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Anna Muzio

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Con 3D e realtà aumentata Amazon mostra il prodotto come mai prima

Tre nuove funzionalità che consentono di toccare (quasi) con mano e comunque visualizzare il prodotto ambientato nella propria casa da tutti gli angoli e chiedere personalizzazioni sulla base delle proprie preferenze: le ha introdotte Amazon. Si tratta di Amazon ScoutAmazon AR View e Amazon 360 View e si possono utilizzare su una selezione di prodotti dedicati alla casa (dalla cucina alla sala da pranzo, dalle camere da letto al giardino: il catalogo sarà ampliato costantemente nel corso dei mesi). 

“Stiamo utilizzando le ultime e più innovative tecnologie di intelligenza artificiale e realtà aumentata per sviluppare funzionalità che permettano ai nostri clienti di vivere una vita più facile e confortevole – ha dichiarato Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon.it -. Le nuove funzionalità permettono ai clienti di scegliere, tra la vasta selezione di prodotti presenti, quelli che si sposano meglio con lo stile della propria abitazione. Sarà infatti possibile vedere numerosissimi elettrodomestici e oggetti di arredo nella dimensione e scala reale all’interno dell’ambiente in cui verranno posizionati prima ancora di acquistarli, permettendo in questo modo un risparmio di tempo e denaro”.

Insomma per vincere una sfida con il “fisico” che forse si riteneva più facile di quanto si pensava solo qualche anno fa, è necessario fare scendere in campo le tecnologie più avanzate. Che qui di seguito vi spieghiamo in modo più specifico:

Amazon Scout è un’esperienza visuale che permette al cliente di sfogliare il catalogo di prodotti per la casa e creare il proprio feed personalizzato. Al cliente basterà mettere un like a una foto (cliccando il pollice in alto) o mettere un dislike (cliccando il pollice in basso) per ricevere in tempo reale suggerimenti personalizzati e trovare i prodotti più adatti al proprio stile, estratti da una selezione di migliaia di suggerimenti visivi. Questa innovativa funzionalità è resa possibile grazie all’intelligenza artificiale e può essere usata tramite tutti i browser. 

Amazon AR View disponibile per iOS e Android, permette ai clienti di vedere i prodotti oggetto di loro interesse direttamente nelle proprie abitazioni grazie alla realtà aumentata. Basta cliccare sull’AR View, quando disponibile, per attivare la funzione. È sufficiente puntare il proprio Smartphone sul punto della casa dove si vuole vedere l’anteprima del prodotto perché esso appaia, qualche secondo dopo, sullo schermo del proprio cellulare con la possibilità di guardarlo da diversi punti di vista e angolature. È possibile anche scattare foto o fare video al prodotto per poterlo comparare con altri al momento dell’acquisto.

Amazon 360 View è un nuovo modo di vedere l’anteprima del prodotto a 360 gradi, permettendo di osservare l’oggetto da tutte le angolature prima di completare l’ordine. È accessibile direttamente dalla pagina dei prodotti disponibili su Amazon.it. 

Carrefour inaugura a Portogruaro un nuovo format di iper bio e del territorio

La transizione alimentare entra nel format ipermercato: succede a Portogruaro (Ve), dove l’iper di Carrefour Italia riapre le porte ai suoi clienti con una rinnovata esperienza di spesa e il primo Pasta Corner Barilla all’interno di un ipermercato in Italia.

Parte della strategia di clusterizzazione e focalizzato sui pillar della Transizione Alimentare, il nuovo format semplifica l’esperienza di acquisto e risponde alle esigenze dei consumatori con una proposta incentrata su valori come il territorio, le filiere qualità, il biologico e la ristorazione.

 

Ipermercati diversificati in cluster

Il remodelling rientra nella più ampia strategia di Carrefour Italia che mira a creare una nuova generazione di Ipermercati suddivisa in differenti cluster. Il modello applicato a Portogruaro, infatti, prevede un innovativo percorso cliente pensato in uno stile funzionale per rendere l’esperienza d’acquisto più semplice e veloce. Aprendo nuovamente le porte ai clienti con oltre 20.000 referenze assortimentali, nuovi servizi e speciali corner dedicati, il punto vendita si estende su una superficie di oltre 5.000 metri quadri.

Tra le novità assolute, un’intera area dedicata ai prodotti della Transizione Alimentare, asse strategico del piano Carrefour 2022: un cambiamento epocale e necessario che vede Carrefour protagonista indiscusso di questa trasformazione, impegnato nel guidare i propri consumatori, attraverso la proposta di azioni concrete e attività di sensibilizzazione, a un consumo consapevole, responsabile e sostenibile.

Cuore del punto vendita, la zona freschi con oltre 2.400 referenze, che riesce ad esplodere al meglio i valori e le caratteristiche intrinseche di questo piano di trasformazione. Inoltre, forte rilevanza viene data anche ai prodotti biologici, a km 0 e quelli a marca propria, punta di diamante della qualità alimentare accessibile.

Con l’obiettivo di valorizzare la forte vicinanza con il territorio e il legame ai suoi piccoli e medi produttori, propone anche una selezione dei prodotti di oltre 100 fornitori locali, riservando loro spazi dedicati ove poter proporre quotidiane degustazioni delle proprie produzioni.

 

Nella zona ristoro debutta il corner Barilla

Importante elemento distintivo, una nuova zona ristoro in cui è presente anche un Pasta Corner Barilla, primo esempio di un innovativo concept ristorativo basato sul piatto più amato dagli italiani all’interno di un ipermercato: il progetto di somministrazione “Eat-In” sulla pasta è stato sviluppato in collaborazione con Barilla attraverso l’implementazione di propri prodotti, menu e tecnologie studiati per la ristorazione. I clienti hanno la possibilità di scegliere per il proprio pranzo anche proposte di ricette di pasta e pasta al forno che variano ogni giorno, da consumare direttamente in loco e preparate al momento dagli addetti.

Anche la ristorazione rappresenta un ruolo fondamentale all’interno del neo Ipermercato, con produzione propria di pizze e degustazioni varie e un’offerta creativa di tramezzini (classiche specialità molto diffuse su tutto il territorio).

Per dar maggior risalto all’impegno sostenibile e all’attenzione all’ambiente, altra collaborazione è stata stretta con i fornitori di caffè Moak: un progetto esclusivo ed innovativo grazie al quale è stata installata una macchina del caffè che eroga caffè, cappuccino, ginseng e cioccolata, Flat White e Milk Shakes tutto rigorosamente Biologico e proveniente dal commercio equosolidale.

L’offerta assortimentale si rivela altresì vantaggiosa per i clienti, poiché sono stati ribassati oltre 4.000 prezzi di altrettanti prodotti.

 

Obiettivo: democratizzare il cibo buono e giusto

Questi e molti altri i principi fondamentali di Act for Food, implementati nel nuovo modello di Portogruaro, secondo la nuova strategia di azioni concrete, visibilmente comunicata anche all’interno di tutta l’aria di vendita, a testimonianza dell’impegno dell’azienda nel democratizzare i consumi e innalzare la qualità del cibo, rendendolo accessibile a tutti e rispondendo così alle sfide dell’alimentazione e alle nuove aspettative dei consumatori.

Oltre ai tradizionali reparti, il punto vendita offre servizi quali una nuova zona dedicata al sushi, la parafarmacia, l’ottico ed un servizio lavanderia – unico all’interno di tutto il centro commerciale.

Appositi monitor esposti in punto vendita (digital signage) accompagneranno i clienti durante tutta la spesa, indicando prodotti e reparti, comunicando promozioni, eventi e messaggi focalizzati sempre sul tema della transizione alimentare.

“Il nuovo concept inaugurato oggi a Portogruaro, che rientra all’interno dei quattro modelli di Ipermercati di Carrefour Italia, offre alla nostra clientela un’ampia scelta di prodotti di qualità a un prezzo attrattivo e competitivo, inseriti all’interno di un contesto comunicativo incentrato su valori come l’attenzione alla filiera produttiva, la sostenibilità e la sana e corretta alimentazione – ha detto Felice Passariello, Direttore Regionale Centro Est Carrefour Italia –. Siamo orgogliosi di valorizzare anche l’offerta territoriale, grazie alla preziosa collaborazione dei molti produttori locali e di partner d’eccezione come Barilla. Questo punto vendita rappresenta l’esempio concreto del nostro impegno di portare avanti le nostre attività di sensibilizzazione legati alla transizione alimentare”.  

“Siamo molto orgogliosi di partecipare con i nostri prodotti dedicati alla ristorazione ad inaugurare una nuova formula di somministrazione di ricette di pasta preparata al momento direttamente all’interno degli ipermercati Carrefour, seguendo un trend innovativo ma di sicuro sviluppo futuro nella grande distribuzione – affermano da Barilla -. I valori della dieta mediterranea sono alla base dei menu, che sono stati studiati anche in base alla rotazione stagionale delle ricette: l’offerta prevede ogni giorno una selezione di proposte di piatti di pasta e sughi semplici e della tradizione, insieme a paste ripiene e gratinate, per offrire varietà e gusto anche ai clienti più fedeli del punto vendita, che lo sceglieranno per la loro pausa pranzo quotidiana.”

Stop ai glitter, Waitrose li elimina perché inquinano (sono di plastica)

Negli anni ’80 si sarebbero disperati ma certamente pure ora il glitter significa festa e glamour, specie sotto Natale: ma anche tanta, inutile plastica e quindi Waitrose & Partners si è impegnata entro il 2020 a trovare una alternativa ecologica per dare “brillantezza” alle sue etichette, carte, cracker, cartellini, fiori e piante.

Quest’anno, tre quarti delle etichette, degli involucri, dei Xmas cracker [le scoppiettanti “caramelle”  contenenenti una sorpresa e una coroncina di carta e che sono una tradizione nataliza in Uk, ndr] e dei tag del rivenditore, insieme a metà dei suoi fiori e piante, saranno privi di glitter. Una quota che aumenterà entro il prossimo Natale, quando tutti i fiori e le piante saranno privi di glitter ed entro il 2020 sarà utilizzata una alternativa ecologica.

I glitter sono fatti di minuscoli pezzi di plastica e, una volta lavati via, i pezzetti di plastica possono finire nell’acqua dove non si degradano mai.

La mossa del rivenditore segue quella del popolare programma della BBC1 – Strictly Come Dancing – che ha bandito l’uso del tradizionale glitter nel programma, come hanno fatto un certo numero di scuole materne e festival musicali nel Regno Unito.

Tor Harris, responsabile CSR, salute e agricoltura di Waitrose & Partners, ha dichiarato: “Ai nostri clienti interessa molto ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente. Anche se è importante eliminare lo scintillio, troveremo altri modi per assicurarci di brillare a Natale e per tutto l’anno”.

Waitrose & Partners è stato il primo supermercato nel 2016 a eliminare la plastica nei suoi prodotti di bellezza e a passare alla carta biodegradabile per i cotton fioc. Le microsfere di plastica sono riconosciute come una seria minaccia per gli ecosistemi marini.

La catena si è anche impegnata a rendere il packaging delle sue private label completamente biodegradaibile, riutilizzabile o compostabile entro il 2025 e sostituirà circa 11.000 tonnellate di plastica non riciclata tra il 2023 e il 2025 con alternative più sostenibili.

Oltre l’hamburger: creata in Israele la prima bistecca cresciuta in laboratorio

È esattamente come una bistecca “vera” di bovino, della quale ha l’aspetto, il sapore, la forma e la consistenza perché è cresciuta in laboratorio a partire da cellule staminali, ma è sostenibile, sia dal punto di vista ambientale sia da quello etico la bistecca nata nei laboratori israeliani di Aleph Farms Ltd.

Molteplici i vantaggi della lab-versione di un alimento che risulta essere sempre meno sostenibile per l’impiego di acqua ed emissini di anidride carbonica, per non parlare dei risvolti etici. La carne viene prodotta partendo da poche cellule di un animale vivente, estratte senza dolore. Queste cellule sono nutrite e crescono per produrre una matrice complessa che replica il tessuto muscolare. Uno degli ostacoli alla produzione seriale è trovare i giusti nutrienti e la combinazione che consenta alla matrice multicellulare di crescere in modo efficiente, creando una struttura completa. L’azienda ha superato questo ostacolo grazie a una piattaforma di bioingegneria sviluppata in collaborazione con il Technion – Istituto israeliano di tecnologia, di Haifa.

“Stiamo dando forma al futuro dell’industria della carne – letteralmente – afferma Didier Toubia, co-fondatore e CEO di Aleph Farms -. Già è difficile creare un hamburger o una salsiccia in laboratorio, ma è ancora più difficile produrre una bistecca fatto di un unico muscolo. Ad Aleph Farms, abbiamo trasformato la visione in realtà, facendo crescere una bistecca in condizioni controllate. I primi prodotti sono ancora relativamente sottili, ma la tecnologia che abbiamo sviluppato segna una vera svolta e un grande balzo in avanti nella produzione di una bistecca di cellule coltivate “.

Aleph Farms sta implementando una combinazione di sei tecnologie uniche, che includono un approccio innovativo alla crescita degli animali e ai bioreattori, i serbatoi in cui cresce il tessuto.

“La bistecca di Aleph Farms è sottile e cuoce in un minuto o poco più – dice Amir Ilan, capo del ristorante Paris Texas a Ramat Gan, Israele -. Per me è un’esperienza meravigliosa mangiare carne che ha l’aspetto e il gusto del manzo ma non è stata allevata con antibiotici e non danneggia gli animali o l’ambiente. La carne di Aleph Farms ha un alto potenziale culinario: può essere comodamente utilizzata nelle cucine di alta gamma o nelle catene di ristoranti casual-chic, caffè alla moda, bistrot”.

Aleph Farms è stata co-fondata nel 2017 dall’incubatrice israeliana Food-Tech The Kitchen, parte di Strauss Group Ltd., e dal Technion. La società è supportata da società di venture capital statunitensi ed europee.

VéGé chiude l’anno festeggiando l’ingresso di consorzio Scudo

L’ingresso di consorzio Scudo nella compagine delle imprese mandanti in Gruppo VéGé – che sarà attivo dal 1° gennaio 2019 – chiude un anno davvero imporrtante per il primo Gruppo della Gdo nato in Italia.

L’intesa perfezionata in questi giorni porta a un ulteriore, significativo rafforzamento della posizione di Gruppo VéGé nell’Italia centro-meridionale in particolare. Scudo, infatti, èuna realtàconsortile che aggrega primarie aziende della Moderna Distribuzione all’ingrosso e al dettaglio operanti in Campania, Lazio, Basilicata, Puglia e Calabria quali Big Food S.r.l., Franzese Raffaele S.r.l., TRE P S.r.l., Le Delizie del Sud S.r.l. e G.S.E S.p.A.

Comune denominatore delle aziende consorziate, oltre a una solida tradizione commerciale legata al modello dell’imprenditoria familiare, alla logistica di alto profilo e al radicamento territoriale, èla vocazione all’innovazione nelle tecnologie e nei servizi alla clientela combinata ad ambiziosi progetti di espansione delle reti vendita.

Per Gruppo VéGé il 2018 è stato un anno tanto intenso, contrassegnato da risultati di assoluto rilievo come la nascita della piattaforma comune sud-europea Grupo IFA, leader della Distribuzione in Spagna e Portogallo, e la nuova AICUBE, terza centrale d’acquisto in Italia per market share, sorta dall’intesa con Gruppo PAM e Carrefour Italia. Inoltre, numerosi sono stati gli ingressi “di peso” che hanno rafforzato l’assetto societario del Gruppo durante tutto il 2018.

Con l’apporto delle reti di vendita delle consorziate Scudo, il Gruppo si proietta nel 2019 con un network forte di 3.509 punti vendita sul territorio nazionale, pari a una superficie commerciale complessiva di 1.632.643 metri quadri.

“Gruppo VéGé rappresenta per le nostre aziende un’importante opportunitàdi crescita nel segno della continuitàche abbiamo deciso di cogliere al termine di un’attenta riflessione – dichiara Eduardo Pisco Presidente di Consorzio Scudo -. Avviamo la partnership con Gruppo VéGé sostenuti dalla convinzione di poter dare in questo modo servizi ancora migliori e tutta la convenienza che i clienti si aspettano da noi.”

