61%: cresce a livello mondiale il numero delle aziende intelligenti

Foto di Gordon Johnson da Pixabay

Siamo a quota 61%: sono ormai tante a livello mondiale le imprese che stanno per entrare nel novero delle aziende “intelligenti”. E sono pure in netto aumento rispetto al 49% documentato nel 2018. Questi i risultati dell’Intelligent Enterprise Index, osservatorio annuale realizzato da Zebra Technologies Corporation.

L’indagine analizza il livello di connessione tra il mondo fisico e quello digitale delle aziende. I punteggi dell’Intelligent Enterprise Index sono calcolati in base a 11 criteri che includono la vision e l’adozione dell’Internet of Things (IoT), la gestione dei dati, l’analisi intelligente e molto altro ancora.

Sulla base di questi criteri, il primo dato interessante è che le aziende del comparto retail negli ultimi 12 mesi, hanno registrato il maggior slancio  passando dagli ultimi posti della classifica dell’indice verticale del 2018 alle posizioni di testa della lista del 2019, seconde solo al comparto dell’Healthcare.

Non basta: anche il numero di aziende definite come vere e proprie “imprese intelligenti” con un punteggio pari o superiore a 75 punti dell’Index è aumentato su base annua. Il 17% delle aziende con almeno 250 dipendenti ha superato questa soglia nel 2019 contro l’11% del 2018. È interessante notare che il 37% delle piccole e medie imprese (PMI) intervistate (50-249 dipendenti) ha ottenuto 75 punti o più nell’Index, il che significa che le PMI con una vision IoT sono in molti casi più “intelligenti” delle grandi imprese.

RISULTATI CHIAVE DELL’INDEX 

  • Sempre più aziende adottano l’IoT, con livelli di intelligenza sempre più elevati. Il punteggio cumulativo dell’Intelligent Enterprise Index continua a crescere man mano che un numero crescente di aziende passa dalle fasi esplorative alle fasi di implementazione. Nel 2019 si è registrato un punteggio massimo di 61,5 punti con un aumento di quasi 6 punti rispetto al 2018, dovuto in gran parte all’acquisizione dell’etichetta di azienda “intelligente” da parte delle imprese di retail e di trasporti e logistica (T&L), e di +9 punti rispetto al 2017, l’anno di esordio dell’Index. Con una crescita di oltre 9 punti dal 2018, l’area EMEA ha registrato quest’anno il maggiore incremento di “intelligenza” in tutti i paesi che ne fanno parte.
  • Crescita continua delle soluzioni IoT e di altri investimenti in piattaforme tecnologiche basate sui dati. Nel 2019, la spesa media globale delle imprese è stata di 6,4 milioni di dollari, con una crescita su base annua pari al 39%. L’86% delle imprese prevede che questo numero crescerà nei prossimi 1-2 anni, con oltre la metà degli intervistati che annuncia di voler aumentare gli investimenti del 21-50 percento. Il 77% delle imprese dell’area EMEA prevede una crescita degli investimenti nell’IoT e nella mobilità nei prossimi 1-2 anni.
  • Significativo aumento dell’utilizzo di soluzioni intelligenti. Il 46% dei partecipanti allo studio utilizza le soluzioni IoT a livello aziendale ampio, un innegabile aumento rispetto al 38% del 2018. Un altro 32% prevede di passare presto con implementazione però graduale in specifiche area geografiche. Il 45% degli intervistati dell’area EMEA sta già utilizzando l’IoT a livello aziendale, con una crescita di 6 punti percentuali su base annua. Se si includono le aziende che prevedono di passare presto a una diffusione a livello aziendale, la percentuale sale al 66%.
  • Con la sicurezza come priorità assoluta, le aziende investono più risorse per il monitoraggio continuo del sistema di dati. Il 62% delle imprese monitora costantemente la sicurezza dell’IoT per garantire l’integrità del sistema e la riservatezza dei dati. Si tratta di un aumento di 4 punti percentuali su base annua e di 13 punti percentuali rispetto al 2017 in cui solo il 49% delle aziende disponeva di un protocollo di monitoraggio costante della sicurezza mentre il 47% eseguiva un controllo periodico dei propri sistemi.  Oggi il 62% delle imprese dell’area EMEA monitora costantemente la sicurezza dell’IoT per garantire l’integrità del sistema e la riservatezza dei dati, rispetto al 48% del 2018, un aumento di 14 punti percentuali su base annua.
  • Le imprese preferiscono affidare il proprio ecosistema di soluzioni “intelligenti” a un unico partner. Quasi la metà (49%) dei partecipanti allo studio dichiara di affidarsi a un unico partner strategico per gestire l’intera soluzione “intelligente”, compresi i componenti e i servizi forniti da terzi. Il 43% degli intervistati dell’area EMEA sostiene di aver incaricato un unico partner strategico della gestione delle proprie soluzioni IoT, il che corrisponde ad un aumento di 10 punti percentuali su base annua.
  • Le PMI intervistate ottengono un punteggio più alto nell’Index rispetto alle grandi imprese (64,5 punti contro 61,5 punti). Questo punteggio più alto è dovuto al fatto che dal sondaggio emerge che le PMI intervistate hanno maggiori probabilità di avere una vision dell’IoT e che stanno implementando il piano previsto (69% contro il 62%).

  METODOLOGIA DELL’INDAGINE

Il sondaggio online è stato condotto dal 12 agosto al 18 settembre 2019 e riguardava i comparti healthcare, manufatturiero, retail, quello dei trasporti e della logistica.

In totale sono stati intervistati 950 decision-maker del settore IT provenienti da nove paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito/Gran Bretagna, Francia, Germania, Messico, Brasile, Cina, India e Giappone.

Undici sono i criteri utilizzati per capire come le aziende si avviano a diventare imprese intelligenti: visione dell’IoT, impegno aziendale, partner fornitore delle soluzioni tecnologiche, piano di adozione, piano di gestione del cambiamento, applicazione ‘point of use’, sicurezza e regolamenti, piano sul ciclo di vita, architettura/infrastruttura, piano dati e Intelligent Analysis.