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Carmela Ignaccolo

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Crai punta sul Gruppo Meloni e arricchisce la sua offerta drug/toiletries

Crai: il Gruppo cresce ancora potenziando il canale drug/toiletries con l’acquisizione di due insegne di Meloni Walter Spa: SMOLL e BeautyTù. Entrambe entrano nel Consorzio Promotre, polo convenzionato al Gruppo CRAI, andando ad aggiungersi alle insegne finora appartenenti a questo canale: BeautyStar, Cad, Determarket, IperSoap, Proshop, Risparmio Casa, Saponi&Profumi e Target.

Il gruppo Meloni SpA, nasce nel 1964 a San Marino commercializzando prodotti per l’igiene casa, in particolare detersivi. Oggi vanta al suo interno due aree di business: l’Area Trade, dedicata al commercio all’ingrosso, con una forza vendite di 22 agenti per il territorio del Centro Italia e l’Area Retail, dedicata alle insegne di negozi SMOLL e BeautyTù, specializzati nella cura della persona e igiene della casa.

Un gruppo solido e dinamico con un fatturato consolidato di circa 37 milioni di euro e presente in Emilia Romagna, Marche, Umbria, Toscana, Lazio e Repubblica San Marino con 40 punti vendita tra BeautyTù e SMOLL e un numero di referenze gestite che supera le 10.000.

Con Meloni – afferma Marco Bordoli, amministratore delegato del Gruppo Craiil Gruppo consolida ulteriormente la sua posizione di secondo player del settore specialisti drug in Italia con oltre 1.200 punti vendita drugstore e si prepara a un 2016 di ampliamento e ulteriore rafforzamento.

“Siamo particolarmente contenti di essere entrati a fare parte del Consorzio Promotre – dichiara Marco Meloni, amministratore unico del gruppo Meloni Spa e quindi di fare parte del Gruppo Crai, perché volevamo trovare un gruppo fortemente orientato al retail e che avesse una visione strategica del futuro di questo business chiara e ben delineata”.

Tetra Pak punta sulla sostenibilità perché ai Millennials l’imballaggio piace green

Tetra Pak ne è convinta:  la sostenibilità applicata al confezionamento degli alimenti è da considerare un fattore di competitività per il futuro. E lo dimostra bene il fatto che a livello globale l’impatto sull’ambiente influenza le scelte d’acquisto di 1 consumatore su 2.  Non a caso infatti ( e lo conferma l’ultima indagine mondiale svolta dal Gruppo Tetra Pak su circa 6.000 consumatori) sono aumentate la consapevolezza dei concetti ambientali (37% rispetto al 29% del 2011) e l’attenzione per questi temi (+7%), ma soprattutto è cresciuta nelle scelte d’acquisto l’influenza dell’impatto sull’ambiente (50%, + 28% rispetto al 2011).

Protagonisti di questa evoluzione nei consumi sono i Millennials, caratterizzati da uno stile di vita green e attivi nella tutela dell’ambiente: il 53% vorrebbe fare di più per proteggerlo.

E la sostenibilità è per i giovani una delle 5 principali ragioni di scelta di un packaging. Le altre 4 sono: appeal estetico, managevolezza, facilità di bevuta, possibilità di richiudere il contenitore.
“Nel campo del confezionamento alimentare la sostenibilità va dimostrata nei fatti per essere compresa dai consumatori – ha dichiarato Michele Mastrobuono, Direttore Ambiente e Relazioni Esterne di Tetra Pak Italia nel corso del workshop del Marca ‘Le 3 R degli imballaggi sostenibili’ – La strategia di Tetra Pak consiste nell’applicare questo criterio a tutto il ciclo di vita del cartone per alimenti”.

La strategia green
In Italia Tetra Pak immette ogni anno sul mercato oltre 4,5 miliardi di confezioni per alimenti. Tutto il ciclo di vita di questi contenitori è gestito con un approccio attento all’impatto ambientale. Si parte dalle materie prime. Sul mercato italiano oltre 4 miliardi di confezioni, il 90% del totale, sono certificate FSC™ (“Forest Stewardship Council”), ovvero prodotte con cellulosa proveniente da foreste gestite in modo responsabile. L’obiettivo è di arrivare al 2020 con tutte le confezioni certificate. Inoltre, lo scorso anno Tetra Pak ha lanciato un cartone 100% rinnovabile, Tetra Rex® Bio-Based, composto interamente da materiali di origine vegetale, che ha vinto l’Oscar dell’Imballaggio 2015 per l’ambiente. Proseguendo nel ciclo di vita di queste confezioni, Tetra Pak si impegna ridurre i consumi in produzione: nel 2014 le emissioni di CO2 sono calate dell’8% rispetto all’anno precedente. Un dato rafforzato dalla firma dell’appello pubblico di intenti per un clima più stabile e sicuro lanciato alla Conferenza Onu di Parigi sul cambiamento climatico COP21.
L’impegno di Tetra Pak per la tutela dell’ambiente prosegue con la diffusione della raccolta differenziata dei cartoni per alimenti. In poco più di 10 anni, grazie al Protocollo d’Intesa siglato con Comieco, il 67% della popolazione italiana è raggiunta oggi da questo servizio, attivo in quasi 5.000 comuni. Nel 2015 sono state riciclate 22.700 tonnellate di confezioni Tetra Pak per alimenti. “Un risultato di cui siamo orgogliosi – commenta Mastrobuono – anche perché lo abbiamo conquistato sul territorio, comune per comune, contribuendo a diffondere maggiore consapevolezza sull’importanza della raccolta differenziata dei rifiuti per la tutela dell’ambiente. Con il recupero dei cartoni per alimenti post-consumo – conclude Mastrobuono – il ciclo di vita di questi imballaggi prosegue grazie al riciclo sotto altre forme, ad esempio shopper per la spesa o carta assorbente”.

Cutolo Rionero Fonte Atella fa rivivere il suo gusto grazie a San Benedetto

Cutolo Rionero Fonte Atella, l’Acqua Effervescente Naturale, vero simbolo per la Basilicata e per le regioni limitrofe, torna  a far rivivere il suo gusto grazie all’acquisizione da parte di San Benedetto.
Il Gruppo Veneto, in questo modo, ha infatti colto un’opportunità importante volta a confermare il forte legame e l’impegno nei confronti di un’area strategica del nostro Paese, il Sud Italia. “Questa operazione – ha dichiarato Vincenzo Tundo, Direttore Marketing Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. –  che arriva dopo una già importante presenza in Lucania con lo stabilimento di Viggianello inaugurato lo scorso anno, rappresenta per San Benedetto la ulteriore concretizzazione di una strategia tesa a valorizzare la realtà della rete di acque locali di alta qualità, fortemente radicate nel territorio italiano. Un’occasione, altresì – ha aggiunto Tundo – per dare slancio al segmento pieno di valore delle acque effervescenti naturali che ha, nell’area 4,una quota di mercato di gran lunga superiore alla media nazionale”.
Il Vulture è un territorio splendido e incontaminato, dove l’omonimo monte fa da sfondo a scorci unici e ricchi di vegetazione. Proprio dal cuore di questo territorio, le rocce vulcaniche donano all’acqua minerale Cutolo Rionero Fonte Atella un’effervescenza unica e un prezioso mix di minerali che danno vita al suo gusto piacevole al palato ed alla sua equilibrata composizione, utile al benessere dell’organismo.
La nuova effervescente naturale è disponibile da oggi nei nuovi e pratici formati in PET da 1,5L e 0,5L. Nel 2016 è prevista l’introduzione sul mercato della linea vetro nei formati da 0,75L e da 1L e del pratico formato da 1L in PET.
Lo studio del Packaging ha puntato a valorizzare i tre elementi caratterizzanti della fonte Cutolo, il putto, la fontana e il cartiglio, frutto della tradizione e della riconoscibilità del brand. Per questo motivo è stata effettuata una reinterpretazione in chiave moderna dei valori originari che sono stati la forza ed il successo della marca. Anche il design delle bottiglie è stato sviluppato mettendo a frutto tutto il know how di  San Benedetto nella progettazione e realizzazione dei contenitori in PET, per essere eleganti e allo stesso tempo funzionali.

