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Sostenibilità, Olio Sagra opta per un nuovo packaging in rPet riciclato al 100%

Sagra, uno dei brand del Gruppo Salov, conferma il proprio impegno in ambito sostenibile presentando le innovative bottiglie in r-PET realizzate col 100% di plastica riciclata dedicate alla gamma di oli di semi. Si tratta di un cambiamento fondamentale per il settore perché coinvolge un nuovo tipo di plastica sostenibile (proveniente al 100% dal riciclo di altre bottiglie), ma anche performante perché capace di mantenere le stesse caratteristiche di qualità, sicurezza e maneggevolezza per il consumatore delle bottiglie classiche.

Ogni elemento del nuovo packaging è stato studiato in ottica green: lo sleeve che ricopre la bottiglia (fondamentale per proteggere il prodotto dalla luce) è realizzato con un innovativo materiale in plastica riciclata; mentre l’imballo che sostituisce il film protettivo in plastica è in cartone 100% riciclato. Tutte soluzioni che apportano un taglio netto all’immissione di nuova plastica nell’ambiente e all’emissione di Co2, coinvolgendo direttamente l’utente finale in un percorso di consumo responsabile e di rispetto per il Pianeta.

“Dopo la realizzazione nel 2020 delle bottiglie in r-Pet al 50% il nostro impegno è continuato e siamo orgogliosi di presentare le nuove bottiglie in plastica riciclata al 100%. Per noi è importante che la sostenibilità diventi un elemento concreto e tangibile attraverso i prodotti che offriamo ai consumatori ogni giorno” dichiara Mauro Tosini, Direttore Commerciale di Salov.

Salov, eguagliati i volumi di vendita 2020 e 2021, fatturato a +30%

L’assemblea ordinaria dei soci di Salov, società che opera nel settore oleario, ha approvato il bilancio consolidato 2022, chiuso in positivo sia in termini di crescita che di consolidamento. Il Gruppo Salov, a cui fanno capo i marchi storici Filippo Berio e Sagra, ha archiviato l’esercizio 2022 confermando i volumi di vendita record raggiunti nel 2021 e 2020, pari a circa 120 milioni di litri. Il fatturato consolidato, soprattutto a causa dell’inflazione dei costi di produzione, ha fatto segnare un incremento annuo del 30%, passando da 376.769.000 a 491.456.000 € e l’EBITDA, dai 19.417.000 € del 2021, è salito a quota 20.081.000 € (+4,1%).

I risultati raggiunti da Salov nel 2022 sono ragguardevoli soprattutto considerando il contesto in cui sono maturati. Se, infatti, il 2021 era stato sino all’ultimo trimestre un anno di sostanziale assestamento dei mercati dopo lo sconvolgimento della pandemia, il 2022 è stato pesantemente condizionato dalla volatilità della situazione geopolitica e da fattori climatici avversi. Il deflagrare della crisi ucraina ha innescato una spirale al rialzo dei costi energetici e delle commodities (vetro, plastica, carta). Inoltre, l’incertezza sulla disponibilità di materia prima negli oli di semi, specie quello di girasole, ha spinto molte aziende utilizzatrici di grassi vegetali a spostare i loro consumi da semi a oliva, concorrendo, con i loro acquisti, a un forte aumento dei prezzi. A ciò si sono sommati i problemi del comparto logistico, con le difficoltà nel rispettare i tempi di consegna dovuti alla limitata disponibilità di mercantili e portacontainer, frequentemente bloccati nei porti cinesi a causa dei lockdown.

A destabilizzare definitivamente il mercato degli oli d’oliva è stato l’andamento della campagna agricola nell’area del Mediterraneo occidentale. Le premesse primaverili per un raccolto 2022/23 buono o comunque superiore al 2021, infatti, sono state compromesse da un’estate eccezionalmente torrida e siccitosa. Di conseguenza in Paesi come Spagna, Italia, Portogallo e Tunisia si è assistito a un drastico ridimensionamento nelle previsioni di produzione di olive, solo in minima parte compensato dai risultati di Grecia e Turchia. L’effetto finale è stato un costante incremento nei prezzi degli oli di oliva come mai in passato.

