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Digitalizzazione e pagamenti: i 5 trend del prossimo futuro

La corsa alla digitalizzazione innescata dalla pandemia, si sta radicando nei comportamenti dei consumatori, dallo smart working, all’e-commerce fino alle transazioni di pagamento.

“La pandemia  – commenta infatti Paola Trecarichi, General Manager di HiPay Italia. – ha inevitabilmente dato una forte spinta ai pagamenti digitali in tutto il mondo. Aiutare i merchant a preservare il loro fatturato nonostante la crisi è diventato un leitmotiv per HiPay, e siamo riusciti a trovare soluzioni rapide per rispondere sia alle nuove necessità dei nostri retailer, sia ai nuovi bisogni dei consumatori finali”. 

Ma quali sono i trend principali in quest’ambito?

Una risposta giunge dallo studio effettuato dal Gruppo Fintech HiPay, che individua 5 precipui filoni di sviluppo.

Il primo è il pagamento user-friendly che può essere sia a rate sia secondo la modalità “compra ora e paga dopo”, formula molto apprezzata. Secondo FinExtra, infatti, il pagamento differito sta vivendo un rapido sviluppo: +56% tra il 2019 e il 2020. 

Il secondo filone è quello della Strategia 100% Multicanale. La tendenza verso il commercio unificato non è nuova. Tuttavia, la crisi sanitaria del 2020 ha evidenziato il fatto che molti rivenditori non avevano ancora implementato questa opportunità, perché non pensavano che avrebbe permesso ai loro clienti di esplorare i diversi canali senza problemi. L’epidemia e il successivo contenimento hanno portato ad un’accelerazione dell’innovazione e della digitalizzazione: il 68% dei rivenditori afferma che l’implementazione di una strategia omnichannel è una priorità entro 24 mesi – il 43% nel brevissimo termine (entro i prossimi 12 mesi).

Poi HiPay introduce il tema del Conversion rate e la PSD2: oltre alle questioni mramente tecniche l’entrata in vigore ufficiale della PSD2 avrà probabilmente un impatto sui conversion rate dei merchant. I “soft decline” (rifiuto della carta da parte dell’issuer di una transazione non conforme alla PSD2) sono stati introdotti nel 2020 e stanno gradualmente diventando più comuni, pertanto i merchant devono prepararsi ed informarsi con i loro fornitori di servizi di pagamento sulla tipologia di supporto che offrono. Anche il mobile rappresenta una questione centrale per le conversioni nel 2021. In effetti, la Strong Authentication avviene principalmente attraverso lo smartphone del consumatore. I merchant dovranno quindi attrezzarsi per affrontare le sfide dell’integrazione del mobile nel processo di acquisto.

Il quarto trend riguarda il Routing dinamico. Vista infatti la varietà dell’offerta, la crescente complessità e “l’affollamento” dei player, stanno emergendo nuove  soluzioni per la sicurezza dei flussi, note anche come Smart Routing. Il principio è semplice: avere diversi percorsi per lo stesso tipo di transazione, al fine di scegliere quello più efficiente in tempo reale. In concreto, questa nuova soluzione promette di aumentare il tasso di conversione globale dei merchant, garantendo l’utilizzo del miglior percorso disponibile.

Ed eccoci all’ultimo filone di innovazione nella panoramica dei pagamenti: quello del cambio di paradigma esplicitato dal binomio: Banca e fornitore di servizi di pagamento.

La regolamentazione del settore dei pagamenti da parte della Commissione Europea (PSD1 & PSD2) ha facilitato l’apertura del mercato alle fintech. L’innovazione e la rapidità di questi nuovi player, al servizio di esercenti e consumatori, è ormai consolidata. Seppur, gli operatori tradizionali restano ancora ben saldi all’interno del mercato dei pagamenti nell’UE, la creazione di tendenze di pagamento e la leadership nell’utilizzo, mostrano le società fintech come i precursori, sempre più attenti ai merchant e ai loro clienti.

