In riferimento ai dati forniti dall’Istat, Coldiretti fa il punto sul fatturato dell’industria agroalimentare italiana nel primo trimestre del 2023 che, in media, ha registrato un aumento del 6,4% in termini tendenziali.
A spingere gli alimentari sono sia i consumi interni trainati dalla ristorazione ma anche le esportazioni che nei primi tre mesi dell’anno hanno messo a segno, con un aumento del 13,4%, un nuovo record dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato nel 2022 grazie ai prodotti simbolo della dieta mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca saliti sul podio delle specialità italiane più vendute all’estero.
Si tratta di un risultato che conferma il primato dell’agroalimentare Made in Italy che l’anno scorso ha sviluppato un valore di 580 miliardi di euro nella filiera allargata ed è diventato la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi scatenata dalla guerra in Ucraina. Un patrimonio che, rimarca la Coldiretti, vale quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio e 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica.