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Tecnologia di consumo, il 2023 è stato propizio per le friggitrici ad aria (+42%)

Se il 2023, caratterizzato da molteplici crisi, ha disatteso le aspettative di ripresa, si prevede che il mercato globale dei beni di consumo tecnologici e durevoli tornerà ad essere positivo nel 2024. Il fatturato dell’anno passato, al netto di tutte le problematiche insorte, sarà comunque al di sopra dei livelli pre-pandemici e questo in primis grazie alla crescita dei settori dell’IT & Office e del Piccolo Elettrodomestico, che hanno registrato performance ben superiori ai ricavi del 2019, rispettivamente con un +16% e un +21%. L’Elettronica di consumo (CE), invece, si è mantenuta debole.

Prezzo e Premium: due driver di crescita della domanda nel 2023
Secondo l’indagine internazionale GfK Consumer Life, nel 2023 il prezzo è stato un fattore sempre più importante nelle decisioni di acquisto dei consumatori. Retailer e produttori hanno risposto estendendo i periodi promozionali e offrendo più prodotti a prezzi scontati. Di conseguenza, i consumatori hanno avuto l’opportunità di acquistare prodotti con caratteristiche più elevate che non avrebbero potuto permettersi a prezzi normali. Accanto a questi segmenti più sensibili al prezzo, sono rimasti sul mercato anche consumatori con redditi più elevati e maggiormente resistenti alla crisi. Di conseguenza, nell’ultimo anno i prodotti premium hanno continuato a registrare performance superiori alla media. La domanda è stata particolarmente elevata per gli elettrodomestici con funzionalità che semplificano la vita, come gli aspirapolvere Wet & Dry. Nei primi dieci mesi del 2023, questi prodotti sono cresciuti del +2% rispetto all’anno precedente, mentre le vendite di aspirapolvere in generale sono diminuite del -2%. Anche i prodotti che rispondono a esigenze specifiche o legati a stili di vita emergenti hanno ottenuto risultati particolarmente positivi. Ad esempio, le friggitrici ad aria calda – che consentono di cucinare in modo più sano – sono cresciute del +42%, a fronte di un +38% delle friggitrici in generale. Allo stesso modo, le tastiere Bluetooth – che aiutano a mantenere in ordine lo spazio per lo smart working – hanno segnato un +17% a fronte del -2% registrato dal comparto tastiere.

Previsioni per il 2024
Secondo le previsioni GfK, nel 2024 la crescita sarà guidata dalle seguenti tendenze e innovazioni:

– A quasi quattro anni dall’inizio della pandemia, inizieranno i cicli di sostituzione dei prodotti, in particolare per categorie in rapida evoluzione come gli smartphone e i PC portatili. Di conseguenza, nel 2024 il comparto Telecom dovrebbe crescere, con una maggiore propensione verso i dispositivi di fascia alta;

– Il dati GfK evidenziano un aumento delle vendite di televisori in concomitanza con i grandi eventi sportivi. I Giochi Olimpici e i Campionati europei di calcio in programma nel 2024 dovrebbero quindi avere un impatto positivo sull’Elettronica di consumo;

– Le differenze regionali nelle performance del settore Tech erano già evidenti nel 2023. In Medio Oriente e Africa il mercato ha beneficiato dello sviluppo più recente (più +7% a valore nei primi dieci mesi del 2023, rispetto allo scorso anno). Il mercato cinese invece ha dovuto affrontare la deflazione, la crisi immobiliare e la scarsa fiducia dei consumatori, segnando un calo del -6%. Questa divergenza potrebbe aumentare nel 2024, poiché il PIL continuerà a crescere in aree emergenti come l’India, mentre Cina e Stati Uniti dovrebbero rallentare rispetto al 2023;

– Per il 2024 si prevede un ulteriore calo dell’inflazione a livello internazionale, che dovrebbe portare a un miglioramento della fiducia dei consumatori. Tuttavia i tassi di interesse rimarranno su livelli elevati, rappresentando un ostacolo agli investimenti sia per i consumatori che per le imprese.

Il Black Friday non salva la tecnologia di consumo, fatturato in calo dell’11%

Dopo la crescita record avvenuta negli anni della pandemia e un 2022 leggermente in negativo (-2,3%), dall’inizio di quest’anno il settore della tecnologia di consumo sta vivendo un rallentamento della domanda. Le ragioni? L’effetto saturazione registrato da alcuni settori cresciuti molto gli scorsi anni e il carovita. Si riteneva che il Black Friday avrebbe potuto risollevare tale settore ma così non è stato: il trend negativo infatti è proseguito anche nella settimana dal 20 al 26 novembre.

Le rilevazioni effettuate da GfK mostrano un calo del fatturato del -11% per le categorie più importanti del mercato della tecnologia di consumo (tra cui TV, PC, smartphone, tablet, wearable, frigoriferi, lavatrici, aspirapolvere, stampanti, etc). Per questo perimetro di prodotti, durante la settimana del Black Friday è stato generato un controvalore pari a 438 milioni di euro.

