Settima edizione del FutureBrand Index, la pandemia cambia i pesi

I risultati del FutureBrand Index 2021, lo studio annuale sulla percezione delle prime 100 aziende globali della classifica di PwC, svela cambiamenti drastici nella percezione delle aziende dall’inizio della pandemia. Oggi, è innanzitutto la disposizione verso l’innovazione e l’impegno a favore del benessere delle persone di quelle aziende a impattare sulla loro percezione. Ne risultano grossi cambiamenti ai vertici dell’Index di quest’anno: solo Apple mantiene il suo posto tra i brand della Top Five, seguita da ASML, Prosus NV, Danahere Nextra Energy. La fortuna delle aziende del settore Tech e Healthcare registrato dall’Index 2021 sottolinea il diffuso bisogno di connessione e il desiderio di migliorare la qualità della vita dopo un anno che ha messo a dura prova il mondo intero.
 
I principali insight
 

1. Guardare oltre la pandemia: Il FutureBrand Index di quest’anno dimostra come le aziende che vedono crescere la propria percezione, sono quelle che danno la priorità all’innovazione capace di produrre un impatto positivo sul benessere delle persone e innescare cambiamenti rilevanti. Ciò si traduce in una grossa opportunità per le aziende di creare piattaforme e infrastrutture attraverso cui la vita umana può prosperare e puntare al futuro.

2. I brand della Top Five:ASML Holdings (#1), Apple (#2), Prosus NV (#3), Danaher (#4) and Nextera Energy (#5).

3.
I 5 brand che salgono di più: SaudiAramco (#28, su di 63 posizioni), Tata Consultancy (#20, su di 45 posizioni), LVMH (#29, su di 37 posizioni), Berkshire Hathaway (#50, su di 33 posizioni), China Mobile (#45, su di 27 posizioni).

4.
La tecnologia la fa da padrona: il settore della tecnologia domina il FutureBrand Index con ben 3 aziende tra i primi 5 brand: ASML, Apple e Prosus NV.

5.
Il settore dell’Healthcare continua la sua ascesa: il settore dell’Healthcare continua a crescere con Pfizer e UnitedHealth Group spinti in avanti dalla pandemia.

6.
Un rinnovato interesse per il “pleasurefactor”: in un anno di incertezze e di crisi, sentirsi bene e godere di piaceri semplici e immediati è stato fondamentale per i consumatori. I brand del lusso come Apple e LVMH hanno capitalizzato su questo aspetto, ma lo hanno fatto anche Amazon e P&G.

7.
Le aziende B2B sono diventate brand: le aziende B2B che la precedente edizione del FutureBrand Index posizionava in basso come, per esempio, ASML e Danaher, sono risalite,mentre i marchi del Tech e del Pharma, che fin qui hanno operato dietro le quinte, diventano nomi “familiari”.
 
Jon Tipple, Global Chief Strategy Officer FutureBrand, ha detto: “La ricerca di quest’anno mette in evidenza un importante cambiamento nelle modalità con cui le aziende lavorano e concentrano i propri sforzi sui consumatori. In un anno per nulla facile, le aziende che rivestono un ruolo cruciale per le nostre vite hanno prevedibilmente dominato il FutureBrand Index. Abbiamo visto società farmaceutiche come, per esempio, Pfizer schizzare letteralmente in su grazie alla considerazione dei consumatori che le reputano determinanti per il loro futuro e impegnate a lavorare nell’interesse dell’umanità. Nel frattempo, i consumatori hanno ricercato anche il fattore “’feelgood’: in un arco temporale di 12 mesi in cui tanto ci è stato tolto, i brand del lusso come Apple e LVMH hanno ottenuto straordinari risultati”.
 
Giunto al settimo anno, il Future Brand Index è uno studio globale sulla percezione che rivede la posizione delle aziende della Top 100 per capitalizzazione stilata annualmente da PwC, riorganizzandole in base alla forza con cui sono percepite anziché rispetto alla loro forza finanziaria. Lo studio si basa su un impianto di ricerca rigoroso e coinvolge un campione di oltre 3.000 professionisti in tutto il mondo, esperti a vari livelli di almeno 7 delle 100 aziende in classifica nell’anno in corso.
 
Dati salienti per settore
 
Tecnologia:
 Il Tech ha fatto molto bene: tre dei primi 5 brand in ascesa dell’edizione 2021 provengono da questo settore. Tuttavia, a parte Apple, i marchi di tecnologia di consumo hanno perso posizioni nel FutureBrand Index, mentre le aziende che giocano un ruolo fondamentale dietro le quinte della tecnologia e su cui facciamo affidamento,hanno scalato posizioni. Ciò è probabilmente dovuto alla loro risposta alla pandemia e al bisogno delle società e delle economie di tecnologia per sopravvivere a lockdown e quarantene.
 
A discrezione del consumatore:
LVMH ha beneficiato dell’aumento della spesa dei consumatori in beni di lusso e dello shopping online, salendo di 29 posizioni nell’Index. I beni di consumo e i servizi che si affidano alla vendita al dettaglio fisico hanno ovviamente sofferto durante la pandemia: Walmart ha perso 34 posizioni e McDonald’s 32.
 
Beni di consumo:
I beni di consumo di base hanno beneficiato dei lockdown: PepsiCo e P&G ottengono i migliori risultati della categoria con 24 e 22 posizioni rispettivamente.
 
Come negli anni precedenti, il “piacere” resta l’attributo più rilevante di questa categoria, la cosa non sorprende in un anno in cui le nostre fonti di piacere sono rimaste confinate a alle nostre quattro mura domestiche.
 
Healthcare:
Le aziende del settore Healthcare hanno continuato a seguire la tendenza positiva registrata dal FutureBrand Index 2020, oggi sono percepite come indispensabili per l’innovazione che ci guiderà nel futuro.
Pfizer guadagna di 15 posizioni grazie al successo del vaccino e della consapevolezza globale del ruolo svolto dalle aziende farmaceutiche nel garantire la nostra capacità di operare in una società post-pandemica.
 
Servizi finanziari:
Quest’anno, il settore ha ottenuto il punteggio più alto dal 2014, è la conseguenza del crescente bisogno di fare affidamento sulle istituzioni finanziarie quando il lavoro e le attività vacillano, i redditi implodono e i posti di lavoro si contraggono.