“In Gruppo VéGé abbiamo trovato non soltanto una sostanziale affinitàdi visione nell’approccio al mercato, ma anche e soprattutto una collocazione in una struttura rodata e flessibile che ci consente di beneficiare di indubbi vantaggi competitivi e, allo stesso tempo, di dedicare maggiori risorse e attenzioni agli obiettivi di espansione pianificati” commenta Onofrio Petruzzi, Vicepresidente di Consorzio Scudo.

“Siamo estremamente soddisfatti dell’entrata del consorzio Scudo nel Gruppo. Questo risultato arriva in tempo per festeggiare un anno ricco di importanti successi che confermano la crescita costante di Gruppo VéGé” dichiara Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé -. La comunanza d’idee e di valori è la vera architrave di questo nuovo sodalizio, per cui sono certo che la collaborazione nasca con tutti i presupposti per essere reciprocamente proficua.”

Conad cresce ancora: nel 2018 raggiungerà quota 13,4 miliardi (+3%)

Conad chiude il 2018 con un giro d’affari a 13,4 miliardi di euro e una crescita del 3% e un incremento di 408 milioni rispetto al 2017, confermando un trend positivo che continua dal 2002. Si tratta di un dato ancor più significativo perché si colloca in un panorama che vede i consumi in crisi (-0,9% su base annua. Fonte: Nielsen) e gli alimentari che hanno smesso di fare da traino a una ripresa economica sempre più lenta.
Si riduce ulteriormente il gap che separa Conad dal leader di mercato, con la quota salita al 12,9% (12,5% lo scorso anno) e si rafforza la leadership nei supermercati, al 22,4% (21,5% lo scorso anno) (Fonte: GNLC I semestre 2018).

Quote di mercato per insegna: totale Italia.
Quote di mercato per insegna: totale supermercati.
Quote di mercato per insegna: totale libero servizio.

In crescita il patrimonio netto, passato dai 2,37 miliardi di euro del 2017 ai 2,53 miliardi di fine 2018. Ciò consente di affrontare con la necessaria solidità economica il piano di investimenti del triennio 2018-2020, pari a 1,3 miliardi di euro, di cui 530 milioni per il 2019. Piano finalizzato a potenziare la rete di vendita con nuove aperture, acquisizioni e ristrutturazioni (nel mirino anche catene in fallimento o in crisi, come DìperDì o Rex: l’boettivo è quello di epsandersi al Nord, coem ha diciaato l”Ad Francesco Pugliese in occasione della presentazione dei dati a Milano). Ma anche, a rendere più efficienti da un punto di vista energetico negozi e magazzini, a ottimizzare la logistica.
Conad è leader di mercato in Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna e Umbria; occupa la seconda posizione in Campania, Emilia-Romagna, Sicilia e la terza nelle Marche, Toscana e Valle d’Aosta.

 

Marca del distributore sfiora il 30%

I risultati economici del 2018 non sono frutto solo degli investimenti nello sviluppo della rete di vendita ma anche dell’andamento della marca Conad. Marca che registra buoni risultati, al punto di valere più del 50% della crescita di tutta la marca commerciale in Italia, ed è sempre più il punto di riferimento per un numero crescente di clienti, oltre a fornire un posizionamento distintivo a tutte le insegne del gruppo.
La quota nel Largo Consumo Confezionato sale al 29,7% – contro il 20,2% del valore medio nei supermercati (Fonte: IRI) – e il fatturato supera i 3,5 miliardi di euro (300 milioni in più rispetto allo scorso anno), con una crescita a valore pari al 7%.”Abbiamo investito molto sulla marca del distributore, portandola al 30%, e sui format distributivi necessari per soddisfare la richiesta di qualità e di convenienza che viene dai clienti – ha sottolineato il direttore generale di Conad Francesco Avanzini -. La marca Conad cresce molto più del mercato. A crescere sono soprattutto i prodotti premium, sottolineando in tal modo il progressivo impoverimento di quel ceto medio che per anni è stato il perno dell’equilibrio sociale del Paese. Incrementiamo il valore complessivo della nostra offerta e facciamo sviluppo per rispondere alle molteplici esigenze dei clienti con l’innovazione, la qualità, la sicurezza della nostra marca, capace di offrire una reale convenienza”.