“In un anno tanto caotico e travagliato riuscire a confermare tutti i parametri finanziari e reddituali cogliendo il corretto compromesso tra gli aspetti puramente economici, finanziari e di equity non è stato affatto scontato” commenta l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Salov. “Abbiamo dato prova di essere reattivi nel gestire i vari mercati mantenendo elevato il nostro livello di competitività. Indubbiamente, gli investimenti industriali e le attività commerciali e di marketing messe a terra negli ultimi anni ci hanno ripagato, consentendoci di crescere sia in Italia che all’estero e di non subire passivamente la forte volatilità dei mercati”.

La crescita in Italia e nei mercati esteri
In Italia, Salov si conferma in crescita, con i marchi Filippo Berio, premiato recentemente agli Olive Oil Awards, e Sagra che, complessivamente, portano le quote di mercato a volume detenute dal Gruppo al 3,4% nella categoria olio di oliva e al 6,2% negli oli di semi. Per quanto riguarda la presenza di Salov sui mercati esteri, spicca il cambio di paradigma nelle attività commerciali in Belgio, dove il presidio del Gruppo è diventato diretto tramite una propria risorsa resident che si interfaccia direttamente con i retailer locali. Di assoluto rilievo sono anche le performance fatte registrare da Salov in Brasile, con la filiale di São Paulo che, a soli tre anni dalla costituzione, ha migliorato sensibilmente la distribuzione del prodotto e ha più che raddoppiato il suo giro d’affari. Peraltro, la crescita di Salov nel corso del 2022 è testimoniata anche dalle nuove assunzioni di personale: 8 in Italia e 3 nelle filiali estere che sottolineano ancora una volta l’attenzione alle persone e all’organizzazione aziendale del prossimo futuro nonostante la complessa congiuntura economica e di mercato. Ne è una dimostrazione il progetto Talent Garden, iniziativa che ha visto coinvolti per circa sei mesi 25 giovani in attività di formazione finalizzate a individuare punti di forza e aree di miglioramento, creando supporto a percorsi di crescita individuale e di sviluppo professionale.

Investimenti
Nel 2022 Salov ha proseguito la politica di costanti investimenti sia industriali, indirizzati a incrementare l’efficienza delle linee di produzione e degli stoccaggi, sia di digitalizzazione, ambito nel quale il percorso aziendale è giunto ad un livello di avanzamento molto elevato. Nella seconda metà dello scorso anno, inoltre, il Gruppo ha partecipato a diversi bandi nell’ambito del PNRR con l’obiettivo di potenziare e anticipare i progetti già previsti tra cui l’incremento delle capacità di stoccaggio dell’olio extra vergine e l’adeguamento dell’area ecologica per facilitare le attività di gestione, separazione e stoccaggio dei rifiuti aziendali. In totale, tra interventi implementati e investimenti programmati, l’impegno finanziario dell’Azienda si colloca nell’ordine dei 20 milioni di euro.

Sostenibilità
Nel corso dell’esercizio 2022, Salov ha concretizzato il proprio percorso sostenibile, iniziato alcuni anni fa, in un Piano di Sostenibilità finalizzato a individuare i pillar e le macro-azioni da sviluppare nel breve e medio periodo per potenziare il proprio sviluppo in questo ambito. Dopo una valutazione e un benchmark di settore e dei competitor, è stata realizzata un’analisi dello status aziendale e sono state identificate le aree in cui Salov si distingue e quelle da implementare ulteriormente. Il Piano di Sostenibilità prevede 41 progetti in molti ambiti e reparti aziendali. Il 2022 inoltre, sarà rendicontato da Salov con il suo secondo Bilancio di Sostenibilità, che uscirà a settembre 2023.

Sostenibilità e innovazione fanno la differenza, Coricelli entra in Filiera Italia

Coricelli, azienda olearia di Spoleto, entra a far parte di Filiera Italia, l’alleanza nazionale della produzione agricola, dell’industria alimentare e della distribuzione in cui valori e impegni comuni vengono condivisi nell’ottica di lavorare in sinergia per valorizzare e promuovere la distintività delle eccellenze alimentari e i principi della dieta mediterranea.

“È un privilegio essere stati accolti da Filiera Italia e siamo onorati di entrare a far parte di questa realtà, rappresenta un’opportunità per spingere ulteriormente l’acceleratore sulla filiera produttiva, valorizzare l’olio extravergine d’oliva italiano di qualità, il lavoro degli olivicoltori e ridare competitività a un settore che per troppi anni è rimasto immobile”, commenta Chiara Coricelli, Amministratore Delegato di Pietro Coricelli Spa.

