Seconda mano: è sempre più boom. Il caso Xtribe

Se negli Stati Uniti il trend della vendita e dell’acquisto di prodotti di seconda mano è già forte, con un giro di affari le cui proiezioni sono pari a 51miliardi di dollari nel 2023, anche in Italia le cose stanno andando meglio: secondo il report dell’Osservatorio second hand economy, nel 2018, il mercato dell’usato ha toccato il valore di 23miliardi di euro, con una crescita del 28% negli ultimi 5 anni.

Un incremento notevole che vede, grazie all’attenzione sempre maggiore per l’ambiente, un’ascesa ancor più dirompente.

Ma il mercato dell’usato, oltre agli spazi fisici scanditi nei quartieri a degli orari e a dei giorni stabiliti, ha sempre più presa nei marketplace che comunque, ricorrendo all’utilizzo di corrieri, non diminuiscono di troppo l’impatto ambientale del fast fashion.

Xtribe, il marketplace green per il second hand market

Con 700mila download l’app di Xtribe si è rapidamente affermata, permettendo di vendere, acquistare e barattare qualsiasi prodotto con le persone e i negozi che sono nelle vicinanze, grazie ad un sistema di geolocalizzazione integrato.

La startup, co-fondata da Mattia Sistigu, è uno di quei validi strumenti per ripensare al Natale 2019 come ad un Natale green in cui acquistare prodotti usati, vendere i propri o barattarli, comodamente nel proprio quartiere, eliminando anche le emissioni di CO2 generate dai motori dei corrieri.

“Vogliamo creare un marketplace che non solo aumenti le possibilità di incontro e di commercio all’interno delle zone frequentate dai nostri utenti ma che questo scambio sposi anche delle tematiche che per noi sono importanti come quella legata alla responsabilità di ognuno di agire nel modo più green possibile.” afferma Mattia Sistigu, COO di Xtribe.

Un sistema semplice che permette di fare economia liberandosi di ciò che non piace più e dandogli nuova vita, rimanendo coerenti con il tema caldo di quest’anno: l’attenzione all’ambiente e alla sua tutela.