Lucart Group conferma la sua partnership con CHEP in nome di nuove sinergie

Lucart Group, fra i principali produttori europei di carte monolucide per imballaggi flessibili, carte tissue per uso igienico ed altri prodotti cartacei, ha rinnovato il contratto con CHEP per la distribuzione dei propri prodotti fabbricati nei siti italiani.

L’estensione della collaborazione con CHEP offre a Lucart l’opportunità di realizzare importanti sinergie logistiche e saving in termini di impatto ambientale.

Lucart è sempre stata attenta ad essere eticamente responsabile, promuovendo uno sviluppo equo e sostenibile sia dal punto di vista sociale che ambientale. Proprio in linea con questi valori e con i programmi che Lucart realizza per la riduzione dell’impatto ambientale, rientra la scelta del sistema CHEP. Il modello di pooling CHEP, infatti, permette il riciclo dei materiali e la riduzione delle emissioni di CO2 grazie a ottimizzazioni nei trasporti.

Il legno dei pallet CHEP proviene da foreste controllate: in questo senso, CHEP ha ottenuto le certificazioni rilasciate dalle organizzazioni FSC, Forest Stewardship Council, e PEFC, Programme for the Endorsement of Forest Certification.

Significative sono le riduzioni di impatto ambientale che Lucart realizza grazie al sistema di pooling CHEP rispetto a sistemi alternativi di gestione pallet: con i pallet CHEP si ottiene una diminuzione pari a circa il 50% delle emissioni di CO2, oltre che del 71% in termini di legno utilizzato e del 77% sui rifiuti in discarica.

“L’affidabilità del servizio, il controllo efficiente dei pallet e l’attenzione all’ambiente inclusi nell’offerta CHEP ci hanno convinti a proseguire la collaborazione, anche nell’ottica di lavorare con una logistica sostenibile in linea con i nostri valori” afferma Giovanni Illibato, Supply Chain Director di Lucart Group.

“La rinnovata fiducia di Lucart Group nei nostri confronti conferma la validità del nostro servizio di pallet pooling che assicura alle aziende che lo adottano notevoli miglioramenti nelle azioni di sostenibilità ambientale e nelle gestione della supply chain,” afferma Paola Floris, Country General Manager di CHEP Italia.

Coop: sempre più attenzione all’origine dei prodotti e al loro contenuto valoriale

“3 miliardi di euro di fatturato e una quota di mercato del 30%: numeri veramente importanti quelli registrati dal prodotto Coop e presentati nel corso di Marca 2016. E in linea con gli scenari delineati da Iri sulla Mdd, le linee più performanti sono quelle ad elevato contenuto valoriale come la Fior Fiore (l’eccellenza gastronomica), la Vivi Verde (il biologico) e la Bene.sì (i prodotti salutistici).

“Sostanzialmente – spiega Roberto Nanni, responsabile strategia prodotto a marchio Coop – abbiamo registrato una tenuta del fatturato e contemporaneamente per effetto della campagna convenienza “Prezzi Bassi Sempre” abbiamo ottenuto un significativo incremento a volume senza mai far venire meno la componente per noi irrinunciabile della qualità del nostro prodotto a marchio”.