Coricelli è impegnata da anni su questo fronte investendo in contratti di filiera e portando sugli scaffali della Gdo l’olio evo 100% italiano “firmato dagli agricoltori italiani”. Un prodotto che ha già riscosso un grande successo nelle preferenze dei consumatori, oggi sempre più attenti all’origine del prodotto locale e più sensibili verso le aziende con una solida reputazione e che si impegnano in piani di sostenibilità.

“Abbiamo lavorato molto a questo progetto che unisce sostenibilità e qualità per valorizzare la diffusione dell’olio extra vergine 100% italiano, stabilizzando le condizioni economiche della vendita per tutelarne la produzione e premiare il lavoro degli agricoltori. Un esempio concreto di quello che si può fare quando si agisce con una visione integrata e interconnessa e in questo caso legando insieme mondo agricolo, industria e distribuzione. Consapevoli di tutto ciò, siamo fortemente convinti che possano nascere sinergie importanti con Filiera Italia e i suoi partner per proseguire in questa direzione e sviluppare progetti che mettono al centro una filiera olivicola sempre più sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale” conclude Chiara Coricelli.

Olio Filippo Berio ritorna nelle cucine di MasterChef Italia

La creazione degli oli a marchio Filippo Berio è controllata lungo tutta la filiera grazie a Metodo Berio, un percorso che garantisce prodotti di alta qualità e rende al contempo l’olio extra vergine di oliva sostenibile, tracciato e certificato in ogni fase, dal campo alla bottiglia.

Anche quest’anno l’olio Filippo Berio farà parte della nuova edizione di MasterChef Italia, al via domani 15 dicembre su Sky e in streaming su NOW, grazie a Sky Brand Solutions, dipartimento di Sky Media, insieme a Endemol Shine Italy.

L’olio extravergine di oliva Classico sarà per gli aspiranti chef un alleato molto importante nella Masterclass, mentre nelle prove in Esterna le due brigate cucineranno i loro menù con il sapiente utilizzo dell’olio 100% Italiano.

Engineering digitalizza i sistemi supply chain di Salov

Engineering, azienda attiva nella digitalizzazione dei processi per Aziende e PA, ha accompagnato Salov, portavoce della qualità dell’olio di oliva nel mondo con i marchi Filippo Berio e Sagra, in un processo di profonda trasformazione digitale dei suoi sistemi produttivi, per adeguarli in modo rapido e flessibile a un mercato globale complesso e imprevedibile, alla crescente esigenza di qualità da parte del consumatore, alle normative sempre più stringenti in ambito alimentare e alla necessità di realizzare sistemi produttivi sostenibili.

In particolare, Engineering ha guidato la completa digitalizzazione dei sistemi di Supply Chain integrata di Salov, creando un ecosistema digitale che, utilizzando le opportunità di evoluzione offerte dalle nuove tecnologie (Data Analytics, Digital Twin), ha reso più efficiente e reattivo l’intero processo produttivo dell’olio (dalla lavorazione della materia prima alle forniture e alla gestione dei magazzini), garantendo nello stesso tempo la sostenibilità ambientale degli impianti attraverso un sistema di energy & environment monitoring per il monitoraggio dei consumi energetici.

“Oggi il settore agro alimentare è tra i più attenti a cogliere le opportunità della trasformazione digitale per far evolvere i propri sistemi produttivi con una crescente attenzione alla qualità e alla sostenibilità – ha affermato Guido Porro, Executive Vice President Enterprise di Engineering. “Come azienda leader nella Digital Transformation che ha l’ambizione di accompagnare la transizione digitale di tutto il mondo manufacturing, Engineering è orgogliosa di mettere le sue competenze tecnologiche e di processo al servizio di un’azienda dinamica e innovativa come Salov, accompagnandola in un profondo percorso di digitalizzazione della Supply Chain volto a far evolvere il business garantendo la protezione dell’ambiente e il miglior prodotto per il consumatore”.

“In Salov siamo consapevoli che la tecnologia sia un elemento funzionale al benessere delle persone che lavorano in azienda e aiuti a costruire un modello lavorativo efficiente che, rispondendo efficacemente alle esigenze dei propri clienti e consumatori, contribuisca a creare la sostenibilità del domani” – commenta l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Salov. “La trasformazione digitale, che ha coinvolto praticamente tutti i reparti e flussi operativi, continuerà con coerenza anche nei prossimi anni”.

