Nuovi reparti e focus sui freschissimi, per venire incontro alle esigenze del consumatore d’oggi: sono il risultato del restyling cui è stato sottoposto lo storico ipermercato Auchan di Pompei, aperto nel 1990.
Le novità riguardano il settore dei prodotti freschissimi, completamente rinnovato, con un nuovo banco gastronomia che presenta una grande varietà di salumi ed affettati, un nuovo angolo panetteria e pasticceria che ogni giorno sforna diversi tipi di pane, e una grande novità, nel segno delle lavorazioni a vista: la pizza alla pala. Come vuole poi la tendenza che si sta sempre più affermando anche da noi, non manca un angolo ristoro per i clienti che desiderano degustare tali prodotti all’interno dell’ipermercato.
Un nuovo reparto è dedicato anche allo sfuso, con un assortimento che spazia dai confetti alla pasta, dalla frutta secca alle caramelle: qui è possibile acquistare l’esatta quantità di prodotto desiderata, grazie ai dispenser.
Completamente rivisitato e ampliato anche il reparto biologico, che ora presenta un’area interamente dedicata ai prodotti senza glutine.
La rivisitazione degli spazi, i nuovi reparti realizzati e la varietà di offerte hanno l’obiettivo di creare un ipermercato innovativo e consolidare la storicità dell’Auchan di Pompei perché continui ad essere il punto di riferimento degli abitanti per la propria spesa.
La presentazione dopo il restyling è avvenuta alla presenza delle autorità locali. Erano presenti il Sindaco di Pompei Ferdinando Uliano e il Direttore dell’Ipermercato Auchan di Pompei Marino Pizzo, oltre alle famiglie dei dipendenti e a tanti clienti. Il giorno dell’inaugurazione è stata offerta la colazione a tutti i presenti, omaggiati anche di un pensiero floreale.
Il cavalier Patrizio Podini parla dei programmi di espansione di MD, insegna discount che guarda all’evoluzione del consumatore e della spesa post-crisi. Come muta il concept nel primo decennio del Terzo Millennio? In 1000/1500 metri quadri si nota un avvicinamento evidente alle logiche della grande distribuzione organizzata: focus sui freschi, chiarezza espositiva, assortimento che cerca di rispondere al 99% alle esigenze rinnovate e in costante evoluzione del cliente moderno.
Il nuovo format che sarà replicato in decine di punti vendita in tutta Italia, ha debuttato con lo store di Grumello del Monte, presso Bergamo, dove abbiamo incontrato ed intervistato il fondatore di MD.
Un’adesione del 6,5%, “inferiore a quella della scorsa agitazione del 19 dicembre 2015”, punti di vendita aperti e servizio regolare ai consumatori. In una nota emessa sabato pomeriggio l’associazione che riunisce primarie insegne della Gdo e del commercio come Coin, Ikea, Esselunga, Auchan, Carrefour, Finiper e Leroy Merlin, ha dato i primi numeri. La percentuale di adesione sarebbe del 25% più bassa rispetto all’ultima agitazione sindacale, che aveva registrato un 8,6% di adesione mentre a novembre si era segnalato un 9,4%. “Non abbiamo segnalazioni di punti di vendita chiusi e quindi siamo in grado di fornire un regolare servizio alle persone”.
«Nonostante la lunghezza delle trattative che i sindacati stanno imponendo, i lavoratori hanno dimostrato un comportamento responsabile – ha dichiarato Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzone –. La percentuale di adesione decisamente inferiore rispetto a quella delle due precedenti manifestazioni sindacali sono per noi un segnale importante che ci sprona ad essere determinati nel portare avanti le nostre ragioni nella trattativa. Sono ormai due anni e mezzo che presentiamo ai sindacati proposte che hanno l’obiettivo di tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori, i complessivi livelli occupazionali e che al contempo siano sostenibili per le imprese, creando così le condizioni per tornare a crescere. Ma abbiamo sempre trovato un muro e la pretesa di firmare il medesimo contratto sottoscritto da Confcommercio, un percorso che fin da subito abbiamo detto di ritenere inaccettabile per le evidenti differenze esistenti tra le nostre grandi aziende associate e quelle del dettaglio tradizionale rappresentate da Confcommercio».
