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Francesco Pugliese (CEO of Conad) is the new Chairman of Core

Francesco Pugliese, Ceo ofConad and Chaiman of Core

Francesco Pugliese, CEO of Conad, has been elected Chairman of Core, the new strategic alliance including Colruyt (Belgium), Conad, Coop (Switzerland) and Rewe Group (Germany). An alliance capable of responding to the growing competitive challenges of competition in Europe and the internationalisation of agri-food product trade.

Based in Brussels, the legal status is that of a Belgian cooperative society.

In 2013 the four groups recorded a turnover of approx. 90 billion euros – approx. 6.7% of the value of the entire European market – with a network of 20 thousand outlets in 18 European countries.

The Board of Directors includes Frans Colruyt and Christophe Dehandschutter (Colruyt), Joos Sutter and Philipp Wyss (Coop Suisse), Alain Caparros and Manfred Esser (Rewe Group) and Francesco Avanzini (Conad).

 

 

 

Conad chiude a +1,5% il 2014. A febbraio lo sbarco in Cina

Nel consueto incontro con la stampa di fine anno l’amministratore delegato di Conad  Francesco Pugliese ha presentato il preconsuntivo 2014 e i programmi di Conad per il 2015, non senza dare qualche stoccata all’industria di marca.
Cominciamo dai numeri.

Nel 2014 Conad registra una performance in controtendenza rispetto all’andamento del mercato, con il giro d’affari attestato a 11,73 miliardi di euro – 173 milioni in più del 2013 –, in crescita dell’1,5 per cento (fonte: Fatturato Rete Conad). Risultato ottenuto con la riqualificazione della rete di vendita e un piano strategico di sviluppo realizzato anche per linee esterne (Billa, Despar e Eurospar). La rete è cresciuta con 351 punti di vendita, 89 dei quali rappresentati da nuove aperture mentre il resto sono ristrutturazioni o cambi di insegna. L’investimento complessivo è stato di 350 milioni di euro e ha creato 1.890 nuovi posti di lavoro, portando il totale a 48.604.

Ad inizio 2015 la rete si amplierà con altri 40 punti di vendita Billa, frutto di acquisizioni per 38.581 mq e un fatturato stimato di 205 milioni di euro. Servirà a incrementare la quota di mercato, salita quest’anno all’11,4 per cento, e rafforzare la leadership nel canale supermercati, ora al 18,6 per cento (+0,4 punti percentuali rispetto al 2013), e nei punti di vendita di prossimità, al 14,3 per cento (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo).

La rete
SuperstoreNel complesso la rete di vendita cresce di 33.818 mq, pur essendo diminuita di 12 unità rispetto al 2013 a causa della riorganizzazione: i punti di vendita sono 3.007 (37 Conad Ipermercato, 192 Conad Superstore, 1.003 Conad, 970 Conad City, 560 Margherita Conad, 180 Todis e 65 altri canali) per 1.784.461 mq di superficie. Una rete che soddisfa ogni esigenza di acquisto e che è improntata all’impegno per l’italianità dei prodotti.  “Dopo la chiusura del rapporto con Leclerc abbiamo riportato gli ipermercati sotto l’insegna Conad. 22 li abbiamo trasformati in Superstore, altri li abbiamo ridimensionati nela superficie. Oggi tutti gli ipermercati viaggiano con una crescita dell’1%. Le operazioni di rebranding saranno terminate nel corso del 2015” ha detto Pugliese.

“Non abbiamo bisogni di metro quadrati in più, ma di punti vendita in line con le esigenze di oggi. Oggi abbiamo verificato che rimodernare il punto vendita genera da subito un aumento di vendite del 25-30%. Realizzarne uno nuovo ha dei tempi, anche da questo punto di vista, decisamente più lunghi”.