Le realtà Fintech si confermano più specializzate e si concentrano maggiormente sulla risoluzione di alcuni punti sensibili legati al business dei brand; a volte sono considerati secondari dai player generali, ma in grado di fornire un reale valore aggiunto a specifici segmenti di clientela. 

 

Visa: transazioni più veloci con l’intelligenza artificiale

Visa lancia una nuova funzionalità che utilizza l’intelligenza artificiale (IA) in tempo reale per velocizzare le autorizzazioni delle transazioni anche nei casi in cui si verifichino interruzioni di servizio. Basandosi sul deep learning e analizzando le transazioni passate, Visa Smarter Stand-in Processing (Smarter STIP) è in grado di generare decisioni informate e accettare o rifiutare le transazioni per conto degli emittenti indipendentemente dal fatto che i sistemi siano online o offline. Già da tempo Visa offre servizi per prevenire le frodi utilizzando l’intelligenza artificiale e le reti neurali: Smarter STIP si inserisce in questo contesto e rappresenta la prima di una serie di soluzioni innovative basate sull’intelligenza artificiale destinate a VisaNet, la rete globale di pagamenti elettronici di Visa.

“I consumatori si aspettano un accesso immediato e continuativo alle proprie risorse economiche: non rispondere a questa aspettativa può essere costoso”, commenta Jack Forestell, Executive Vice President e Chief Product Officer di Visa. “La funzione Stand-in Processing è sempre stata una garanzia fondamentale per i nostri clienti, che ci permette di supportarli anche quando si verifica un imprevisto. Integrandola con l’intelligenza artificiale, questa soluzione diventa ancora più intelligente, potente e dinamica.”

Affrontare la sfida dei “downtime”

I tempi di interruzione dei servizi di pagamento (“downtime”) hanno un impatto molto negativo per le istituzioni finanziarie e i loro clientisia sul fronte della perdita di fatturato dovuta alle transazioni non riuscite, sia su quello di un’esperienza cliente negativa. Per tacere dei potenziali danni alla reputazione e controlli da parte delle autorità regolatorie.

Il nuovo servizio Smarter STIP di Visa utilizza il deep learning per analizzare le transazioni passate. Pertanto, la decisione relativa alla transazione fornita dalla funzione Smarter STIP si basa su informazioni specifiche derivate dal comportamento di acquisto passato del titolare della carta, piuttosto che esclusivamente su regole statiche applicate a un intero portfolio di carte. Con questo livello aggiuntivo di elaborazione, Visa è in grado di fornire una valutazione della singola transazione che rispecchia più fedelmente il processo decisionale dell’emittente stesso, con la possibilità di ridurre in alcuni casi fino al 50%[1] il rifiuto di una transazione al titolare della carta.

 

“L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie più rivoluzionarie del nostro tempo, in quanto ci dà la possibilità di creare prodotti basati su dati che offrono nuovi livelli di conoscenza e personalizzazione. Grazie ad un database di informazioni tra i più ampi e ricchi al mondo, Visa è in grado di sviluppare su vasta scala il pieno potenziale dell’intelligenza artificiale per i clienti e i titolari di carte”, commenta Rajat Taneja, President of Technology di Visa. “Abbiamo fatto investimenti significativi nella nostra infrastruttura, rendendo possibile sfruttare queste informazioni in modo più approfondito attraverso VisaNet. I nostri dati, combinati con l’architettura a bassa latenza e le nostre capacità di modellazione uniche, rendono la nostra piattaforma tecnologica tra le più potenti per l’IA”.

 

[1] Basato sull’analisi interna di Visa che ha confrontato i tassi di accettazione esistenti e di Smarter STIP di tutte le transazioni nel primo trimestre del 2020 per un singolo emittente statunitense.

 

Nexi e Zucchetti insieme per digitalizzare il negozio

Nexi e Zucchetti annunciano di aver siglato un’importante partnership grazie alla quale le app Zucchetti destinate al mondo horeca saranno disponibili su tutti gli SmartPOS di Nexi.

