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Wafer e tortine, la Pasqua secondo Loacker

Una raffinata confezione da collezione, da regalare o regalarsi, con il meglio della linea “Classic Wafer”. Al suo interno un mix di bontà Loacker con fragranti wafer farciti con le creme più amate (Napolitaner, Cremkakao, Napolitaner, Chocolat e Dark Noir Chocolat).

Un must have per chi non rinuncia all’uovo pasquale ma vuole stupire con un’idea davvero originale è l’uovo di Pasqua secondo Loacker. Contiene 6 Tortina Minis Original della linea “Gran Pasticceria: cialdine leggere e croccanti con un cuore di golosa crema, ricoperte di finissimo cioccolato al latte.

Martina-Gdo: convergenza su promozione Dop e Igp e trasparenza su origine del latte

È soddisfatto il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina per l’esito dell’incontro di ieri con le principali sigle della Gdo che operano in Italia.

«La grande distribuzione – ha detto il Ministro Martina – può svolgere un ruolo ancora più determinante nel rilancio del comparto agroalimentare italiano e il Governo è impegnato per favorire questo processo. Sono soddisfatto in particolare per la convergenza sulla nostra proposta di dare un’informazione chiara e trasparente al consumatore in merito alla zona di mungitura del latte, evidenziando l’origine del prodotto e dando così uno strumento di maggiore competitività alle aziende. Anche sul fronte dei prodotti Dop e Igp iniziamo un lavoro di valorizzazione per aprire nuovi spazi e per promuovere meglio questi marchi di qualità riconosciuta. Sono convinto, poi, che la nostra Rete del lavoro agricolo di qualità potrà contribuire a dare un metro certo e riconosciuto dallo Stato per la certificazione etica delle aziende, sgravando da questo compito le imprese della distribuzione. C’è molto lavoro da fare su questi fronti, così come su quello dell’internazionalizzazione, ma ci sono anche le premesse per fare il salto di qualità necessario».

Durante l’incontro sono stati affrontati i principali temi relativi al mercato dei prodotti agroalimentari nazionali, all’organizzazione della filiera e alla distribuzione del valore all’interno della stessa.

Quattro i punti di lavoro presentati dal Ministro e condivisi da tutti i soggetti al tavolo. In particolare:

1) Operazione straordinaria di promozione dei prodotti di qualità Dop e Igp nazionali con azioni dedicate nei negozi della Distribuzione organizzata, abbinata a una campagna di educazione alimentare e di promozione verso i consumatori.

2) Investimento nella Rete del lavoro agricolo di qualità, la cui cabina di regia si è insediata ieri presso l’Inps, come strumento di contrasto al lavoro nero e per la certificazione etica dei produttori fornitori della Gdo in ottica di semplificazione.

3) Sostegno all’export con piattaforme logistico distributive all’estero per accrescere il mercato dei prodotti italiani a livello internazionale.

4) Maggiore coordinamento su alcune filiere a partire da quella lattiero casearia dove anche un intervento della distribuzione può contribuire nella gestione del delicato passaggio di fine del regime delle quote. In particolare c’è stata adesione alla proposta del Ministero di garantire al consumatore una maggiore trasparenza sull’origine del latte, attraverso un segno chiaro e omogeneo per l’indicazione della zona di mungitura in etichetta.

Infografica. Cerved: si riducono i ritardi di pagamento, nonostante la crisi

Tra luglio e settembre 2014 si sono ridotti i tempi medi di liquidazione delle fatture: i ritardi di pagamento hanno toccato un minimo dal 2012 ed è proseguito per il quinto trimestre consecutivo il calo dei protesti tra le imprese, con livelli che sono tornati al di sotto di quelli pre-crisi in molti settori e regioni della Penisola. Lo rileva l’ultima rilevazione dell’Osservatorio sui protesti e pagamenti delle imprese del Cerved, cui si riferisce l’infografica che presentiamo.

Secondo i dati dell’Osservatorio, tra luglio e settembre 2014 le imprese hanno pagato in media le proprie fatture in 77,5 giorni, 0,2 giorni in meno rispetto allo stesso periodo del 2013 e 3,7 giorni in meno del 2012.