Quello nella multicanalità è l’investimento più importante promosso da Conad e cooperative in accordo con i soci imprenditori, perché finalizzato a rafforzare il concetto di vicinanza al territorio e di partecipazione “siamo più ineressati alla digitalizzaizone della rete e del rapporto con il cliente, faremo grossi investimenti in questo senso e nel 2019 ci saranno importanti annunci; puntiamo meno sull’e-commerce, che comunque è una necessità per ogni retailer ma che tendenzialmente è per le insegne un canale in perdita”.

Quanto alla rete, i punti di vendita Conad sono oggi 3.225, 76 in più rispetto a quelli del 2017: 26 Conad Ipermercato, 229 Conad Superstore, 1.096 Conad, 972 Conad City, 465 Margherita Conad, 20 Sapori&Dintorni, 240 discount a insegna Todis e 177 tra altre insegne, cash&carry e tradizionali. I 394 milioni di euro di investimenti dell’anno in corso sono stati finalizzati per il 74% a nuove aperture e per il restante a ristrutturazioni.
La produttività a metro quadro è cresciuta a 6.510 euro dai 6.140 dello scorso anno, superiore ai 5.620 euro della media di mercato, con una superficie media di 648 mq (Fonte: GNLC, I semestre 2018).

 

 

Dai distributori alle farmacie, i risultati della rete Conad

Altri concept di vendita rendono disponibili servizi in linea con le nuove esigenze di consumo degli italiani, sempre più orientati al risparmio e ai tagli.
Ai 39 distributori di carburanti Conad hanno fatto rifornimento 15,5 milioni di automobilisti per un valore di 430 milioni di euro, con una convenienza di 25 milioni di euro pari in media a 8,5 centesimi al litro rispetto alle medie mensili dei prezzi pubblicati dal ministero dello Sviluppo. 155 gli addetti occupati negli impianti.
Le 135 parafarmacie Conad registrano un fatturato di 82 milioni di euro: 5,7 milioni di clienti, grazie agli sconti sempre attivi dal 15 al 40%, hanno risparmiato 13 milioni di euro sull’acquisto di prodotti per la salute e il benessere della famiglia e degli animali da compagnia. Nelle parafarmacie sono occupati 420 farmacisti iscritti all’Albo.
Nei 15 concept Ottico Conad in attività lavorano 50 ottici specializzati. Il fatturato ha superato i 7 milioni di euro e 200 mila clienti hanno usufruito di sconti dal 20 al 50%, con un risparmio annuale di 2 milioni di euro.
A questi servizi si aggiungono i 26 PetStore Conad che non solo offrono un ampio assortimento di prodotti a prezzi convenienti – il fatturato è stato di 15 milioni di euro con oltre 7 mila prodotti in assortimento –, ma si fanno anche promotori di raccolte di alimenti per cani e gatti in difficoltà che nel 2018 hanno raggiunto le 25 tonnellate di cibo donate a canili e gattili per un valore di 125 mila euro.

Sono 54 le postazioni di ricarica attive presso supermercati, centri commerciali e ipermercati Conad, oggetto del protocollo di intesa tra Conad ed Enel finalizzato a favorire lo sviluppo e la diffusione della mobilità elettrica. Altre 150 sono in attesa dell’autorizzazione per essere installate. In media erogano 9 ricariche giornaliere, a conferma della validità della scelta fatta da Conad nell’ottica di un consumo sempre più sostenibile.

A nove mesi dal debutto in Italia ALDI arriva a 50 pdv e supera gli obiettivi

A soli nove mesi dal suo arrivo in Italia, ALDI ha inaugurato ben 50 punti vendita, superando gli obiettivi prefissati nel proprio piano di sviluppo per il 2018 delle 45 aperture entro fine anno.