Le app sviluppate da Zucchetti a completamento delle proprie soluzioni gestionali per bar, pizzerie, ristoranti e professionisti del food & beverage potranno essere scaricate da tutti gli esercenti dotati dello SmartPOS di Nexi: sarà sufficiente accedere al Nexi app Store sul device e selezionare l’app desiderata (il nome riprende la soluzione di riferimento: Zmenu, Zdinner, PosMaster 3, RistoQuick, Il Conto) per installarla.

La partnership, oltre a rispondere alle esigenze dei professionisti dell’horeca che necessitano di servizi capaci di semplificare la gestione della propria attività, rappresenta un importante opportunità per la digitalizzazione dei punti vendita: gli esercenti, direttamente dallo SmartPOS di Nexi, potranno chiudere il conto direttamente al tavolo dei clienti e, contestualmente, incassare il pagamento.

La partnership con Zucchetti conferma la capacità di Nexi di stringere accordi strategici con i player leader nel proprio mercato di riferimento – ha dichiarato Giulio Vasconi, Responsabile Marketing Merchant Services & Solutions di Nexi – La disponibilità delle app horeca di Zucchetti sul nostro SmartPOS è un altro passo nella rivoluzione nel punto vendita perché consente di semplificare l’attività quotidiana dell’esercente, migliorare l’esperienza di pagamento del consumatore e aiutare la diffusione dei pagamenti digitali nel nostro Paese”.

Come Zucchetti abbiamo sempre l’obiettivo di fornire ai nostri clienti soluzioni di eccellenza che forniscano loro immediati e concreti vantaggi competitivi – ha dichiarato Angelo Guaragni, amministratore di Zucchetti Horeca – e per questo motivo scegliamo accuratamente le nostre partnership. Nexi è già un punto di riferimento del mercato nel settore dei pagamenti digitali e siamo certi che mediante i suoi device si diffonderà in modo esponenziale l’utilizzo delle app per la gestione dei locali. Con le app horeca di Zucchetti, grazie all’integrazione dei sistemi, questo sarà ancora più facile”.

 

 

 

 

HiPay annuncia la nuova collaborazione con Cicalia.it

Cicalia.it, supermercato online (nato nel 2017 da un progetto a budget zero, ma che in solo due anni di attività ha raggiunto più di un milione di euro di fatturato), ha adottato le soluzioni tecnologiche di HiPay, Gruppo Fintech europeo specializzato in pagamenti digitali. Inoltre, l’insegna integrerà pure il tool antifrode HiPay Sentinel, in grado di analizzare 80 tipologie di parametri differenti che grazie all’uso del Machine Learning blocca automaticamente le transazioni più a rischio.

“Siamo felici di annunciare la partnership con un payment provider innovativo e tecnologicamente all’avanguardia come HiPay, in grado di soddisfare le nostre richieste di business. Grazie a un’unica piattaforma possiamo visualizzare e gestire tutte le transazioni effettuate nel nostro e-store, oltre ad avere un controllo totale su eventuali attività fraudolente o pagamenti non andati a buon fine. HiPay rappresenta la soluzione più “ottimizzante” per supportare la crescita del nostro business” ha dichiarato Davide Rossi, Co-Founder di Cicalia.

“HiPay è entusiasta di collaborare con realtà lungimiranti come Cicalia, un brand che crede nel digitale e che ha fatto dell’innovazione il centro del proprio business – ha commentato Paola Trecarichi, Senior Head di HiPay Italia, a proposito della partnership. Gli ultimi dati raccolti da Netcomm dimostrano che il mercato del food digitale ha registrato un valore di oltre un miliardo di euro e una previsione di crescita per l’anno in corso del +39%. I dati di un settore che in Italia sta lentamente prendendo forma e che HiPay può supportare grazie alle sue soluzioni all’avanguardia”.