Promozioni=cocaina
Sull’industria di marca, rilevando come il 53% delle aziende del largo consumo ha ridotto gli investimenti in comunicazione nei primi 9 mesi del 2014, il 40% ha ridotto la comunicazione e aumentato le promozioni e solo il restante ha investito di più in comunicazione e ridotto le promozioni, Pugliese ha affermato: “La pressione promozionale è una droga che prima o poi ci travolgerà. Sono come la cocaina che dà dipendenza dopo averla assunta la prima volta. Come porvi rimedio? Noi abbiamo scelto due strade: la valorizzazione dell’insegna e la targettizzazione dei clienti. Perché il commercio deve passare dalla massificazione alla targettizzazione dell’offerta. Non parlo delle promozoni ad personam. Quelle sono nel libro dei sogni. Noi stiamo sviluppando un sistema di scavo nei big data dei comportamenti dei nostri clienti in tutti i touch point per individuare dei cluster su cui lavorare.
Già nel 2014 come Conad abbiamo ridotto la pressione promozionale di un punto percentuale. Occorre arrivare a un corretto posizionamento del prezzo dei prodotti”.

 Robin Hood e lo sceriffo di Nottingham
“Non siamo Robin Hood. Come distributori negli ultimi cinque anni abbiamo visto i nostri margini scendere sempre di un po’, i bilanci dell’industria crescono. Noi stiamo ridando alla gente ciò di cui ha bisogno, ma non possiamo durare a lungo”.

La Marca del distributore
Per il primo anno la MDD segna il passo. “Per gli altri. In Conad è cresciuta del 5,4% a valore e del 2,7% a volume. Mi piacerebbe sapere quante sono le industrie di marca che possono vantare questi dati. Se hanno volumi e valori in negativo, si chiedano perché.
Ma se poi analizziamo meglio, la quota della MDD sulle vendite totali è del 27,2% (contro il 19,1% del mercato), allineata con le performance europee e la differenza con la media italiana è del +8,1%, quasi raddoppiata rispetto al 2007 quando era del 4,8%. Ciò significa che Conad da un grande contributo alla crescita della MDD nel suo complesso”.

La produttività
produttivita gdo«Rispetto alla produttività media italiana di 5.350 euro al metro quadrato, Conad registra 6.160 euro/mq. Ma con una superficie media per punto vendita di 600 metri quadrati, molto inferiore rispetto  a Coop, Iper, Eurospin che la precedono. Non considero Esselunga perché è un fuoriclasse: con i suoi 18.020 euro al metro quadrato si confronta con i migliori europei. Ma anche Conad in area 1 e 2 ha già varcato le Alpi, con oltre 11.000 euro al metro quadrato e i punti vendita Sapori & Dintorni raggiungono la punta d’eccellenza di 21 mila euro al mq”.

Le minacce
C’è una spada di Damocle che pende sulla distribuzione italiana, già provata da due anni di calo dei consumi: si chiama reverse charge dell’Iva. «Se sarà definitivamente approvata nella legge di stabilità, la reverse charge sarà un’altra bella botta per la liquidità dei distributori, pari a tre volte l’effetto dell’articolo 62.

La Cina è vicina
Finalmente qualcuno dei (pochi) grandi retailer tricolori ci ha pensato ad andare in Cina per veicolare l’italian food, uno dei pochi valori italiani a mettere d’accordo tutti. E così lo fa Conad, che si è accordato con un imprenditore cinese e con un’azienda statale che apriranno a febbraio cinque punti vendita a Shanghai e in due province con un assortimento di250 prodotti Sapori e Dintorni (che si chiameranno Creazioni d’Italia) e Conad tra fresco, secco, surgelati e vini. “L’obiettivo è di aprire 1000 punti vendita e di espandere il modello cooperativo di Conad in Cina, puntando sul nostro dna di imprese di persone”.
Oltre a ciò saranno installate 400 vending machines in tutta la Cina contenenti prodotti monoporzione in assaggio. Chi li acquista, li prova e se gli piacciono può ordinare via internet con consegna in tutto il Paese in 24 ore.
Nel 2014 l’export di Conad ha superato i 60 milioni di euro alla vendita. Dalla Cina arriverà un deciso incremento.

L’alleanza con Finiper
“Per scelta condivisa non faremo acquisti insieme a Finiper nelle piccole e medie imprese. L’accordo è decennale ed è un’alleancza che vuole essere di più di quello che si vede oggi. Sono tante le aree di scambio e gli effetti si vedranno con il tempo”.

Il Natale alle porte
“Secondo le nostre stime, dall’avvio della campagna di vendita per le feste, non siamo molto ottimisti. Se le cose vanno bene il Natale si potrà chiudere con un -1,5/1,8% rispetto al 2013. Nellìipotesi peggiore registreremo -2,5/2,8% sull’anno scorso”. In assoluto vale a dire 200-300 milioni di euro, passando dai 10,8 miliardi spesi nel 2013 ai 10,5-10,6 stimati nel 2014

 

Fabrizio Gomarasca

Il contributo delle eccellenze italiane del vino per Expo 2015

Quale potrà essere il contributo delle eccellenze italiane del vino a Expo 2015? Se ne discuterà alla tavola rotonda ideata da Fiera Milano Media-Business International (che organizza per il secondo anno il Wine Business Executive Program) in collaborazione con Marco Polo Experience, Alessandro Rosso  Group e Wineverse lunedì 15 dicembre alla Town House Duomo, in piazza Duomo 21 a  Milano. Titolo: Italian Excellence in Wine. Crescere, sviluppare, competere: il contributo delle eccellenze italiane del vino per e in Expo 2015.

Sarà un incontro tra i principali attori del settore vitivinicolo e le istituzioni per analizzare le aspettative e le possibili ricadute positive sul comparto vino di Expo. Sarà l’occasione per analizzare i macrotrends di sviluppo del mercato per il 2015, gli scenari economici e gli effetti di medio-lungo periodo che Expo produrrà sui singoli territori italiani e su tutto il nostro Paese.

I lavori si apriranno con i saluti di Alessandro Rosso (Presidente Alessandro Rosso Group) e Patrizia Marin, (Presidente Marco Polo Experience). Quindi si passerà alle previsioni socio-economiche, culturali e di mercato per il 2015 con le relazioni di Eugenio Pomarici (Presidente Commissione economia e diritto, OIV), Vincenzo Russo (Professore Associato di Psicologia delle Organizzazioni e del Lavoro, IULM), Stefano Cordero di Montezemolo (Economista, Coordinatore Sceintifico Wine Business Executive Program), Antonello Martinez (Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche).

Si aprirà quindi la tavola rotonda, focalizzata su tre temi principali: previsioni di mercato e asset strategici della crescita per il 2015; come si prefigura e struttura il rapporto delle aziende della filiera italiana vino con Expo; ritorni per l’intero settore vitivinicolo dopo Expo.

Ne discuteranno alcuni tra i principali player del settore, tra cui: Marilisa Allegrini, Presidente Allegrini;  Giancarlo Moretti Polegato, Amministratore Delegato Villa Sandi; Lamberto Vallarino Gancia, Padiglione Vino Expo 2015; Filippo Chiusano, CEO Wineverse; Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona, Presidente Ex Vinis.

Per la relazione conclusiva è stato invitato il viceministro per le politiche agricole e forestali Andrea Olivero, con un intervento sulle Misure di politica economica e strategie di sviluppo industriale verso e oltre Expo Milano 2015.

L’evento inaugura la Gallery Wine Experience, uno spazio dedicato al mondo del vino all’interno dell’hotel Seven Stars. Una location esclusiva, situata nella centralissima piazza Duomo, nella quale sono previsti eventi, degustazioni e corsi durante tutta la durata di Expo. Nel progetto Gallery Wine si colloca anche il Wine Temple, uno spazio enoteca, ideato e gestito da Marco Polo Experience e Wineverse, nel quale saranno esposti oltre 1000 vini che potranno essere degustati in occasione degli eventi e saranno tutti ordinabili online su Wineverse.

Ecouponing anche in farmacia con Unilife e Kiwari

La marcia dell’ecouponing non conosce soste e aproda in uno dei settori tradizionalmente più ostici all’innovazone commerciale: le farmacie, tra le roccaforti delle attività protette e contrarie alle liberalizzazioni (ne sanno qualcosa i governi Bersani e Monti).

Ma le acque si muovono anche negli stagni. Così Unilife, progetto di Unifarm (una delle poche organizzazioni di farmacie con una visione retail dell’attività) che aggrega una rete di oltre 300 farmacie italiane accomunate da valori condivisi come impegno nella prevenzione, consulenza ai consumatori e sostenibilità ambientale. L’organizzazione ha infatti adottato la piattaforma Buonmercato di Kiwarila società leader nell’ecouponing.

