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Visa: transazioni più veloci con l’intelligenza artificiale

Visa lancia una nuova funzionalità che utilizza l’intelligenza artificiale (IA) in tempo reale per velocizzare le autorizzazioni delle transazioni anche nei casi in cui si verifichino interruzioni di servizio. Basandosi sul deep learning e analizzando le transazioni passate, Visa Smarter Stand-in Processing (Smarter STIP) è in grado di generare decisioni informate e accettare o rifiutare le transazioni per conto degli emittenti indipendentemente dal fatto che i sistemi siano online o offline. Già da tempo Visa offre servizi per prevenire le frodi utilizzando l’intelligenza artificiale e le reti neurali: Smarter STIP si inserisce in questo contesto e rappresenta la prima di una serie di soluzioni innovative basate sull’intelligenza artificiale destinate a VisaNet, la rete globale di pagamenti elettronici di Visa.

“I consumatori si aspettano un accesso immediato e continuativo alle proprie risorse economiche: non rispondere a questa aspettativa può essere costoso”, commenta Jack Forestell, Executive Vice President e Chief Product Officer di Visa. “La funzione Stand-in Processing è sempre stata una garanzia fondamentale per i nostri clienti, che ci permette di supportarli anche quando si verifica un imprevisto. Integrandola con l’intelligenza artificiale, questa soluzione diventa ancora più intelligente, potente e dinamica.”

Affrontare la sfida dei “downtime”

I tempi di interruzione dei servizi di pagamento (“downtime”) hanno un impatto molto negativo per le istituzioni finanziarie e i loro clientisia sul fronte della perdita di fatturato dovuta alle transazioni non riuscite, sia su quello di un’esperienza cliente negativa. Per tacere dei potenziali danni alla reputazione e controlli da parte delle autorità regolatorie.

Il nuovo servizio Smarter STIP di Visa utilizza il deep learning per analizzare le transazioni passate. Pertanto, la decisione relativa alla transazione fornita dalla funzione Smarter STIP si basa su informazioni specifiche derivate dal comportamento di acquisto passato del titolare della carta, piuttosto che esclusivamente su regole statiche applicate a un intero portfolio di carte. Con questo livello aggiuntivo di elaborazione, Visa è in grado di fornire una valutazione della singola transazione che rispecchia più fedelmente il processo decisionale dell’emittente stesso, con la possibilità di ridurre in alcuni casi fino al 50%[1] il rifiuto di una transazione al titolare della carta.

 

“L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie più rivoluzionarie del nostro tempo, in quanto ci dà la possibilità di creare prodotti basati su dati che offrono nuovi livelli di conoscenza e personalizzazione. Grazie ad un database di informazioni tra i più ampi e ricchi al mondo, Visa è in grado di sviluppare su vasta scala il pieno potenziale dell’intelligenza artificiale per i clienti e i titolari di carte”, commenta Rajat Taneja, President of Technology di Visa. “Abbiamo fatto investimenti significativi nella nostra infrastruttura, rendendo possibile sfruttare queste informazioni in modo più approfondito attraverso VisaNet. I nostri dati, combinati con l’architettura a bassa latenza e le nostre capacità di modellazione uniche, rendono la nostra piattaforma tecnologica tra le più potenti per l’IA”.

 

[1] Basato sull’analisi interna di Visa che ha confrontato i tassi di accettazione esistenti e di Smarter STIP di tutte le transazioni nel primo trimestre del 2020 per un singolo emittente statunitense.

 

Psd2, un nuovo regolamento sugli acquisti e le conseguenze per i retailer

Psd2, chi è costei? Pochi la conoscono ma la direttiva Ue 2015/2366 sui servizi di pagamento nel mercato interno, ben più nota come Psd2 (acronimo di Payment Services Directive) potrebbe avere profinde influenze sui comportamenti d’acquisto del consumatori europei, on e offline. Contiene infatti una serie di norme che hanno l’intento di “offrire ai consumatori una scelta più ampia e migliore nel mercato dei pagamenti al dettaglio dell’Ue, e allo stesso tempo introduce standard di sicurezza più elevati per i pagamenti online”.

In questa intrevista Mark Nelsen, Senior Vice President, Risk Products di Visa, spiega quali sono le conseguenze per retaile e consumatori. A cominciare da una maggiore richiesta di password per gli acquisti online che porterà, secondo Nelson, a una progressiva e capillare adozione dei riconosicmenti biometrici.

Lo scopo di PSD2 si estende ai servizi di pagamento innovativi e ai nuovi fornitori sul mercato. Se la PSD2 è divenuta applicabile a partire dal 13 gennaio 2018, le misure di sicurezza delineate nell’RTS (le norme tecniche di regolamentazione) saranno applicabili dal settembre 2019, ovvero 18 mesi dopo la data di entrata in vigore.