Anche le settimane precedenti al Black Friday sono state negative e il mese di novembre – solitamente decisivo per il settore – non sembra in grado di risollevare le sorti della tecnologia di consumo. La settimana del Black Friday rimane comunque la più importante del 2023 per giro d’affari: rispetto al fatturato della settimana media riferita all’ultimo anno, si è registrato un incremento del +117%. Il confronto è positivo anche rispetto alla settimana precedente: in questo caso la crescita è stata del +47% a valore. Il trend negativo ha riguardato sia i punti vendita tradizionali (-12%) che il canale online (-10%). Durante la settimana del Black Friday, le vendite tramite internet hanno contribuito al 38% del fatturato totale.

Tutti i comparti hanno registrato performance negative rispetto al Black Friday 2022, ma quelli che hanno sofferto di meno sono stati l’home comfort (-2%), il grande elettrodomestico (-3%), il piccolo elettrodomestico (-4%) e il telecom (-4%). La decrescita più notevole è stata invece quella dell’IT & office (-21%) e dell’elettronica di consumo (-25%), a causa di un rallentamento della domanda. In leggero calo risultano gli smartphone (-2%), mentre registrano trend decisamente negativi rispetto allo scorso anno i PC portatili (-24%) e i TV (-26%). Gli unici prodotti che segnano una crescita rispetto al Black Friday 2022 sono le lavastoviglie (+12%) e le stampanti multifunzione (+3%).

L’impatto delle attività promozionali nella settimana del Black Friday è calato rispetto agli ultimi anni, e si assesta al 38% dei volumi venduti con una riduzione di prezzo di almeno il 10. I mediatablets sono stati il prodotto con la percentuale più alta di vendite promozionali (54%). Negli ultimi anni le promozioni si sono moltiplicate, interessando anche altri periodi dell’anno. La settimana del Black Friday, pur mantenendo la sua centralità nel fatturato delle categorie tech, non è più quindi un appuntamento unico per i consumatori per fare buoni affari, dal momento che le attività promozionali sono sempre più presenti anche nelle settimane precedenti.

Mercato della tecnologia di consumo in contrazione, in Italia regge la telefonia

Nella prima metà dell’anno il mercato globale ha visto una contrazione del -6,3% a valore, con un fatturato di 390 miliardi di dollari. L’istituto di ricerche GfK prevede per l’intero 2023 una contrazione a valore del -3,4%, causata dalla saturazione del mercato e dal rallentamento della domanda. Nonostante questo, il valore del mercato è ancora superiore ai livelli pre-pandemici e offre opportunità di crescita in aree specifiche. Leggermente migliore la performance del mercato italiano, che chiude la prima parte del 2023 con un -4,9%. A livello globale, la domanda di prodotti T&D continua a rallentare: il mercato subisce gli effetti del contesto macro-economico – caratterizzato dall’incremento del costo della vita – dell’eccesso di scorte e della saturazione della domanda collegata alla crescita record degli scorsi anni.

Tutti i comparti della tecnologia di consumo hanno registrato un calo dei ricavi nella prima metà del 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il settore IT e il piccolo clettrodomestico rimangono al di sopra dei livelli pre-pandemici. Nel dettaglio:

  • – Elettronica di consumo (TV, soundbar, ecc.): -12%
  • – Telefonia (smartphone, ecc.): -5%
  • – IT e Office (PC portatili, hardware, stampanti, ecc.): -12%
  • – Piccolo Elettrodomestico (friggitrici, mixer, ecc.): -1%
  • – Grande Elettrodomestico (condizionatori, forni, ecc.): -5%

“Le vendite sui canali tradizionali hanno recuperato terreno, mentre l’online si è stabilizzato dopo l’impennata registrata durante la stagione promozionale. Nella prima metà del 2023, il 35% delle vendite globali di Tecnologia di consumo è stato effettuato online, con un calo del -5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo leggero calo non interrompe il trend di lungo periodo verso l’omnicanalità, ma rende ancora più importante l’adozione di una strategia omnichannel” commenta Nevin Francis, esperto GfK.

In Italia, il mercato della tecnologia di consumo nella prima metà del 2023 segna un trend negativo a valore (-4,9%) e un fatturato generato di 7,3 miliardi di euro. Dopo la crescita degli ultimi anni, anche il mercato italiano sta rallentando, ma non in tutti i settori. Inoltre, se confrontiamo la performance totale con quella del primo semestre del 2019 il trend a valore continua a essere positivo (+12%). Analizzando l’andamento dei vari comparti emerge come la tendenza negativa sia legata principalmente dalla performance dell’Audio-Video, che registra un pesante -34% e dell’Information Technology, che vede le vendite a valore in calo del -8%. Per entrambi i settori, le cause di questo andamento sono ben note: l’Audio-Video aveva visto una forte crescita nel 2022 dovuta alla “coda” dello Switch-off, mentre l’Information Technology paga la forte domanda che c’era stata negli anni della pandemia per Smart Working e didattica a distanza.

La telefonia, il settore più importante per fatturato, registra un trend positivo (+3%) nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2023. Crescono anche i comparti del grande elettrodomestico e del piccolo elettrodomestico, che segnano rispettivamente un +6% e un +4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le vendite online rimangono stabili intorno al 26% del fatturato sviluppato dal settore, ma solo la fine dell’anno ci dirà di quanto cresceranno a seguito dei grandi eventi promozionali che generalmente spingono gli acquisti in rete nel Q4.