Gli impegni per il 2016

Riguardo a questo fronte, Coop ha dichiarato di voler estendere il progetto “Origini Materie Prime” che permette ai consumatori in tempo reale, attraverso un semplice link al sito dedicato, di scoprire da dove provengono le principali materie che compongono quel prodotto ripercorrendo a ritroso la filiera, dalla tavola al campo. L’idea che ne sta alla base è che bisogna andare oltre all’indicazione del produttore e unica in Italia e in Europa Coop ha attivato questo progetto di informazione già da due anni. Accanto “al dove si produce”, bisogna poi sempre indicare anche “il come”: l’origine è un’informazione utile, ma altrettanto importanti sono le garanzie sulle modalità produttive, sui controlli, sulle caratteristiche di sicurezza e qualità dei prodotti. Tutti campi valoriali su cui Coop è da sempre fortemente impegnata e su cui continuerà a svolgere un’azione di costante presidio.

Esselunga a apre a Monza e assume 54 dipendenti

Esselunga apre il nuovo superstore di Monza in viale Libertà: il negozio, con 2500 metri quadri di superficie di vendita, è dotato di un ampio parcheggio a raso e interrato in grado di ospitare circa 920 autoveicoli.
All’interno del nuovo negozio sono impegnati 142 dipendenti; l’apertura del supermercato ha prodotto un importante impatto occupazionale sul territorio, in quanto sono entrate in azienda 54 nuove risorse residenti nel territorio.
Nell’ambito dei lavori per la costruzione del superstore, in classe energetica A, Esselunga ha riqualificato l’area al confine tra Monza e Concorezzo con importanti opere di adeguamento alla viabilità.
L’Esselunga di viale Libertà a Monza, prima apertura del 2016, sostituisce il vecchio supermarket di via Lecco, aperto nel 1971, seguendo il programma di rinnovo della rete con l’obiettivo di offrire alla Clientela negozi nuovi e aggiornati. Un servizio navetta collega via Lecco con il nuovo negozio di viale Libertà.
Esselunga è presente a Monza anche con i superstore di San Fruttuoso e di via Buonarroti e in provincia con altri 8 negozi a Vimercate, Arcore, Lissone, Desio, Seregno, Macherio, Paina di Giussano e Varedo.
I Clienti disporranno di tutti i reparti che hanno contribuito al successo del marchio Esselunga: Frutta e Verdura sfusa e confezionata con un’offerta di oltre 450 prodotti; Pescheria, con personale dedicato che offre pesce fresco già pulito; Macelleria con banco assistito; Gastronomia e un vasto assortimento di vini con oltre 700 etichette.
Nel negozio di viale Libertà Esselunga apre anche il 117° forno: panettieri specializzati, formati dalla “scuola dei mestieri” interna, offriranno ai clienti 18 varietà di pane fresco sfornato durante l’intero arco della giornata.
All’interno è stato inaugurato anche il bar Atlantic, una realtà consolidata nel campo della ristorazione presente in 81 negozi Esselunga.
Alle casse, la tecnologia di Esselunga per snellire e gestire in autonomia la spesa prevede moderne casse self-scanning e self-payment con utilizzo di lettore.
L’Esselunga di Monza viale Libertà è aperta dal lunedì al sabato dalle 8 alle 21; la domenica dalle 9 alle 20.

ASDA entra nella grande famiglia di EMD e il fatturato sale a 178 mld

Asda è nuovo Socio EMD. Grazie a questa nuova partnership, la catena di supermercati, dal 1999 di proprietà dell’americana Wal-Mart, aumenterà il suo potere di acquisto, generando risparmi significativi nell’approvvigionamento delle merci, che reinvestirà riducendo i prezzi e aumentando ulteriormente la qualità dell’offerta.
Come nuovo partner di EMD, Centrale europea che opera in 15 Paesi, Asda avrà accesso a nuovi e preziosi  di fornitura. Inoltre potrà cogliere sinergie di marketing e nuove opportunità con i brand europei e le private label. I 15 Soci di EMD comprendono circa 500 aziende distributrici di generi alimentari con oltre 150.000 punti di vendita in tutti i tipi di formato, principalmente nel dettaglio alimentare.
L’Amministratore Delegato EMD Philippe Gruyters ha dichiarato: “Con l’acquisizione del nuovo Socio Asda, EMD afferma la sua leadership tra le alleanze di acquisto e marketing che operano in Europa.” Con l’ingresso di Asda, il fatturato totale al consumo del gruppo EMD raggiungerà 178 miliardi di euro.
Per tutti i produttori che operano nel campo dei beni di largo consumo, questa partnership apre nuove opportunità.
Gli attori della partnership: Asda e EMD