Nexi sigla partnership con Shopify

Nexi sigla una partnership con Shopify, piattaforma per l’e-commerce con oltre 800 mila esercenti in tutto il mondo.

L’accordo prevede che XPay, il gateway di pagamento per l’e-commerce di Nexi, sia integrato in Shopify così da metterlo a disposizione dei merchant italiani che scelgano di utilizzare la piattaforma per creare il proprio e-store.

La partnership con Shopify rappresenta un importante passo in avanti nel nostro percorso di crescita e nella nostra strategia che mira a diffondere i pagamenti digitali nel nostro Paese: vogliamo mettere ai disposizione dei clienti delle nostre Banche partner i prodotti e i servizi più innovativi e tecnologicamente all’avanguardia – commenta Dirk Pinamonti, Head of e-commerce di Nexi – L’accordo con Shopify va in questa direzione: i merchant hanno oggi una soluzione ottimale per cavalcare la crescita del commercio elettronico e generare nuovo business”.

 

 

 

Carrefour in partnership con Findomestic Banca propone nuovi prodotti di credito al consumo

Carrefour Italia, annuncia la partnership con Findomestic Banca, società di credito al consumo del Gruppo BNP Paribas. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione delle famiglie nuovi prodotti di credito al consumo rispetto a quelli precedentemente erogati, garantendo continuità nell’applicazione di principi di responsabilità e sostenibilità, valori chiave dell’offerta Carrefour – Findomestic.

La collaborazione prevede l’emissione di una carta di credito co-branded, flessibile con diverse opzioni di pagamento, l’erogazione di prestiti finalizzati per acquisti nei negozi Carrefour, a disposizione dei clienti Carrefour Italia in 50 ipermercati presenti su tutto il territorio nazionale. Una partnership che vedrà, inoltre, l’apertura di 22 agenzie Findomestic all’interno degli Ipermercati Carrefour Italia che garantiranno al cliente un’ampia e dedicata scelta di soluzioni finanziarie, di credito e assicurative.

In questo modo ci si ripropone di supportare le vendite retail mettendoe di fidelizzare la clientela, puntando anche sui vantaggi dei servizi messi a disposizione tramite Findomestic.  Tra i vari, la gestione delle spese tramite App o area riservata del sito, i servizi gratuiti legati al pagamento bollettini o ricariche telefoniche con 3d Secure, la possibilità di utilizzo per acquisti online e offline tramite circuito Mastercard, nonché l’accesso a promozioni in punto vendita come lo sconto del 10% ogni martedì negli Ipermercati Carrefour in Italia.

Julian Saez, Direttore Amministrazione, Finanza Controllo e Sistemi informativi di Carrefour Italia ha commentato così l’accordo: “Per Carrefour Italia è importante continuare a implementare la propria offerta di servizi, in un’ottica sempre più attenta alle esigenze del Cliente, interpretando in maniera innovativa i suoi bisogni in costante evoluzione. Trovare partner giusti per progetti di successo è fondamentale e siamo convinti che quella con Findomestic sarà una collaborazione che darà un valore aggiunto al livello di offerta verso i nostri Clienti.”

Attraverso le 22 nuove agenzie Findomestic presenti all’interno degli ipermercati Carrefour, i clienti potranno avere accesso a una gamma di prodotti unica: non solo la carta co-branded, ma anche soluzioni assicurative, conti correnti, prestiti personalizzati, cessione del quinto e molte altre soluzioni finanziarie dedicate. 

“Il valore di una Partnership – ha commentato Gilles Zeitoun, Direttore Generale di Findomestic Banca  si giudica dalla capacità di esaltare le rispettive competenze ed essere in grado di tradurle in servizi e prodotti da proporre al Cliente in maniera efficace, semplice ed innovativa. Per questo sono convinto che la nostra comune visione di cosa significhi “mettersi al servizio del Cliente” sarà la chiave per fare di questa Partnership un’esperienza di successo, per tutti i nostri stakeholder”

Mastercard inaugura il primo bistro cashless a Fiumicino

Piatti della tradizone e tecnologie all’avanguardia: si configura così il nuovo Bistro by Mastercard, primo ristorante cashless inaugurato nell’area food degli imbarchi internazionali dell’Aeroporto Leonardo da Vinci di Roma.

Fulcro dinamico del locale è il nuovo Priceless Touch Table, un tavolo interattivo realizzato da MRM//McCann e progettato appositamente per il ristorante. Il tavolo consente ai viaggiatori di navigare tra le ricette e le curiosità della cucina tradizionale romana, ordinare piatti, rimanere sempre aggiornati sul proprio volo e sulla città di destinazione, e andare alla scoperta del mondo Priceless Cities, il programma dedicato a tutti i titolari di carta Mastercard che permette di vivere esperienze esclusive in oltre 40 città in tutto il mondo. Anche l’esperienza di pagamento è un’assoluta novità, perché si può pagare senza dover andare alla cassa, grazie alla tecnologia contactless integrata nel tavolo.

Oltre al tavolo sono stati curati tutti i materiali di comunicazione online e offline, tra cui: la campagna di comunicazione; i video content per i maxischermi presenti all’interno del ristorante e per il vitrum, uno speciale vetro che permette di proiettare contenuti senza coprire la visuale dall’esterno verso l’interno e viceversa; delle card surprise con le ricette più significative del ristorante e la pubblicazione di “The Cornerstones of Roman Cuisine”, un libro per conoscere meglio i segreti della cucina romana e la filosofia di Michelangelo Citino, Chef Executive del ristorante e figura emergente nel panorama gastronomico nazionale, capace di mettersi in mostra in importanti cucine come quelle di Gualtiero Marchesi e Davide Oldani.

La comunicazione e il progetto del tavolo sono firmati dalla coppia creativa Diego Savalli e Alessio Bianconi, guidati da Alessandro Sciortino, Direttore Creativo di MRM//McCann Italia, e sotto la direzione esecutiva di Alessandro Sabini, CCO McCann Worldgroup Italia.

SCA: 3 PMI su 5 non la conoscono bene. In Europa a rischio 57 miliardi di transazioni

Foto di ar130405 da Pixabay

Si avvicina l’ora X: il prossimo 14 settembre. Giorno in cui per moltissimi pagamenti online effettuati in Europa sarà necessaria la Strong Customer Authentication (SCA). Un’ulteriore forma di tutela prevista dalla seconda direttiva sui servizi di pagamento (PSD2), che prevede una doppia autenticazione.

Principali preoccupazioni relative alla SCA

Il punto è che non tutte le aziende sembrano pronte e attrezzate ad accogliere la novità. Stando infatti a uno studio di Stripe in collaborazione con 451 Research*, l’Europa potrebbe arrivare a perdere fino a 57 miliardi di € nei primi 12 mesi successivi all’attivazione della SCA. E la cosa non stupisce visto chee solo  il 40% di chi è al corrente delle nuove regole è soddisfatto di come intente implementarle, mentre il 44% ritiene che riuscirà a fronteggiarle solo il fatidico giorno dell’entrata in vigore.

E c’è di più, la situazione infatti è ancora meno rosea per le aziende più piccole: tre aziende su cinque con meno di 100 dipendenti non hanno familiarità con la SCA, non prevedono di essere conformi prima di settembre o non sono sicure di quando saranno pronte.

Poca certezza anche sulle varie tecnologie: la versione più recente di 3D Secure, conosciuta come Verified by Visa e Mastercard Secure Code, sta emergendo come un popolare metodo compatibile con la SCA per accettare i pagamenti online. Tuttavia, un business online su quattro non è ancora a conoscenza di questa modalità. Inoltre, per quanto riguarda le imprese che vi hanno familiarità, il 24% crede che lo implementerà solo dopo la scadenza di settembre.