L’aumento dei prezzi in tutti gli ambiti della vita sta intaccando le (già limitate) disponibilità di spesa dei consumatori. Secondo lo studio globale GfK Consumer Life, l’inflazione e i prezzi elevati sono tra le preoccupazioni principali per il 35% dei consumatori a livello internazionale. Questo è anche uno dei motivi principali dietro alla contrazione della domanda di prodotti Tech: in questo settore, i prezzi medi a livello globale sono aumentati notevolmente rispetto ai livelli pre-pandemici, con un più +29% a giugno 2023 rispetto a gennaio 2020 (misurati in dollari USA). Il rallentamento del mercato T&D varia comunque da regione a regione, a causa delle differenze nel potere d’acquisto e nei livelli di prezzo. Così, mentre l’Europa occidentale e i Paesi sviluppati dell’Asia hanno registrato una contrazione delle vendite a valore rispettivamente del -6% e del -11%, l’Europa orientale e il Medio Oriente hanno continuato a crescere nei primi sei mesi del 2023.

Il 2022 è stato contrassegnato da problematiche legate all’offerta, mentre quest’anno è contraddistinto dalla volatilità della domanda. Dal punto di vista della supply chain, i costi di spedizione sono già diminuiti di quasi l’80% rispetto all’anno scorso. Nonostante l’offerta sia di nuovo adeguata, il calo della domanda ha portato a una contrazione dei ricavi. Di conseguenza, brand e retailer devono puntare su trend a lungo termine in grado di attirare i consumatori. I prodotti che stanno continuano a crescere nonostante le difficoltà sono quelli che si caratterizzano per efficienza energetica e sostenibilità, maggiore praticità e flessibilità o caratteristiche premium a prezzi accessibili. Gli elettrodomestici smart, sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico non solo offrono al consumatore un risparmio, ma vengono percepiti come convenienti e di elevata qualità. Soprattutto in Europa, dove i prezzi dell’energia sono alle stelle, l’efficienza energetica è uno dei fattori di scelta più importanti per l’acquisto di grandi elettrodomestici. Le vendite a valore dei frigoriferi combinati con etichetta A, B e C, ad esempio, sono aumentate del +77% nella prima metà del 2023 e le lavastoviglie freestanding con le stesse etichette sono cresciute del +37%. Un altro esempio sono le friggitrici ad aria – che consumano meno energia e offrono una cottura più sana – cresciute del +54% nei primi sei mesi del 2023. Anche i prodotti che semplificano la vita dei consumatori hanno continuato a crescere, come i robot aspirapolvere con docking station (+23%).

Un altro trend di lungo periodo che ha sta influenzando positivamente il mercato globale nel 2023 – soprattutto nel settore IT – è il desiderio di flessibilità dei consumatori. A causa delle postazioni di lavoro più piccole e del fenomeno “workation” (lavorare dalle località di villeggiatura), le vendite di tastiere di piccole dimensioni sono cresciute del +11%, mentre i formati standard hanno registrato una contrazione del -10%, nella prima metà del 2023. Anche le tastiere e i mouse bluetooth sono sempre più popolari, con tassi di crescita rispettivamente del +15% e del +10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sebbene la domanda di prodotti premium non sia così forte come nel 2022, i modelli di fascia alta continuano a performare meglio della media del mercato, soprattutto nell’Elettronica di consumo. Ad esempio, nella prima metà del 2023 i televisori di fascia alta da oltre 75 pollici sono cresciuti del +5% a livello globale, mentre il mercato TV nel complesso è in calo del -15%.

Il costo della vita sempre più alto spinge i consumatori a valutare attentamente i loro acquisti e spesso il prezzo diventa un fattore decisivo anche quando l’acquisto è motivato da bisogni impellenti. Di conseguenza, il momento dell’acquisto è diventato ancora più strategico e le promozioni rivestono un’importanza sempre maggiore per incrementare i volumi di vendita. “Eventi promozionali come il Prime Day in Europa e il 6.18 in Cina hanno avuto un impatto positivo sulla crescita del mercato a valore nella prima metà del 2023. Anche se la crescita a volume non ha raggiunto i livelli degli anni precedenti, le settimane corrispondenti a questi eventi continuano a superare le performance della settimana media. Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, brand e retailer dovrebbero monitorare con attenzione le dinamiche di vendita, per ottimizzare i livelli di stock e identificare i segmenti e gli articoli da promuovere per massimizzare i profitti. Un approccio cauto ma ottimista alle promozioni può intercettare nuove opportunità per incrementare le vendite nonostante il contesto difficile” conclude Nevin Francis.

Settore tech, le previsioni per il 2023 di Dynabook

Le conseguenze della pandemia, la situazione macroeconomica e l’aumento dei prezzi dell’energia rendono difficile prevedere cosa riserverà il 2023 in ambito tech. Ad ogni modo, nonostante l’attuale mercato rimanga incerto in alcuni settori, le aziende devono ancora effettuare investimenti tecnologici consapevoli per garantire la propria crescita, successo e resilienza. Dynabook presenta una serie di previsioni su quali saranno le tecnologie e le soluzioni a crescere più rapidamente il prossimo anno.