«Con questo progetto Kiwari segna ufficialmente l’ingresso dell’eCouponing in ambito farmaceutico, un territorio fino ad oggi inesplorato ma di grande interesse per marche e consumatori» afferma Marco Rivosecchi, Presidente Kiwari. «La progettazione di un coupon network condivisibile e personalizzabile potenzialmente da 300 esercenti affiliati ad Unilife rende questa piattaforma uno strumento di comunicazione e fidelizzazione, sfruttando la flessibilità e l’affidabilità che rendono la nostra piattaforma BuonMercato ad oggi una soluzione unica nel panorama dell’eCouponing».

Già attivo con iniziative promozionali tradizionali nei punti vendita, oggi il circuito Unilife dà vita al primo network di distribuzione di buoni sconto stampabili multimarca per il settore farmaceutico in ottica di affiliazione, fidelizzazione e servizio al cliente. Un progetto che parte dal sito Unilife per moltiplicarsi in tutti i siti delle singole farmacie associate, puntando alla viralizzazione e alla massima customizzazione delle offerte: dal latte in polvere agli integratori alimentari, dai test di intolleranza fino ai coupon del BuonBebè, con un’ampia selezione di referenze multibrand destinate alla cura dei più piccoli.

«Questa iniziativa rappresenta per noi un ulteriore passo avanti nel rapporto di vicinanza con i consumatori di oggi, sempre più attenti, informati e digitalizzati» agiunge Duilio Sgorbani, AD di Unifarm. «Attraverso il coupon network le nostre farmacie entrano direttamente nelle case degli italiani offrendo un servizio di scontistica su misura. I consumatori potranno infatti scegliere di stampare solo gli sconti a cui sono realmente interessati. Un vantaggio che si traduce anche in termini di sostenibilità, valore fondante della nostra mission, con un minore consumo di carta».

Caffo compie 100 anni e con il calendario 2015 fa il giro del mondo in 12 cocktail

Calendario da parete_Caffo Un viaggio nel gusto 2 dicembre3Per Caffo, produttore del Vecchio Amaro del Capo, il 2015 è l’anno del centenario e per l’occasione l’azienda calabrese ha ideato un calendario che, come un viaggio nel tempo, celebri il carattere cosmopolita del suo amaro simbolo e degli altri suoi distillati, suggerendo una serie di cocktail realizzati con i prodotti tipici di dodici città internazionali.

Ispirate alle antiche mappe di navigazione,  le pagine dedicate ai dodici mesi regalano un viaggio intorno al mondo attraverso nuovi mix ma  raccontano anche la storia di questa realtà che la famiglia Caffo guida con passione da generazioni.  Ad arricchire questo calendario, infatti, anche foto e documenti tratti dall’archivio della distilleria di Limbadi che vanta  un secolo di esperienza votata alla qualità.

«Le immagini sullo sfondo sono vecchi documenti e vecchie foto dell’archivio privato Caffo  e sembrano appoggiate su un tavolo da lavoro con gli appunti di una vita, o meglio di più vite – spiega Sebastiano Caffo – abbiamo scelto di raccontare in questo modo la nostra storia, che è una storia di famiglia ma è anche un modo per valorizzare il nostro territorio nel mondo».

Infografica: Manpower prevede una lieve ripresa dell’occupazione. In calo il commercio

Manpower ha rilasciato le previsioni per il primo trimestre 2015 sull’occupazione, sintetizzate nell’infografica. Come si vede, si prevede un calo dell’occupazione di 2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, che porta l’occupazione netta a -5%, ma una crescita di 5 punti sullo stesso periodo del 2014.

I datori di lavoro delle aziende di grandi dimensioni (250 o più dipendenti) prevedono una crescita del personale nei prossimi tre mesi segnalando una previsione netta sull’occupazione pari a +9%.  Tuttavia, si prevede che il numero delle assunzioni subirà un calo sia nelle micro aziende (meno di 10 dipendenti) che nelle piccole aziende (10-49 dipendenti), per le quali la previsione si attesta rispettivamente al -8% e al -3%.