“Grazie all’expertise di Engineering è stato possibile pianificare insieme un percorso che fosse coerente, in cui l’informatizzazione e l’integrazione di tutte le componenti aziendali procedessero per gradi in modo tale che ogni fase rendesse possibile ed attivasse la successiva” commenta il Dott. Luca Greco, CIO di Salov. “Supply Chain Integrata, utilizzo della tecnologia, fattore umano, governo del progetto e del cambiamento ‘IT Driven’ hanno rappresentato per Salov i fattori abilitanti e di successo per la transizione alla Industry 4.0 e per la trasformazione digitale sostenibile nel suo complesso”.

Per permettere a Salov di migliorare la propria efficienza produttiva, Engineering, partendo da un’attività di consulenza che ha riguardato l’analisi dell’impianto e delle esigenze di business, ha implementato una piattaforma che connette le linee produttive, il gestionale, la pianificazione e il sistema di manutenzione.

Questo ha permesso di automatizzare la gestione degli ordini di produzione, il monitoraggio in real-time, i controlli qualità, la gestione anagrafiche e la tracciatura delle performance, con un miglioramento dell’esperienza utente e una maggiore rapidità nella condivisione dei dati, la cui disponibilità risulta sempre più centrale nell’ottimizzazione dei processi.

Un miglior governo IT dei sistemi e dei processi, ottenuto attraverso l’uso del Digital Twin, non solo ha contribuito ad abbattere le azioni a zero valore aggiunto e il rischio di inefficienze, ma ha migliorato l’organizzazione lavorativa, mettendo al centro il fattore umano e cementando il rapporto tra i lavoratori più senior detentori dell’esperienza aziendale e i giovani talenti neoassunti, maggiormente orientati alle nuove tecnologie.

Fratelli Carli, a Treviso apre il ventesimo emporio

Aprirà al pubblico sabato prossimo 3 settembre, a Treviso, un nuovo Emporio della catena retail di Fratelli Carli, per la gioia di tutti i buongustai e gli appassionati dei sapori liguri e mediterranei. Per la storica azienda olearia, che dal 1911 vende direttamente al consumatore e consegna a domicilio i propri prodotti in Italia e all’estero, si tratta del 20° punto vendita della catena monomarca e del terzo in Veneto, dopo quello storico di Padova, con oltre 17 anni di attività, e quello recentissimo di Vicenza, aperto invece a luglio scorso.

L’Emporio aprirà nel cuore della città con due ampie vetrine, al numero 7 di Piazza dei Signori, sotto gli antichi portici. Ancora una volta Fratelli Carli sceglie per il suo negozio il centro storico, con le sue eleganti vetrine e le vie del passeggio e dello shopping, il cuore pulsante della città.

L’Emporio Carli offrirà un vero e proprio viaggio nel gusto: vi si trovano non solo il celebre Olio Carli (di Oliva e Extra Vergine), ma tutti i prodotti e le conserve alimentari della tradizione gastronomica ligure e mediterranea come tonno, verdure sott’olio, olive, pesto e sughi pronti, salse, pasta, un’intera gamma Bio, vini, aceti e dolci. L’allestimento delle vetrine realizzato con sgabelli, tappeti e tavolini imbanditi di prodotti, rimanda al tavolo di casa e, con l’ulteriore supporto dei video trasmessi nei grandi monitor/totem, anticipa il viaggio che si potrà vivere all’interno dell’Emporio, dove il tavolo esperienziale e il tavolo promo suggeriscono, invogliano e informano al meglio i clienti con l’ospitalità tipica della famiglia Carli.

Per oltre un secolo Fratelli Carli ha basato il proprio modello di business sulla vendita diretta al proprio consumatore, intuendo che il rapporto diretto con la clientela e la possibilità di conoscere le preferenze di ogni acquirente sarebbero stati vincenti per i propri prodotti, a lungo. Nell’ultimo decennio, a questo canale – che pur rimane fondamentale – l’azienda ha affiancato punti vendita fisici, dove incontrare nuovi consumatori e consentire loro di vivere un’esperienza completamente immersiva tra i valori e le peculiarità della marca.