L’aggiornamento dei vecchi dispositivi sarà fondamentale per il risparmio energetico
La sostenibilità è tra i principali trend del 2023. Nonostante se ne parli da molti anni, la necessità di adottare comportamenti sostenibili rimane tra gli obiettivi aziendali, visto che le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) sono sempre più importanti, in particolare a causa del recente aumento dei prezzi dell’energia che ha colpito le aziende di tutti i settori. L’anno prossimo, le imprese si impegneranno nel compiere scelte più sostenibili: una delle aree in cui probabilmente si presterà maggiore attenzione è l’aggiornamento alle tecnologie più recenti, con l’obiettivo di risparmiare energia e di rispettare dl’ambiente.

La ricerca Dynabook ha rilevato che il 64% delle piccole e medie imprese europee (PMI) ritiene che le decisioni di acquisto dei notebook siano più importanti oggi rispetto a prima della pandemia e che il modello di lavoro ibrido continui a restare. La durata della batteria tende a diminuire nei dispositivi più vecchi e, di conseguenza, è sempre più importante il ruolo dell’energia per alimentare i device. Questo, unito all’aumento dei costi dell’energia, porta le aziende a cercare di adottare tecnologie più recenti, in grado di migliorare le prestazioni dei dispositivi. Inoltre, dato che gli obiettivi di sostenibilità globale sono sempre più al centro dell’attenzione per molte aziende, anche le tecnologie a minor impatto ambientale e sociale saranno un’area di interesse per i nuovi acquisti. Le aziende dovranno anche avere una maggiore sensibilità etica verso lo smaltimento dei vecchi dispositivi attraverso iniziative come la rivendita e il riciclo, che consentiranno di ridurre le emissioni di CO2.

Le iniziative per fronteggiare la carenza di competenze digitali
A seguito della pandemia da Covid-19, le aziende si stanno trovando ad affrontare la mancanza di professionisti IT qualificati con competenze digitali rilevanti. Un metodo efficace dal punto di vista dei costi per trovare nuovi talenti nel settore tecnologico è quello di investire maggiormente nella formazione di competenze digitali e nei programmi di assunzione. Sia che i nuovi talenti provengano dall’università, da tirocini, da programmi di assunzione per laureati o da cambi di carriera, le aziende che offrono i programmi di formazione saranno in grado di far acquisire al personale le competenze necessarie. Un altro modo per ovviare alla carenza di competenze è consentire ai dipendenti altamente qualificati di svolgere un ruolo centrale nella gestione e nel supporto del personale che lavora da remoto. Dal momento che la comunicazione di presenza favorisce un forte coinvolgimento dei dipendenti, le aziende che implementano un modello di lavoro ibrido di successo possono migliorare le competenze dei loro team attraverso l’uso di soluzioni basate sul cloud. Grazie alla costante evoluzione della tecnologia e dei modelli di business, a partire dal 2023 le aziende avranno sempre più bisogno di implementare programmi di formazione e di specializzazione per migliorare le competenze dei futuri dipendenti e prepararli ad affrontare il mondo digitale ibrido.

La sicurezza al centro dell’attenzione del lavoro ibrido
Il lavoro ibrido ha portato una serie di vantaggi ad aziende e dipendenti. Tuttavia, ha anche aumentato notevolmente i rischi per la sicurezza dei dati, che deve rimanere di primaria importanza e centrale nelle strategie aziendali di tutti i settori. Nonostante le grandi aziende si stanno impegnando per aumentare le proprie misure di sicurezza, la ricerca Dynabook ha rivelato che solo il 46% delle PMI europee considera il miglioramento della sicurezza informatica una priorità di investimento per i prossimi 12 mesi. Questo dato dimostra che non si stanno intraprendendo le misure necessarie per prevenire gli attacchi informatici ai dati sensibili delle aziende.

Nel 2023, le PMI dovranno considerare questo aspetto come un punto centrale delle loro strategie e cercare di rafforzare le misure di sicurezza, assicurandosi che i dipendenti che lavorano da remoto utilizzino soluzioni basate sul cloud per proteggere i dati. Inoltre, fornire ai dipendenti dispositivi sicuri che includano funzioni come l’autenticazione a due fattori e Windows 11 può contribuire a ridurre questi rischi.

Le difficoltà della supply chain restano ma si attenueranno
A seguito della pandemia, le difficoltà della supply chain sono ancora presenti e continueranno ad esserlo l’anno prossimo: quasi un quarto delle aziende prevede, infatti, che si tratti di una sfida almeno fino all’estate prossima. Inoltre, i recenti problemi economici globali non hanno aiutato, provocando un calo delle spedizioni di dispositivi tecnologici in tutta Europa. Tuttavia, nel 2023 inizia a intravedersi una luce in fondo al tunnel e, con la normalizzazione delle supply chain, il mercato potrà passare a un’offerta in grado di tenere il passo con la domanda e tornare ai tempi di consegna previsti, facilitando l’intera supply chain dei dispositivi tecnologici. È anche probabile che un maggior numero di aziende apra nuovi impianti di produzione accessibili in luoghi diversi per aumentare la produzione ed evitare che i problemi globali influiscano nuovamente in modo così importante.

