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Anna Muzio

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Sab Miller e Ab InBev possono unirsi ma l’Ue impone a Sab Miller di vendere le europee

Foto: Facebook Pilsner Urquell.

Via libera all’acquisizione da parte di Ab InBev di Sab Miller, primo e secondo produttore mondiale di birra, ma per dare l’approvazione l’Ue detta le sue condizioni. L’intesa è subordinata alla vendita di “praticamente l’intero” settore della birra Sab Miller in Europa. Secondo la Commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, la mossa “assicurerà che la concorrenza non venga indebolita in questi mercati e che i consumatori non abbiano la peggio”. La commissaria ha poi sottolineato che, dato che gli europei bevono 125 miliardi di euro di birra ogni anno, “in modo che anche un piccolo aumento dei prezzi potrebbe danneggiare considerevolmente i consumatori: era dunque importante assicurarsi che l’acquisizione di SABMiller da parte diAB InBev’s non riducesse la competizione nel mercato delle birre europeo” favorendo “taciti accordi sui prezzi”.

La Commissione temeva infatti che l’acquisizione di SabMiller avrebbe tolto un importante concorrente dal mercato in alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia e Olanda, UK, Romania e Ungheria, portando a un innalzamento dei prezzi.

Ue-condizioniTra i marchi di AB InBev ci sono Corona, Stella Artois e Budweiser, SABMiller è invece proprietaria di Miller, Peroni, Pilsner Urquell e Grolsch. Tanto per dare un’idea dell’entità dell’accordo, il nuovo mega-gruppo venderà nel mondo il doppio e guadagnerà quattro volte più del terzo produttore di birra mondiale, Heineken, e cinque volte più birra e 13 volte più fatturato del quarto produttore, Carlsberg, e questi ultimi sono i due leader di mercato in Europa.

Oggi, AB InBev ha una forte posizione di mercato in Belgio e Lussemburgo e nell’Europa dell’Est, SABMiller in Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Romania.

AB InBev si era già offerta di vendere le operazioni di SABMiller in Francia, Italia, Olanda e UK, accentando l’offerta della giapponese Asahi su Peroni e Grolsch, e in seguito anche in Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia: dunque praticamente l’interezza delle operazioni europee, tra cui spicca la presenza della ceca Pilsner Urquell, ma anche della polacca Tyskie e della romena Ursus. A seguito di questi impegni, se ottemperati, la Commissione ha concluso che la transazione non susciterà problemi di competizione, e che “il livello della competizione nel mercato europeo resterà invariato”.

 

Pam Local apre a Torino il primo punto vendita in franchising

Si trova in via Madama Cristina 24, a pochi passi dall’Orto Botanico e dalla stazione di Porta Nuova, il nuovo punto vendita Pam Local appena inaugurato a Torino: l’ottavo con il format di Pam ideato per i contesti urbani, ma il primo in assoluto in franchising.

«Questa nuova apertura rappresenta un passo importante nello sviluppo del format local – spiega Andrea Zoratti, Direttore del canale Pam local –. Dopo le 30 aperture in gestione diretta effettuate nel corso degli ultimi due anni, abbiamo deciso di procedere con uno sviluppo dell’insegna in modalità franchising, proprio a partire da questo punto vendita».

«Pam local si contraddistingue per la formula semplice e profittevole, che ben si adatta ad imprenditori giovani e volenterosi – prosegue Guido Ganassin, Direttore di Pam Franchising –. Per questi motivi abbiamo voluto aprire il format al canale franchising”.

L’ampio assortimento è costruito per soddisfare anche le esigenze particolari (che hanno ormai, dato i numeri, superato la fase di “nicchia”, come il bio e l’etnico, il vegani, il vegetariani, il free-from per intolleranti al glutine e al lattosio, ma anche le soluzioni monoporzione e i “menu facili e veloci”.

