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Acquisti online: i dati dell’Unified Commerce Index 2019

Foto di StockSnap da Pixabay

Shopping online: usi e costumi dei consumatori. A indagarli il recente studio Unified Commerce Index 2019 di Adyen che ha offerto uno spaccato inedito delle ultime tendenze del commercio internazionale e dei vantaggi per i retailer nell’adottare un approccio sempre più omnicanale.

La prima evidenza è che una propensione più marcata all’acquisto è appannaggio degli omnichannel shopper; specialmente se confrontati con i consumatori “tradizionali”, infatti, gli omnichannel rivelano livelli di spesa superiori del 30% ed effettuano acquisti presso lo stesso rivenditore con una media di 4 volte all’anno, il doppio di quella fatta registrare da un consumatore classico. Segno che l’esperienza di acquisto su più canali è apprezzata e diventa sempre più fattore di preferenza per il consumatore.

Gli acquisti su mobile vanno forte, specialmente per somme fino a € 60, contro una spesa media di € 120 da tablet e € 126 da PC.

Se si passa poi a misurare le perfomance dei digital wallets i dati sono sorprendenti: si assiste infatti ad una vera e propria impennata pari al +400% negli acquisti in store. Una crescita trainata dal lancio di Apple Pay e Google Pay in molti paesi nel corso del 2018 e dall’utilizzo sempre più frequente di WeChat Pay e Alipay da parte dei viaggiatori cinesi. In questo caso parliamo infatti di un valore  dell’acquisto medio intorno ai 416 euro, ben 4 volte superiore rispetto alla media degli altri pagamenti registrati da Adyen sulla propria piattaforma.“Si tratta di un risultato davvero importante, frutto della tendenza, sempre più diffusa fra i turisti cinesi, di acquistare beni di lusso durante i viaggi all’estero in occasione delle festività nazionali”ha commentato Philippe de Passorio, Country Manager Italia di Adyen. “E’ un’opportunità cruciale in ambito retail, in particolare per i brand del Made in Italy che riscuotono un grande successo fra i viaggiatori cinesi. Oggi offrire un’esperienza d’acquisto sempre più fluida e più comoda per il turista internazionale è un’urgenza non più procrastinabile, in particolare nel segmento lusso”.   

 

 

Axepta lancia i pagamenti con la piattaforma WeChat Pay, su tecnologia SIA

Stefano Calderano

Pagare con i social come in Cina? Anche in Italia si può. Grazie ad Axepta – società del Gruppo BNL dedicata ai pagamenti – che è stata  il primo acquirer italiano a lanciare  sul mercato, l’innovativa soluzione di pagamento WeChat Pay grazie alla piattaforma tecnologica sviluppata da SIA.

«Il nostro obiettivo – dice Stefano Calderano, Amministratore Delegato di Axepta – è introdurre servizi sempre nuovi per permettere agli esercenti di espandere il proprio business offrendo ai clienti la migliore esperienza di pagamento possibile. Grazie al servizio WeChat Pay, i visitatori cinesi potranno effettuare acquisti nel nostro Paese scegliendo di pagare con il loro wallet preferito, semplicemente inquadrando un QR code con il proprio smartphone».
I terminali disponibili per l’accettazione di WeChat Pay saranno sia i POS tradizionali che i nuovi POS basati su tecnologia Android, che Axepta ha lanciato sul mercato la scorsa primavera.
WeChat nasce come app di instant messaging per chattare e condividere foto e video; ad oggi è l’app di messaggistica più utilizzata in Cina. La modalità di utilizzo è semplice e funziona sia su dispositivi Android che su iOS e Windows Phone.
In Cina, WeChat è anche utilizzato per fare shopping online e nei negozi. Le recenti innovazioni sul prodotto hanno reso disponibile agli utilizzatori una nuova funzionalità che permette il trasferimento di denaro tra privati e il pagamento di beni o servizi presso i negozi convenzionati.
WeChat è una grande community che collega gli esercenti ai consumatori e offre loro, attraverso campagne di marketing mirate, l’opportunità di farsi conoscere.
Secondo la China Tourism Academy, il turismo cinese in Europa è destinato a crescere ulteriormente arrivando a circa 20 milioni di visitatori cinesi l’anno. Considerando che la seconda meta preferita dai cinesi è proprio l’Italia, sarà fondamentale riuscire a cogliere questa opportunità di business nel nostro Paese.

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