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Anna Muzio

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Ordini vocali anche in Gdo, Morrisons sale sul carro di Alexa

Prima tra le catene europee Morrisons, storica insegna della Gdo britannica, ha attivato gli ordini vocali dal suo sito di eCommerce tramite Alexa, l’assistente personale attivato dalla voce di Amazon già attivo in USA, Regno Unito, Germania, Austria e da ieri anche in Canada.

Addio lista della spesa, scarabocchiata su un pezzetto di carta o con il gesso sulla lavagnetta: il futuro della spesa (e non solo) passerà sempre più per gli ordini vocali.

Senza alzare un dito, ma solo a voce, sarà possibile formulare una lista intera o, più comunemente, aggiungere articoli di volta in volta, nel momento in cui ci si accorge di averne bisogno. Tramite Alexa sarà anche possibile non solo rivedere e correggere la lista, ma anche tracciare l’ordine chiedendo conferma della puntualità della consegna.
Evidenti i vantaggi per le persone disabili, e a breve sarà anche possibile ordinare dalla macchina, sempre che abbiate una BMW certo.
«I nostri clienti sempre più spesso usano i comandi vocali nella vita quotidiana – ha detto Matt Kelleher, direttore di Morrisons Online -: per controllare il meteo,  ascoltare musica o aggiornarsi sulle ultime notizie. È importante che noi seguiamo questa tendenza emergente e rendiamo Morrisons un luogo più facile e accessibile per fare la spesa online. È davvero emozionante pensare che i nostri clienti ora possono fare la spesa senza nemmeno accendere il computer o usare lo smartphone».

Per usare il servizio sarà necessario scaricare l’app di Morrisons, disponibile sui dispositivi Amazon Alexa (Echo, Echo Dot e Amazon Tap). 

Con Alexa su Morrisons.com si potrà: togliere articoli dal carrello, controllare l’importo dell’ordine, controllare se un prodotto è già stato ordinato, o se un prodotto è presente nell’assortimento di Morrisons, verificare se si può ancora modificare l’ordine e se la consegna arriverà nei tempi previsti.
Non solo; l’app non mancherà di consigliare prodotti basandosi su ordini precedenti, per aiutare il consumatore a fare la spesa.
È qui la spesa del futuro? “Alexa, chiedi a Morrisons di aggiungere il latte al carrello, che non ne vedo più nel frigo”. Più facile di così…

Centri commerciali in Europa, nel 2017 raggiunti 160,8 milioni di metri quadri

Adigeo a Verona, un nuovo centro da 47.000 metri quadri,

Nonostante un rallentamento nello sviluppo, nel primo semestre 2017 la superficie complessiva di centri commerciali in Europa ha raggiunto 160,8 milioni di metri quadri. La conferma arriva dal report European Shopping Centres: The Development Story, pubblicato dalla società di servizi immobiliari Cushman & Wakefield.

In totale, sono stati inaugurati 34 nuovi centri, che rappresentano l’84% della superficie completata, ai quali si aggiunge l’ampliamento di 21 strutture. Nel primo semestre 2017 infatti sono stati ultimati 825.000 metri quadri nell’Europa Centro-Orientale (CEE), rispetto ai 344.000 metri quadri dell’Europa Occidentale, che comunque occupa oltre due terzi (68%) della superficie complessiva di centri già esistenti.

 

Italia terza per sviluppo

Il mercato più attivo risulta la Turchia, con circa 566.000 metri quadri (48% della nuova superficie aperta), e se il secondo gradino del podio spetta alla Russia, con 186.000 metri quadri, l’Italia si colloca in terza posizione, con oltre 100.000 metri quadri di superficie. Che comprendono 47.000 metri quadri del nuovo Adigeo, inaugurato da ECE a Verona nel mese di marzo, e 35.000 metri quadri dell’ampliamento di Oriocenter da parte del Gruppo Percassi e Commerz Real AG nel mese di maggio.

A livello europeo la superficie totale completata nel primo semestre risulta però in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2016: una diminuzione riconducibile all’aumento della competizione, cosi come al cambiamento dei comportamenti di acquisto e alla crescita dell’e-commerce. In ogni caso, entro la fine del 2018 si prevede il completamento di altri 6,8 milioni di metri quadri, attualmente in costruzione.