Le tecnologie per aumentare la produttività dei dipendenti delle PMI
Secondo la ricerca Dynabook, per il 19% delle PMI europee la produttività dei dipendenti rappresenta la principale preoccupazione ed è importante che le aziende cerchino di risolvere il problema, supportando i propri dipendenti. Per le aziende di tutte le dimensioni, ma soprattutto per le PMI, qualsiasi perdita di produttività può rappresentare un costo. Per superare questi ostacoli, le PMI dovranno acquisire dispositivi, accessori e strumenti di comunicazione sicuri, nel tentativo di migliorare la produttività e di coinvolgere maggiormente il personale da remoto. Per agevolare questo processo, nel 2023 è probabile che i budget IT saranno orientati verso soluzioni tecnologiche più affidabili e un maggiore supporto IT per i dipendenti, indipendentemente dal luogo in cui lavorano.

La situazione macroeconomica, associata alla crisi energetica globale in corso, ha causato un effetto a catena in quasi tutti i settori lo scorso anno. Con l’arrivo del 2023, e mentre le aziende cercano di affermarsi in un panorama ibrido in continua evoluzione, è fondamentale che continuino a dare priorità ai loro budget IT per assicurarsi di essere in grado di restare competitive.

2020: cresce la tecnologia nonostante la pandemia. L’evento GfK

In un anno complicato per l’economia italiana come è stato il 2020, il settore della Tecnologia di consumo è andato in controtendenza: secondo le rilevazioni GfK le vendite sono cresciute del +5,5% a valore e il valore complessivo del mercato ha raggiunto i 15,5 miliardi di euro.  

Se le vendite nei punti vendita tradizionali hanno registrato una leggera flessione – a causa delle chiusure e delle limitazioni alla mobilità introdotte per contrastare la pandemia – il canale online ha registrato una crescita significativa, arrivando a pesare il 24,4% del totale delle vendite a valore.  

Traina la crescita la performance positiva del comparto IT Office (+32,5%), che a fine 2020 è arrivato a generare il 23,9% del valore complessivo del mercato italiano dei Technical Consumer Goods. Trend in crescita anche per il Piccolo Elettrodomestico (+15,5%), per l’Elettronica di consumo (+4,7%) e il Grande Elettrodomestico (+3,4%).

Rallenta invece nel corso del 2020 il comparto della Telefonia (-5,2%) che si conferma comunque il più importante per il mercato italiano della Tecnologia di Consumo, con una quota pari al 34,6%. Decisamente più negativo il risultato del comparto Home Comfort (-16,2%) e quello della Fotografia (-36,9%), che sembra aver sofferto in maniera particolare le restrizioni legate al Covid-19 e il forte ridimensionamento di viaggi, eventi e altre occasioni di socialità.

Andando a considerare l’andamento delle vendite nel corso dell’anno, si nota una crescita costante del mercato rispetto al 2019. Gli unici trend negativi sono quelli relativi ai mesi di marzo e aprile, in corrispondenza del primo lockdown.

Rispetto agli anni passati, cresce ancora l’importanza dell’ultimo trimestre dell’anno, che arriva a pesare il 33% del totale delle vendite a valore. Tra ottobre e dicembre si sono concentrate infatti tantissime le iniziative promozionali che hanno trainato gli acquisti di tecnologia: un fenomeno che va ben oltre la settimana del Black Friday e si estende su tutto il “Golden Quarter”.

Per fare il punto sugli altri trend che hanno caratterizzato il mercato della Tecnologia nel 2020 – ma anche il Largo Consumo, i Consumi, i Media e la Comunicazione – GfK organizza per mercoledì 24 febbraio il GfK Insight Summit 2021 – un grande evento digitale in diretta streaming dedicato ai consumi e alla comunicazione.

L’evento si articolerà su diversi appuntamenti nel corso della giornata, che consentiranno di approfondire il patrimonio di conoscenza a 360° sui mercati e i consumatori derivante dalle ricerche e dalle analisi condotte da GfK in Italia e a livello internazionale. Inoltre, verranno presentati alcune previsioni relative al 2021 e alle tendenze che si affermeranno a livello italiano e internazionale.

Il GfK Insight Summit 2021 è un evento privato con accredito obbligatorio. Per iscrizioni e informazioni sul programma visitare il sito www.gfk.com/gfk-italia-insight-summit-2021

Tecnologia di consumo: ancora positivo il trend. I dati GfK

La nuova ondata di contagi e le nuove restrizioni imposte per contenere l’epidemia non sembrano per ora frenare la Tecnologia di consumo, che dall’inizio della Fase 2 è sempre rimasta in area positiva. Secondo i dati GfK sul Retail Panel Weekly* , nella settimana dal 19 al 25 ottobre (influenzata dalle chiusure dei centri commerciali non alimentari durante il weekend) il mercato è cresciuto ancora del +34,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, con trend positivi sia online che offline.

La crescita a doppia cifra del mercato riguarda sia il canale online (+49,1% a valore) sia i punti vendita tradizionali (+31%). Le vendite risultano in crescita anche in Lombardia  e Piemonte – regioni interessate da chiusure parziali durante il weekend – anche se con trend meno positivi rispetto al resto del Paese.