Proprio la “libertà di scelta” del consumatore resta uno dei punti di forza dell’Emporio che offrirà un’ampia varietà di servizi per fare la spesa: chi visiterà il negozio, potrà scegliere di portarla via con sé oppure di farsela recapitare a casa; sarà possibile prenotare telefonicamente i propri prodotti preferiti e concordare poi la tipologia di consegna; inoltre, si potrà compilare un’apposita “lista della spesa”, scegliendo, ancora una volta, di ritirare il sacchetto pronto alla cassa.

Rimanendo fedele al proprio status di Società Benefit, Fratelli Carli, già dal 2021, si è impegnata in un percorso di ripensamento e ristrutturazione dei propri Empori, per puntare al minor impatto possibile sull’ambiente: dalla scelta delle pitture da interno green oriented, ai materiali di arredo eco- compatibili, come legno e ferro, fino ai cartellini prezzi trasformati da plastica a targhette in PLA biodegradabile. Tutte piccole grandi scelte realizzate con il supporto di Fase Modus, studio di architettura specializzato.

Così commenta Claudia Carli, brand marketing manager di Fratelli Carli: “Siamo particolarmente orgogliosi di raggiungere, con questo nuovo punto vendita trevigiano, quota 20 Empori. Il viaggio dei nostri Empori prosegue dopo aver scoperto, con l’impegno degli anni, di aver colto la giusta curiosità e l’apprezzamento da parte dei nostri consumatori, felici di darci il benvenuto nella propria città e soddisfatti di fare la loro esperienza di gusto. Un cammino che ci stimola e che ci fornisce ottime prospettive di continua crescita in questa direzione”.

Api, al via il progetto di ricerca promosso da Monini e LifeGate

Preziose aiutanti dell’uomo nella produzione alimentare – da loro dipende circa il 75% delle colture alimentari – ma anche straordinarie sentinelle ambientali, la cui sofferenza rappresenta un segnale d’allarme per la salute del nostro pianeta: sono le api le protagoniste di un innovativo progetto di ricerca promosso da Monini e LifeGate, in collaborazione l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, che si svolge operativamente in un vasto territorio della Toscana.

Lo studio, partito lo scorso marzo, ha un duplice obiettivo: monitorare l’ambiente e valutare empiricamente l’impatto della produzione agricola – biologica o integrata – sulla biodiversità, analizzando la qualità della vita e la stabilità/crescita/diminuzione della popolazione di diverse specie di impollinatori, sentinelle appunto dello stato di benessere del territorio.

La ricerca prevede nel concreto la creazione di tre hotspot (un insediamento di api mellifere, un insediamento di api selvatiche, un insediamento di due “Bee hotel” per altri insetti come farfalle e coccinelle) all’interno della Tenuta Perolla, un terreno in Toscana di proprietà di Monini, integralmente riqualificato e in parte bonificato, nonché cuore di Bosco Monini, uno dei progetti portanti del piano di sostenibilità “A Hand for the Future”. Entro il 2030 l’azienda si è infatti posta l’obiettivo di creare un polmone verde in Italia da un milione di olivi, coltivati secondo tecniche di agricoltura integrata e biologica. Un progetto che prevede un investimento di 20 milioni di euro e che vuole rappresentare un modello per un nuovo tipo di olivicoltura, sostenibile sotto il profilo produttivo e appunto ambientale.

“La salvaguardia delle api – spiega Maria Flora Monini, alla guida dell’azienda assieme al fratello Zefferino – è un impegno che ci sta particolarmente a cuore, perché siamo consapevoli che la loro sorte si intreccia profondamente con quella del nostro ambiente e della nostra salute. Solo un’agricoltura “amica” delle api può dirsi capace di guardare al futuro. Per questo, nel 2018, abbiamo deciso di scendere concretamente in campo al loro fianco. Dopo aver raggiunto – e ampiamente superato – l’obiettivo di adottarne un milione, abbiamo dunque scelto di sostenere la ricerca scientifica per valutare la vita di questi insostituibili impollinatori negli oliveti biologici del Bosco Monini, un habitat capace di garantire la tutela della biodiversità”.

Nei prossimi mesi si procederà con monitoraggi costanti (osservazione, conteggio, analisi chimico/fisiche del polline e dei terreni) per restituire una prima fotografia dello stato di benessere del territorio, ma anche creare una mappa della biodiversità e verificare l’interazione positiva tra l’impianto degli olivi e l’ecosistema ricreato.