Quanto ai settori, le prospettive d’assunzione migliorano in quattro dei 10 settori industriali rispetto al 4 trimestre del 2014  e in due delle quattro regioni rispetto allo scorso anno.

Infografica Previsioni Occupazione  1° trimestre 15 Italia

 

La previsione per il settore trasporti e comunicazioni si attesta a +7%, mentre i datori di lavoro prevedono un aumento dell’occupazione, con una previsione pari a +3% sia nel settore finanziario, assicurativo, immobiliare e servizi alle imprese che nel settore ristoranti e alberghi.

Si prevede invece che i mercati del lavoro più deboli saranno quelli dei settori edile e minerario ed estrattivo, dove la previsione netta sull’occupazione si attesta rispettivamente al -29% e al -23%. Deboli prospettive occupazionali sono riportate anche nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, con previsioni pari a -11%.

Secondo i datori di lavoro intervistati nel prossimo trimestre il mercato del lavoro nel settore commercio all’ingrosso e al dettaglio continuerà a dare segnali negativi. Le intenzioni di assunzione mostrano il segno negativo in ogni trimestre da quasi sette anni. Tuttavia, la previsione resta relativamente stabile rispetto al trimestre precedente e migliora di ben 19 punti percentuali rispetto allo scorso anno.

«Le prospettive d’assunzione per il nuovo anno ci mostrano segnali positive e incoraggianti. – sotolinea Stefano Scabbio, Presidente e Amministratore Delegato di ManpowerGroup Italia e Iberia – Non siamo ancora fuori dalla crisi , ma la nuova riforma del lavoro è un passo importante e fondamentale per rilanciare l’economia in Italia. I datori di lavoro devono essere preparati per la ripresa. La chiave sta nell’attrarre e trattenere i talenti migliori e adottare un approccio al lavoro più flessibile in modo tale che si possono valorizzare tutte le competenze nel posto giusto e al momento giusto».

 

Nunzio Savasta è il nuovo Responsabile Commerciale di Lete Spa

Nunzio Savasta, con la sua lunga e comprovata esperienza in funzioni nevralgiche di importanti aziende del settore delle acque minerali ed una straordinaria passione per un mercato complesso di cui è considerato una delle figure manageriali di spicco, darà l’avvio ad un’ulteriore fase di sviluppo del gruppo Lete presieduto da Nicola Arnone.

Acquisendo la carica di responsabile della funzione commerciale per tutti i marchi dell’azienda (Lete, Sorgesana e Prata), Nunzio Savasta si occuperà non solo della gestione delle politiche commerciali e dei rapporti con il trade ma anche del consolidamento della struttura commerciale esistente e della formazione di un gruppo di lavoro per presidiare in modo capillare il mercato.

«Sono lusingato che il Dott. Nicola Arnone mi abbia scelto per ricoprire un ruolo così strategicamente importante.  La “LETE S.P.A.” è oggi una delle più prestigiose aziende del beverage italiano ed ho subito notato la grande “passione e competenza” che l’amministratore è riuscito a trasmettere a tutti i suoi collaboratori; base necessaria per la crescita aziendale che sarà il mio primo obiettivo a partire da oggi».

Francesco Pugliese è il nuovo presidente di Core

Francesco Pugliese, Ceo ofConad and Chaiman of Core

Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, è stato eletto presidente di Core, la nuova alleanza strategica in cui sono presenti Colruyt (Belgio), Conad, Coop (Svizzera) e Rewe Group (Germania). Un’alleanza capace di dare risposta alle crescenti sfide competitive della concorrenza in Europa e al processo di internazionalizzazione del commercio di prodotti agroalimentari.
La sede è a Bruxelles e la forma giuridica è quella di una società cooperativa belga.
Nel 2013 i quattro gruppi hanno registrato un giro d’affari di circa 90 miliardi di euro – il 6,7 per cento circa del valore dell’intero mercato europeo – con una rete di 20 mila punti di vendita presenti in 18 Paesi dell’Europa.
Nel consiglio di amministrazione sono presenti Frans Colruyt e Christophe Dehandschutter (Colruyt), Joos Sutter e Philipp Wyss (Coop Suisse), Alain Caparros e Manfred Esser (Rewe Group) e Francesco Avanzini (Conad).

