
Un adeguamento al nuovo assetto societario seguito alla scomparsa del fondatore Bernardo Caprotti nel segno di una sostanziale continuità: questo il senso della nuova governance di Esselunga.
La novità, inevitabile, è il coinvolgimento di coloro che detengono ad oggi la maggioranza del pacchetto azionario: la figlia minore Marina Sylvia Caprotti, 39 anni che è stata nominata vice presidente (era già consigliere) e la moglie Giuliana Albera, che è ora presidente onorario, mentre nel board è entrato Francesco Moncada di Paternò, marito di Marina Sylvia.
Confermato alla presidenza Vincenzo Mariconda, avvocato da sempre vicino alla famiglia, e la squadra precedente con l’amministratore delegato Carlo Salza, il direttore commerciale Gabriele Villa, il capo dello sviluppo Cesare Baiocchi, Stefano Ciolli che guida la finanza, Luca Lattuada al personale e Alberto Gaudio alla direzione legale.
Il futuro dell’insegna vede un piano di investimenti da 1,8 miliardi entro il 2020, con nuove aperture e un nuovo centro di logistica previsto negli spazi dell’ex acciaieria di Ospitaletto, in provincia di Brescia.
Tra le nuove aperture in vista ci sono il terzo store di Verona e il terzo di Bergamo Celadina, Novara e Varese.