Con l’ampliamento progressivo della propria rete nel Nord Italia e con l’inaugurazione dei nuovi negozi di Borgaro Torinese (TO), Casalpusterlengo (LO), Monselice (PD), Villanuova sul Clisi (BS) e Udine, ALDI è già presente in sei regioni con 5 negozi in Emilia-Romagna, 8 in Friuli-Venezia Giulia, 15 in Lombardia, 4 in Piemonte, 5 in Trentino-Alto Adige e 13 in Veneto. In futuro ALDI ha in programma di continuare a crescere in maniera progressiva e organica.

L’arrivo di ALDI in Italia finora ha avuto un importante impatto occupazionale sui territori in cui è presente, permettendo l’assunzione di 75 collaboratori dedicati alla vendita in Emilia-Romagna, 123 in Friuli-Venezia Giulia, 228 in Lombardia, 67 in Piemonte, 88 in Trentino-Alto Adige e 173 in Veneto, ai quali si aggiungono gli oltre 300 collaboratori della sede operativa e gli oltre 220 del centro logistico di Oppeano (VR).

Con un’area di vendita complessiva superiore a 63.000 metri quadri, la multinazionale tedesca ha fatto scoprire ai clienti italiani la sua nuova idea di spesa: lo store concept è stato sviluppato per rendere la shopping experience più piacevole e intuitiva. Inoltre, 36 punti vendita sui 50 aperti sono alimentati da impianti fotovoltaici, la cui potenza totale è superiore ai 2 MWp, e le 36 colonnine di ricarica elettrica che ALDI ha provveduto a installare presso la gran parte dei propri negozi ad oggi hanno fornito gratuitamente un totale stimato di 2.684 kWh di energia, equivalente a circa 13.420 km percorsi.

A seguito delle aperture di punti vendita sul territorio, ALDI si è impegnata per ottenere importanti risultati anche a livello di riqualificazione urbanistica: grazie ad ALDI sono stati piantati circa 400 alberi, sono state realizzate 11 piste ciclabili e 9 rotatorie per agevolare la circolazione. A questi interventi si aggiunge l’importante recupero di 16 aree, per dare nuova vita a spazi in disuso e fornire un servizio a tutti i cittadini del territorio.

Nella top 20 delle categorie più vendute da ALDI trovano spazio i prodotti freschi e made in Italy. La tendenza dei clienti ALDI di includere nella lista della spesa le uova, inoltre, è una conferma che gli italiani scelgono anche le proteine alternative alla carne, soprattutto se di qualità. Le uova del discounter, sia sfuse sia utilizzate come ingrediente per la produzione di pasta fresca e secca a marchio proprio, provengono esclusivamente da allevamento a terra, all’aperto o da agricoltura biologica. Grande attenzione è riservata anche ai prodotti da forno, disponibili nell’area “Pan del Dì” di tutti i 50 punti vendita.

Il centro logistico di Oppeano (VR) è in grado di rifornire tutti i punti vendita in sole 24 ore, grazie agli ordini effettuati sulla base delle esigenze giornaliere. La struttura, che ad oggi ha movimentato oltre 226.000 pallet, sarà affiancata dal nuovo centro logistico di Landriano (PV) che, una volta ultimato, permetterà di rifornire i negozi in costante crescita sul territorio.

Riapre come Pam l’ex SuperDì di Finalborgo acquistato da Arimondo

Sabato 15 dicembre riapre l’ex SuperDì di via per Calice a Finalborgo (Sv) rilevato e rimesso a nuovo da Arimondo con insegna Pam, sulla scia dell’accordo commerciale siglato il mese scorso.

Il supermercato era in crisi da alcuni mesi ed è stato acquistato da Arimondo, storica società ligure attiva nel retail, e rinnovato sotto l’insegna Pam.

“Siamo contenti che il nostro accordo con Arimondo – dichiara Fabio Bassani, Direttore Franchising Corporate di Pam Franchising – continui a dare nuovi frutti. Oltre ai 16 supermercati della realtà ligure che passeranno a Pam dal 1° gennaio, stiamo implementando il piano di nuove aperture programmate. Dopo il punto vendita Metà di fine novembre ad Alassio, sabato è il turno dell’insegna Pam a Finalborgo e prevediamo altre cinque aperture nel 2019 nelle province di Genova, Imperia e Savona”.

