A Molfetta riapre Dok, circa tre milioni l’investimento e quasi trenta occupati

Lo scorso 23 giugno ha riaperto al pubblico a Molfetta, in via Giovinazzo, 16, il Dok del Gruppo Megamark di Trani, realtà leader nella distribuzione moderna con circa 500 punti vendita in Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria. Il supermercato, per il cui ammodernamento sono stati investiti circa tre milioni di euro, occuperà una trentina di persone, di cui dieci nuove.

Il punto vendita è stato rinnovato con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, grazie all’uso di infissi termici a risparmio energetico e isolamento acustico, nuovi e più grandi espositori refrigerati con gas naturale ad alta efficienza energetica e luci a led. Inoltre, sempre in ottica green, il supermercato è dotato di etichette elettroniche che permettono un notevole risparmio di carta e inchiostro. La nuova struttura, grazie a un ampliamento di oltre 500 metri quadri, presenta ambienti interni spaziosi ed è dotata di casse veloci e automatiche, pratiche e facili da utilizzare.

A disposizione dei clienti tutte le aree del fresco: gastronomia, panetteria, macelleria, ortofrutta e anche un nuovo reparto pescheria, con servizio assistito e un reparto rosticceria e focacceria con tante gustose soluzioni da asporto. Ad arricchire l’offerta un’enoteca, con una selezione di vini e birre pregiate. Il supermercato è dotato, inoltre, di digital infopoint per consultare gli ingredienti dei preparati, verificare i prezzi e prenotare il proprio turno ai banchi assistiti.

«Nonostante il periodo caratterizzato dall’aumento dell’inflazione – dichiara il cavaliere del lavoro Giovanni Pomarico, presidente del Gruppo Megamark – siamo impegnati nel perseguire la nostra politica aziendale, volta a rendere la spesa di qualità accessibile al maggior numero di persone. Siamo lieti che il nostro piano di espansione abbia toccato, con questo punto vendita di nuova generazione realizzato secondo i dettami della sostenibilità ambientale, anche la città di Molfetta; sviluppo vuol dire, infatti, nuove assunzioni e innovazione sui territori che ci ospitano».