
Una private label vegana di pasti pronti è la novità di Asda, insegna britannica, a riprova di due cose: una, che il veganesimo, stile di vita vagamente minaccioso e ampiamente dileggiato, cresce: negli ultimi dieci anni è aumentato nel Regno Unito di tre volte e mezza. L’altra, che la marca privata ha percorso una lunga strada in questi ultimi anni, passando da alternativa low cost di prodotti base alla capacità di intercettare le tendenze nuove e finanche i vuoti lasciati dalle grandi marche.
In questa strada sembra andare la proposta di pasti pronti e snack certificati vegani che parte con tre referenze, insalata di riso con fagioli neri, sandwich e tortilla.
«Abbiamo sempre più clienti che diventano vegani, così abbiamo introdotto una linea che non solo va incontro alle loro necessità dietetiche ma che è anche in grado di trasformare ricette molto amate in opzioni vegane e pronte da mangiare. Vista la richiesta di versioni vegane di ricette popolari, nel corso del 2018 espanderemo ancora di più l’assortimento con prodotti innovativi e deliziosi» spiega Andrew Johnston, Asda Innovations Chef.
Tra le alternative a base vegetale l’insegna ha già introdotto un formaggio cheddar vegano, da utilizzare per ripieni e imbottitura di panini.
E le opzioni vegane si espandono anche oltre gli alimentari. Si moltiplicano ad esempio le opzioni di trucchi non testati su animali e vegani, ovvero a base 100% vegetale, spesso anche biologici. Dall’alta gamma al prodotto di massa, segno dell’allargarsi della consapevolezza presso i consumatori. E recensite da una pletora di siti internet più o meno affidabili, compresa la potente associazione animalista americana Peta, ma anche stampa trendsetter come Vogue o Cosmopolitan, e testimonial hollywoodiani come Gwyneth Paltrow.
Un’onda globalizzata, tanto che perfino Alibaba, colosso cinese dell’eCommerce, offre una linea di makeup vegana.