A fronte di una limitata attività nei principali tre mercati dell’Europa Occidentale (Regno Unito, Francia e Germania) nel primo semestre 2017 lo sviluppo di nuovi progetti è stato però vivace nel Sud Europa. In particolare in Italia, che risulta il Paese più dinamico, con oltre 100.000 metri quadri di nuova superficie, che rappresentano più del 30% del totale inaugurato nell’Europa Occidentale.

Sempre a livello europeo è la Russia però ad avere la pipeline più elevata, con 1,7 milioni di metri quadri, corrispondenti a un quarto della superficie totale, mentre nei paesi del Nord Europa entro la fine del 2018 si attende il completamento di oltre 500.000 metri quadri.

«Con l’evoluzione del retail, anche i centri commerciali stanno attraversando una significativa fase di transizione –  spiega Silvia Jodlowski, autrice della ricerca -. L’attenzione si è spostata sulla creazione di spazi che possano attrarre, ispirare e coinvolgere i consumatori, facendo leva sulla dimensione esperienziale impossibile da replicare online».

Le proprietà quindi rispondono non solo ampliando e rinnovando i centri esistenti, ma anche diversificando il tenant mix in funzione delle esigenze del bacino di riferimento. Molte strutture propongono perciò nuove soluzioni tecnologiche e nuovi servizi, mentre gli operatori continuano a sperimentare concept e format innovativi. Come il Westgate Oxford nel Regno Unito, il più grande progetto inaugurato quest’anno nell’Europa Occidentale, che al suo interno ha inserito quattro aree distinte, ognuna disegnata da un architetto diverso allo scopo di valorizzare il patrimonio architettonico della città.

Al via le selezioni per Map, il programma di formazione per giovani imprenditori di Pam

Si chiama MAP – Managing Academy Program, ed è un percorso formativo professionale, completo, orientato al mondo del lavoro e completamente gratuito: è il progetto sostenuto e ideato da Pam local per lo sviluppo della rete in franchising. 

Il MAP sarà un corso di 30 settimane dedicato a 20 giovani ragazzi tra i 25 e i 35 anni, animati da una forte passione per il commercio e da uno spirito imprenditoriale. Le giornate si svolgeranno tra lezioni in aula per approfondire le conoscenze economiche fondamentali insieme a esperti di settore, e tirocini in negozio. Obiettivo: fornire le competenze e le capacità necessarie per poter avviare con successo una propria attività Pam local.

Le lezioni, che dureranno 15 settimane, si terranno presso Cean Academy Market di Trofarello (TO) e saranno intervallate da visite a primarie industrie italiane, incontri con ospiti d’eccezione, e tre settimane a contatto diretto con i Manager di Pam local presso la sede di Spinea (VE). Il percorso si concluderà con un Project work per verificare l’apprendimento e 15 settimane di tirocinio retribuito direttamente all’interno dei Pam local.

Per i selezionati il corso sarà gratuito: Pam local ha deciso di investire in questo progetto e nei futuri imprenditori insieme a Cean, partner del progetto come acceleratore d’impresa per agevolare e finanziare i partecipanti meritevoli che, al termine del master, desidereranno aprire e gestire un proprio punto vendita.

La selezione è iniziata da pochi giorni e si articolerà in prove di gruppo a Trofarello (TO) e colloqui individuali a Trofarello (TO) e Spinea (VE). L’inizio del corso è previsto per gennaio 2018.

Iscrizioni e maggiori informazioni nel sito http://mastermap.it/ oppure al numero di telefono 011 6804280 o scrivendo a info@mastermap.it.

Il format Pam local ha aperto in tre anni quasi 70 punti vendita sul territorio, di cui 50 a gestione diretta e 20 in franchising. 

Informazioni su Pam Panorama

Pam Panorama, società che opera con le insegne Pam, Panorama e Pam local, fa parte di Gruppo Pam, gruppo di riferimento nel mondo della grande distribuzione italiana da quasi 60 anni.

Gli oltre 170 punti vendita che compongono la rete Pam Panorama sono presenti in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo.

Cean è un’azienda specializzata nella consulenza progettazione e realizzazione di punti vendita. Cean si propone come General Contractor per coprire, a 360 gradi, tutti i servizi per il retailer, inclusa la formazione del personale che si svolge all’interno dell’Academy Market. La collaborazione tra il Gruppo Pam e Cean nasce durante l’ideazione del concept Pam local, che Cean ha seguito nella progettazione e nella realizzazione a partire dal 2013.

 

Carrefour Banca lancia Fitbit Pay, da oggi si paga anche con il polso

Senza portafoglio d’accordo, ma ora si può lasciare a casa anche lo smartphone, e prendersi una bevanda o uno snack entrando nel supermercato e pagando con il wearable che misura le nostre perfomance durante l’allenamento: Carrefour Banca ha annunciato la disponibilità di Fitbit Pay  per i suoi consumatori in Italia su Fitbit Ionic, il nuovo fitness smartwatch dell’azienda americana.

I clienti di Carrefour Banca potranno collegare le proprie carte di credito Carta Pass Mastercard a Fitbit Ionic, per effettuare pagamenti direttamente dal proprio polso in migliaia di negozi abilitati ai pagamenti contactless in Italia.

«Il servizio consente non solo di eseguire pagamenti in modo ancora più rapido ed efficiente, ma contribuisce a rafforzare l’immagine di Carrefour in quanto retailer all’avanguardia e sensibile alle esigenze e alle innovazioni che trasformano il mercato» ha detto Vincenzo Grimaldi, Country Manager Carrefour Banca.

 

Ci vuole l’app

Fitbit Pay può essere facilmente configurato su Fitbit Ionic seguendo alcuni semplici passi sull’app Fitbit per dispositivi Android, iOS e Windows e aggiungendo una carta di credito o debito al Wallet Fitbit. Effettuare pagamenti nei negozi dotati di tecnologia contactless è davvero semplice: basta mantenere premuto il tasto sinistro di Fitbit Ionic fino a quando la carta di debito o credito viene visualizzata sul display, e appoggiare lo smartwatch al terminale di pagamento attendendo la conferma di avvenuto pagamento sullo schermo.
Le transazioni effettuate tramite Fitbit Pay presentano sistemi di sicurezza avanzati. Grazie a una piattaforma di tokenizzazione conforme agli standard di settore, le informazioni sensibili sulla carta dell’utente vengono protette e non rivelate o condivise con i commercianti o con Fitbit. Durante la fase di configurazione di Fitbit Pay viene inoltre richiesto all’utente di impostare un PIN, ad ulteriore protezione delle informazioni sensibili.

Comprare online interagendo con il negozio reale, il “caso” Jan Kaan

È stato chiamato “il primo live stream store del mondo” il negozio di formaggi olandese Jan Kaan, storica bottega attiva dal 1913 (fu fondata dal nonno dell’attuale proprietario) che ha deciso di capitalizzare su una storia “reale” (fatto di mattone e malta come dicono gli anglosassoni) per rendere più “umane” e personali le vendite online.

Alla fine di settembre per cinque giorni, chi entrava nel sito per acquistare un formaggio poteva non solo assistere in streaming alla vita del negozio, ma anche chiamare e parlare con il personale per chiedere delucidazioni. O magari un consiglio su quale formaggio offrire alla cena con gli amici. Proprio come se si fosse lì, davanti al bancone.

Come dice il proprietario Jan Kaan: «Vendere formaggio era una cosa un po’ fuori moda, ora ci sono spazi per innovare e modernizzare l’azienda. Ma prima di tutto vogliamo restare autentici». 

Tra i destinatari dell’evento i turisti che frequentano ed entrano spesso nel negozio storico di Alkmaar. Ma anche i tanti consumatori odierni in cerca di autenticità e artigianalità, di storie vere e di un consiglio affidabile.

Come funziona: entri, guardi, chiedi, scegli e paghi

Una sorta di negozio connesso alla rovescia insomma, dove al posto di digitalizzare il punto vendita “reale” si cerca di portare l’autenticità di questo nel freddo mondo dominato dal codice binario. Impossibile per i Big del web, gli Amazon o gli Alibaba da 256.000 acquisti al secondo (questo l’ultimo record della dot come cinese al Singles Day). Ma di certo un’opportunità interessante per i piccoli negozi artigianali di quartiere. Premesso che abbiano qualcosa da raccontare, e un buon prodotto da vendere.

Kiabi, quattro volte miglior retailer a “Insegna dell’anno”

Non uno ma quattro: sono i premi assegnati nella manifestazione “Insegna dell’anno”, edizione italiana del prestigioso riconoscimento internazionale “Retailer of the year”,KIABI, azienda francese di fast fashion con 480 negozi in 14 Paesi, di cui 32 in Italia.

Oltre 300.000 consumatori hanno indicato online la loro preferenza nella valutazione tra 460 insegne food e non food presenti sul territorio nazionale.