Quattro i motivi principali che spiegano, secondo il Cerved, come mai in tempi di crisi si sono ridotti i ritardi di pagamento: l’espulsione dal mercato dei cattivi pagatori, una maggiore cautela nel concedere credito commerciale, richiesta di scadenze sempre più brevi nei settori più a rischio, riduzione dei protesti per un minore impiego di assegni e cambiali.

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Nei supermercati NaturaSì e CuoreBio i prodotti bio liberi dalla ‘ndrangheta della Coop Goel Bio

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A sinistra Fabio Brescacin Presidente di EcorNaturaSì, a destra
Vincenzo Linarello, presidente del Gruppo Cooperativo Goel

La promozione dei valori più forti dell’agricoltura biologica con un’attenzione alla tutela economica e sociale del territorio è al centro dell’intesa tra GOEL Bio ed EcorNaturaSì.

GOEL Bio, infatti, è espressione del Gruppo Cooperativo GOEL  e nasce per opporsi alle aggressioni e alle infiltrazioni della ‘ndrangheta in ambito agricolo oltre che per creare condizioni di dignità per i produttori soci e per i lavoratori. Agrumi e prodotti della terra calabrese che nascono da aziende agricole riscattate alla ‘ndrangheta, alle quali viene garantito il giusto prezzo per il loro lavoro e dove, attraverso l’applicazione di un rigoroso protocollo etico, non esiste lavoro nero e illegale.

L’intesa tra Goel Bio ed EcorNaturaSì prevede la distribuzione dei prodotti freschi (arance, clementine, bergamotti, cipolla rossa, peperoncino) e confezionati (olio extra-vergine di oliva, miele, vellutata di cipolla rossa, di peperoncino, marmellata di bergamotto, di agrumi freschi, di clementine) nei supermercati NaturaSi e CuoreBio e in tutti i negozi specializzati in alimentazione biologica del territorio nazionale.

Il gruppo EcorNaturaSì ha inoltre aderito al progetto GOEL Bio come socio sovventore nella convinzione che investire sull’etica crea prospettive di sviluppo per tutti.

Spiega Fabio Brescacin Presidente di EcorNaturaSì: «Operare nel bio non significa solo sostenere la qualità del prodotto e dare un cibo sano alle persone, ma significa lavorare per un sano sistema agricolo, ecologicamente ma anche socialmente, quindi uscire dalla piaga del lavoro nero a cui molte aziende spesso sono spinte a causa dei prezzi troppo bassi dei prodotti agricoli e da forme di illecite appropriazioni dei terreni agricoli».

Vincenzo Linarello, presidente del Gruppo Cooperativo GOEL ha affermato che “Opporsi alla ‘ndrangheta non è un problema ormai solo dei Calabresi. Così come il rispetto della dignità dei produttori agricoli e dei lavoratori è un investimento che giova anche ai consumatori. Il futuro è un’opera comunitaria dove nessun interesse di parte deve essere posto sopra quello degli altri: conciliare l’interesse di tutti è la vera sfida dell’etica e dell’innovazione.”

GOEL Bio sta potenziando la produzione di agrumi grazie alla costruzione di un nuovo centro di confezionamento nella Locride che nascerà grazie all’importante sostegno di Enel Cuore che ne sta cofinanziando l’investimento. Questo consentirà presto di poter accogliere nuovi produttori in GOEL Bio e ampliare la distribuzione di agrumi biologici.

The memory mirror makes its debut in Neiman Marcus: and the real fitting room becomes virtual

Mirror mirror on the wall do I look better in the red dress or the blue one? It will be easier to answer this crucial question thanks to MemoMi, the memory mirror of MemoMiLabs Inc, for the time being installed in Neiman Marcus stores in San Francisco.

The mirror, which is actually a screen with a camera, has three key features: it provides a 360° view of the person, it stores and compares the “try-ons” of the various garments and allows immediate sharing on social media to seek the advice of friends and relatives. In short, this screen promises to integrate real and virtual experiences, just what the customer of the Third Millennium is asking for.