Fondata negli anni Sessanta nello Yorkshire, Asda è uno dei retailer leader in Inghilterra, particolarmente competitivo sul fronte dei prezzi e dei servizi alla clientela, molto attivo anche nel commercio online.
Ogni settimana più di 18 milioni di clienti visitano i suoi 616 punti vendita – tra cui 32 Centri Commerciali, 332 Superstore, 34 Asda-Living Store, 201 Supermercati e 15 Stazioni di Servizio Indipendenti e siti Web – e sono serviti da piu’ di 172.000 addetti.
I siti www.asda.com e www.george.com arrivano a consegnare al 99% delle case del Regno Unito e presso i 650 siti “clicca e ritira”.
La sede principale dell’azienda si trova a Leeds, Yorkshire, mentre la divisione abbigliamento George è a Lutterworth, nel Leicestershire.

Presente in 15 Paesi europei, EMD è il gruppo di acquisto più importante per il settore alimentare al dettaglio e per quello dei beni di largo consumo ed è  considerato un partner fondamentale per il forte orientamento al cliente e per la sua  copertura di marketing.
Nella sede EMD a Pfäffikon, Svizzera, l’Amministratore Delegato Philippe Gruyters è responsabile di aggregare e incrementare gli interessi dei Soci – tutte primarie realtà distributive europee – e di coordinarne i benefici comuni.
Con un potenziale fatturato al consumo di 178 miliardi di euro, la Centrale ha ulteriormente consolidato i suoi contratti con i produttori di marca e la ricerca  e lo sviluppo di prodotti private label di successo.

L’elenco dei 15 Soci di EMD:

United Kingdom: ASDA                                        Norway: UNIL/NORGES GRUPPEN
Netherlands: SUPERUNIE                                   Finland: TUKO LOGISTICS
Germany: MARKANT AG                                    Sweden: AXFOOD
France: GROUPE CASINO                                  Denmark: DAGROFA
Switzerland: MARKANT Syntrade                       Czech Republic: MARKANT Cesko
Spain: EUROMADI Iberica                                   Slovakia: MARKANT Slovensko
Portugal: EUROMADI Port
Austria: MARKANT Österreich
Italy: ESD Italia

MDD: offerta, upgrade e pricing, le leve del successo secondo IRI

Come ogni buon marinaio sa, prima di tracciare una rotta, occorre fissare bene le coordinate. Le cose non cambiano quando si procede nei (più o meno) procellosi mari del mercato: servono punti di riferimento per capire in che acque si navighi.
Trend dei prezzi, clima di fiducia e attività promozionale diventano quindi parametri indispensabili per decifrare il contesto e interpretare una realtà in evoluzione come quella della marca del distributore. “Il mercato ha ricominciato a crescere, segnando un significativo +2,5% – ci spiega infatti Gianmaria Marzoli, Direttore Commerciale Retail di IRI –. E anche l’inflazione, da maggio, ha invertito la sua tendenza con effetto migliorativo su prezzi.
A guidare questo sprint sono stati essenzialmente i volumi (per il 2%) ma molto è dipeso anche dal miglioramento dell’economia (nonostante l’ancora elevatissima disoccupazione), dal clima di fiducia (nuovamente decollato) e dalla stagionalità particolarmente propizia, cui può essere attribuito un contributo alla una crescita dei volumi pari allo 0,5%.

