Sostenibilità e innovazione fanno la differenza, Coricelli entra in Filiera Italia

Coricelli, azienda olearia di Spoleto, entra a far parte di Filiera Italia, l’alleanza nazionale della produzione agricola, dell’industria alimentare e della distribuzione in cui valori e impegni comuni vengono condivisi nell’ottica di lavorare in sinergia per valorizzare e promuovere la distintività delle eccellenze alimentari e i principi della dieta mediterranea.

“È un privilegio essere stati accolti da Filiera Italia e siamo onorati di entrare a far parte di questa realtà, rappresenta un’opportunità per spingere ulteriormente l’acceleratore sulla filiera produttiva, valorizzare l’olio extravergine d’oliva italiano di qualità, il lavoro degli olivicoltori e ridare competitività a un settore che per troppi anni è rimasto immobile”, commenta Chiara Coricelli, Amministratore Delegato di Pietro Coricelli Spa.

Coricelli è impegnata da anni su questo fronte investendo in contratti di filiera e portando sugli scaffali della Gdo l’olio evo 100% italiano “firmato dagli agricoltori italiani”. Un prodotto che ha già riscosso un grande successo nelle preferenze dei consumatori, oggi sempre più attenti all’origine del prodotto locale e più sensibili verso le aziende con una solida reputazione e che si impegnano in piani di sostenibilità.

“Abbiamo lavorato molto a questo progetto che unisce sostenibilità e qualità per valorizzare la diffusione dell’olio extra vergine 100% italiano, stabilizzando le condizioni economiche della vendita per tutelarne la produzione e premiare il lavoro degli agricoltori. Un esempio concreto di quello che si può fare quando si agisce con una visione integrata e interconnessa e in questo caso legando insieme mondo agricolo, industria e distribuzione. Consapevoli di tutto ciò, siamo fortemente convinti che possano nascere sinergie importanti con Filiera Italia e i suoi partner per proseguire in questa direzione e sviluppare progetti che mettono al centro una filiera olivicola sempre più sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale” conclude Chiara Coricelli.