Memory Mirror – The World’s first Digital Mirror from MemoMi Labs Inc on Vimeo.

And it’s not just an isolated case. At the end of 2014, Rebecca Minkoff, in association with eBay, opened an interactive store in New York with “smart” screens in the fitting rooms showing digital content, allowing customers to browse the store catalogue and interact with staff and suggesting complementary items.

More than a war between real and virtual, therefore, alliances are being forged which at the moment are finding their expression in fashion.

Linkontro Nielsen si focalizza sull’Energia d’impresa

L’annuale appuntamento delle imprese del largo consumo e della business community più allargata con Linkontro Nielsen in Sardegna è entrato nella fase calda: definito il tema, rifatta l’immagine, aperte le iscrizioni.

Il tema sceltoper l’edizione 2015 (21-24 maggio) è volto all’investigazione dell’Energia d’impresa, a individuare e condividere la strategia di crescita per un futuro sostenibile. “La lunga e pesante crisi che attanaglia il Paese sembra non lasciare spazio a visioni ottimistiche. Ma è compito della classe dirigente – si legge nella nota di lancio dell’evento – non solo della politica, ricercare possibili soluzioni e adottare comportamenti adeguati al cambiamento di passo. In questi ultimi anni Linkontro si è fatto interprete di questa necessità, proponendo storie di uomini e imprese che ce l’hanno fatta, nonostante tutto”.

Tra le relazioni si segnala la testimonianza di William Gillispie, Senior Executive IBM Global Business Services Retail Center of Competence su che cosa i consumatori si aspettano dai Retailer di domani.

Con l’edizione 2015 si apre un nuovo ciclo de Linkontro: quest’anno l’evento è dedicato al consumatore contemporaneo che si muove nei cambiamenti creati dall’era digitale e dall’avanzare dell’economia della condivisione. Il focus si sposta dall’ingaggio e network (link) alla condivisione e partecipazione (on).

L’obiettivo è quello di chiamare a raccolta risorse, progetti, visioni, sogni, con l’obiettivo di creare energia nuova, contrastare questo nostro lungo declino e alimentare con determinazione ed entusiasmo un nuovo rinascimento.

A segnare questo cambiamento di registro di cui Linkontro vole farsi interpreste è il nuovo sito e il nuovo logo, che evidenzia l’importanza di essere ON, con un forte orientamento alla condivisione e partecipazione.

C’è tempo fino al 30 aprile per iscriversi. Le iscrizioni a Linkontro Nielsen 2015 si effettuano online e vengono elaborate dalla segreteria iscrizioni, che provvederà a confermare ai partecipanti l’iscrizione dopo aver controllato l’avvenuto pagamento.

Al via l’Ipo di OVS per sostenere i piani di sviluppo

È partita ieri per conlcudersi il 24 febbraio l’operazione di collocamnto sul mercato telematico azionario di OVS (insegne OVS e Upim) del Gruppo Coin.

Oggetto del collocamento sono 101.000.000 Azioni ordinarie della Società rappresentative del 44,5% del capitale sociale, con un prezzo di collocamento compreso in una forbice di prezzo tra 4,00 euro e 5,40 euro. In caso di integrale esercizio dell’Opzione Greenshoe, la percentuale di capitale sociale di OVS rappresentata dalle azioni ordinarie oggetto dell’Offerta Globale di Vendita e dell’Opzione Greenshoe sarà pari al 49,3%.

Il termine dell’operazione è fissato per il 2 marzo, data in cui dovranno essere pagate le azioni assegnate.

L’operazione, ha spiegato alla stampa l’amministratore delegato di OVS Stefano Beraldo non serve per ripianare l’indebitamento del Gruppo Coin, ma è necessaria per rafforzare la rete commerciale, che conta più di 1000 punti vendita, soprattutto in Italia, con un programma di aperture di circa 30 negozi all’anno. «Il mercato italiano è molto frammentato: i primi cinque operatori del settore hanno il 12%, ma in dieci anni questa quota è destinata a crescere. E noi vogliano essere protagonisti”, ha dichiarato Beraldo.