KIABI si conferma come migliore Insegna dell’anno sia per l’abbigliamento donna che per il bambino sbaragliando marchi internazionali e con un numero maggiore di negozi sul nostro territorio, e vince inoltre nelle stesse categorie anche i premi come “Negozio web” Italia 2017/2018.

Come si legge in una nota dell’azienda, “i prestigiosi riconoscimenti vanno a premiare gli sforzi di un’azienda giovane e dinamica che si sta sempre più affermando sul territorio nazionale e internazionale, testimoniando come la politica aziendale sia sempre attenta nel creare un legame speciale con la propria clientela ai quali dedica queste vittorie”.

 

 

Elena Mirò apre il primo flagship in Piazza Scala a Milano

Ha scelto una località di grande prestigio Elena Mirò, per il suo Flagship Store: 350 metri quadrati con cinque vetrine su via Manzoni che si affacciano su Piazza della Scala a Milano.

Hans Hoegstedt, AD di Miroglio Fashion, promotore di questo nuovo progetto spiega: «Il nuovo Flagship Store di Elena Mirò assume una importanza fondamentale nel percorso strategico di Miroglio Fashion. Ci sentiamo soprattutto responsabili nei confronti di tutti i milanesi e orgogliosi di aver restituito alla città una location con una grande storia che parte dal 1400 e si sviluppa nel tempo. Una storia a cui, attraverso il nostro spazio, vogliamo dare forza e continuità».

Ed è davvero unica la location, con una storia da raccontare. Nel 1400 il nobile Giovanni Rodolfo Vismara dona ai Frati Minori Osservanti del convento di Santa Maria degli Angeli parte di un edificio che nel tempo prenderà il nome di “Cà delle Comare”. Sulla stessa area, a pochi metri, nel 1778 l’inaugurazione del Teatro alla Scala che deve il suo nome alla chiesa di Santa Maria della Scala, sulle cui ceneri venne costruito. Nel 1817 sarà proprio il palazzo tra via Verdi e via Manzoni a dare i natali allo storico Caffè Cova, che diventerà sempre più il centro di ritrovo della cultura milanese. Con la seconda guerra mondiale, arriveranno i danni e la distruzione e solo grazie al lavoro di architetti come Antonio Cassi Ramelli, sarà possibile restituire vita e bellezza all’edificio.

Il nuovo progetto di Elena Mirò parte proprio dalla volontà di rispettare un luogo così ricco di storia. Il team di architetti di Elena Mirò si è “nutrito” della storia, del design, delle specificità architettoniche dell’edificio per creare un ambiente dal tono alto ma accogliente. Un grande lavoro di restyling, iniziato a giugno 2017, che si è concluso a tempo di record nel mese di ottobre. Ora l’intero palazzo è anche dotato di un impianto di illuminazione esterno che restituisce valore e suggestione negli orari notturni. Una luce che proviene dal palazzo e che restituisce vita e preziosità all’edificio, rendendo Piazza della Scala ancora più magica. 

L’intervento architettonico interno ed esterno sulla location ha mantenuto a guida del progetto alcuni segni forti, come le arcate esterne e interne, e alcuni materiali, poi reinterpretati, tratti direttamente dagli allestimenti originali dell’edifico. «L’equilibrio tra elementi classici e contemporanei – spiega Andrea Vignolo, architetto di Miroglio Fashion proprietaria del brand – è il punto fondamentale di tutto il lavoro e si legge e sintetizza al meglio nel diamante in acciaio lucido che, posizionato al centro dello store, esprime il desiderio di contemporaneità del brand, in armonica contrapposizione rispetto agli elementi più classici. Fanno comparsa finiture preziose, in galvaniche ottone e bronzo, pavimenti in legno posati a spiga e marmi di pregio, dettagli tessili. Forma archetipa ricorrente e citata nel design di arredi ed ambienti, l’arco, come figura di riferimento essenziale del linguaggio architettonico italiano, abbraccio ideale, emblematico simbolo di inclusione».

«Per noi è un ulteriore step della strategia di un brand da sempre vicino alle donne, 365 giorni l’anno. Una pluridecennale conoscenza delle nostre clienti, del loro lifestyle, delle loro abitudini e aspettative, di cui il brand ha saputo far tesoro arrivando a progettare oggi un flagship store in cui spazi ed elementi architettonici sono concepiti per interpretare in modo intimistico l’essenza ‘curvy’ della donna e offrirle una shopping experience davvero personale» commenta Martino Boselli, Brand Director di Elena Mirò.