Un’altra conseguenza della legislazione riguarda l’apertura verso forme innovative di pagamento e servizi finanziari offerti dai fornitori di servizi di pagamento di terzi, che possono essere prestatori di servizi di pagamento che avviano pagamenti per conto dei clienti e garantiscono ai rivenditori che il denaro è in arrivo, e aggregatori e fornitori di servizi di informazioni sul conto, che offrono una panoramica dei conti e dei saldi disponibili ai loro clienti. Le consgeuenze nelle “transazioni di tutti i giorni” ce le spiega ancora Nelsen nella seconda parte dell’intervista.

L’intera intervista in inglese è disponibile nel canale YouTube di Instore.

Pagamenti sempre più easy, con guanto o spilletta con Visa alle Olimpiadi invernali

Si spinge sempre più in là nel senso della semplicità e velocità l’esperienza dei pagamenti, e come era già avvenuto a Londra con il contactless Visa scende in campo e utilizza l’occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici, di cui è partner, per lanciare la prossima frontiera: il pagamento tramite wearables, i dispositivi indossabili. Proposti in tre versioni: guanti, sticker e spille commemorative, saranno abilitati ai pagamenti contactless con tecnologia NFC e saranno utilizzabili da spettatori e atleti delle prossime Olimpiadi invernali di Pyeongchang, in Corea del Sud.

«Stiamo lavorando alacremente per trasformare l’esperienza di pagamento di tutti coloro che parteciperanno ai Giochi 2018 di Pyeongchang – spiega Iain Jamieson, Corea country manager di Visa -. Ci siamo adoperati e lavoriamo senza sosta per assicurare che tutti i siti Olimpici siano equipaggiati con i più innovativi sistemi di pagamento, affinché i nostri clienti e ospiti possano vivere la migliore delle esperienze possibili presso le aree interessate dai Giochi».
I tre dispositivi, prodotti in collaborazione con Lotte Card, la divisione finanziaria del gigante sudcoreano del Retail, Lotte Department Store, saranno disponibili in Corea del Sud dal 9 novembre.
I guanti, necessari quando la temeperatura è ben sotto lo 0 come avverrà a Pyeongchang durante i Giochi, saranno abilitati al pagamento contactless grazie a un chip con interfaccia duale completato da un’antenna contactless in grado di effettuare acquisti nei siti olimpici e nei terminali compatibili di tutto il mondo. Saranno venduti con somme precaricate di 30mila o 50mila won sudcoreani (circa 23 e 38 euro).
Gli sticker sono equipaggiati anch’essi con chip e antenna NFC e possono essere attaccati a qualsiasi oggetto consentendo pagamenti contactless. Hanno otto diversi design tra cui Soohorang, la mascotte ufficiale dei Giochi, e saranno precaricati di varie somme dai 30mila ai 200mila won. Stesso funzionamento per le spille commemorative, dal costo di 5mila won e precaricabili con somme dai 30mila ai 50mila won.

Testimonial dell’iniziativa è Mikaela Schriffin, oro olimpico Usa e membro del Team Visa: «In qualità di atleta invernale Olimpico, per me è importante collaborare con un brand come Visa che, non solo supporta un folto gruppo di atleti di diverse discipline, ma consente anche a noi del Team Visa e ai fan di vivere un’esperienza indimenticabile per i propri acquisti ai Giochi. Le spille Olimpiche sono da sempre ricercatissime dai collezionisti, ma quelle di Visa, quest’anno, superano tutte le aspettative».
Oltre ai wearable, Visa sta predisponendo e gestendo l’intera infrastruttura e rete di pagamento in tutti i siti Olimpici, compresi oltre 1.000 terminali POS contactless abilitati sia all’accettazione di pagamenti con telefonini, tablet e altri dispositivi mobili sia all’accettazione di pagamenti con wearable.

Natale, tanti auguri senza contanti. Il regalo ormai si paga contactless

Contanti auguri addio. Ormai lo shopping di Natale si fa con carta contactless e con altre e più innovative forme di pagamento, non solo online. E le tecnologie di pagamento trainano anche le nuove abitudini di acquisto nella corsa al regalo. Lo dice il Digital Payment Study 2016 di Visa reso noto nei giorni scorsi, secondo cui sono oltre 165 milioni le carte contactless in circolazione in Europa, a cui vanno aggiunti 3,4 milioni di terminali abilitati al pagamento mediante tecnologia NFC. Secondo lo studio, il loro utilizzo per i pagamenti è passato dal 36% del 2015 al 52% del 2016. Si tratta di un trend osservabile non solo tra i più giovani consumatori, più esperti nell’approccio alle nuove tecnologie. Il contactless, infatti, è in crescita presso tutte le fasce di età e registra l’aumento più sostenuto nella fascia dei 55-64enni, generalmente considerati più diffidenti nei confronti delle nuove tecnologie, che ha invece assistito a una crescita del 64% dal 2015. E l’adozione di metodi di pagamento innovativi traina anche gli altri aspetti della digitalizzazione dello shopping. I titolari di carte contactless sono più predisposti all’utilizzo di dispositivi mobili di pagamento sia nei negozi (52% dei titolari di contactless contro il 32% degli altri) sia con le app dell’esercente (49% contro 31%).