La gestione del convenience store, aperto 7 giorni su 7 con orario continuato sino alle ore 22.00, è stata affidata a Marco Bonoli, giovane imprenditore torinese che ha deciso di intraprendere l’avventura local, investendo nella gestione di questo nuovo punto vendita.

Il format local rappresenta infatti un modo evoluto di offrire al territorio un servizio di prossimità di cui si avverte sempre più l’esigenza. Generalmente posizionati all’interno dei centri cittadini o nel cuore dei quartieri, questi negozi offrono un servizio comodo e pratico anche a chi ha poco tempo per fare la spesa.

Pam-local-2Tutti i prodotti a scaffale provengono infatti da fornitori accuratamente selezionati, scelti per garantire la migliore qualità, a prezzi estremamente competitivi. Consistente inoltre, soprattutto nei reparti freschi, l’offerta di confezioni monoporzione, che consentono di risparmiare, riducendo al minimo gli sprechi alimentari. Numerose infine le referenze Dop ed Igp a testimonianza della grande attenzione alla qualità e al legame con il territorio.

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Lillapois, drugstore Auchan, va online con 2500 referenze tra bellezza e igiene

Debutta nell’e-commerce partendo da 2.500 referenze nel mondo beauty, igiene e cura della persona Lillapois, la catena di drugstore di Auchan Retail Italia che conta 40 punti vendita nel nostro Paese.

Da settembre poi sul sito shop.lillapois.com contraddistinto da una grafica un po’ retrò dai colori pastello, approderà l’intero assortimento presente negli store Lillamoi, dedicati alla bellezza, igiene e cura della persona, e nel 2017 arriveranno i prodotti per la casa dell’assortimento Lillapois.

L’acquisto è agevolato dalla registrazione semplice, effettuabile anche fornendo il numero della propria carta fedeltà LaTua!Card (il programma fedeltà anche delle insegne Auchan e Simply) e dalla presenza di schede dettagliate sui singoli prodotti, mentre la spedizione è prevista in 1-2 giorni lavorativi. Tante offerte saranno esclusive online, come la campagna attualmente in corso su oltre 500 prodotti di L’Oréal Paris, Garnier, Franck Provost e Maybelline.

In occasione del lancio della nuova piattaforma e-commerce, per tutti i possessori della carta fedeltà la spedizione dei prodotti è gratuita. Inoltre, per tutti i clienti che desiderano fare un regalo la confezione e il biglietto sono sempre in omaggio.

Tra le referenze prodotti per i capelli, per la cura del corpo e del viso, per il make-up, per la detergenza e l’igiene personale, per la depilazione e la rasatura. Sullo store online si trovano anche fragranze, cofanetti, prodotti di parafarmacia e per la prima infanzia. I pagamenti possono essere effettuati tramite transazioni sicure con Visa, Mastercard, American Express, PayPal e Maestro, oppure in contanti direttamente al corriere.

L’insegna Lillapois è stata lanciata in Italia a febbraio 2014. È presente in tutto il Nord Italia con oltre 40 negozi e sta aprendo ulteriori store in Italia e in Europa. L’assortimento di make-up, cosmesi e profumeria è racchiuso nell’area dedicata Lillamoi.

Debutta in Italia la campagna internazionale “Just Smile” di Chiquita

Arriva anche in Italia la campagna di comunicazione “Just Smile” di Chiquita, che nel 2015 ha visto la realizzazione della più grande attività promozionale mai realizzata dal brand, riscuotendo consensi in molti Paesi con azioni nel punto vendita, in Tv, sui canali digitali e con affissioni outdoor (anche in Times Square a New York) .

La campagna Just Smile 2016 si svilupperà con un media mix che includerà TV, canali digitali e attività ATL e, oltre l’Italia, arriverà per la prima volta anche in Grecia, Turchia e Medio Oriente. In Europa, Chiquita proseguirà la propria attività pubblicitarie raddoppiando la pressione sui media ed incrementando il numero di contatti raggiunti: si passerà dai 243 milioni del 2015 agli oltre 500 milioni stimati per il 2016, all’interno dei suoi 9 mercati di riferimento principali.

