Triplicano in un anno i pagamenti contactless: 3 miliardi in Europa con Visa, +119% nella Gdo

Dopo un inizio un po’ in sordina, sembrano prendere sempre più piede i pagamenti contactless: secondo Visa ne sono stati eseguiti 3 miliardi negli ultimi 12 mesi: quasi il triplo del numero di transazioni registrato nello stesso periodo un anno fa. I consumatori europei hanno pagato contactless 360 milioni di volte nel solo mese di aprile 2016, circa 140 transazioni al secondo, con una crescita del 150% rispetto ai 143 milioni di operazioni dell’aprile 2015. Sale anche lo scontrino medio, del 12%, per un valore di 13,83 euro, e il rapporto di pagamenti contactless Visa presso i punti di accettazione passa da 1 su 60 nel 2013 a 1 su 5 oggi.

La modalità “senza contatto” è stata usata dai possessori di carta Visa per pagare  pranzi, colazioni e cene: i punti di ristorazione hanno infatti registrato la maggiore crescita del numero di transazioni contactless anno su anno (153%), seguiti dal commercio al dettaglio (146%), supermarket (119%) e bar e caffetterie compresi i fast food (96%).

Oggi sono presenti in Europa oltre 3,2 milioni di terminali in negozi e punti di ristorazione: +23% rispetto ai 2,6 milioni ad aprile 2015. Il tasso destinato a crescere, visto che i terminali POS immessi sul mercato da gennaio 2016 sono già abilitati al pagamento contactless, a supporto del raggiungimento dell’obiettivo di dotare tutti i terminali con tecnologia contactless entro il 2020.

 

Regno Unito primo della classe: +300%

I consumatori in Polonia, Spagna e Regno Unito sono i maggiori utilizzatori di pagamenti contactless. In particolare, l’adozione di pagamenti contactless in Gran Bretagna è cresciuta del 300% per numero di transazioni. La crescita dei pagamenti contactless nello UK è sostenuta dai servizi di trasporto di Transport for London (TfL) che, tra rete metropolitana e quella di superficie, ha generato oltre 400 milioni di accessi contactless dall’introduzione, di cui 9 accessi contactless su 10 su carte Visa. Inoltre, il lancio di Apple Pay, il servizio di pagamento mobile di Apple e di bPay, la gamma di wearable per pagamenti di Barclays, hanno stimolato i consumatori ad adottare nuove modalità di pagamento. Tra gli esercenti britannici che registrano il maggior numero di transazioni contactless ci sono primarie insegne della Gdo e del retail come Tesco, The Co-Operative, e Marks & Spencer, oltre a Transport for London e McDonald’s.

In Italia, sebbene la penetrazione dei pagamenti contactless sia ancora sotto la media europea (5% contro 21% in Europa) la modalità di pagamento senza contatto è in crescita: nel marzo 2016 sono state circa 1,54 milioni le operazioni di pagamento contactless, contro le 120.500 del marzo 2015. Visa in tutta Italia gestiva oltre 5,6 milioni di carte contactless a fine 2015, +210% rispetto all’anno precedente, che nel 2015 hanno generato oltre 105 milioni di euro di spesa. Il network di accettazione di pagamenti contactless conta oggi oltre 725mila terminali abilitati, il 40% del totale dei terminali, in crescita del 43% rispetto a due anni fa.

«Il successo del contactless prepara la strada alla tecnologia dei pagamenti di domani. Più del 70% di tutti i pagamenti in contanti ha un valore inferiore ai 15 euro ed è effettuato presso esercenti che tradizionalmente prima non accettavano le carte per tali importi. Una delle ragioni è che gli esercenti e i consumatori, in genere, considerano l’utilizzo delle carte di pagamento per le spese di piccolo importo meno veloce del pagamento in contanti. L’introduzione della tecnologia contactless ha modificato sostanzialmente questo scenario, e giocherà sempre più un ruolo significativo nell’industria dei pagamenti» ha spiegato Davide Steffanini, Direttore Generale Italia di Visa Europe.