Settore tech, le previsioni per il 2023 di Dynabook

Le conseguenze della pandemia, la situazione macroeconomica e l’aumento dei prezzi dell’energia rendono difficile prevedere cosa riserverà il 2023 in ambito tech. Ad ogni modo, nonostante l’attuale mercato rimanga incerto in alcuni settori, le aziende devono ancora effettuare investimenti tecnologici consapevoli per garantire la propria crescita, successo e resilienza. Dynabook presenta una serie di previsioni su quali saranno le tecnologie e le soluzioni a crescere più rapidamente il prossimo anno.

L’aggiornamento dei vecchi dispositivi sarà fondamentale per il risparmio energetico
La sostenibilità è tra i principali trend del 2023. Nonostante se ne parli da molti anni, la necessità di adottare comportamenti sostenibili rimane tra gli obiettivi aziendali, visto che le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) sono sempre più importanti, in particolare a causa del recente aumento dei prezzi dell’energia che ha colpito le aziende di tutti i settori. L’anno prossimo, le imprese si impegneranno nel compiere scelte più sostenibili: una delle aree in cui probabilmente si presterà maggiore attenzione è l’aggiornamento alle tecnologie più recenti, con l’obiettivo di risparmiare energia e di rispettare dl’ambiente.

La ricerca Dynabook ha rilevato che il 64% delle piccole e medie imprese europee (PMI) ritiene che le decisioni di acquisto dei notebook siano più importanti oggi rispetto a prima della pandemia e che il modello di lavoro ibrido continui a restare. La durata della batteria tende a diminuire nei dispositivi più vecchi e, di conseguenza, è sempre più importante il ruolo dell’energia per alimentare i device. Questo, unito all’aumento dei costi dell’energia, porta le aziende a cercare di adottare tecnologie più recenti, in grado di migliorare le prestazioni dei dispositivi. Inoltre, dato che gli obiettivi di sostenibilità globale sono sempre più al centro dell’attenzione per molte aziende, anche le tecnologie a minor impatto ambientale e sociale saranno un’area di interesse per i nuovi acquisti. Le aziende dovranno anche avere una maggiore sensibilità etica verso lo smaltimento dei vecchi dispositivi attraverso iniziative come la rivendita e il riciclo, che consentiranno di ridurre le emissioni di CO2.

Le iniziative per fronteggiare la carenza di competenze digitali
A seguito della pandemia da Covid-19, le aziende si stanno trovando ad affrontare la mancanza di professionisti IT qualificati con competenze digitali rilevanti. Un metodo efficace dal punto di vista dei costi per trovare nuovi talenti nel settore tecnologico è quello di investire maggiormente nella formazione di competenze digitali e nei programmi di assunzione. Sia che i nuovi talenti provengano dall’università, da tirocini, da programmi di assunzione per laureati o da cambi di carriera, le aziende che offrono i programmi di formazione saranno in grado di far acquisire al personale le competenze necessarie. Un altro modo per ovviare alla carenza di competenze è consentire ai dipendenti altamente qualificati di svolgere un ruolo centrale nella gestione e nel supporto del personale che lavora da remoto. Dal momento che la comunicazione di presenza favorisce un forte coinvolgimento dei dipendenti, le aziende che implementano un modello di lavoro ibrido di successo possono migliorare le competenze dei loro team attraverso l’uso di soluzioni basate sul cloud. Grazie alla costante evoluzione della tecnologia e dei modelli di business, a partire dal 2023 le aziende avranno sempre più bisogno di implementare programmi di formazione e di specializzazione per migliorare le competenze dei futuri dipendenti e prepararli ad affrontare il mondo digitale ibrido.

La sicurezza al centro dell’attenzione del lavoro ibrido
Il lavoro ibrido ha portato una serie di vantaggi ad aziende e dipendenti. Tuttavia, ha anche aumentato notevolmente i rischi per la sicurezza dei dati, che deve rimanere di primaria importanza e centrale nelle strategie aziendali di tutti i settori. Nonostante le grandi aziende si stanno impegnando per aumentare le proprie misure di sicurezza, la ricerca Dynabook ha rivelato che solo il 46% delle PMI europee considera il miglioramento della sicurezza informatica una priorità di investimento per i prossimi 12 mesi. Questo dato dimostra che non si stanno intraprendendo le misure necessarie per prevenire gli attacchi informatici ai dati sensibili delle aziende.

Nel 2023, le PMI dovranno considerare questo aspetto come un punto centrale delle loro strategie e cercare di rafforzare le misure di sicurezza, assicurandosi che i dipendenti che lavorano da remoto utilizzino soluzioni basate sul cloud per proteggere i dati. Inoltre, fornire ai dipendenti dispositivi sicuri che includano funzioni come l’autenticazione a due fattori e Windows 11 può contribuire a ridurre questi rischi.

Le difficoltà della supply chain restano ma si attenueranno
A seguito della pandemia, le difficoltà della supply chain sono ancora presenti e continueranno ad esserlo l’anno prossimo: quasi un quarto delle aziende prevede, infatti, che si tratti di una sfida almeno fino all’estate prossima. Inoltre, i recenti problemi economici globali non hanno aiutato, provocando un calo delle spedizioni di dispositivi tecnologici in tutta Europa. Tuttavia, nel 2023 inizia a intravedersi una luce in fondo al tunnel e, con la normalizzazione delle supply chain, il mercato potrà passare a un’offerta in grado di tenere il passo con la domanda e tornare ai tempi di consegna previsti, facilitando l’intera supply chain dei dispositivi tecnologici. È anche probabile che un maggior numero di aziende apra nuovi impianti di produzione accessibili in luoghi diversi per aumentare la produzione ed evitare che i problemi globali influiscano nuovamente in modo così importante.

Le tecnologie per aumentare la produttività dei dipendenti delle PMI
Secondo la ricerca Dynabook, per il 19% delle PMI europee la produttività dei dipendenti rappresenta la principale preoccupazione ed è importante che le aziende cerchino di risolvere il problema, supportando i propri dipendenti. Per le aziende di tutte le dimensioni, ma soprattutto per le PMI, qualsiasi perdita di produttività può rappresentare un costo. Per superare questi ostacoli, le PMI dovranno acquisire dispositivi, accessori e strumenti di comunicazione sicuri, nel tentativo di migliorare la produttività e di coinvolgere maggiormente il personale da remoto. Per agevolare questo processo, nel 2023 è probabile che i budget IT saranno orientati verso soluzioni tecnologiche più affidabili e un maggiore supporto IT per i dipendenti, indipendentemente dal luogo in cui lavorano.

La situazione macroeconomica, associata alla crisi energetica globale in corso, ha causato un effetto a catena in quasi tutti i settori lo scorso anno. Con l’arrivo del 2023, e mentre le aziende cercano di affermarsi in un panorama ibrido in continua evoluzione, è fondamentale che continuino a dare priorità ai loro budget IT per assicurarsi di essere in grado di restare competitive.