La campagna 2015, in collaborazione con il campione d’incassi dei botteghini “Minions”, ha ottenuto premi e riconoscimenti, tra cui il Silver “Smarties Mobile Marketing Association Award” per l’integrazione crossmediale, ed una nomination per l’IPM Awards (Institute of Promotional Marketing – UK). Realizzata in 11 Paesi, ha ottenuto 2,5 milioni di persone registrate per ricevere i premi in palio e 840 milioni di bollini personalizzati con i Minions sulle banane Chiquita, all’interno di oltre 19mila negozi.

 

Con Nickelodean parchi divertimento e movimento

Nel 2016 Chiquita è anche partner di Nickelodeon con una campagna che si rivolgerà alle famiglie con uno scopo preciso: incentivarle a divertirsi, stare all’aria aperta e condurre uno stile di vita salutare, rafforzando ancora una volta il messaggio chiave “Just Smile”.
Da maggio a luglio 2016 la promozione “Esci e Gioca” mette in palio, in store e online, giochi per il tempo libero come palloni da calcio, freesbie, corde per saltare, racchette e palline.
Per l’Italia la partnership prevede, oltre ad un piano di comunicazione dedicato a partire da giugno, un concorso on line a giugno e luglio con premi giornalieri e il super premio finale (un viaggio a Madrid nel parco divertimento di Nickeoloden).
Al piano di promozione si aggiungeranno gli eventi di successo “Day of Play” di Nickelodeon previsti in sette Paesi europei (oltre all’Italia, Belgio, Germania, Olanda, Svezia e Svizzera), con tante opportunità di gioco e svago a genitori e figli all’interno degli appositi campi brandizzati Chiquita. Attività che tra le altre comprenderanno la scalata alla Banana Mountain, il Bungee Runs, il Banana Basketball, i Banana Quiz. In Italia gli eventi sono previsti tra maggio e giugno a Roma, Napoli e Milano.
Grazie al network internazionale di Nickeleodeon, Chiquita sarà visibile da circa 700 milioni di famiglie in 36 lingue differenti. Questa grande opportunità di visbilità includerà una campagna di marketing integrata veicolata da un microsito online che conterrà giochi e ricette, social media, attività mobile, annunci online, TV promo, PR e materiali per i punti vendita
Una speciale attività sarà costituita dalla “Just Smile” foto app, che consentirà di scattare immagini personalizzabili con numerosi filtri ed emojii, tra cui diverse Chiquita emoticons.

Carrefour, anche Express ora è 24 ore, a Milano il primo pdv no-stop del format

Carrefour, prima insegna a proporre l’apertura no-stop di alcuni punti vendita, allarga il servizio anche al format Express a partire dal punto vendita milanese di via San Senatore 16. Il supermercato di 227 metri quadri è stato oggetto di un restyling volto incontrare le nuove esigenze del cliente. A partire dalle novità assortimentali, con oltre 5.000 referenze e una attenzione particolare al mondo bio, vegan e gluten free. Ampliato anche lo spazio dedicato dei freschi: dall’ortofrutta prodotta a km 0, al pesce fresco, e la cantina di vini anche premium, di provenienza nazionale ed internazionale.

Nella stessa direzione vanno i nuovi servizi implementati per andare incontro alle crescenti necessità di flessibilità dei clienti: oltre al format H24, il servizio di consegna a domicilio, di ritiro pacchi Indabox, e la possibilità di utilizzare buoni pasto dei principali operatori.

Un mezzo "green" per le consegne parcheggiato fuori dal Carrefour Express.
Un mezzo “green” per le consegne parcheggiato fuori dal Carrefour Express.