Annex, La Rinascente in teenager version, opens

A space designed for teenagers, with the most popular brands and a focacceria, has opened in via Santa Radegonda, at the historic premises of La Rinascente in Piazza Duomo, Milan. It’s called Annex, precisely to underline its continuity with the “parent company”, and is on two floors: the ground floor annex1dedicated to make-up and the first floor to shoes and sneakers, lingerie and accessories (from bags to backpacks, from watches to costume jewellery and sunglasses) without forgetting the inevitable techno gadgets and more cosmetics. In February 2015, a second floor dedicated to fashion collections and accessories will open.

The food area, situated on the ground floor and entrusted to Manuelina Focacceria of Recco, offers Ligurian street food: in addition to the typical focaccia with cheese, pizza focaccia, the “morning” focaccia with oil and traditional Pasqualina cake. All accompanied by a wide selection of desserts and a bar and coffee shop service.

In addition to the entrance in Via Santa Radegonda 10, the store can also be accessed from the first floor of the main building of La Rinascente in piazza Duomo.

The declared objective is to become a point of reference for young fashion in the city and a must for anyone who wants to keep up to date on all the new developments and cult brands of the world of the young and much more.

Al Gruppo Pedon il premio Assiteca 2014 per l’approccio ai mercati esteri

Remo_Pedon
Remo Pedon Amministratore delegato del Gruppo Pedon

Il Gruppo Pedon ha ricevuto il prestigioso premio Assiteca 2014 per la categoria Grande Impresa, quale esempio di eccellenza per la sua strategia verso l’export e per la capacità di assumersi i  rischi che derivano dall’operare sui mercati esteri. «Siamo davvero onorati di aver ricevuto questo riconoscimento che premia le attività che stiamo svolgendo sui mercati esteri – dichiara Remo Pedon, AD dell’omonimo gruppo che ha da poco festeggiato i trent’anni di attività – a conferma della validità della nostra strategia industriale e commerciale. La catena di valore che abbiamo creato ci permette di conquistare quote crescenti di mercato mantenendo una posizione distintiva». Punto distintivo e di forza del Gruppo Pedon, oggi tra i big player mondiali del mercato per la lavorazione, distribuzione e confezionamento di cereali e legumi, è la rete globale di approvvigionamento che tramite la divisione Acos riesce a garantire nel tempo elevati livelli qualitativi e il controllo totale delle filiere con propri stabilimenti produttivi. Il modello di business del Gruppo Pedon è caratterizzato dall’integrazione verticale della filiera produttiva, dal campo allo scaffale. Un modello attuato in Italia e replicato in più Paesi che ha permesso all’azienda di diventare leader nel settore dei cereali e legumi nell’arco di una sola generazione. «Solo in Etiopia – ha dichiarato a inStore l’Amministrato delegato – lavoriamo con 20 mila piccoli coltivatori, di cui ritiriamo la produzione e ai quali conferiamo i semi, a garanzia di una costanza qualitativa del raccolto successivo. Presto entreremo direttamente nella produzione agricola: in Mozambico stiamo concludendo un accordo per la concessione di aree per impiantare coltivazioni di legumi. Così faremo anche in Argentina, sempre nel rispetto delle popolazioni locali e con il solo obiettivo di garantire qualità ai consumatori». Il Gruppo Pedon è risultato vincitore in seguito alla votazione della giuria che si è svolta martedì 2 dicembre presso la sede del Sole 24 Ore in occasione del convegno “Eccellenze nell’Export: strategie, piani e tutele”. Giunto quest’anno alla sua quinta edizione, il premio Assiteca, che riconosce le best practices delle imprese italiane nella gestione del rischio, è dedicato alle Eccellenze nell’Export. Il Comitato Tecnico ha identificato gli Export Champions, cioè le imprese italiane, grandi e piccole, che in questi anni sono riuscite a crescere sviluppando la propria attività sui mercati esteri, spesso in aree geografiche complesse, fronteggiando i rischi che questa attività comporta.

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