 

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A questo contesto, già di per sé dinamico, si aggiunge un ulteriore tassello: la contrazione della pressione promozionale, che nel 2015 si è attestata al 27,7%, in calo dello 0,6% rispetto al 2014.
Si tratta di un fatto importante: è la prima volta che se ne registra una riduzione dell’incidenza mentre al contrario continua la costante erosione dell’efficacia di questa leva. È evidentemente in atto un cambio di passo che coinvolge anche la Marca del Distributore.
Da maggio, infatti, la marca commerciale ha ripreso a cavalcare un trend positivo: dopo un anno e mezzo caratterizzato da un pervasivo segno meno (che nel 2014 si è concretizzato in un pesante -2,5%), oggi si può finalmente constatare l’inversione di tendenza testimoniata da un timido ma pur sempre importante + 0,7%”.

Quindi si sta recuperando il terreno perduto…
Sarei cauto. Certamente il trend è ritornato in territorio positivo, ma i valori raggiunti due anni fa sono ancora lontani. Non dimentichiamo che la MdD continua a perdere quota di mercato: oggi si attesta al 18,2%, con una contrazione dello 0,4%. Anche se vi è da osservare che quest’anno come mai prima è netta la differenza di performance fra insegne che incrementano vendite e volumi e insegne che al contrario mostrano risultati negativi.

In termini di offerta come ci si sta orientando?
Direi che si tende a mantenerla stabile, ma operando una razionalizzazione che spinge a disinvestire sui primi prezzi e a puntare, invece, sul premium e sul biologico. Di fatto l’esperienza di questi anni ha fatto comprendere come inseguire i discount su un’offerta molto basica , non possa portare risultati concreti.
Così si è scelto di ridurre del 30-40% l’assortimento di primo prezzo, aumentando, invece, il numero di referenza alto di gamma. Un’operazione di trade up, insomma, che mira comunque a garantire  convenienza ai clienti: parliamo infatti di un premium price del 25% a fronte di uno del 70% per i brand industriali.

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Questo per quanto attiene all’alto di gamma. E il main stream?
È ancora lo zoccolo duro dell’offerta che vale tra l’80 e l’85% e a cui si sta cercando di dare un posizionamento più conveniente (oggi l’indice di prezzo è 84, mentre nel 2014 era 85).
Tuttavia è un posizionamento “facilmente insidiabile”: basta infatti che l’industria con i suoi brand lanci una promo del 30% ed ecco che la palla della convenienza passa nella sua metà campo: a questo punto non c’è più partita.
Anche perché la Marca Industriale, oggi, ha ridotto l’incidenza promozionale solo dello 0,5% a fronte di un ben più elevato 1,4% della Md.

Che strategia adottare allora?
Non smettere di affinare l’upgrade, da una parte. E dall’altra lavorare a un posizionamento di prezzo più continuativo e competitivo, rispetto a quello high low adottato dall’industria. E alcune Insegne stanno già da qualche tempo adottando questa strategia.
D’altro canto, se si vuole superare il 30% di quota di mercato, si tratta di un percorso pressoché obbligato.

Ma non si rischia di intaccare i margini?
Ritengo che ci siano ancora molte aree di efficienza e che discutere con i copacker non solo potrebbe aiutare ad aumentare i volumi, ma garantirebbe anche da perdite economiche. Ovviamente affinare la scala prezzo, in nome di una maggiore competitività, richiede un’operazione chirurgica e non certo un intervento lineare: bisogna cioè focalizzarsi su specifiche categorie e su prodotti di maggior valore. E tutto, mai dimenticarlo, senza andare a discapito della qualità.

 

TUTTOFOOD: il pensiero corre al 2017. Ed è già successo

TUTTOFOOD 2017:  a un anno e mezzo dalla prossima edizione si riconfermano i numerosi grandi nomi del settore, delle principali regioni produttive italiane, nonché di rilevanti associazioni dell’agroalimentare oltre che di aziende e collettive internazionali.

A oggi, infatti, è già stato prenotato oltre un terzo della superficie espositiva occupata nel 2015, una situazione identica a quella raggiunta a pari data della passata edizione. E questo, è bene sottolinearlo,  pur non essendoci più la concomitanza con EXPO: è dunque evidente il ruolo centrale assunto nel panorama europeo dalla rassegna milanese. In aumento, inoltre, la partecipazione di produttori internazionali, che – anche grazie all’Expo – associano ormai il food a Milano.

