Pomodoro contraffatto, sanzionata un’azienda di Messina

Si fatica a tenere traccia di tutte le contraffazioni alimentari che piombano giornalmente sul mercato. Spesso a macchiarsi di tale crimine sono organizzazioni estere ma non bisogna dimenticare neanche quelle che operano all’interno dei nostri confini.

Proprio pochi giorni fa i Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina, nell’ambito dell’operazione Scarlatto Quattro, hanno sanzionato un’impresa che etichettava la salsa di pomodoro prodotta nei propri stabilimenti utilizzando l’indicazione geografica protetta Pomodoro di Pachino IGP, pur non essendo autorizzata né dal Consorzio di Tutela né tantomeno dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Per questo motivo, anche se la rintracciabilità ha dimostrato l’effettivo utilizzo nella preparazione di Pomodorini di Pachino IGP certificati, al rappresentante legale è stata elevata una sanzione amministrativa di 5000 euro ed è stato disposto il sequestro di quasi 10.000 bottiglie di salsa di pomodoro pari ad un valore di 30.000 euro.

I militari inoltre hanno accertato che, in provincia di Reggio Calabria, un’impresa ha commercializzato, durante il 2020, un quantitativo di pomodoro di origine italiana superiore a quello effettivamente acquistato. In particolare la vendita di pomodoro origine Italia si concentrava nel periodo in cui la stessa ditta effettuava l’importazione di svariate tonnellate di pomodoro dall’estero. Il rappresentante legale e il preposto alla vendita sono stati quindi denunciati per frode nell’esercizio del commercio.