlocutori – ha affermato la presidente Michela Brambilla – abbiamo trovato forte sensibilità per la condizione degli animali abbandonati e grande disponibilità a collaborare in maniera concreta. Il randagismo rappresenta un’emergenza sociale che deve essere combattuta con comunione di intenti e di forze, mentre la solidarietà per i soggetti più deboli non deve mai venire meno. Ringrazio dunque Conad e faccio appello ai clienti dei nuovi punti vendita: nel fare acquisti per i propri piccoli amici, non dimentichino i cani, i gatti e tutti gli altri animali domestici che non hanno una famiglia. Sono più sfortunati, ma non meno affamati. Grazie all’impegno delle nostre associazioni, i donatori possono essere certi che i frutti della loro generosità arriveranno a destinazione».

Alì lo ha dimostrato: il verde è un valore aggiunto per il retail

Alì, con l’apertura del nuovo store di Padova (il sedicesimo del Gruppo associato a Selex), lo ha dimostrato ampiamente: non sempre una nuova area commerciale significa solo cementificazione.

Il market, infatti, si sviluppa su una superficie di 1.000 mq  fronte di 20.000 mq di area verde circostante: un vero e proprio polmone per il quartiere di Brusegana, con area giochi per i bambini, oltre 130 alberi piantumati, e con la ricerca di essenze selezionate, specie erbacee perenni o a ridotta manutenzione e tolleranti alla siccità.

“È un intervento importante – ha commentato il Presidente Alì Supermercati Francesco Canella – in cui Alì, nell’ambito degli impegni assunti con il Comune di Padova, si è fatta carico della riqualificazione dell’area, che ha curato con particolare attenzione richiedendo la consulenza per la progettazione e la direzione lavori dell’architetto Gianguido Visentin, firma nota in città per aver progettato i nuovi padiglioni della Fiera di Padova ma anche la cappella di San Leopoldo Mandic”.

L’intervento sottolinea quindi la sensibilità dei Supermercati Alì per il tema del green e della sostenibilità ambientale: basti pensare che sono oltre 3.500 gli alberi già donati da Alì e i suoi clienti grazie all’iniziativa “Punti Per la Scuola” e 15 i parchi cittadini riqualificati nelle province di Padova, Treviso, Vicenza e Rovigo con l’iniziativa “Un posto al verde”.

Coop Alleanza 3.0 chiude il 2015 a +1,6%. Restyling per 102 pdv, focus su salute e food

Chiude il 2015 con un fatturato a 4,4 miliardi di euro (+1,6% sul 2014), un utile ante imposte di 19,5 milioni (utile netto a 4,5 milioni) e un patrimonio netto di 2,5 miliardi Coop Alleanza 3.0, la più grande Cooperativa italiana ed europea (per numero di soci) nata il 1° gennaio 2016 dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense.
Significativi i risultati della distribuzione dei carburanti: lo scorso anno, gli impianti gestiti dalle tre Cooperative – direttamente o attraverso società controllate – hanno erogato 216 milioni di litri di carburanti (+25,4% sul 2014), con vendite per 271 milioni di euro (+7,27% sull’anno precedente). In questo settore, Coop Alleanza 3.0 nel 2016 opererà attraverso la società Carburanti 3.0, che gestirà tutte le 61 stazioni di servizio.
L’utile ante imposte aggregato (quindi la somma dei risultati delle tre Cooperative unite) è di 19,5 milioni e l’utile netto aggregato ha raggiunto i 4,5 milioni. Questi risultati risentono del fatto che, in un anno straordinario come quello dell’unificazione, si è proceduto a effettuare svalutazioni straordinarie per complessivi 113 milioni di euro, in un’ottica di prudenza e con la volontà di permettere alla nuova Cooperativa di guardare al futuro e a una nuova stagione di sviluppo. Importante segnalare che il patrimonio netto di Coop Alleanza 3.0 raggiunge i 2,5 miliardi di euro, a conferma della solidità della stessa.