«Nella Gdo siamo stati i primi a credere nella formula H24 e continuiamo a farlo perché pensiamo fortemente che il modo di fare la spesa sia cambiato. I clienti hanno sempre più bisogno di flessibilità e di organizzare da sé in totale libertà anche il tempo dedicato a fare la spesa. La consegna a domicilio e l’apertura dei punti vendita 7 giorni su 7 sono l’evoluzione dei servizi dedicati ai clienti e la risposta alle crescenti necessità di flessibilità dettati dagli odierni stili di vita» spiega Gabriele Di Teodoro, Direttore Prossimità – Carrefour Italia.

Nielsen: fiducia nei consumi cresce, ma il futuro incerto addensa nubi all’orizzonte

La fiducia nei consumi nel mondo avanza di un punto ma con grandi differenze regionali, arranca in Italia, dove nel primo quadrimestre dell’anno arretra di due punti e resta indietro rispetto al resto dell’Ue, la quale comunque in generale recede, fermata dall’incertezza per dalla paura del terrorismo: lo rilevano gli ultimi dati della global survey di Nielsen.

L’economia, la precarietà del lavoro e la salute sono ciò che più preoccupa i consumatori a livello globale, ma, a seconda della regione, si sono aggiunti altri motivi di incertezza: il terrorismo in Europa, la criminalità e l’aumento dei prezzi in America Latina e la difficoltà a conciliare vita personale e lavoro in Asia. La paura della recessione cresce nel primo quadrimestre 2016, aumentando di nove punti in Francia (per arrivare all’81%), Cina (38%) e Olanda (58%), di otto punti in (54%) e di sette punti in Russia (88%), Italia (87%), Giappone (82%), Thailandia (82%) e Canada (72%).

Il 33% dei mercati migliora la fiducia contro il 43% del quarto trimestre 2015.
Il 33% dei mercati migliora la fiducia contro il 43% del quarto trimestre 2015.
I motivi di preoccupazione variano a seconda della regione.
I motivi di preoccupazione variano a seconda della regione.

 

Italia, cresce la fiducia ma non per tutti
Nel primo trimestre del 2016, l’indice di fiducia degli italiani si attesta a 59 punti (+2 punti rispetto al primo trimestre del 2015, ma in calo rispetto ai 61 dell’ultimo del 2015).
In ogni caso, prosegue il trend di incremento a partire dal picco negativo toccato nel dicembre 2012 e ritornando ai livelli intorno ai 60 punti, analogamente ai valori che si registravano dal 2008 al 2010. È da notare però il gap con il resto d’Europa, che fa registrare un dato medio della fiducia pari a 81 punti, soprattutto rispetto ai Paesi trainanti l’economia come Germania e Regno Unito, entrambi a quota 97. Tra i soggetti principali dell’Unione Europea, seguono Spagna (74) e Francia (64).
Sul fronte positivo, si segnala la diminuzione di quanti si dichiarano preoccupati per la posizione lavorativa (-9 punti vs. primo trimestre precedente) e si registra una diminuzione di chi ritiene pessimo lo stato delle finanze personali (73%, -2 punti), e di quanti non giudicano il momento presente adatto per fare acquisti (79%, -3 punti). Nonostante ciò, la porzione del campione che afferma di rimanere senza soldi dopo le spese essenziali rimane consistente (24%, 1 su 4).

 

Giovani e Sud Italia se la cavano peggio
In merito ai fatturati della distribuzione al dettaglio, emergono indicatori di generale stabilità. Se il 2015 si è chiuso con un dato lievemente positivo (+0,1%) sull’anno precedente, nel periodo gennaio – aprile 2016 il dato è negativo (-1,1%). L’analisi dei consumi delle famiglie fa emergere forti differenze sia a livello geografico, sia per fasce di reddito, sia per età.