Preferenze sul processo di autentificazione

La strategia delle esenzioni

Per bypassare il problema c’è chi pensa di puntare sulle esenzioni, ovvero su quella pletora di transazioni che esulano dalla doppia autenticazione, perché di importo inferiore al tetto dei 30 euro, per esempio, o perché pagamenti ricorrenti.

La questione vera però è che gestire le esenzioni è meno semplice di quanto si possa pensare, specialmente per le piccole imprese, e si richiede sufficiente consapevolezza su come le reti di carte di credito e le banche applicheranno le esenzioni in tutta Europa. Ad esempio, se è vero che gli acquisti inferiori a €30 sono esenti dalla SCA, è vero pure che la conformità con la SCA sarà richiesta dalla banca del cliente una volta effettuate cinque transazioni inferiori a €30 o quando il valore totale di tali transazioni raggiungerà €100.

 

“La SCA decreterà il successo o il fallimento delle imprese online. La necessità di prepararsi per questa nuova procedura di autenticazione non può essere sopravvalutata,” ha commentato Guillaume Princen, manager a capo dell’Europa continentale per Stripe. 

Rischio carrelli abbandonati

Gia oggi solo il 47% dei consumatori europei ritiene che i procedimenti di pagamento online di oggi siano “molto semplici” ed è frequente che i clienti più attraenti per le aziende online spesso abbandonino gli acquisti quando si verifica un’esperienza di pagamento non soddisfacente. Ad esempio, il 74% dei clienti di Gen Z ha rinunciato a completare una transazione a causa di un’esperienza di pagamento negativa. Ed è un dato acquisito che oltre la metà degli acquirenti online (52%) che abbandonano un acquisto finiscono per completare la transazione con un commerciante concorrente.

Se già adesso le cose stanno così è facile dedurre che una SCA attivata male potrebbe essere un ulteriore deterrente. Anche perché risulta che il 73% degli acquirenti è ancora all’oscuro della “rivoluzione di settembre” e la sorpresa potrebbe non essere gradita…

In questo contesto di bassa tolleranza del consumatore per una procedura di pagamento scadente, la SCA potrebbe peggiorare le cose. Il 73% degli acquirenti non è a conoscenza dei nuovi requisiti di autenticazione che saranno introdotti per i pagamenti online a settembre. La SCA aumenta la probabilità che gli acquirenti abbandonino i carrelli più spesso a partire da settembre, quando incontreranno ostacoli imprevisti per i loro acquisti di tutti i giorni, come pagare i taxi, ordinare la consegna di cibo e abbonarsi a servizi TV e musicali.

SCA: la conoscenza dei consumatori

Codici di accesso o biometria?

In risposta al quesito sulla migliore esperienza di autenticazione, il 54% dei consumatori ha dichiarato di utilizzare i codici d’accesso, mentre il 26% ha dichiarato di utilizzare la biometria delle impronte digitali, nonostante quest’ultima sia ritenuta il metodo di autenticazione “più sicuro.” Questo indica la necessità di aiutare i consumatori a sentirsi più a proprio agio con i portafogli mobili come Apple Pay e Google Pay, come modalità sicura e semplice per effettuare i pagamenti online.

  •      Metodologia della ricerca

Lo studio, condotto in collaborazione con 451 Research si basa su sondaggi condotti con 500 professionisti qualificati del settore dei pagamenti presso varie aziende online e 1000 consumatori tra Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi e Spagna.

CASH26 attivo anche in Italia, in 126 partner store Pam e Panorama

CASH26 – servizio implementato dalla Mobile Bank N26 e già attivo in Germania e in Austria – arriva anche in Italia, in 126 partner store Pam e Panorama. In questo modo i clienti, potranno prelevare e depositare sul proprio conto direttamente dalle casse dei supermercati.