L’andamento positivo della Tecnologia di consumo è iniziato con le riaperture della Fase 2 (settimana del 4 maggio 2020) ed è continuato senza interruzioni anche nei mesi successivi, con trend settimanali sempre in crescita rispetto allo scorso anno. Le vendite della settimana scorsa (Week 43) sono state particolarmente positive anche per effetto delle promozioni speciali messe in campo di alcuni retailer.

Il trend positivo della settimana 43 riguarda tutti i principali settori della Tecnologia di consumo, con eccezione della Fotografia, che nella settimana considerata registra una contrazione del -18,5%. Il dati GfK mettono in evidenza ancora una volta la crescita sostenuta del comparto IT e Attrezzature per ufficio (+96%) che negli ultimi mesi ha fatto registrare vendite record legate alle nuove esigenze di smart working e didattica a distanza degli italiani. Molto positivo anche l’andamento dell’Elettronica di Consumo (+48,5%), dell’Home Comfort (+29,9%) e del Grande e Piccolo Elettrodomestico, che segnano una crescita rispettivamente del +24,4% e del +16,8% rispetto alla stessa settimana del 2019. Crescita a doppia cifra anche per il  segmento Telecom (+13,5%), il più importante per fatturato sviluppato.

Stime per il mercato globale nel 2020

Fare una stima globale oggi è complesso: nelle scorse settimane GfK ha rilasciato un Forecast che prevede un andamento piatto della Tecnologia di consumo a livello mondiale (+0% rispetto al 2019), con un valore complessivo del mercato pari a 1 trilione di euro. Tuttavia la previsione partiva da uno scenario senza nuovi lockdown. La rapida evoluzione degli ultimi giorni, ha mutato in peggio il contesto previsionale, per cui è giusto tenerlo presenta nella lettura dei dati ad oggi rilasciati e che vedremo  qui di seguito.

In questo contesto di trend piatto del mercato nel suo insieme, gli andamenti previsti per i singoli settori sono molto diversi. GfK stima infatti un calo del -6% a fine 2020 per il mercato Telecom, che rappresenta da solo il 40% del fatturato dei TCG. Il settore in assoluto più positivo sarà quello dell’IT e Attrezzature per ufficio, per il quale si prevede una crescita a valore del +15% a livello mondiale. Un altro settore che ha registrato forti crescite durante l’anno il Piccolo Elettrodomestico, per il quale si prevede una crescita a fine anno del +9% nel valore. Andamento più piatto per i settori dell’Elettronica di consumo e del Grande Elettrodomestico, per i quali si stima un trend rispettivamente del -1% e del -2% a valore rispetto al 2019.

Nota metodologica

Attraverso la metodologia Retail Panel, GfK raccoglie in maniera continuativa i dati di sell-out dell’Elettronica di consumo per oltre 300 gruppi di prodotto e in più di 70 Paesi, coprendo i principali Retailer e canali di vendita.

*I dati contenuti in questo comunicato si basano sui dati di sell-out delle principali insegne online e offline attive sul mercato italiano, rilevate attraverso il GfK Retail Panel Weekly nella settimana dal 19 al 25 ottobre 2020. Il comunicato si riferisce al paniere dei 25 prodotti tecnologici più importanti che GfK rileva su base settimanale.

Tecnologia di Consumo: “allarme contagio” Covid 19. -8,4% nella prima settimana

Covid 19: si espande il contagio e la tecnologia ne fa le spese.  Dalle rilevazioni di GFK sul Retail Panel Weekly, infatti, emerge che il comparto, nel periodo compreso dal 17 al 23 febbraio 2020, ha perso l’8,4% delle vendite a valore rispetto alla media delle quattro settimane precedenti.Il trend negativo è particolarmente evidente nei punti vendita tradizionali (-8,9% a valore) ma anche le vendite online (-6,1%) risultano coinvolte. I Technical Superstore (Grandi superfici specializzate in Elettronica di Consumo), mostrano un trend del -8,4%, in linea con il calo generale del mercato. Non tutte le Regioni italiane hanno subito allo stesso modo l’effetto coronavirus sui consumi: i dati GfK mostrano un trend particolarmente negativo in Lombardia (-10%) e nel Nord Est (-12,4%), vale a dire nei territori dove sono stati registrati il maggior numero di casi e che per prime hanno introdotto restrizioni per contenere le occasioni di contagio. I prodotti più interessati dal calo delle vendite sono stati le Asciugatrici (-31,4%), i Condizionatori (-27,4%), le Stampanti Monofunzione (-27%), gli Aspirapolvere (-24,1), le Stampanti Multifunzione (-17,7%) e le Macchine per il caffè espresso (-17,4%). Il prodotto più importante per fatturato sviluppato, gli Smartphone, ha registrato una decrescita del –6,7%, mentre i Televisori hanno segnato un -10,2%.

