
Continua lo sviluppo sul mercato per Manuzzi, azienda romagnola che opera nel settore della lavorazione e distribuzione di frutta secca, esotica e disidratata. I dati relativi al primo semestre del 2024 evidenziano infatti una crescita che si attesta su un +14% a livello di valore della produzione e un +26% in termini di quantità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A trainare la crescita i mix di prodotti sgusciati, dai classici misti di frutta secca al naturale ai più sfiziosi misti tostati non fritti senza sale, sempre più apprezzati dalle grandi insegne della Gdo, grazie alla loro versatilità e ai differenti pubblici ai quali si rivolgono, dagli studenti agli sportivi. A questi si accompagnano anche i datteri, dai deglet nour disponibili tutto l’anno anche al naturale (senza aggiunta di sciroppo di glucosio e senza conservanti), ai più pregiati medjoul e ramati, questi ultimi disponibili nella vaschetta apri e chiudi; oggi sono proprio i datteri il cavallo di battaglia dell’azienda, sempre più utilizzati anche in cucina come alternativa “salutare” allo zucchero semolato grazie al loro contenuto indice glicemico e all’apporto calorico decisamente inferiore. Senza dimenticare i mirtilli rossi essiccati, che stanno registrando un notevole sviluppo nell’ambito del trend generale di crescita dei berries nel mondo del fresco.
A confermare questo, anche i dati che riflettono un significativo aumento dei consumi interni, favoriti dalla diffusione di uno stile di vita orientato al benessere e da una maggiore consapevolezza nelle scelte nutrizionali: lo scorso anno il consumo di frutta in guscio in Italia si è attestato a 638mila tonnellate (fonte ISMEA) per volumi complessivi pari a oltre 115mila tonnellate. Adatti alla colazione, allo snack spezza fame, all’aperitivo o al dopo cena, e ormai completamente destagionalizzati rispetto alle tradizionali occasioni legate a ricorrenze e festività, a riscuotere consenso sono anche mix e barrette energetiche. Manuzzi continua a pianificare il futuro secondo un attento piano di sviluppo che prevedrà, nel 2025, ulteriori interventi sulla sede produttiva, per proseguire l’opera di automatizzazione delle linee di confezionamento. Già oggi l’headquarter di Manuzzi conta 3.200 mq di superficie coperta su un’area di 5.250 mq, con una sala confezionamento dotata dei più moderni strumenti ed efficaci sistemi di codifica e tracciabilità.
“Flessibilità ed immediatezza nella risposta alle richieste della grande distribuzione, grossisti ed industria sono le caratteristiche che ci contraddistinguono – afferma Aurelio Manuzzi, CEO dell’azienda – insieme alla selezione dei migliori fornitori in tutto il mondo che inseriamo all’interno di procedure di qualità secondo la certificazione IFS Food. Ma qualità per noi significa anche ricerca e innovazione nei processi produttivi, a cui dedichiamo investimenti costanti e team dedicati”.