104 milioni di investimenti sulla rete

Ad aprile 2016, Coop Alleanza 3.0 – direttamente e attraverso società controllate che operano nel core business – registra vendite in crescita del 2,5% sul 2015; in salita anche le vendite di carburanti, con un aumento dei litri erogati del 20% sul 2015. La Cooperativa ha dato il via inoltre a un importante serie di interventi per lo sviluppo, la ristrutturazione della rete di vendita e per l’innovazione, con investimenti complessivi per 104 milioni di euro. In tutto, saranno coinvolti 102 negozi; solo nei primi quattro mesi dell’anno, gli interventi hanno interessato 22 punti vendita (con 15 nuove aperture e 7 ristrutturazioni), portando il totale dei negozi a 430 (di cui 64 ipermercati). I lavoratori superano, in tutto, le 22.000 unità, il 96% circa dei quali assunti con contratti a tempo indeterminato e sostenuti da programmi di formazione e di welfare.
Il Sud dell’Italia è centrale nel piano di sviluppo con la recente riapertura, dopo la ristrutturazione, di tre ipermercati ad Aprilia (Lt), Avellino e Afragola (Na) e l’inaugurazione del nuovo supermercato di Palermo.
«Coop Alleanza 3.0 è dei soci, e guidata dai soci – dichiara Adriano Turrini, presidente di Coop Alleanza 3.0 – Abbiamo realizzato questa fusione per riuscire a soddisfare in modo sempre più efficace nuovi e vecchi bisogni dei nostri soci. Cambiano le dimensioni e i modi in cui realizziamo il nostro scopo sociale, ma non lo scopo sociale stesso: offrire i migliori prodotti alla miglior qualità e al miglior prezzo possibile. Per questo ci impegniamo ad avere una presenza territoriale sempre più ampia, che va dal paesino di montagna all’isola della laguna veneta, sino alle grandi superfici nelle aree metropolitane: Coop Alleanza 3.0 deve essere presente dove sono presenti i propri soci. La nostra funzione non è puramente commerciale, ma abbiamo una vocazione sociale, e la solidità patrimoniale registrata è garanzia del Prestito sociale e di tutte le nostre attività. Credo, però, che il segnale più importante di questi primi mesi di Coop Alleanza 3.0 sia osservare come i soci abbiano capito e sostenuto una fusione di queste dimensioni, che ha come obiettivo finale quello di essere più grandi e nel contempo più vicini a tutti loro perché più presenti sui territori».

Coop Alleanza 3.0 conta oggi 2.780.000 soci: nel 2015 si sono registrate quasi 110 mila nuove adesioni, e solo nei primi quattro mesi del 2016, i nuovi soci della Cooperativa sono stati più di 48 mila, a conferma dell’ottima accoglienza ricevuta dalla nuova realtà.

Altro caposaldo delle attività previste per il 2016 e per il futuro è la valorizzazione delle produzioni locali grazie agli oltre 3.000 fornitori, suddivisi in 8 settori, dalla carne ai generi vari, dal pesce all’ortofrutta, per più di 3 miliardi di euro di acquisti l’anno. Per sposare al meglio la dimensione nazionale della Cooperativa con i presìdi locali instaurando un rapporto diretto con le specificità produttive e alimentari dei territori, la nuova direzione acquisti della Cooperativa è stata organizzata suddividendo i produttori in 6 poli regionali e dedicando una delle macro aree di settore al “territorio & biodiversità”.
Anche nel 2015 un occhio di riguardo è stato riservato alle iniziative per la tutela dell’ambiente e per la ridurre l’impiego di risorse e i costi energetici grazie ad investimenti su tutta la rete di punti vendita. Al 31 dicembre erano già 71 gli impianti fotovoltaici con un 26% dei consumi elettrici proveniente da energia “verde”.

È previsto un ulteriore sviluppo dei Punti salute, che diventeranno vere e proprie Aree salute e benessere, con oltre 5.700 referenze e superfici fino a 400 metri quadrati. Novità anche per le Aree ristorazione, con un’offerta che supererà quella tradizionale, con yogurteria e gelateria, per seguire i nuovi stili di vita dei consumatori. Infine, ci sarà un’importante riconversione e sviluppo dei negozi di ottica: il piano di estensione porterà, entro la fine del 2018, ad avere 70 corner direttamente gestiti con l’assunzione di 250 ottici diplomati.

