Consorzio di Tutela Cipolla Rossa di Tropea IGP, dalla Calabria al mondo

Il merito è dei fenici e, successivamente, degli antichi greci. Secondo alcune fonti storiche furono loro a introdurre la coltivazione della cipolla nel bacino del Mediterraneo e in particolare in Calabria. Sono dunque antichissime le origini di una delle eccellenze che hanno reso inimitabile la gastronomia italiana: la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP.

Oggi a custodire questo patrimonio è il Consorzio di Tutela Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, che sarà presente al Macfrut 2022 (Rimini 4-6 maggio 2022, padiglione Hall -B5-D5 Stand 7).

Nato nel 2008, il Consorzio ha l’obiettivo di far conoscere, promuovere e valorizzare un prodotto di altissima qualità, garantito dal marchio IGP, che ancora oggi viene lavorato esclusivamente con tecniche manuali. E i risultati di questo impegno sono evidenti: dal 2008 al 2021, la produzione della Cipolla Rossa Tropea IGP Calabria è aumentata del 30%, raggiungendo i 300.000 quintali raccolti su un territorio complessivo di 690 ettari coltivati. Attualmente le aziende che possono vantare la certificazione IGP sono 123 e nel 2021 il fatturato alla produzione si è attestato vicino ai 18 milioni di euro, contribuendo in modo significativo al Prodotto interno lordo della Regione.

Ma la produzione della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP rappresenta un’importante risorsa non solo in termini economici, visto lo stretto legame con il territorio e le importanti ricadute sociali. Basti pensare che la manodopera impiegata supera le 5.000 unità e per il 70% si tratta di addetti di provenienza locale.

Un’eccellenza che dalla Calabria si è fatta strada nei principali mercati internazionali. Quest’anno l’export ha assorbito una quota pari al 20% della produzione complessiva, confermando così i buoni risultati conseguiti nel recente passato. I più ghiotti di Cipolla Rossa di Tropea, dopo noi italiani? I tedeschi. È infatti la Germania ad aggiudicarsi la leadership in termini di acquisti, seguita dalla Francia, dalla Svizzera, dall’Austria e dal Regno Unito. Nel contempo, è in forte crescita la richiesta proveniente dagli Stati Uniti di prodotti trasformati. Dalla Calabria al mondo, grazie all’intraprendenza commerciale delle aziende produttrici e all’attività di promozione e valorizzazione condotta dal Consorzio.