Food&Grocery online a 575 milioni di euro, l’offerta avanza (e la domanda seguirà)

Tutti ne parlano, nel settore entrano continuamente nuovi attori (Amazon su tutti), le insegne si attrezzano, pullulano le strat-up, e gli acquisti alimentari via web in tutte le loro forme (dal food&grocery ovvero la spesa al supermercato ai prodotti enogastronomici e il vino, alla ristorazione) raggiungono nel 2016 i 519 milioni di euro, in crescita del 30% sul 2015: lo rivela  l’Osservatorio eCommerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. Crescono a doppia cifra il Grocery Alimentare (+40%), l’Enogastronomia (+17%) e la Ristorazione (+29%).

Numeri ancora piccoli certo, specie se comparati con altri mercati europei: il Food&Grocery in valore assoluto incide ancora marginalmente (3%) sul totale mercato eCommerce B2c italiano, pari a quasi 20 miliardi di euro.
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«L’incidenza degli acquisti online sul totale acquisti Retail è pari allo 0,35% nel 2016 -dice Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -, una penetrazione significativamente inferiore sia rispetto a quella osservata in altri comparti merceologici più sviluppati – Abbigliamento (5%), Turismo (29%) – che rispetto ai valori registrati (tra il 2 e l’8%) nello stesso settore in altri mercati internazionali come Francia, UK, USA. Negli ultimi anni però si è assistito a una proliferazione di iniziative online, sia da parte dei retailer tradizionali sia da parte di Dot Com pure player (anche startup): l’aumento dell’offerta si è osservato indistintamente in tutti gli ambiti, dai prodotti da supermercato ai prodotti gastronomici, dal vino al cibo pronto e possiamo ritenere che siano state finalmente gettate le basi per uno sviluppo strutturato del settore».

 

Gdo online a 188 milioni

Gli acquisti di Grocery Alimentare valgono nel 2016 188 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto al 2015. 

«Nel settore, contrariamente a quanto avviene mediamente nell’eCommerce B2c italiano, sono gli operatori tradizionali (retailer e produttori) a ricoprire un ruolo dominante, con il 67% del valore delle vendite nel 2016 – spiega Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano -. Tuttavia le Dot Com crescono a un tasso superiore e il loro peso passa dal 25% nel 2015 al 33% nel 2016. Visto lo stato embrionale di molte di queste iniziative, è lecito aspettarsi che le Dot Com incrementino il loro peso anche nei prossimi anni. Prendendo in esame la concentrazione di mercato, emerge che i primi 5 operatori del Food&Grocery generano il 68% delle vendite online, in linea con il 2015».

Nel Food&Grocery la componente principale – in termini di valore degli acquisti – è rappresentata dall’Alimentare, pari al 90% del comparto, per un valore di 519 milioni di euro, in crescita del 27% rispetto al 2015. La componente Health&Care pesa per il restante 10%. L’Alimentare è a sua volta composto per oltre il 90% dall’acquisto di prodotti Food e per meno del 10% dal Wine. In particolare, nel Food il 60% della domanda si riferisce all’acquisto di prodotti “secchi” (confezionati, incluso il caffè), il 31% ai “freschi” (prodotti a temperatura controllata, incluso il cibo pronto), il 7% alle “bevande” e il restante 2% ai “surgelati”.

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L’offerta avanza, la domanda arriverà, ma serve una customer experience migliore

Gli operatori presenti al convegno “Food online: l’appetito viene mangiando” (aziende di packaging e delivery, esperti di marketing e logistica) ne sono certi: la domanda langue perché finora non c’è stata un’offerta adeguata. Ma le cose stanno cambiando.

Sicuramente aumenta il nuemro di operatori sul mercato, però l’esprienza degli acquisti online pe quanto riguatda il Food&Grocerty va senz’altro migliorata: i clienti interpellati (in Italia sono 1,5 milioni) hanno giudicato mediocre o appena sufficiente l’espreienza in titte le sue fasi.

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Insomma c’è ancora da lavorare, anche se molto si sta facendo in termini di innovazione, come ha spiegato Samuele Fraternali, Ricercatore Senior dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano. «In tutti e 3 i settori possiamo notare una decisa tendenza all’innovazione sulla customer experience. Dal Click&Collect come alternativa alla consegna a domicilio, all’aumento di iniziative focalizzate sulla vendita di prodotti tipici di alta qualità, del fresco con consegna rapida e di ingredienti/box per la preparazione di ricette. La ristorazione controbatte con una maggiore attenzione all’elenco degli ingredienti contenuti all’interno del piatto – al fine di poter rispondere ad esigenze specifiche come diete, intolleranze e allergie – e alla garanzia di consegna dell’ordine in tempi brevi al fine di soddisfare l’urgenza del cliente”.