Il Prestito continua a essere un istituto apprezzato dai soci prestatori: a fine 2015 i libretti erano 462.677, di cui oltre 12.400 nuovi, per un totale di 4,46 miliardi di euro e quasi 195 mila carte socio attive per i pagamenti.

Il Bilancio 2015 sarà oggetto di approvazione in 214 assemblee separate che prevedono la presenza di circa 80.000 soci e si svolgeranno dal 16 maggio al 3 giugno 2016 in tutti i territori in cui Coop Alleanza 3.0 è presente, e verrà ratificato dall’assemblea generale dei delegati che si terrà il giorno 11 giugno 2016.

Risparmio Casa continua la sua espansione in Piemonte e Lombardia

Risparmio Casa, insegna del Gruppo Forza 3 e aderente al gruppo CRAI, prosegue nella strategia di espansione con l’apertura di due importanti punti vendita in Piemonte e Lombardia: ad Asti e a Busnago, in Brianza, a fine maggio.

Risparmio Casa, che opera da anni nel canale Drug, rappresenta un modello nel panorama della distribuzione organizzata, proponendo una vastissima gamma di prodotti nelle categorie merceologiche non food.

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“Professionalità e competitività sono i due asset che garantiscono il successo dell’insegna.”afferma Giovanni Sardone, direttore commerciale Risparmio Casa“Siamo fieri di poter dichiarare che oggi la nostra quota di mercato in Italia è pari al 7,2%, con un 22,8% nel Lazio dove siamo nati. Siamo presenti in 12 regioni con 127 punti vendita, Asti e Busnago diventano ora due riferimenti strategici per il nord Italia”.

 Con oltre 10.000 referenze, grande forza dei prodotti a marchio (che infatti rappresentano il 30% del fatturato dell’insegna), ampie superfici, posizioni strategiche nel territorio si presentano i due nuovi punti vendita, pronti ad accogliere una clientela che cerca la qualità a prezzi competitivi.

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“Nello slogan ‘Prezzi bassi tutto l’anno’ è racchiuso il nostro successo.“ – aggiunge Giovanni Sardone – “Puntiamo infatti su una stretta collaborazione con i nostri partner dell’industria, insieme studiamo politiche di sviluppo e di crescita così da assicurare un’offerta assortimentale e prezzi davvero unici“

Risparmio Casa, che impiega circa 1.200 addetti, ricopre una posizione importante nel gruppo CRAI rappresentando un format innovativo e vincente nel piano di espansione del gruppo.

Ad Ariccia inaugurato il settimo Vivo del Gruppo Maiorana (Consorzio C3)

Ha aperto ad Ariccia, in provincia di Roma, il settimo punto vendita dei Supermercati Vivo, la catena gestita dal Gruppo Maiorana e basata in Centro Italia. Situato in via Vallericcia 118, il nuovo supermercato Vivo, 600 metri quadrati di vendita, offre 4.500 referenze a scaffale ed è aperto sette giorni su sette.
Vivo è l’insegna di proprietà del Consorzio C3, la centrale acquisti milanese di cui Maggiorino Maiorana è presidente. Nel Lazio e nel Centro Italia i Supermercati Vivo, tutti in affiliazione, sono gestiti dal Gruppo Maiorana.
Con quest’ultima apertura sono sette i punti vendita che condividono la filosofia dell’insegna: convenienza, qualità e servizio. I Supermercati Vivo sono negozi di prossimità con un assortimento utile alla spesa ricorrente e con costanti convenienze di prezzo. Soprattutto nei freschi e nei freschissimi, Vivo mostra il meglio della tradizione alimentare italiana. I prodotti sono opportunamente selezionati e tracciati per assicurare i migliori standard della distribuzione. Nei banchi gastronomia, carne, pesce e ortofrutta i clienti dei Supermercati Vivo possono personalizzare la propria spesa con un servizio capace di preservare la freschezza e assicurare il taglio desiderato.
Nei prossimi mesi sono programmate ulteriori aperture per consolidare anche nel Centro Italia il successo che l’insegna ha nel resto del Paese oltre 100 punti vendita aperti.
Il Gruppo Maiorana, associato storico del Consorzio C3, da 44 anni è fortemente radicato nel Lazio e dispone di un Centro Distribuzione, tre Piattaforme alimentari – carne, pesce e ortofrutta – e quattro Cash&Carry.

