Walmart brevetta il carrello-robot, il futuro dello shopping è qui?

Walmart ha brevettato un carrello robot, che si guida da sé, riconosce la lista della spesa e calcola il giusto percorso tra gli scaffali, accompagna nello shopping anche i clienti anziani o disabili (anzi, fa la spesa al posto loro) e, in teoria, dopo che la spesa è stata caricata in auto si parcheggia da sé. Guidato da sensori e telecamere e, presumibilmente, dall’immancabile App su smartphone.

Duplice, apparentemente, lo scopo: liberare i clienti dall’incombenza della spesa e migliorare la shopping experience (o saltarla a piè pari, magari socializzando in caffetteria mentre il carrello fa tutto da sé) ma anche, utilizzati dai dipendenti, permettere loro di svolgere altri compiti, mentre i carrelli potrebbero rifornire gli scaffali o cercare articoli in magazzino.

“La potenzialità più interessante di questa tecnologia è al capacità data dai vari sensori del carrello di monitorare l’inventario dei prodotti la conformità con il planogramma, e in generale la pulizia e lo stato in cui si trova il punto vendita. La capacità di monitorare e mantenere una brand experience coerente ed omogenea in tutti i punti vendita è estremamente importante, ed è impagabile la capacità di avere un metodo unico per controllare l’inventario, le rotture di stock e la gestione degli scaffali” ha detto Adrian Weidmann, titolare di StoreStream Metrics a Retail Wire commentando la notizia.

Se l’innovazione avrà successo e se sia destinata a sfondare nella grande distribuzione in futuro dipenderà in grande misura dai costi. Ma che l’innovazione passi anche per un mezzo antico come il carrello, che fino ad oggi è rimasto pressoché immutato (al di là dell’uso di materiali quali plastiche riciclabili o riciclate) sembra possibile. In fondo, è il trait d’union finora ineludibile tra il cliente, la spesa e il punto vendita.