“Il nostro obiettivo – conclude Lajal Andreoletti, Responsabile progetti ambientali di LifeGate – è quello di unire gesti concreti, come il progetto promosso insieme a Monini, alla ricerca scientifica e alla sensibilizzazione della società civile, forti della consapevolezza che ognuno di noi, con le proprie scelte quotidiane, può fare la differenza anche per questi piccoli insetti così fondamentali per la nostra sopravvivenza”.

Salov, un 2021 con crescita a doppia cifra del fatturato

L’assemblea ordinaria dei soci di Salov S.p.A., gruppo industriale tra i principali player mondiali del settore oleario, archivia il 2021 approvando il bilancio consolidato, chiuso con numeri estremamente positivi in termini di crescita e di consolidamento tanto più significativi poiché realizzati dopo gli exploit del 2020.

Nel 2021 il Gruppo Salov, che ha sede e stabilimento a Massarosa (Lucca) e a cui fanno capo due marchi storici e di prestigio quali Sagra e Filippo Berio, ha proseguito nel suo percorso di miglioramento e rilancio mettendo a segno un’ulteriore crescita in doppia cifra del fatturato netto consolidato, portato a 376.769.000 euro (+12,27% su base annua) per effetto di vendite ammontate a 120 milioni di litri, sostanzialmente pari a quelle registrate nel 2020.

L’utile netto si attesta a 10.441.000 euro e l’EBITDA a 19.487.000 euro. Si tratta di risultati conseguiti in un contesto di mercato non più condizionato da circostanze esterne straordinarie. A differenza del 2020, infatti, nel 2021 non si sono ripetuti i picchi da panic sales e il costo della materia prima è tornato a crescere. Ciò nonostante, Salov non solo ha eguagliato i volumi di vendita del 2020, ma è stata anche in grado di mantenere una marginalità più che apprezzabile grazie a una tempestiva politica di acquisti preventivi.

La crescita dal 2019
La positività delle performance portate a bilancio l’anno scorso è evidente raffrontando il 2021 con l’anno più prossimo che ha avuto dinamiche non influenzate da fattori esterni straordinari, ossia il 2019. In tal caso, infatti, emergono incrementi in doppia cifra su tutti gli indicatori, dai volumi di vendita (+31%) al fatturato +37% fino all’ EBITDA (+33%).

Investimenti in tecnologie e digitalizzazione
Un ruolo importante nel percorso di crescita dell’Azienda è giocato dagli investimenti in innovazione, in particolare dall’aggiornamento e dal potenziamento in termini di tecnologie, IT e sistemi gestionali che il Gruppo Salov sta portando avanti con continuità dal 2019. L’innovazione, insieme alla sostenibilità, rappresenta infatti uno dei principali valori del Gruppo. Solo nel 2021, infatti, Salov ha investito 5.000.000 di euro nell’acquisto di nuove tecnologie e 1.500.000 euro in IT e sistemi gestionali, arrivando a sostenere, in questo triennio, una spesa di circa 15.000.000 euro per queste due voci, a conferma della volontà di investire nel miglioramento dell’efficienza, della flessibilità e della qualità della produzione aziendale, riducendo al massimo l’operatività. A titolo esemplificativo, da giugno 2020 l’Azienda ha attivato diverse iniziative volte a rivedere tutti i processi della Supply chain, dalla domanda alla produzione: investimenti di lungo periodo che puntano all’adozione di sistemi applicativi evoluti e di infrastrutture tecnologiche avanzate, con l’obiettivo di innescare una cultura basata sull’analisi dei dati a sistema. In questo modo, inoltre, Salov va acquisendo una dimensione sempre più da Industria 4.0, attrezzata anche a livello gestionale per affrontare al meglio le future sfide del mercato.

Crescita in Italia e nei mercati esteri
Dal punto di vista commerciale, il 2021 ha visto significativi incrementi in termini di vendite, penetrazione e di quote di mercato in buona parte dei 75 Paesi in cui il Gruppo Salov è presente. Importanti sono stati gli investimenti in marketing e comunicazione, soprattutto sul fronte digital e social media, al quale è stata dedicata una fetta importante del budget. In Italia l’investimento commerciale dell’Azienda è stato ripagato con la crescita delle quote di mercato sia nell’oliva che nei semi, trainate dal successo dell’inserimento del marchio Filippo Berio e dall’andamento più che positivo del marchio Sagra, leader di mercato negli oli di semi.