Oggi Elena Mirò, nato nel 1985, è il brand con maggiore notorietà all’interno del segmento curvy (fonte GFK-Eurisko brand tracking Italia 2016). Una forza ed una reputation importante, costruita in 32 anni di storia attraverso le collezioni, i negozi, l’immagine e vari progetti di comunicazione. Il brand è presente in 28 Paesi con 244 punti vendita monomarca (di cui 147 in Italia) e attraverso 872 negozi wholesale (di cui 542 in Italia).

Elena Mirò è uno dei 12 brand di Miroglio Fashion, la terza azienda sul mercato italiano dell’abbigliamento femminile, società del Gruppo Miroglio, nato nel 1947 e leader nel tessile e abbigliamento.

Il lancio del nuovo Flagship Store rientra nel progetto aziendale “300 in 300”, varato a inizio 2017 da Miroglio Fashion sui suoi brand, che prevede un investimento di 15 milioni di euro per l’apertura e il restyling di 300 punti vendita in 300 giorni.

Restyling e innovazione per lo “storico” Bennet di Cassina Rizzardi

Dopo 25 anni le Gallerie Commerciali Bennet di Cassina Rizzardi (Co), punto vendita storico del marchio, si rinnovano. E con un profondo restyling si aprono all’innovazione, al risparmio energetico, e a un linguaggio più moderno ed emozionale. Obiettivo, integrare ed esaltare la qualità e la convenienza che caratterizzano il mondo Bennet, e al contempo ridurre l’effetto dispersivo dei grandi punti vendita.

Nel nuovo punto vendita sono state perciò introdotte innovazioni tecnologiche e servizi unici per consentire ai clienti una spesa ancora più semplice e veloce. Come le casse self, o spesapass, che permettono di pagare senza fare la coda alle casse. Ma al centro del nuovo concept c’è il prodotto fresco, con la Piazza dei freschi, dove oltre a un vasta scelta di frutta e verdura si possono trovare anche la Cucina e la Rosticceria, la Panetteria, la Macelleria, e una rinnovata Pescheria.

Fiori all’occhiello il corner +Che Sushi, dedicato ai sapori d’Oriente, il reparto Benessere, la Parafarmacia Prendi&Vai, e la Cantina. Last but not least, la Dispensa, i Surgelati, passando per la Casa, il Tempo Libero, l’Elettro, la Profumeria, il Fai da Te, l’Abbigliamento e il Mondo Baby.

Grande attenzione è riservata alla qualità della vita e al benessere, che Bennet trasmette con le sue 1000 referenze fra prodotti biologici, vegani e vegetariani, i prodotti salutistici e funzionali delle 170 referenze senza glutine, quelli della Selezione Gourmet, i prodotti biologici della tradizione italiana della linea Ape Gaia, o i prodotti Filiera Bennet, con frutta, ortaggi, carni e prodotti ittici tracciati dalle origini fino all’esposizione sui banchi.

Il tutto inserito in una cornice moderna capace di garantire massima funzionalità e fruibilità. Oltre alle speciali postazioni di digital signage, che informano i clienti sull’attività dei vari reparti, sono infatti stati introdotti i nuovi totem interattivi e il settimo punto di ritiro Bennet Drive, il servizio gratuito di spesa veloce che consente di ordinare la spesa online e passare a ritirarla nell’apposita piattaforma senza scendere dall’auto.

L’innovazione nella spesa non può però prescindere da un alto grado di efficienza e risparmio energetico, con soluzioni tecniche all’avanguardia e scelte progettuali, gestionali e tecnologiche che riducono i consumi di energia e l’inquinamento. In particolare, grazie all’utilizzo di gas refrigeranti naturali, i recuperatori di calore, l’adozione di impianti d’illuminazione a LED, l’ottimizzazione del sistema di regolazione e monitoraggio dell’energia, e l’introduzione di un punto di ricarica per le auto elettriche.

Con il Cassina Rizzardi ora Bennet sale a 33 rinnovi effettuati in questi ultimi anni e definisce il concept del cluster 3.500 / 4.500 metri quadri. Un altro importante passo verso il coronamento di una strategia di riorganizzazione della rete e di innovazione dei format dell’azienda comasca.

Digital Week anche per caffè Vergnano, cinque giorni per cinque prodotti

Il mese più digitale dell’anno, quello che fa capo al Black Friday, è contagioso e anche un brand storico come Caffè Vergnano quest’anno si cimenta con la sua prima Digital Week.