Tutti e 14 i lavoratori del punto vendita sono passati alle dipendenze della società Arimondo.

“Questa operazione rientra a pieno titolo nel nostro obiettivo di confermarci come punto di riferimento per gli imprenditori del settore della Gdo e per tutti i nostri clienti. Ma significa anche riportare ricchezza e lavoro nei territori dove siamo presenti. Finalborgo è una meta turistica di primo rilievo e da oggi potrà contare anche su questo punto vendita che mette a disposizione le eccellenze a marchio Pam” conclude Bassani.

Durante la giornata di inaugurazione, per tutti i clienti sono previsti sconti sui prodotti alimentari e non.

Un robot per friggere nel reparto gastronomia? Lo testa Walmart nei suoi lab

I robot stanno per entrare nella Gdo e prenderannosu di sé i compiti più duri o ripetitivi: un esempio di ciò arriva dall’americana Walmart, la più grande catena della grande distribuzione “fisica” al mondo che, secondo Yahoo Finance, sta testando nei suoi laboratori un assistente robot da cucina chiamato “Flippy” che avrà il compito di svolgere le dure operazioni di friggitura.

Flippy di Miso Robotics è il primo robot da cucina autonomo al mondo guidato da intelligenza artificiale e, come avevamo scritto, si è già esibito l’anno scorso girando hambuger in una catena californiana.

Flippy è in grado di friggere fino a otto cestini di cibo contemporaneamente, e potrebbe essere impiegato nel  processo di frittura di molti degli articoli serviti nella gastronomia, tra cui polli, bastoncini di mozzarella e, naturalmente, patatine.

“Se pensi alle cucine commerciali, sono davvero delle micro-strutture produttive – ha detto il CEO di Miso Robotics, David Zito, a Yahoo Finance –. Eppure, sono tra le condizioni più difficili in cui lavorare. Automatizzare il cibo è molto difficile coem sa bene un qualsiasi chef. Quello che stiamo cercando di fare è assistere i cuochi con gli strumenti necessari per dare loro la possibilità di lavorare mentre si assumono il peso di alcuni dei compiti più ripetitivi e banali”.

Il robot dunque più che sostituire diventerebbe un “paio di mani in più”, consentendo all’operatore di dedicare meno tempo all’inserimento di cibo nelle friggitrici e più tempo ad altri servizi come prendere gli ordini dei clienti e preparare altri cibi. Ma aiuta anche a creare un prodotto di qualità costante e può contribuire a garantire la sicurezza alimentare e a ridurre al minimo lo spreco di cibo.

Arriva Löwengrube in Emilia-Romagna, il 16° locale italiano apre a Bologna

Prima apertura in Emilia-Romagna il 13 dicembre a partire dalle 19 per la catena di ristorazione bavarese Löwengrube. Il format di cucina e birreria bavarese apre in via dell’Industria 16 a Bologna il suo 16° punto vendita in Italia. La catena è già presente in Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli e Marche.

Il nuovo Löwengrube di Bologna rispecchia lo stile e i valori di tradizione che animano il brand, attraverso un’offerta gastronomica tipica bavarese, composta da piatti a base di würstel, hamburger e stinco di maiale, cucinati secondo ricette tipiche e accompagnati da una selezione di birre spillate esclusivamente alla tedesca.

Il nuovo punto vendita è aperto 7 giorni su 7, pranzo e cena, e dispone di oltre 240 posti a sedere, connessione wi-fi gratuita e ampia disponibilità di parcheggio esterno. Occuperà 25 persone, portando a quasi 300 il numero degli impiegati in tutti i 16 locali della catena.

Löwengrube prevede altre 10 nuove aperture entro il 2019, tra il format di ristorazione classico, il format Klein, ossia la versione della birreria per stazioni e aeroporti e il wagen, il food truck di street food bavarese.

L’inaugurazione al pubblico del nuovo locale è prevista per il 13 dicembre, a partire dalle 19 e sino alle 24: in loco, saranno offerte degustazione di birra e piatti tipici bavaresi.

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