visa-pagamenti

Il diffondersi di strumenti di pagamento digitale peraltro non annulla il piacere dell’esperienza fisica dello shopping. Il Digital Payments Study di Visa rivela come i consumatori amino combinare i canali fisici e quelli online al momento dell’acquisto, soprattutto quando si tratta di prodotti e servizi di particolare valore. Questo ha fatto nascere alcune figure tipiche dell’acquirente digitalizzato. Sette europei su dieci sono “showroomer”, ovvero preferiscono vedere di persona un prodotto nel punto vendita prima di procedere all’acquisto online. Il 66% apprezza il “webroom”, ovvero cerca il miglior prezzo online prima di acquistare il prodotto nel punto vendita fisico. Nonostante la crescita delle vendite di regali di Natale online, i punti vendita fisici continuano ad essere parte importante dei comportamenti di acquisto medi. Il 60% dei consumatori apprezza ancora la possibilità di interagire con commessi e personale di vendita e quella di poter vedere il regalo di persona.

«La crescente familiarità dei consumatori europei con i pagamenti con carta contactless – spiega Davide Steffanini, generale manager di Visa Italia – sta portando a una normalizzazione di tutte le forme di pagamento digitale. Questo Natale vedrà una serie di metodi di pagamento diversi, utilizzati per un’ampia varietà di acquisti: dai regali da mettere sotto l’albero agli aperitivi di auguri con gli amici, fino al cenone di Vigilia o al pranzo di Natale. Quest’ampia scelta permette di pagare anche presso il punto vendita in modo veloce e sicuro. Il successo nelle vendite, per questo Natale, risiederà quindi anche nell’abilità degli esercenti di fornire ai consumatori accesso ai loro metodi di pagamento preferiti».

Triplicano in un anno i pagamenti contactless: 3 miliardi in Europa con Visa, +119% nella Gdo

Dopo un inizio un po’ in sordina, sembrano prendere sempre più piede i pagamenti contactless: secondo Visa ne sono stati eseguiti 3 miliardi negli ultimi 12 mesi: quasi il triplo del numero di transazioni registrato nello stesso periodo un anno fa. I consumatori europei hanno pagato contactless 360 milioni di volte nel solo mese di aprile 2016, circa 140 transazioni al secondo, con una crescita del 150% rispetto ai 143 milioni di operazioni dell’aprile 2015. Sale anche lo scontrino medio, del 12%, per un valore di 13,83 euro, e il rapporto di pagamenti contactless Visa presso i punti di accettazione passa da 1 su 60 nel 2013 a 1 su 5 oggi.

La modalità “senza contatto” è stata usata dai possessori di carta Visa per pagare  pranzi, colazioni e cene: i punti di ristorazione hanno infatti registrato la maggiore crescita del numero di transazioni contactless anno su anno (153%), seguiti dal commercio al dettaglio (146%), supermarket (119%) e bar e caffetterie compresi i fast food (96%).

Oggi sono presenti in Europa oltre 3,2 milioni di terminali in negozi e punti di ristorazione: +23% rispetto ai 2,6 milioni ad aprile 2015. Il tasso destinato a crescere, visto che i terminali POS immessi sul mercato da gennaio 2016 sono già abilitati al pagamento contactless, a supporto del raggiungimento dell’obiettivo di dotare tutti i terminali con tecnologia contactless entro il 2020.

 

Regno Unito primo della classe: +300%

I consumatori in Polonia, Spagna e Regno Unito sono i maggiori utilizzatori di pagamenti contactless. In particolare, l’adozione di pagamenti contactless in Gran Bretagna è cresciuta del 300% per numero di transazioni. La crescita dei pagamenti contactless nello UK è sostenuta dai servizi di trasporto di Transport for London (TfL) che, tra rete metropolitana e quella di superficie, ha generato oltre 400 milioni di accessi contactless dall’introduzione, di cui 9 accessi contactless su 10 su carte Visa. Inoltre, il lancio di Apple Pay, il servizio di pagamento mobile di Apple e di bPay, la gamma di wearable per pagamenti di Barclays, hanno stimolato i consumatori ad adottare nuove modalità di pagamento. Tra gli esercenti britannici che registrano il maggior numero di transazioni contactless ci sono primarie insegne della Gdo e del retail come Tesco, The Co-Operative, e Marks & Spencer, oltre a Transport for London e McDonald’s.