Cina: previsto calo del -18% per il mercato TCG nel primo semestre 2020

La Cina è stato il primo Paese colpito dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2 e gli impatti sull’economia sono già evidenti. Per il primo semestre del 2020, GfK prevede una decrescita del mercato della Tecnologia di consumo pari al -18%. Secondo gli esperti GfK, in Cina i settori più colpiti dall’epidemia saranno il Grande Elettrodomestico, la Fotografia e le Telecomunicazioni, mentre il settore del Piccolo Elettrodomestico dovrebbe essere meno impattato. In particolare, si prevede che il coronavirus potrebbe incrementare le vendite di dispositivi per la cura della persona, la cucina e la salute.

GfK COVID-19 Tracking: come stanno cambiando gli stili di vita e i consumi degli italiani

Il diffondersi dei casi di COVID-19 nel nostro Paese sta avendo effetti immediati sui consumi degli italiani. Per questo è importante monitorare in maniera costante la situazione. A questo scopo, GfK ha attivato un nuovo tracking settimanale che misura gli effetti del Coronavirus sugli stili di vita e sui consumi degli italiani nell’immediato futuro, con un focus particolare su trasporti e mobilità, viaggi e vacanze, tempo libero e igiene personale. Lo studio indagherà inoltre come cambiano le strategie di consumo e l’approccio ai diversi canali di vendita.

Tecnologia di consumo in crescita: le previsioni di GFK

Dopo un 2019 stabile,  nel 2020 per il mercato globale della Tecnologia di consumo si prevede una crescita del 2,5%. Secondo le stime di GFK, infatti, il giro d’affari dovrebbe raggiungere i 1,05 trilioni di euro* a livello globale e  – come nel 2019 – la regione Asia-Pacifico continuerà a rappresentare il mercato più importante, con una quota pari al 43% del fatturato globale.

Dopo un 2019 turbolento, la diffusione del 5G riporterà alla crescita il settore delle Telecomunicazioni. La domanda di Smartphone verrà trainata dalla Cina e dai Paesi emergenti dell’Asia. Innovazione, Performance e Premium continueranno ad essere i principali trend che influenzeranno le decisioni di acquisto. Nel 2020 i consumatori presteranno ancora maggiore attenzione alla convenienza, alla salute e al benessere. Anche per questo, continuerà a crescere la domanda di Piccoli Elettrodomestici, sia nei Paesi sviluppati che in quelli emergenti.

Un altro tema centrale per i consumatori sarà la sostenibilità ambientale, anche nell’ambito dei prodotti tecnologici.

Tecnologia di consumo: l’evoluzione dei singoli comparti

Nel corso del 2020, secondo le stime GfK il settore delle Telecomunicazioni rappresenterà oltre il 43% del mercato TCG, per un giro d’affari pari a 454 miliardi di euro a livello globale. Al secondo posto il Grande Elettrodomestico con un fatturato stimato di 187 miliardi di euro. Si prevede che il settore IT e Attrezzature per Ufficio rappresenterà il 15% della spesa, seguito dall’Elettronica di consumo con una quota del 14%.   Ancora in crescita il Piccolo Elettrodomestico, che nel corso del 2020 arriverà a pesare il 9% del totale mercato TCG, per un fatturato globale di 97 miliardi di euro.

I consumatori sono alla ricerca di esperienze significative

Nel 2020 i consumatori saranno ancora più informati, più digitali e più esigenti e questo porterà ad una crescita di tutti i prodotti che offrono esperienze appaganti. Prestazioni elevate, innovazione e design ricercato sono le caratteristiche più apprezzate dai consumatori, come dimostrano i trend positivi di prodotti come i TV OLED (+19% a valore), i PC portatili per il Gaming (+15%) e gli aspirapolvere senza fili (+23%). Gli Smartphone con schermo grande almeno 6″ hanno rappresentato il 73% delle vendite nei primi nove mesi del 2019, mentre i modelli dotati di telecamere posteriori con più di 20MP hanno raggiunto una quota pari al 26% del totale mercato.

Secondo quanto emerge dalla ricerca internazionale GfK Consumer Life, il 46% dei consumatori è disposto a spendere di più per prodotti che semplificano la vita. Questa attitudine si riflette nel successo crescente di prodotti come i robot aspirapolvere (+18% a valore), le lavasciuga (+29%) e gli Smartwatch (+48%).

Tecnologia di consumo: in contrazione i primi 9 mesi

La Tecnologia di Consumo segna il passo: nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2019, GfK infatti, registra un leggero peggioramento (-1,0% a valore) del mercato italiano del comparto che sviluppa un fatturato complessivo pari a 9,9 miliardi di euro.

Secondo le rilevazioni realizzate, le vendite nei punti vendita tradizionali decrescono del -3,5% rispetto ai primi nove mesi del 2018, mentre si conferma il trend positivo del canale online (+14,5%), che arriva a rappresentare il 16,1% delle vendite a valore, nonostante l’alta stagionalità delle vendite su Internet debba ancora arrivare.

Continua la performance negativa del comparto Telecom (-3,8%) che, pur continuando a essere il più importante per fatturato complessivo del mercato italiano dei Technical Consumer Goods (38,2% del valore,) fa segnare un terzo trimestre ancora negativo.

Flette anche il settore IT/Apparecchiature per l’ufficio (-0,5%), confermandosi comunque il secondo settore per importanza, con una quota pari al 19,1% del totale valore del mercato.