Secondo Federdistribuzione l’attuale quadro economico, la redditività in calo, i consumi che stentano a ripartire impongono alle imprese di recuperare produttività per affrontare le sfide del futuro. «Una situazione che i sindacati continuano a non capire, ostinandosi a pretendere condizioni economiche che, se applicate, rischiano di riproporre difficoltà occupazionali. Il nostro auspicio è che, anche a seguito dei segnali di oggi, si trovi la reciproca volontà di lavorare congiuntamente su nuove basi per arrivare a una conclusione della trattativa positiva per lavoratori e imprese» ha concluso il Presidente di Federdistribuzione
Sindacati in piazza
Le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sono scese in piazza “per rivendicare il diritto al contratto nazionale del commercio che viene negato da Federdistribuzione da oltre 24 mesi” come ha affermato da Lecce la segretaria generale della Filcams Cgil nazionale Maria Grazia Gabrielli. che ha aggiunto di ritenere la proposta di contratto di Federdistribuzione “non sostenibile per i lavoratori, e lesiva delle dinamiche della concorrenza del settore. A tutti le lavoratrici e i lavoratori vogliamo dire grazie – ha concluso Gabrielli – perché insieme siamo la forza di questa vertenza per il diritto al contratto, per la grande distribuzione e per tutti gli altri contratti che da tempo aspettano un rinnovo. Anche oggi abbiamo la certezza e la determinazione che andremo avanti, sempre, tutti e ancora più forte.”
A Roma, il segretario generale Fisascat Cisl Pierangelo Ranieri (nel video sotto) ha chiesto “più diritti, più contratto, più stato sociale, più welfare. “È una vergogna che intere famiglie siano da due anni e mezzo senza contratto” mentre la grande distribuzione “ha solo pensato a ridurre i costi e i diritti dei lavoratori”. Particolarmente criticate le aperture domenicali “mentre all’estero la domenica è un giorno di riposo”. “Alcuni meccanismi devono essere contrattati e non imposti”. Infine, “riproporremo un tavolo di trattative non per ridurre i salari ma per far crescere i diritti e rinnovare i contratti”.
Punti vendita aperti regolarmente domani nonostante lo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali. Lo dichiara in una nota Federdistribuzione, che assicura sarà possibile fare la spesa.
“In relazione alle informazioni diffuse circa la difficoltà nel fare la spesa in occasione dello sciopero di domani 28 maggio, Federdistribuzione dichiara che le proprie aziende associate opereranno affinché i punti vendita siano aperti e disponibili per gli acquisti” sottolinea l’associazione che riunisce le aziende della distribuzione moderna.
«Non vogliamo che i nostri clienti subiscano disagi a causa delle agitazioni annunciate per domani» ha detto Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione.
In relazione alle dichiarazioni dei Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL, Cobolli Gigli dichiara: «Abbiamo sempre avuto l’intenzione di fare un contratto per i nostri collaboratori, credendo in questo strumento. Ma serve un CCNL che rispecchi le distintività del nostro settore, quello della Distribuzione Moderna Organizzata. La nostra proposta prevede una componente salariale con un aumento di 85 euro mensili nel triennio 2016-2018, in grado di aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, anche considerando gli anni 2014 e 2015. Non abbiamo mai avuto intenzione di destrutturare il sistema di inquadramenti. Riteniamo sia giusto applicare il Jobs Act, una legge che può aiutare le aziende con strumenti di flessibilità, contribuendo a sostenere i livelli occupazionali in un momento di difficoltà che permane. Per quanto riguarda le vie giudiziarie già in atto, fino a questo momento ogni contenzioso si è risolto a favore delle aziende distributive, confermando la piena legittimità dell’operato delle aziende di Federdistribuzione sotto ogni profilo».
L’articolo è stato aggiornato il 28/5 con le ultime dichiarazioni di Cobolli Gigli.