Per quanto riguarda le filiali e gli uffici commerciali esteri del Gruppo, si assiste a un generale consolidamento del presidio sui mercati. Di particolare rilievo sono le performance messe a segno in Canada e Brasile. L’ufficio commerciale canadese ha incrementato il fatturato su base annua del 22%, portandolo a 4.200.000 euro per effetto di vendite per 534.000 litri di olio (+21,6%) (Nielsen Canada – full year 2021). In Brasile, la filiale Salov ha conquistato la leadership tra le marche italiane di olio, guadagnato un’importante crescita distributiva rendendo Filippo Berio la quinta marca più distribuita del paese nel canale Super/Iper (NielsenIQ Dic 2021), e ottenuto l’ingresso nei punti vendita di alcune note catene della GDO. Ciò ha permesso un incremento del 25% nei volumi di olio venduti.

“Possiamo ritenerci assolutamente soddisfatti dei risultati che Salov ha raggiunto nel 2021 che confermano che la strategia di management messa a punto sta dando i suoi frutti. L’oggettività dei numeri mostra come nel 2021 siano stati compiuti dei passi importanti che hanno reso il Gruppo ancor più solido e competitivo, in crescita in tutti i mercati in cui opera e sempre più smart. Abbiamo mantenuto i volumi di vendita di un anno del tutto eccezionale come il 2020, caratterizzato dalla corsa agli acquisti, e addirittura aumentato il fatturato” – ha commentato l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Gruppo Salov. “Ringrazio tutti coloro che, con il loro ottimo lavoro, hanno contribuito a rendere il 2021 un anno molto positivo. Il nostro impegno, ora, prosegue per crescere ulteriormente”.

Riserva Oro 100%, il nuovo olio biologico di Filippo Berio

Filippo Berio – brand premium del Gruppo Salov – presenta il nuovo Riserva Oro 100% italiano biologico, referenza che arricchisce la gamma di prodotti Filippo Berio dedicata al retail e che risponde alla crescente richiesta dei consumatori di prodotti di alta qualità, a filiera controllata e 100% italiani.

Riserva Oro 100% italiano biologico non solo può vantare la “firma” del Metodo Berio – percorso di qualità e garanzia tracciato e certificato dal campo alla bottiglia – ma anche la certificazione biologica: un connubio che rende il prodotto di altissima qualità e, allo stesso tempo, accessibile nella GDO.

Il Riserva Oro 100% italiano e biologico, frutto di una ricercata selezione dei migliori oli 100% italiani prodotti secondo i principi dell’agricoltura biologica e di un disciplinare molto rigoroso – controllato e certificato dsa SGS, si inserisce nel segmento degli oli 100% italiani posizionandosi come un prodotto selezionato e ancora più premium, pensato per soddisfare i palati più esigenti e da utilizzare nelle occasioni speciali.

Proposta nella bottiglia in vetro da 750ml, la nuova referenza è disponibile in Autogrill con uno special pack da due bottiglie e, dal mese di aprile, nella grande distribuzione.

Olio Zucchi, alleato perfetto per le fritture di carnevale

Se è vero che “a carnevale ogni scherzo vale”, è altrettanto vero che in tema di dolci golosi il carnevale non scherza. La frittura la fa da padrona, tra dorate castagnole, chiacchiere croccanti e profumate frittelle di mela extra soffici, e l’olio di semi di girasole altoleico 100% italiano da filiera tracciata e certificata Zucchi è l’alleato ideale per rendere ancora più squisite queste prelibatezze carnevalesche.

Grazie al suo alto punto di fumo e alla sua composizione in acidi grassi, è perfetto per fritti leggeri e croccanti, e per qualsiasi tipologia di cottura ad alta temperatura. Il prodotto è acquistabile nei migliori supermercati e sull’e-shop Zucchi.

Mescolando pochi e semplici ingredienti si ottiene una cremosa pastella con cui ricoprire le mele. Basterà poi tuffare la golosa preparazione nell’olio di semi di girasole altoleico 100% italiano da filiera tracciata e certificata Zucchi e le mele si trasformeranno, con l’aggiunta di una spolverata di zucchero e cannella, in uno spuntino sfizioso e facile da preparare.

Non resta dunque che godersi la festa più divertente dell’anno insieme a Oleificio Zucchi, assaporando una delle ricette più golose della tradizione italiana.

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