Una crescita costante che pone TUTTOFOOD in prima linea nella strategia del Gruppo Fiera Milano, che punta in maniera sempre più decisa a rafforzare la leadership delle manifestazioni direttamente organizzate con elevato potenziale di crescita, aumentando la penetrazione dei settori presidiati e la crescita internazionale.

La strategia riceverà nuova linfa anche dall’aumento di capitale che Fiera Milano Spa ha offerto in opzione agli azionisti per un controvalore di 66,8 milioni di euro, che consentiranno di ampliare i progetti di incoming buyer, comunicazione all’estero, workshop ed eventi e che incrementeranno l’affluenza di qualificati visitatori, in particolare internazionali.

“I primi riscontri di questo 2016 – sottolinea Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di Fiera Milanoci confermano che TUTTOFOOD ha saputo valorizzare al meglio il volano di EXPO in un’ottica a lungo termine. Le nuove risorse provenienti dall’aumento di capitale ci permettono di rafforzare ulteriormente le azioni dirette alla crescita dell’internazionalizzazione del nostro business, valorizzando l’appeal del Made in Italy.”

“Nel nostro portafoglio – ha concluso Peraboni – spiccano appuntamenti leader in settori dove l’Italia è il riferimento mondiale. La crescente internazionalizzazione è per noi un passaggio indispensabile per contribuire anche nei prossimi decenni all’ulteriore sviluppo del sistema fieristico e dell’intera economia”.

L’edizione 2017

L’adesione delle aziende al progetto TUTTOFOOD è da collegare anche alle molte novità dell’edizione 2017, che vedrà l’inserimento di due nuovi settori merceologici, con lo sviluppo della presenza nel comparto ortofrutticolo, avviata nel 2015 con la prima edizione di Fruit Innovation, e che completerà la manifestazione con i prodotti della filiera; e con l’altra grande première TUTTOHEALTH / Spazio Nutrizione. Grazie all’accordo siglato tra Fiera Milano e Akesios, società specializzata nell’organizzazione di convegni e congressi medico-scientifici, TUTTOFOOD 2017 si arricchirà infatti, oltre che di un’area espositiva dedicata, di un programma di convegni che si fa momento di conoscenza e condivisione coinvolgendo nuove figure come medici, nutrizionisti, dietisti, operatori del benessere, personal trainer e dei farmacisti grazie a un’agenda di grande rigore scientifico. Partnership che rafforza il ruolo di TUTTOFOOD come centro nevralgico internazionale per il dibatto su nutrizione e salute, oltre che insostituibile piattaforma di business.

Nell’ambito dei settori tradizionali, sta raccogliendo molto consenso PASTA ITALIA, che nasce dalla partnership di Fiera Milano con AIDEPI, Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, che ha scelto TUTTOFOOD come manifestazione di riferimento per promuovere a livello internazionale il valore della pasta nella dieta mediterranea.

In crescita anche le adesioni a tutti gli altri settori di TUTTOFOOD: dalle imprese del lattiero-caseario al grocery, dal settore oleario – con la grande riconferma di Unaprol – a quello del green, dal settore carne e salumi – con la riconferma grazie ad ASSICA dei principali attori italiani del comparto – al dolciario grazie ancora alla partnership con AIDEPI, all’ittico, al beverage.

E un nuovo progetto garantirà la crescita di TUTTOFROZEN, l’area riservata al surgelato, sviluppata insieme ad UNAS, per presentare una modalità di conservare gli alimenti che coniuga la freschezza e la naturalità con la comodità, sempre più richiesta dagli stili di vita dei consumatori.

Novità della prossima edizione è anche il road show internazionale di TUTTOFOOD, organizzato in collaborazione con ITA-Ice, che con diverse tappe toccherà Europa ed Extra Europa nel 2016 e 2017.