Il punto vendita U! di via Prealpi 122 si trasforma in U2 Supermercato, il format di Unes contraddistinto dalla formula EDLP (Every Day Low Price). Il nuovo store si sviluppa su 1.534 metri quadri di vendita, ha 8 casse, impiega 39 persone, e dispone di un parcheggio con 162 posti auto e 24 posti bici.  Oltre 8000 referenze
Prezzi ribassati, prodotti selezionati, personale competente e disponibile permetteranno una spesa facile, veloce, consapevole, conveniente e volta alla massima soddisfazione del cliente che potrà scegliere tra 8.150 referenze fra le quali 300 di gastronomia e panetteria, insieme a un ampio assortimento di frutta e verdura (150 referenze), carne (300 referenze), surgelati (500 referenze), latticini (800 referenze), scatolame (4000 referenze) e prodotti non food (2.100 referenze). In totale, i clienti potranno scegliere tra un totale di 750 referenze freschissime e di 7400 referenze a scaffale. Non mancheranno nel supermercato U2 di Via Prealpi i prodotti a marchio privato dell’insegna: “Il Viaggiator Goloso”, la linea premium di specialità italiane e “U! Confronta e Risparmia”, la linea di articoli garantiti da Unes con risparmi fino al 50% rispetto ai prodotti di marca. Presente anche la Panetteria Pane Sfuso e la gamma “Altromercato” del commercio equo e solidale.
Misure “green” e antispreco
Tra le misure ecosostenibili adottate nel nuovo supermercato U2 di Via Prealpi, rientrano l’utilizzo di stampanti fronte e retro per gli scontrini con conseguente riduzione della carta emessa; l’impianto luci a risparmio energetico, che permettono un risparmio del 50% sul consumo dell’energia elettrica; la presenza del contenitore Humana per la raccolta indumenti; l’uso dei sensori di presenza nei locali di servizio per la riduzione dei consumi; i banchi SA-FO e macelleria self-service con ante di chiusura, che riducono del 49% il consumo di energia; la vendita esclusiva di lampadine a basso consumo per il progetto di riduzione di consumi e rifiuti; l’utilizzo di barre denominate “Cliente successivo”, nate dal recupero di 54 bottiglie PET; la vendita di bottiglie d’acqua senza imballo, per proseguire l’impegno nella riduzione dei rifiuti; la proposta, oltre ai classici sacchetti biodegradabili in mater B, di borse riutilizzabili in tessuto non tessuto e la macchina schiaccia bottiglie, con l’emissione dello scontrino/buono da scontare sulla spesa alla cassa (1 cent ogni bottiglia).
È Antonio Argenteri il nuovo presidente di GR.I.D.O. (Gruppo Italiano Distribuzione Organizzata). Il mandato del nuovo consiglio di amministrazione con presidente e vicepresidente, resterà in vigore fino all’approvazione del bilancio dell’anno 2018. Presenti all’assemblea i gruppi di distribuzione che costituiscono la GR.I.D.O.: il Gruppo Briò rappresentato da Giovanni Ciccarese, Domenico Marsala e Antonino D’Apollonio; S&C e S.A.I. con Antonio Di Lisio, Manfredi D’Amato e Paolo Focetola, e il consorzio U.DI.A.L. rappresentato da Antonio Argentieri e Luigi Cetrangolo.
Alla fine del confronto l’assemblea ha così deliberato: per il Gruppo Briò i consiglieri nominati sono stati Giovanni Ciccarese e Antonino D’Apollonio; per S&C Antonio Di Lisio e Ferdinando Macchione; per S.A.I. Manfredi D’Amato e Paolo Focetola; mentre per U.DI.AL. sono stati eletti Antonio Argentieri e Luigi Cetrangolo. Eletto all’unanimità presidente Antonio Argentieri, mentre alla vicepresidenza è stato eletto Giovanni Ciccarese.
«Accetto questo riconoscimento – ha dichiarato il neo eletto presidente Antonio Argentieri – con grande emozione ed estrema gratitudine. Ringrazio i colleghi che hanno riposto in me la loro fiducia, vorrò mettere a disposizione di GR.I.D.O. la mia trentennale esperienza nel mondo consortile e distributivo, lo farò con la convinzione che un Gruppo come GR.I.D.O., in virtù delle distinte anime e delle diverse vocazioni che lo compongono, può davvero tracciare un nuovo percorso in un mercato che si sta evolvendo rapidamente e dove, non essendo più nette le distinzioni fra i vari canali è ora possibile, anzi necessario, cooperare mettendo insieme, oltre alla forza dei numeri e dei fatturati, anche esperienze e conoscenze diverse, con l’obiettivo di creare le migliori sinergie nell’ambito delle rispettive realtà consortili e con la consapevolezza e l’ambizione di tracciare una nuova strada nel mondo della distribuzione».
Il Gruppo Italiano Distruzione Organizzata, con sede operativa a Milano, funge da super centrale di acquisto a favore di distinti e autonomi soggetti commerciali:
Gruppo Briò, specialista della Distribuzione organizzata riunisce oltre 50 Centri Distributivi, che controllano una catena distributiva multicanale Food e non Food con circa 300 punti vendita fra supermercati, superette e punti di vendita Drug.