Nell’ultimo anno la spesa delle famiglie nel complesso ha fatto registrare una variazione percentuale pari a zero, ma le “famiglie a basso reddito” hanno tagliato le spese del 9,1% mentre le famiglie “a reddito medio” e “alto” le hanno incrementate rispettivamente del 2,2% e del 3,5%. Al Sud la variazione è stata negativa, pari a – 1,9% mentre al Centro Nord si registra un +0,7%.
I giovani sono poi quelli che sembrano soffrire di più la situazione, come conseguenza della precarietà lavorativa. Considerando la variazione della spesa in milioni di euro delle singole fasce di età, si nota come mentre al di sotto dei 35 anni sono stati persi 721 milioni e nella fascia 35/44 anni 433 milioni, si incrementa la spesa nelle altre fasce: tra i 45-54enni +20 milioni, 55-64enni +396 milioni, oltre i 65 anni +778 milioni.

Costante è il calo d’efficacia delle promozioni: nonostante l’aumento degli articoli in offerta, nel periodo  gennaio-aprile ’16 le vendite promozionate sono diminuite dello -0,8%.

Premia invece l’innovazione nei punti di vendita: i negozi che hanno introdotto servizi aggiuntivi e garantito una shopping experience più piacevole hanno registrato, nei primi quattro mesi del 2016, una crescita del fatturato del +6,9% (-1,3% il trend per tutti gli altri).

Più qualità e attenzione al cliente insomma e meno focus sul prezzo sembrano al momento premianti.

Come cambia la spesa degli italiani: su legumi, quarta gamma e riso, giù carne e uova

Cambiano i tempi e gli stili di vita, la composizione famigliare e le fonti di informazione, e alla fin fine cambia anche il modo di fare la spesa degli italiani, che mettono nel carrello, e sulle loro tavole, un mix di alimenti diverso rispetto al passato. Privilegiando frutta e verdura, magari di quarta gamma perché i tempi per stare in cucina sono sempre più risicati, e penalizzando le proteine animali, carne e uova in primis. Lo dicono i numeri elencati da Coldiretti: nel carrello del 2015 sono finiti più frutta (+5%) e verdura fresca (+3%) e meno carne (-6%) e uova (-4%), è stabile il consumo di pasta (+1%) e vola il riso (+5%).

Se i consumi alimentari nel 2015 nel complesso rimangono stabili (+0,4%), nella composizione sono fortemente influenzati da una serie di valutazioni derivanti da diete, tendenze salutistiche, necessità di risparmio, allarmismi ed esigenze di praticità.

 

Olio +19%, carne suina -9%

Se nel 2015 il risultato più straordinario è stato messo a segno dall’olio di oliva con +19% della spesa, l’allarmismo si è fatto sentire sugli acquisti di carne delle famiglie che sono crollati del 9% per quella fresca di maiale, del 6% per quella bovina e dell’1% per quella di pollo come pure per i salumi, scendendo ai minimi dell’inizio del secolo.

 

Bene legumi, vino e quarta gamma

Ad aumentare non sono solo i consumi di ortofrutta. Gli acquisti di i legumi secchi sono aumentati in valore del 5% nel 2015 con un ottimo risultato per i ceci in scatola (+11%), e le lenticchie secche (+7,2%), mentre i mix di legumi secchi sono balzati avanti del 15%. In questo contesto le scelte degli italiani premiano anche la praticità d’uso con l’aumento nel 2015 dei consumi di verdure pronte per l’uso, cosiddette di quarta gamma, che fanno segnare in media un +2% della spesa ma la percentuale sale al +3% per gli spinaci e addirittura al +6% per le carote.

Nel 2015 si registra anche una svolta storica per il vino che dopo anni ha visto risalire le vendite delle bottiglie nei supermercati italiani del 2,8% ma è significativo che sul podio dei vini che hanno fatto registrare il maggior incremento delle vendite si trovano produzioni legate al territorio, dal 34,2% di bottiglie stappate di Passerina marchigiana al 22,2% di Valpolicella Ripasso (Veneto) fino al 19,9% del Pecorino (Marche /Abruzzo) secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Infoscan Census per le vendite in volume di bottiglie da 0,75 litri.