Tutto parte da lì, dal contante: nonostante infatti, le carte siano utilizzate da più dell’80% della popolazione italiana per pagamenti in negozio e online, il cash resta il mezzo di pagamento più diffuso e pesa per il 52% del totale transato – per un valore di 337 miliardi di euro[1]. N26 ha rinunciato da subito alle tradizionali filiali bancarie, ma per andare incontro alle richieste dei clienti italiani ha deciso di permettere loro di prelevare e depositare denaro, senza una carta, solo con il proprio smartphone presso i rivenditori selezionati.

Come funziona CASH26

Ai possessori di un conto N26 basta accedere all’applicazione per identificare grazie alla mappa dedicata il partner store più vicino. Una volta identificato è sufficiente generare il proprio codice a barre, scegliendo tra “Deposito” o “Prelievo”. Ottenuto il codice, un addetto alla cassa del negozio convenzionato eseguirà la scansione, permettendo il deposito o il prelievo dell’importo richiesto. A operazione conclusa, il saldo del conto viene aggiornato in tempo reale.

Costi

I prelievi sono sempre gratuiti e hanno un limite massimo di 900€ nelle 24 ore (200€ a transazione). Per i depositi, il tetto massimo giornaliero è di 999€ (minimo 50€ a operazione). In questo caso, i primi 100€ del mese sono gratuiti, mentre in caso di depositi extra si paga una commissione dell’1,5%.

Il servizio

Nel corso dei prossimi mesi, la rete di negozi convenzionati sul territorio italiano verrà ampliata per garantire la massima capillarità. Inoltre, i clienti possono utilizzare CASH26 anche in Germania e in Austria presso tutti i partner selezionati, rispettivamente 11.668 in Germania e 2.019 in Austria. CASH26 viene fornito in collaborazione con Cash Payment Solutions GmbH, che opera con il marchio ViaCash in Italia e Barzahlen in Germania e Austria.

 

[1] Dati Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano

Axepta lancia i pagamenti con la piattaforma WeChat Pay, su tecnologia SIA

Stefano Calderano

Pagare con i social come in Cina? Anche in Italia si può. Grazie ad Axepta – società del Gruppo BNL dedicata ai pagamenti – che è stata  il primo acquirer italiano a lanciare  sul mercato, l’innovativa soluzione di pagamento WeChat Pay grazie alla piattaforma tecnologica sviluppata da SIA.

«Il nostro obiettivo – dice Stefano Calderano, Amministratore Delegato di Axepta – è introdurre servizi sempre nuovi per permettere agli esercenti di espandere il proprio business offrendo ai clienti la migliore esperienza di pagamento possibile. Grazie al servizio WeChat Pay, i visitatori cinesi potranno effettuare acquisti nel nostro Paese scegliendo di pagare con il loro wallet preferito, semplicemente inquadrando un QR code con il proprio smartphone».
I terminali disponibili per l’accettazione di WeChat Pay saranno sia i POS tradizionali che i nuovi POS basati su tecnologia Android, che Axepta ha lanciato sul mercato la scorsa primavera.
WeChat nasce come app di instant messaging per chattare e condividere foto e video; ad oggi è l’app di messaggistica più utilizzata in Cina. La modalità di utilizzo è semplice e funziona sia su dispositivi Android che su iOS e Windows Phone.
In Cina, WeChat è anche utilizzato per fare shopping online e nei negozi. Le recenti innovazioni sul prodotto hanno reso disponibile agli utilizzatori una nuova funzionalità che permette il trasferimento di denaro tra privati e il pagamento di beni o servizi presso i negozi convenzionati.
WeChat è una grande community che collega gli esercenti ai consumatori e offre loro, attraverso campagne di marketing mirate, l’opportunità di farsi conoscere.
Secondo la China Tourism Academy, il turismo cinese in Europa è destinato a crescere ulteriormente arrivando a circa 20 milioni di visitatori cinesi l’anno. Considerando che la seconda meta preferita dai cinesi è proprio l’Italia, sarà fondamentale riuscire a cogliere questa opportunità di business nel nostro Paese.

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