S.&C. Consorzio e S.A.I., complessivamente i due gruppi contano oltre 30 centri di distribuzione che operano come Ingrosso, C&C, punti vendita al dettaglio e controllano una catena distributiva di oltre 150 fra supermercati, superette, ecc.
U.DI.AL. (Unione Distributori Alimentari) associa 253 aziende di distribuzione che operano sia nel canale Horeca che in quello retail e full service.
Cambia il cliente, deve cambiare anche il discount. Il nuovo format MD presentato a Grumello del Monte presso Bergamo è proprio un ripensamento delle logiche che finora avevano retto questo tipo di operatore. “Abbiamo preso nota dei cambiamenti del consumatore, avremo bisogno di un po’ di tempo per realizzare il tutto compiutamente” ha dichiarato Patrizio Podini, cavaliere del lavoro, presidente e fondatore di MD.
La logica è chiara: presidiare tutte le categorie e venire incontro alle esigenze di un cliente profondamente mutato dalla crisi degli anni passati. Un consumatore che legge le etichette e si informa, che favorisce il fresco e i prodotti biologici e salutistici, ma anche i piatti pronti della gastronomia, che spesso non ama l’olio di palma. A questo consumatore MD vuole dare la possibilità di scegliere mantenendo le logiche del miglior prezzo.
Gli ampi spazi luminosi presentano un’esposizione rinnovata delle 2000 referenze secondo una logica chiara, pulita e funzionale nella sequenza dei prodotti, con grandi cartelli che evidenziano ogni area. Il nuovo format sarà ripetuto nelle nuove aperture del gruppo (leggi Al via a Grumello (BG) il nuovo format MD: sarà replicato in 43 nuovi punti vendita).
Alla fine, è sciopero nazionale: sabato 28 maggio le associazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS, hanno esortato i lavoratori delle aziende aderenti a Federdistribuzione ad incrociare le braccia. Motivo della mobilitazione è l’assenza di un Contratto Nazionale di riferimento e di aumenti salariali da quasi tre anni. Sono previsti presidi a livello territoriale davanti a centinaia di punti vendita.
La decisione è stata presa dopo gli scioperi del 7 novembre e del 19 dicembre 2015, e dopo che la trattativa tra Federdistribuzione e i sindacati per definire un Contratto Nazionale di settore si è nuovamente interrotta lo scorso aprile. Secondo la Filcams Cgil Nazionale “Federdistribuzione vuole riversare sulle lavoratrici e sui lavoratori il peso del calo dei consumi degli ultimi anni, non riconoscendo loro la giusta dignità e il giusto salario”.
Intanto Federdistribuzione ha dato mandato alle proprie aziende di inserire nella busta paga di maggio, a titolo di anticipo sui futuri aumenti, 15 euro. “Una scelta unilaterale – secondo il sindacato – che tende a frapporre ulteriore distanza rispetto alla ricerca di una soluzione condivisa sul Contratto Nazionale. Una scelta, inoltre, che determina ulteriore distanza con il resto del settore, in primo luogo rispetto ai lavoratori delle aziende aderenti a Confcommercio che raggiungeranno, alla stessa data, 45 degli 85 euro di aumenti complessivamente previsti“.
Centrale alla questione risulta proprio la questione salariale, con la proposta pari a circa 1800 euro, e una totale “scopertura” per 2014, 2015 e parte del 2016, il che si aggiunge ad altre temi quali le aperture illimitate, le disdette dei contratti integrativi “che hanno già fortemente condizionato i dipendenti del settore”, e la mancanza di un contratto nazionale “che non può che costituire un ulteriore peso negativo per i lavoratori”.
“Abbiamo responsabilmente provato a costruire dei punti di equilibrio per la definizione di un contratto che sarebbe il primo Contratto Nazionale della Grande Distribuzione e della Distribuzione Organizzata – afferma la Filcams Cgil Nazionale – ma abbiamo dovuto registrare una chiusura netta e indisponibilità, a cui non può esserci risposta diversa se non quella dello sciopero del 28 maggio e le altre iniziative che seguiranno”.
E ferve la campagna sui social con l’hastag #FuoriTutti e con una creativa campagna di banner e manifesti. L’invito per i consumatori è di astenersi dal fare la spesa e frequentare centri commerciali sabato prossimo.