 

Nielsen: private label bene se premium e green

I dati di Nielsen confermano l’attenzione verso la salute e la qualità al giusto prezzo, evidenziati nell’andamento positivo delle marche commerciali (+5,1 nel 2015nella totalità dei canali della Gdo) e in particolare nelle linee Premium e Green, le cui vendite hanno registrato un incremento del 16%, e del +10% rispettivamente, mentre risultano sensibilmente negative le linee primo prezzo, al -21%.
Nielsen ha anche tracciato l’identikit del prodotto vincente: deve far risparmiare tempo, essere naturale, salutistico e gustoso ma possibilmente con meno calorie e grassi. E infatti crescono le vendite dei prodotti per uno stile di vita sano: gluten free +29,3%, alta digerib./no lattosio +4,9%, cibi e latte di soia + 15,7%, gallette +21,9%, integrali +13,7%, biologico +20,3%. Bene anche i prodotti che facilitano la vita: salumi affettati +8,9%, piatti pronti freschi +31,2%, spuntini/tramezzini +35,2%, ma anche salmone +12,2%, zuppe pronte fresche + 41,7%.

Simply City, a Milano apre il secondo gourmet di prossimità

Continua l’espansione del format di Auchan Retail Simply City, con una nuova apertura a Milano, in zona centrale: debutta oggi in via Bandello 2 angolo corso Magenta un nuovo punto vendita, nella stessa zona dove qualche mese fa ha aperto il primo Simply City declinato per il centro città.

Ampia area dedicata ai prodotti freschi, vasto assortimento e politica di convenienza continuativa con prezzi competitivi ogni giorno su tutti i reparti sono i principi che regolano questo supermercato.

L’intero assortimento punta su una vasta scelta di prodotti per un totale di oltre 5.000 referenze in uno spazio di 400 metri quadri di vendita, con un concept interno accogliente e smart, per rendere facilmente fruibile la spesa di tutti i giorni. Appena entrati, i clienti sono accolti nella grande area dedicata ai freschi, che oltre a frutta e verdura si completa con referenze di nicchia della gastronomia, con un’ampia offerta di prodotti di qualità dedicati al pasto e menù preparati appositamente e convenienti.

SimplyCity MI Bandello_taglio nastroIl supermercato risponde ai nuovi trend di consumo, che vengono ben evidenziati attraverso percorsi di spesa per trovare facilmente prodotti salutistici, biologici, vegetariani o vegani. Otto i percorsi che sono evidenziati con dei cartellini appositi: Verdenatura Bio, Senza Glutine, Senza Lattosio, Controllo del colesterolo, Fonte di fibre, Leggerezza più, ma anche i percorsi Sapori dal mondo e Prodotto locale, che raggruppa i prodotti del territorio, garantendo oltre al risparmio anche un concreto sostegno alle piccole e medie imprese locali.

Anche le categorie del Grocery, della Drogheria e della Profumeria presentano prodotti e servizi alto di gamma.

I prezzi competitivi in tutti i reparti garantiscono una convenienza quotidiana, che si completa con una politica promozionale che premia la fedeltà, grazie ai prodotti a marchio Simply e al programma di loyalty LaTua!Card. Sono previste anche convenzioni per l’utilizzo dei buoni pasto per l’acquisto dei prodotti alimentari, e ogni martedì uno sconto del 10% per le persone over 65 anni.

È disponibile inoltre un servizio di consegna della spesa a domicilio, che viene effettuato utilizzando anche i risciò Simply a basso impatto ambientale.

L’area di pagamento è dotata di tre casse a muro e dispone anche di un servizio di ricariche telefoniche, di carte prepagate e per il digitale terrestre.

Amazon come Trip Advisor: premia i recensori migliori facendo testare prodotti in anteprima

Svolta social per Amazon.it: con il servizio Amazon Vine, le recensioni dei clienti verranno valutate, a seconda degli apprezzamenti ottenuti, e gli autori delle recensioni migliori potranno entrare in un olimpio di “beta tester” e saranno invitati a fare recensioni in anteprima, ricevendo, gratis, gli oggetti da valutare a casa propria. Gli articoli da recensire potranno essere scelti all’interno di una selezione di proposte delle aziende che partecipano all’iniziativa. In genere, prodotti che saranno commercializzati in futuro o appena stati lanciati sul mercato. Una volta ricevuti i prodotti, gli utenti potranno scrivere una recensione su Amazon.it, sia positiva sia negativa, senza che Amazon o il brand di riferimento possano modificarla o eliminarla.