Il Gruppo OVS è posseduto da BC Partners, società di private equity leader a livello internazionale e, nell’esercizio chiuso al 31 gennaio 2014, ha registrato ricavi consolidati pari a Euro 1.136 milioni.

Alexandre Ricard è il nuovo Ceo del gruppo Pernod Ricard

Dopo 15 anni al vertice di Pernod Ricard Pierre Pringuet lascia il posto al nuovo Ceo Alexandre Ricard, nipote di Paul Ricard, fondatore dell’impero dei superalcolici. Ricard giunge al vertice del gruppo dopo una carriera cominciata nel 2003 che l’ha portato ad assumere responsabilità crescenti fino a diventare Managing Director della rete distributiva del gruppo.

Al momento dell’insediamento Ricard ha dichiarato di condividere la strada fin qui intrapresa e di volere accelerare il percorso di crescita.  «La strategia di organizzazione decentrata e gli investimenti nei prodotti di fascia alta rimarranno gli asset fondamentali del nostro modello di crescita. L’eccellenza operativa in ogni mercato sarà la chiave vincente per continuare a crescere», ha detto.

In concomitanza della nomina di Alexandre Ricard e del rinnovo dei vertici, il gruppo ha annunciato il buon andamento dell’ultimo semestre. I dati hanno infatti rilevato un consolidamento delle vendite (+1%) per un totale di 4,6 miliardi di euro e un utile stabile a 1,3 miliardi di euro. Per il 2014/15 è stata confermata l’indicazione di crescita organica tra l’1% e il 3% del profitto da operazioni ricorrenti.

Pernod Ricard è l’azienda co-leader a livello mondiale nel settore wine & spirits con un fatturato nell’esercizio 2013-2014 di 7.945 milioni di euro. In portafoglio numerosi marchi, tra i quali Absolut Vodka, Ramazzotti, Havana Club, Chivas Regal, Wyborowa, Ballantine’s, The Glenlivet, Jameson, Ricard, Malibu, Martell, Beefeater, Kahlúa, Jacob’s Creek, Montana, G.H. Mumm, Perrier-Jouët.

Ds Group inaugura la digital boutique multicanale con Samsung, Microsoft, Sap e Intel

Arriva la boutique digitale per i brand della moda e del lusso, insieme opportunità di competitività e di crescita e possibilità per i clienti di accedere a un’esperienza di acquisto coinvolgente grazie all’interazione tra internet e il punto vendita atraverso dispositivi smart.

A lanciare la soluzione omnichannel è DS Group, azienda italiana di consulenza ICT specializzata nella progettazione e nello sviluppo di soluzioni applicative mobile multipiattaforma e multidevice; fra le aree di maggiore focalizzazione per DS Group vi è la Digital Retail Experience, in cui ha affiancato nei percorsi di innovazione e di digital transformation marchi prestigiosi come Valentino, Calzedonia, Luxottica, Pinko.

Sulla base di tali esperienze nel retail e grazie a un ecosistema di partner leader di mercato come Samsung Electronics, Microsoft, SAP, Intel, Ingenico, Motorola, DS Group ha creato la Digital Boutique, spazio tecnologico basato sull’integrazione fra dinamiche proprie del retail e tecnologie digitali che oggi è possibile visitare presso la sua sede milanese. Un centro di eccellenza sul modello di negozio innovativo che DS Group sta progettando insieme ai propri clienti.

Centrale è il ruolo dei partner tecnologici che hanno partecipato al processo creativo e di sviluppo, operando con il team di DS Group; la Digital Boutique è quindi dotata delle migliori tecnologie per un modello di Multichannel Retail Experience di avanguardia. In particolare, Samsung Electronics ha fornito schermi LFD, videowall, soluzioni di digital signage e tablet per la cura degli aspetti tecnologici visuali; Microsoft, oltre a fornire i tablet Surface Pro 3 e gli smartphone Lumia 1520 e 830, ospita ed eroga l’intera piattaforma tecnologica attraverso la propria piattaforma cloud Azure; Intel ha supportato il progetto fornendo le tecnologie innovative in grado di migliorare la relazione con il cliente (soluzioni di digital signage) e per la gestione e l’analisi dei dati di mobile payment (dispositivi NUC – Next Unit of Computing). Sap Mobile Platform ha permesso di gestire soluzioni di mobilità su larga scala, basandosi sull’integrazione della migliore tecnologia mobile Sap in un’unica soluzione end-to-end.