IKEA Italia: aprirà a giugno, a Cagliari, il primo Pick-up & Order Point

Ikea Italia inaugura in Sardegna il suo nuovo progetto innovativo che – grazie ad un approccio multicanale – coniuga l’esperienza di acquisto in negozio all’e-commerce, unendo alcuni aspetti dello  store classico alla comodità dell’acquisto online da pc, tablet e smartphone.

Con una superficie complessiva di 3.200 mq e 4 milioni di euro di investimenti, il nuovo Pick-Up & Order Point IKEA aprirà al pubblico il 29 giugno 2016 con una grande festa di inaugurazione tipicamente svedese.Schermata 2016-04-26 a 14.47.55

Il nuovo punto vendita avrà una ricaduta occupazionale di 104 persone con oltre l’80% di personale sardo, tra occupazione diretta (vendita, logistica, assistenza clienti e ristorazione) e indotto (trasporto e montaggio, sicurezza, manutenzione, pulizia ecc).

Schermata 2016-04-26 a 14.48.08Le previsioni per l’attività commerciale del 2017 vedono 27.600 ritiri al Pick-Up &Order Point, 5.400 consegne dirette a casa e 1.470 montaggi di mobili e cucine.

Numerosissimi i sardi che in questi anni hanno fatto acquisti sia presso i punti vendita della penisola che nel sito e-commerce IKEA.it/Compraonline: nel 2015 sono stati fatti acquisti dalla Sardegna per un totale di 3.307.000 milioni di euro, di cui 2.303.000 tramite il canale e-commerce (+455% rispetto al 2013) e 1.004.000 euro attraverso i 21 negozi IKEA Italia (+6% rispetto al 2013).

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L’impegno di IKEA nell’avvicinarsi sempre di più (e nel più breve tempo possibile) ai suoi clienti sardi si concretizzerà ulteriormente con la quasi contemporanea apertura di un punto di ritiro anche ad Olbia, che sarà attivo dal 30 giugno 2016.

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Il Pick-Up & Order Point rappresenta solo il primo passo piano di espansione dell’azienda in Sardegna e anticipa la successiva apertura di un punto vendita IKEA sull’Isola, nell’area metropolitana di Cagliari.

Kiabi punta sull’Italia e sui centri commerciali, con un nuovo layout

Punta sui centri commerciali invece che sullo store stand-alone in periferia come avvenuto fino ad ora, ma anche sull’Italia, dove intende espandersi a Sud, area senza negozi ma con vendite online incoraggianti: Kiabi, marchio francese di fast fashion specializzato nella moda bimbi (che copre la metà delle vendite), sceglie l’Italia per presentare il nuovo layout dei punti vendita, che ha debuttato nel punto vendita appena inaugurato al centro commerciale IL Centro di Arese.

Presente in Italia da 20 anni (è il terzo mercato dopo Francia e Spagna), Kiabi ha registrato un fatturato d 1,6 miliardi di euro, di cui 110 milioni nei 26 store italiani. Ha 470 punti vendita in 10 Paesi. “Saremo il family store di riferimento nei centri commerciali, e questa nuova politica è stata sviluppata anche in considerazione del fatto che riteniamo che in futuro la concorrenza non avverrà tanto tra punti vendita all’interno dello stesso centro, ma tra un centro commerciale e l’altro. Per questo valuteremo molto bene le location, anche se abbiamo visto che finora, dove abbiamo aperto, abbiamo comunque avuto risultati postivi” ha detto Massimo Pozzi, direttore sviluppo Kiabi Italia.

Tra i punti di forza dello store il rapporto ottimo prezzo-qualità ma anche il servizio, con 30 addetti a disposizione dei clienti, come in una boutique, che possono prenotare anche il proprio “personal shopper”. Infine, la multicanalità con un e-commerce “forte”, che vale il 12% delle vendite e ha permesso di diffondere il marchio anche nelle aree “non presidiate” (ma si sta lavorando a una prossima apertura in una città del Sud, che potrebbe essere Napoli) e che ha un buon ritorno anche con il click and collect in negozio.

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