Il passa parola da parenti o amici, che nell’epoca dei social network diventa digitale e allarga la sua base, resta la fonte di informazione più attendibile anche per i consumatori del Terzo Millennio. Lo sanno bene i ristoratori, che per anni hanno lottato con Trip Advisor, primo e principale sito di recensioni “dal basso”, online, e che alla fine hanno dovuto adeguarsi in qualche modo alle sue logiche. Lo confermano le statistiche: secondo Nielsen, il 66% dei clienti afferma di fidarsi delle recensioni online di altri utenti come se fossero quelle dei loro familiari o amici.

Una pagina di Amazon con una recensione, corredata di video e foto del prodotto acquistato.
Una pagina di Amazon con una recensione, corredata di video e foto del prodotto acquistato.

 

Solo su invito: vince la reputation

I clienti potranno entrare a far parte del servizio Amazon Vine solo su invito diretto di Amazon, che selezionerà i partecipanti in base a diversi criteri. Quanto più le recensioni di un cliente sono valorizzate da altri clienti, tanto più avrà la possibilità di ricevere l’invito. Amazon Vine inviterà quei clienti che, grazie alle proprie recensioni, hanno sviluppato la propria reputazione di esperti su un certo tipo di prodotti, dagli articoli di elettronica ai vestiti per neonati. Il ranking delle migliori recensioni di Amazon.it si potrà consultare al link: www.amazon.it/recensioni.

«Il 93% degli utenti legge almeno una delle recensioni di altri clienti prima di comprare un prodotto online. In Amazon desideriamo che i nostri clienti prendano le loro decisioni d’acquisto disponendo di informazioni imparziali, oneste e utili – spiega Tommaso Velo, responsabile di Amazon Vine Italia -. Amazon Vine ha un duplice obiettivo: da un lato fornisce ai clienti informazioni di qualità e, dall’altro, offre ai venditori uno strumento per far testare i propri prodotti, dando la possibilità agli utenti più esperti di provarli e recensirli se lo desiderano».

 

Eataly vince il Netcomm e-commerce Award 2016: è il miglior sito italiano

È Eataly il migliore sito di e-commerce italiano: lo ha decretato la quinta edizione del Netcomm e-commerce Award, che ha assegnato il “Premio Assoluto Netcomm eCommerce Award 2016” al sito dedicato alle vendite online del retail di Oscar Farinetti. Sara dunque Eataly a rappresentare l’Italia alla finale degli European E-commerce Award di Barcellona, che si terrà a Barcellona il 31 maggio, nell’ambito del Global e-Commerce Summit.

La selezione curata dal Consorzio Netcomm e da TVN Media Group è stata fatta su oltre 400 siti di eCommerce partecipanti alla competition.

«L’e-commerce Forum è l’occasione migliore per premiare le aziende eccellenti che si sono distinte nell’eCommerce italiano – ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm -. Giunti quest’oggi alla quinta edizione del riconoscimento, con il passare delle edizioni ci rendiamo sempre più conto come sia importante premiare le imprese impegnate nell’innovazione del commercio elettronico attraverso strategie di business innovative. Il primo premio assoluto di questo 2016 è andato a Eataly, già vincitore lo scorso anno della sezione Alimentari, che si è distinto nella creazione di un’esperienza e-commerce globale attraverso la creazione di siti dedicati a mercati strategici».

Ecco tutti i premiati:

Primo premio assoluto e primo premio per la sezione Alimentari
Eataly, “per aver centrato l’obiettivo 2015 di creare un’esperienza e-commerce globale, passando da un sito italiano con spedizioni in tutta Europa alla creazione di siti dedicati a mercati strategici, localizzati nella lingua con offerte studiate per i target market”.