Semplice la formula: cinque giorni (dal 13 al 17 novembre), cinque prodotti, cinque offerte: dalle macchine per caffè in capsule TRÈ alle confezioni di capsule compostabili e compatibili con macchine ad uso domestico a marchio Nespresso, dal caffè macinato alle prelibatezze dei dolci piaceri Caffè Vergnano.

Si parte lunedì 13 novembre e ogni giorno della settimana sarà dedicato a una speciale offerta su un unico prodotto. Ogni giorno, per sole 24 ore, un prodotto della gamma Caffè Vergnano sarà in offerta a un prezzo speciale. Allo scattare della mezzanotte, una nuova offerta sarà attiva su un prodotto diverso, fino al termine ultimo dell’iniziativa commerciale previsto per venerdì 17 novembre alle 23:59. Ogni offerta non è cumulabile con altre promozioni.

L’iniziativa è rivolta a tutti i consumatori. Con questa particolare campagna commerciale, Caffè Vergnano vuole premiare i suoi clienti e tutti gli appassionati del caffè, che contribuiscono a rendere la più antica torrefazione italiana un punto di riferimento nel Bel Paese e nel resto del mondo. 

Italiani sempre più coinvolti nel Black Friday, ma sei su dieci andranno in negozio

Feste importate sì, ma con personalizzazione: siamo  sempre originali noi italiani e lo confermiamo anche negli acquisti della giornata più americana e consumistica che c’è, il Black Friday, che quest’anno “cade” il 24 novembre. La giornata nata come trampolino di lancio alle spese natalizie, incentivate da offerte straordinarie, sarà quest’anno ancora più gettonata anche alle nostre latitudini, con l’86% degli intervistati secondo un sondaggio di DoveConviene che ha dichiarato di avere in programma di usufruire delle offerte del Black Friday (+4% sul 2016). Ma, se informarsi online è un must (lo farà il 71% degli interessati contro un 29% di chi lo fa offline), la maggior parte degli acquisti avverrà in negozio, dove si recheranno sei consumatori su dieci (il 61%), mentre “solo” il 39% acquisterà online.

In linea con il 2016, gli italiani faranno acquisti per la famiglia (57%) e per se stessi (42%). Agli amici ci pensa, invece, solo l’1% dei rispondenti. Tra le motivazioni degli acquisti c’è il desiderio di concedersi qualche piacere personale, ma soprattutto la volontà di anticipare i regali di Natale (58%).

 

Moda prima, elettronica seconda

Ma cosa compreranno gli italiani in occasione del Black Friday quest’anno? Se tra le categorie più ambite del 2016 c’erano l’elettronica (24%), l’abbigliamento (23%) e i giochi per i più piccoli (10%), nel 2017 le carte si mescolano e troviamo in vetta alla classifica la moda (31%), seguita da articoli di elettronica (17%) ed elettrodomestici per la casa (11%).

La previsione di spesa è di fascia medio alta: si attesta tra le 50 e le 100 euro per il 29%, tra i 100 e i 200 euro per il 26% e tra i 200 e i 400 euro per il 19%. Un 12% si dichiara anche disposto a spendere oltre 400 euro, in crescita rispetto al 2016 del 200%.

Tra i metodi di pagamento preferiti si segnala il grande sorpasso della carta di credito (utilizzata dal 40% degli acquirenti), che supera di misura i contanti (39%) mentre nel 2016 i contanti erano al 38% e la carta di credito al 32%.

Al sondaggio DoveConviene hanno partecipato oltre 6.000 maggiorenni. Il campione è rappresentato in prevalenza da utenti donne (63%) e ha coinvolto principalmente la fascia 32-40 anni (33%) e la fascia 41-60 anni (29%), seguita dalla fascia 26-31 anni (21%).

DoveConviene – conosciuta all’estero come ShopFully International Group – fondata nel 2010 da Stefano Portu e Alessandro Palmieri, è la piattaforma digitale su cui oltre 10 milioni di utenti italiani (e 30 milioni di utenti a livello globale in nove Paesi: Italia, Spagna, USA, Brasile, Messico, Indonesia, Francia, Australia e Nuova Zelanda) si preparano via smartphone a fare acquisti nei negozi vicino casa risparmiando tempo, denaro e trovando i propri prodotti preferiti. La piattaforma mette a disposizione di ciascun utente tutte le offerte e le informazioni degli store attorno a sé e consente di creare shopping alert personalizzati e georeferenziati.

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