Evoluzione costante: ecco il segreto che ha portato TUTTOFOOD, in sole 5 edizioni, alla terza posizione tra le fiere agroalimentari B2B in Europa e di gran lunga al primo posto in Italia. Un primato fatto dalla qualità del business prima ancora che dai (grandi) numeri. Lo conferma anche il parere degli operatori, praticamente all’unanimità: ben il 94% degli espositori è soddisfatto della qualità dei visitatori allo stand, l’88% dell’affluenza e l’86% dei contatti generati.

Simply e MDD: ottimi numeri e carte in regola per Marca2016

Con un ottimo 18,5% nel grocery dei supermercati diretti e uno splendido 30% delle vendite nei reparti Dolci, Bevande e Surgelati, Simply conferma il trend di crescita in termini di quota dei propri prodotti MDD. E questo grazie alle performance a doppia cifra della linea biologica Bio Simply e della linea top di gamma Passioni Simply. Con queste “credenziali” l’insegna partecipa alla dodicesima edizione di Marca, (BolognaFiere il 13 e 14 gennaio).

“La nostra strategia per il 2016 prevede un rafforzamento di tutte le linee dedicate al Benessere e alla Buona Alimentazione – commenta Erica Fiore, Responsabile Offerta, Display e Marca Privata Simply® e Membro del Comitato Tecnico Scientifico di Marca –. Oltre alla linea Vita&Gioia, dedicata a chi predilige un’alimentazione a ridotto contenuto di zuccheri e grassi e ricca in fibre, è previsto un grande sviluppo su tutto il comparto del Biologico, declinato anche nei reparti freschi dell’ortofrutta e della carne, e un rafforzamento della linea Senza Glutine. Grande slancio innovativo è previsto anche sulla nostra linea premium Passioni, che in questi anni continua a registrare una crescita continua; mentre la linea Simply mainstream sarà il cuore della nostra strategia assortimentale, con la ricerca di una copertura sempre più ampia dei bisogni e di un posizionamento sempre conveniente”.

L’assortimento

L’assortimento della MDD Simply è in continua evoluzione, sia in termini di approfondimento della linea standard, per presidiare tutti i comparti e i bisogni dei clienti, sia come sviluppo in profondità delle linee specialistiche, per coprire anche le nicchie di consumo legate ai nuovi trend del mercato.

Oltre 2.000 le referenze, che offrono ai clienti una qualità allineata ai leader ma con un risparmio medio del 30% e un’ampia scelta in termini di copertura e di proposta di prezzo: dalla linea alto di gamma Passioni Simply alla linea primo prezzo Simply Basic. Per completare l’offerta, sono presenti anche sei linee specialistiche: Bio con prodotti provenienti da agricoltura biologica, Vita&Gioia dedicata al benessere, I Sapori delle Regioni con produzioni tipiche regionali della tradizione gastronomica italiana, Equosolidale con prodotti provenienti dai paesi in via di sviluppo certificati da CTM Altromercato, Bimbo Bel dedicata all’infanzia, Eco con detergenti e prodotti in cellulosa certificati Ecolabel e la nuova Senza Glutine creata per i celiaci.

In Fiera

kamutTra le novità presentate a Marca 2016, i prodotti da forno al kamut della linea Bio, le tavolette di cioccolato senza zucchero di Vita&Gioia, le linee di cereali e legumi secchi Bio e Passioni, la linea di frutta secca Passioni, la linea di pestati in olio evo Passioni, i cuori di salmone surgelati Passioni e le esclusive linee di carne Bio e Passioni.vita e gioia

Tutte le novità della MDD Simply saranno supportate da un articolato piano di comunicazione interna ed esterna, che avrà come fulcro il punto vendita attraverso, attività promozionali, di pricing e campagne a tema. Anche nel 2016, inoltre, verranno utilizzati i nuovi media, attraverso partnership con siti di ricette e attività sul nostro sito web e sui canali social ViviSimply.

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