Per la sezione Best e-Commerce Viaggi e Tempo Libero
Brico Bravo Srl “per la sua capacità di intendere l’eCommerce come parte di un progetto in evoluzione e l’importante valorizzazione data al sistema di distribuzione e magazzino”.

Menzione della Giuria Elettronica e Intrattenimento
Per la categoria Elettronica di Consumo non è stato assegnato il premio di categoria.
È stata invece assegnata la menzione speciale a Games Stop, che aveva vinto l’anno scorso. La piattaforma sviluppata in un’ottica di acquisto multi-canale sfrutta le potenzialità di una catena di oltre 400 punti vendita su tutto il territorio nazionale, presenta nuovi sviluppi e si presenta con nuovi servizi a supporto del cliente.

Per la sezione Abbigliamento e Accessori
Per la categoria Abbigliamento e Accessori quest’anno vincono con un ex aequo Lanieri, “per la cura, la precisione, la valorizzazione del settore, la tendenza all’export e per l’innovazione dell’offerta di un prodotto su misura” e Zalando, “per la crescita registrata nel 2015: maggiore fashionability, transizione verso il mobile e miglioramento continuo del servizio sono stati raggiunti attraverso nuove metodologie di acquisto”.

Mezione della Giuria Abbigliamento e accessori
Menzione speciale a Saldi Privati per la ricerca di ambiti di specializzazione verticali e Vico42, il primo e-shop interamente dedicato all’uomo.

Per la sezione Arredamento e Oggettistica
Coin Casa “per la sinergia online e offline di un retailer tradizionale e per l’approccio da subito internazionale”.

Per la sezione Cosmetica e Benessere
Lines Shop “per il suo modello di servizio retail diretto con il cliente all’insegna della discrezione e rispetto della privacy”.

Menzione della Giuria Cosmetica e Benessere
Una menzione speciale è andata a Profumeria Web perché rappresenta un modello innovativo di e-business all’interno della catena distributiva di settore.

Per la sezione Non-profit
La Lega del Filo D’oro, ente morale Onlus da oltre 50 anni, che garantisce assistenza a persone sordo cieche. Attraverso questo sito la Onlus ha creato un programma di donazioni regolari.

Per la sezione Innovazione
ePrice per il secondo anno consecutivo, “perché offre il massimo grado di personalizzazione della consegna e dell’installazione dell’elettrodomestico”.

Menzione della Giuria Innovazione
Una menzione speciale è andata a Else-Corp, innovativa boutique virtuale che usa tecnologia 3D e permette di selezionare materiali, colori e accessori per l’acquisto di scarpe personalizzate e uniche.

Per la sezione Blog e social shopping
MADE “perché applica la struttura dei social network al mondo del design creando un maggior engagement del consumatore”.

Per la sezione B2b
Rajapack che in 10 anni è cresciuto in misura esponenziale attirando il 78% di nuovi clienti e 700mila visite negli ultimi 12 mesi. Ogni giorno il portale offre a 52mila clienti i packaging più innovativi.

Menzione della Giuria B2b
Una menzione speciale è andata ad Attrezzi e Utensili, centro commerciale online pensato per soddisfare la domanda di attrezzature professionali di aziende, officine, elettricisti, per la internazionalizzazione del prodotto.

Per la sezione Nuove Promesse
Bellissima, “una vera e propria esperienza digitale di bellezza”.

Per la sezione Cross Border Trade
vente-privee presente in 8 Paesi europei, ha una piattaforma internazionale di 30 milioni di soci e 3,5 milioni di visitatori unici ogni giorno. Lo scorso anno l’azienda era stata premiata nella sezione Innovazione.

Menzione della Giuria Digital Channel Management
Una menzione speciale è andata a Eyewear Safilo per evidenziare l’originalità di un approccio al trade che adotta le logiche della relazione B2C.

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