Grazie soprattutto agli ottimi risultati del comparto Home Care, cresce ancora il Piccolo Elettrodomestico (+7,8%) che arriva a rappresentare il 9,5% del totale mercato. A fine settembre si conferma positivo anche il trend del Grande Elettrodomestico (+2,1%) che guadagna importanza e arriva a pesare il 14,8% del mercato TCG.

Ottima la performance del comparto Home Comfort (trattamento aria, condizionamento, riscaldamento) che registra una crescita del +38,3% nei primi nove mesi del 2019. La destagionalizzazione dei prodotti e una estate particolarmente lunga e calda hanno influenzato positivamente il risultato di questo segmento.

L’Elettronica di Consumo (Audio/Video) ha registrato una flessione del -6,0% rispetto allo stesso periodo del 2018. Questo comparto e quello della Fotografia (-7,3%) rappresentano i due settori più negativi della Tecnologia di Consumo nei primi nove mesi dell’anno.

Il canale distributivo più rilevante per fatturato sviluppato, gli Electrical Retailer (Grandi e Piccole superfici specializzate in Elettronica di Consumo), crescono del +2,0% così come i Mass Merchandiser (+1,9%) che includono anche i Pure Player Specialist. I canali specialistici fanno registrare la performance più negativa (-10,4%) penalizzati soprattutto dagli specialisti in Telefonia.

L’ultimo mese rilevato, settembre 2019, evidenzia un trend negativo del –2,0% per il mercato italiano della Tecnologia di Consumo, in attesa dell’ultimo trimestre dell’anno che è sempre il più importante per fatturato generato e che potrebbe cambiare il trend dell’intero anno 2019. Lo scorso anno, infatti, la settimana del Black Friday ha fatto registrare una crescita record del +42% per il mercato italiano della Tecnologia di Consumo.

Metodologia: GfK POS Tracking

Attraverso la metodologia del Retail Panel, GfK Italia rileva in maniera continuativa (su base mensile o settimanale) gli acquisti effettuati nel nostro Paese – sia online che offline – del comparto dei beni durevoli di consumo. I dati riportati in questo comunicato sono riferiti al periodo compreso tra gennaio e settembre 2019. Tutti i trend sono a valore e il confronto è con lo stesso periodo del 2018.

Tecnologia di Consumo: andamento lento. Ma l’on line fa da traino

Foto di Dean Moriarty da Pixabay

Non rende certo euforici l’andamento, nel primo semestre, della Tecnologia di Consumo, che chiude la prima metà dell’anno con uno stentato -0,1% e un fatturato complessivo di 6,4 miliardi di euro*.

Meglio delle performance dl primo trimestre, (-0,6%), certo, ma niente di che.

Se però questo è il quadro a livello macro, poviamo a scendere nel dettaglio di on line e off line con l’ausilio delle rilevazioni GfK realizzate con metodologia Retail Panel.

Il quadro che ne emerge è più sfaccettato: se infatti le vendite nei punti vendita tradizionali decrescono del -2,1% rispetto al primo semestre del 2018, vediamo però che continua a crescere il canale online (+12,7%), che arriva a rappresentare il 15,7% delle vendite a valore, nonostante la bassa stagionalità del periodo.

Chi sale e chi scende

Analizzando poi i vari comparti troveremo che il Telecom, pur continuando a essere il più importante per fatturato (la telefonia è infatti responsabile del 38,2% del valore complessivo del mercato italiano dei Technical Consumer Goods) ha avuto una performance negativa (-2,6%). Al contrario, risulta molto positiva la performance del Piccolo Elettrodomestico (+8,1%) – grazie soprattutto al contributo del comparto Home Care. In crescita anche il Grande Elettrodomestico (+2,1%). Nel primo semestre del 2019, Piccolo e Grande Elettrodomestico arrivano a rappresentare rispettivamente il 9,5% e il 14,3% del totale mercato.

Cresce anche il settore IT/Apparecchiature per l’ufficio (+0,4%), che si conferma il secondo per importanza, con il 19,6% del totale valore del mercato.

Ottima la performance del comparto Home Comfort (trattamento aria, condizionamento, riscaldamento), che registra un +61,4% nei primi mesi del 2019. Molto influenzato dalle condizioni meteo, questo settore cresce soprattutto per effetto dell’attività di “destagionalizzazione” dei prodotti e di un mese di giugno molto caldo, che ha visto quasi triplicare i fatturati rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

L’Elettronica di Consumo (Audio/Video) registra una flessione del -4,9% rispetto allo stesso periodo del 2018, così come il comparto della Fotografia (-11,5%).

I canali

Gli Electrical Retailer (Grandi e Piccole superfici specializzate in Elettronica di Consumo), crescono del +3,5% nel primo semestre 2019 mentre risultano in flessione i Mass Merchandiser (-0,9%) e i canali specialistici (-7,7%), penalizzati dalla performance dei Telecom Specialist.

 

*I dati riportati sono riferiti al periodo compreso tra gennaio e giugno 2019. Tutti i trend sono a valore e il confronto è con l’andamento del mercato nel primo semestre 2018

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