In Italia, sebbene la penetrazione dei pagamenti contactless sia ancora sotto la media europea (5% contro 21% in Europa) la modalità di pagamento senza contatto è in crescita: nel marzo 2016 sono state circa 1,54 milioni le operazioni di pagamento contactless, contro le 120.500 del marzo 2015. Visa in tutta Italia gestiva oltre 5,6 milioni di carte contactless a fine 2015, +210% rispetto all’anno precedente, che nel 2015 hanno generato oltre 105 milioni di euro di spesa. Il network di accettazione di pagamenti contactless conta oggi oltre 725mila terminali abilitati, il 40% del totale dei terminali, in crescita del 43% rispetto a due anni fa.

«Il successo del contactless prepara la strada alla tecnologia dei pagamenti di domani. Più del 70% di tutti i pagamenti in contanti ha un valore inferiore ai 15 euro ed è effettuato presso esercenti che tradizionalmente prima non accettavano le carte per tali importi. Una delle ragioni è che gli esercenti e i consumatori, in genere, considerano l’utilizzo delle carte di pagamento per le spese di piccolo importo meno veloce del pagamento in contanti. L’introduzione della tecnologia contactless ha modificato sostanzialmente questo scenario, e giocherà sempre più un ruolo significativo nell’industria dei pagamenti» ha spiegato Davide Steffanini, Direttore Generale Italia di Visa Europe.

Visa abilita nuove possibilità di pagamento “smart” grazie alla tokenizzazione

Visa abilita nuove possibilità di pagamento “smart” grazie all’espansione del servizio di Visa Europe Payment Tokenisation Service – VEPTS. Da oggi sarà dunque più facile pagare tramite smartphone, smartwatch o wearables (i dispositivi indossabili come i braccialetti fitbit), dove le credenziali della carta sono salvate su cloud; tramite wallet digitali basati sul browser di Internet come “Visa Checkout” e pagamenti in cui i dati della carta sono stati precedentemente salvati presso gli esercenti (“card on file”). Dunque pagamenti più veloci ma sicuri, come richiede un cliente evoluto che non ha più tempo né voglia di fare la coda, e amerebbe pagare in tempo reale con soluzioni integrate in applicazioni e in dispositivi connessi a internet..

La tokenizzazione è la codifica dei dati sensibili tramite una sequenza di numeri chiamata token, un simbolo univoco che non ha alcun significato al di fuori dal circuito in cui viene utilizzato. Quando i consumatori effettuano un acquisto con un servizio di pagamento ‘tokenizzato’, al momento del pagamento viene presentato un token, non i dettagli della carta. Questo rende semplice e veloce sia il processo di associazione della carta ai servizi di pagamento digitale, sia la gestione e la conservazione dei dati sensibili quando si paga, sia nei negozi fisici sia online.

«I consumatori in Europa hanno a disposizione tecnologie innovative che offrono modalità di pagamento rapide e fluide per poter acquistare e pagare in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo scelgano. Le nostre previsioni indicano che per il 2020 un consumatore su cinque pagherà i suoi acquisti con lo smartphone su base quotidiana e i pagamenti su dispositivi mobili costituiranno oltre il 50% di tutte le transazioni Visa» dice Sandra Alzetta, Executive Director Business Strategy, Innovation di Visa Europe.

 

Tanti codici con una sola carta

Secondo lo studio Mobile Money (maggio 2015) di Visa Europe il 62% dei consumatori è preoccupata per la sicurezza dei loro dati sensibili in caso di pagamenti su internet o con smartphone. Secondo molti esperti di sicurezza la tokenizzazione dei pagamenti sarebbe non solo la soluzione migliore oggi disponibile per l’innalzamento dei livelli di sicurezza dei dati relativi ai pagamenti con carta senza interventi sull’utente finale, ma consentirebbe anche l’abilitazione del pagamento tramite vari dispositivi che fanno riferimento ad un’unica carta.

I token che possono essere creati per una singola carta infatti possono essere molteplici, in modo che le istituzioni finanziarie possano controllare e gestire in maniera molto flessibile gli ambienti e i canali dove uno specifico token può essere usato. Ad esempio, un token creato solo per uno specifico servizio di pagamento mobile inserito in una app non può essere catturato e usato altrove per fare un acquisto online.

Ma vi sono ulteriori vantaggi, in caso di furto ad esempio. I consumatori hanno un ulteriore valore aggiunto: se il dispositivo mobile viene smarrito o rubato, un token può essere disabilitato, in maniera rapida e semplice, sia dal titolare sia dalla banca emittente la carta, senza dover bloccare la carta Visa associata con il token. Analogamente, se una carta viene smarrita o trafugata, il consumatore potrà ancora usare il suo telefono tokenizzato per effettuare pagamenti in attesa di ricevere la carta sostitutiva.

 

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