Il layout e l’estetica di questo spazio sono stati realizzati dal designer Alessandro Luciani con i canoni di una boutique di lusso per struttura e stile; lo showroom di Milano propone quindi un percorso fisico ed emozionale attraverso le tecnologie digitali, seguendo le tappe che portano a una nuova esperienza d’acquisto.

Le tappe del tour tecnologico nella Digital Boutique

Cuore di tutta la struttura è Combenia, piattaforma che DS Group ha sviluppato specificamente per il retail per integrare le diverse tecnologie; ogni tecnologia supporta una tappa specifica dell’esperienza di acquisto.

1 – Si parte da riconoscimento e mappatura (Store Analytics and Virtual Check-In) del cliente che entra nel negozio: attraverso tecnologie di rilevazione fra cui telecamere, beacon e wi-fi, mappa gli ingressi della persona e la permanenza nello store e ne individua le caratteristiche principali (può essere usata anche fuori dalla vetrina per quantificare le presenze dei passanti nei diversi momenti della giornata); permette quindi di identificare e profilare il consumatore e attuare comunicazioni personalizzate.

2 – Seconda tappa, Interactive Digital Signage: un grande schermo, per mezzo di una web cam incorporata, proietta video e contenuti personalizzati proponendo outfit diversi a seconda del sesso e della fascia d’età della persona.

3 –  Hybrid Shop Experience con tavoli e totem touch interattivi che permettono al consumatore l’e-shop direttamente nello store: mentre prova un capo, può selezionare ulteriori misure e colori da catalogo e ordinare modelli non disponibili in negozio, con consegna successiva a casa o altra destinazione;

4 – Smart Dressing Room: il camerino multimediale che, all’ingresso del cliente, effettua la rilevazione dei capi muniti di tag in transito, consentendo alla marca di effettuare statistiche tra il provato e il venduto e profilare le preferenze delle persone; inoltre, può raccogliere feedback sull’abito provato attraverso lo specchio touch screen interattivo che, adeguandosi alle scelte del cliente comunicate con un ‘tap’, propone altri outfit o prodotti;

5 – Mobile Payment: i dispositivi mobili dedicati al pagamento, fra cui il Mobile Pos, che, sempre mantenendo massima sicurezza, smaterializzano il punto cassa eliminando le code e le attese e garantendo flessibilità e comodità.

Ogni momento della customer experience è disponibile e governato da un dispositivo mobile in dotazione allo store manager e allo staff in store, messo quindi nelle condizioni di mappare e seguire il cliente in tutte le fasi dell’esperienza di acquisto, fornendo da un lato un servizio a valore per il consumatore, dall’altro raccogliendo dati preziosi per l’analytics/intelligence dello store e del brand.

Ds Group inaugura la digital boutique multicanale con Samsung, Microsoft, Sap e Intel

Arriva la boutique digitale per i brand della moda e del lusso, insieme opportunità di competitività e di crescita e possibilità per i clienti di accedere a un’esperienza di acquisto coinvolgente grazie all’interazione tra internet e il punto vendita atraverso dispositivi smart.

A lanciare la soluzione omnichannel è DS Group, azienda italiana di consulenza ICT specializzata nella progettazione e nello sviluppo di soluzioni applicative mobile multipiattaforma e multidevice; fra le aree di maggiore focalizzazione per DS Group vi è la Digital Retail Experience, in cui ha affiancato nei percorsi di innovazione e di digital transformation marchi prestigiosi come Valentino, Calzedonia, Luxottica, Pinko.