MD propone un nuovo format completamente rinnovato, che spinge sui freschi, un’esposizione mirata e chiara, ampi spazi luminosi: lo si potrà vedere oggi per la prima volta nel nuovo punto vendita di Grumello del Monte (BG). Il tutto in vista di una rinnovata shopping experience, più semplice e piacevole.
Altri 43 in tre anni
L’apertura del punto vendita a pochi chilometri da Bergamo è solo il primo passo per un concept destinato a essere applicato su altri 43 punti vendita del Gruppo realizzati nei prossimi tre anni, in tutta Italia. Ove possibile, i punti vendita saranno realizzati su terreni di proprietà MD da un’apposita divisione del Gruppo: la MD Immobiliare S.p.A per cui il Gruppo ha ricevuto un sostegno finanziario da parte di un pool di banche guidate da UniCredit (Mandated Lead Arranger, Bookrunner e Banca Agente dell’operazione) con un deal da 100 milioni di euro.
Oltre il discount
Il trend è ormai segnato, non solo in Italia ma in tutta Europa: sperare il concetto di discount originale, prezzi bassi, luoghi chiusi e un po’ cupi, esposizione confusa e zero servizio, avvicinandosi sempre più alle logiche tipiche della grande distribuzione. Il nuovo punto vendita, 1.500 metri quadri di cui 1.000 dedicati alla vendita, impiega 16 addetti. In sei corsie di vendita, si è lavorato molto sulla luce, l’organizzazione degli spazi, la linearità e la sequenza merceologica con lo scopo di rendere l’esperienza di acquisto più funzionale. L’assortimento è in linea con questa impostazione con un’offerta estremamente ampia che va dal prodotto alimentare alle ultime novità del non food.
Il punto vendita ha cinque casse e un parcheggio per 104 posti auto.
Largo ai freschi
“Rispetto agli altri discount ci distinguiamo, in primis, per l’offerta sul fresco” spiega il responsabile marketing operativo Alessandro Santagada. E in effetti il fresco nel nuovo store riceve particolare attenzione, a partire dall’ingresso che dà direttamente sul reparto ortofrutta, uno “shop in shop” di 100 mq che regala con 5 metri lineari di banco refrigerato per i prodotti confezionati. Si prosegue con 25 metri lineari di banco frigo per i prodotti freschi e confezionati (salumi, formaggi latticini) per terminare con il laboratorio del pane in doratura, al quale si affiancano i reparti gastronomia e macelleria assistiti. Debutta a Grumello il corner per la vendita di pesce fresco confezionato.
A breve su Instoremag.it sarà pubblicata la fotogallery del punto vendita e una videointervista a Patrizio Podini, presidente e fondatore di MD.
Un altro passo verso la realizzazione di confezioni completamente rinnovabili: lo ha annunciato Tetra Pak presentando il primo tappo di origine vegetale per confezioni gable top. È realizzato in polietilene ad alta densità (HDPE) derivato daIla canna da zucchero, ed è la versione di origine vegetale di TwistCap OSO 34. Nel 2013, l’azienda ha consegnato 1,1 miliardi di tappi di origine vegetale in tutto il mondo, un amento di oltre l’80% rispetto aIl’anno precedente.
+4% di materiale rinnovabile nella confezione
L’80% del materiale in un cartone Tetra Rex è rappresentato da cartone, ricavato dal legno, una fonte rinnovabile. Con l’introduzione del nuovo tappo di origine vegetale, il contenuto di materiale rinnovabile neIla confezione aumenta di un ulteriore 4%, contribuendo a migliorare ancora di più le prestazioni ambientali deIla confezione, senza compromettere la funzionalità o la riciclabilità.
«Il lancio di tappi di origine vegetale è stato apprezzato da clienti come Valio, un produttore lattiero-caseario finlandese, che è stato il primo a utilizzare la nuova versione di TwistCap OSO 34 per i suoi prodotti – ha dichiarato Christina Chester, Product Director per Tetra Pak -. Siamo davvero lieti che i clienti apprezzino il valore degli sforzi che compiamo per aiutarli a migliorare il loro profilo ambientale.”
I clienti Tetra Pak che usano il TwistCap OSO 34 standard possono facilmente passare ai tappi di origine vegetale senza ulteriori investimenti o modifiche aIle proprie macchine riempitrici esistenti.
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