Sulla base di tali esperienze nel retail e grazie a un ecosistema di partner leader di mercato come Samsung Electronics, Microsoft, SAP, Intel, Ingenico, Motorola, DS Group ha creato la Digital Boutique, spazio tecnologico basato sull’integrazione fra dinamiche proprie del retail e tecnologie digitali che oggi è possibile visitare presso la sua sede milanese. Un centro di eccellenza sul modello di negozio innovativo che DS Group sta progettando insieme ai propri clienti.

Centrale è il ruolo dei partner tecnologici che hanno partecipato al processo creativo e di sviluppo, operando con il team di DS Group; la Digital Boutique è quindi dotata delle migliori tecnologie per un modello di Multichannel Retail Experience di avanguardia. In particolare, Samsung Electronics ha fornito schermi LFD, videowall, soluzioni di digital signage e tablet per la cura degli aspetti tecnologici visuali; Microsoft, oltre a fornire i tablet Surface Pro 3 e gli smartphone Lumia 1520 e 830, ospita ed eroga l’intera piattaforma tecnologica attraverso la propria piattaforma cloud Azure; Intel ha supportato il progetto fornendo le tecnologie innovative in grado di migliorare la relazione con il cliente (soluzioni di digital signage) e per la gestione e l’analisi dei dati di mobile payment (dispositivi NUC – Next Unit of Computing). Sap Mobile Platform ha permesso di gestire soluzioni di mobilità su larga scala, basandosi sull’integrazione della migliore tecnologia mobile Sap in un’unica soluzione end-to-end.

Il layout e l’estetica di questo spazio sono stati realizzati dal designer Alessandro Luciani con i canoni di una boutique di lusso per struttura e stile; lo showroom di Milano propone quindi un percorso fisico ed emozionale attraverso le tecnologie digitali, seguendo le tappe che portano a una nuova esperienza d’acquisto.

Le tappe del tour tecnologico nella Digital Boutique

Cuore di tutta la struttura è Combenia, piattaforma che DS Group ha sviluppato specificamente per il retail per integrare le diverse tecnologie; ogni tecnologia supporta una tappa specifica dell’esperienza di acquisto.

1 – Si parte da riconoscimento e mappatura (Store Analytics and Virtual Check-In) del cliente che entra nel negozio: attraverso tecnologie di rilevazione fra cui telecamere, beacon e wi-fi, mappa gli ingressi della persona e la permanenza nello store e ne individua le caratteristiche principali (può essere usata anche fuori dalla vetrina per quantificare le presenze dei passanti nei diversi momenti della giornata); permette quindi di identificare e profilare il consumatore e attuare comunicazioni personalizzate.

2 – Seconda tappa, Interactive Digital Signage: un grande schermo, per mezzo di una web cam incorporata, proietta video e contenuti personalizzati proponendo outfit diversi a seconda del sesso e della fascia d’età della persona.

3 –  Hybrid Shop Experience con tavoli e totem touch interattivi che permettono al consumatore l’e-shop direttamente nello store: mentre prova un capo, può selezionare ulteriori misure e colori da catalogo e ordinare modelli non disponibili in negozio, con consegna successiva a casa o altra destinazione;

4 – Smart Dressing Room: il camerino multimediale che, all’ingresso del cliente, effettua la rilevazione dei capi muniti di tag in transito, consentendo alla marca di effettuare statistiche tra il provato e il venduto e profilare le preferenze delle persone; inoltre, può raccogliere feedback sull’abito provato attraverso lo specchio touch screen interattivo che, adeguandosi alle scelte del cliente comunicate con un ‘tap’, propone altri outfit o prodotti;

5 – Mobile Payment: i dispositivi mobili dedicati al pagamento, fra cui il Mobile Pos, che, sempre mantenendo massima sicurezza, smaterializzano il punto cassa eliminando le code e le attese e garantendo flessibilità e comodità.

Ogni momento della customer experience è disponibile e governato da un dispositivo mobile in dotazione allo store manager e allo staff in store, messo quindi nelle condizioni di mappare e seguire il cliente in tutte le fasi dell’esperienza di acquisto, fornendo da un lato un servizio a valore per il consumatore, dall’altro raccogliendo dati preziosi per l’analytics/intelligence dello store e del brand.

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