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fabrizio.gomarasca

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Panieri Nielsen: a ottobre i basici stabili, bene gli altri

Nella particolare analisi dei consumi, i Sei panieri del largo consumo elaborati da Nielsen offrono una lettura originale dell’economia reale. Ogni paniere, infatti è in grado di raccontare una storia: dalla lettura dei trend delle vendite nella grande distribuzione, dei prodotti individuati e inseriti nei diversi panieri, si può capire l’evoluzione dei comportamenti di acquisto e di consumo degli italiani.

A ottobre, questi indicatori volgono al bello, con cresce anche modeste, ma crescite, di alcuni comparti, anche se all’interno dei sub-insiemi che li compongono vi sono scostamenti anche rilevanti.

L’andamento dei Panieri Nielsen a ottobre panieri nielsen

L’unico a rimanere stabile è quello dei Basici, che include tutti gli alimenti necessari alla preparazione del primo piatto “classico”, tipico prodotto della tradizione italiana e pilastro della dieta mediterranea. Accanto alla pasta e al riso sono presenti tutti i condimenti, salse, sughi pronti, ma anche pesto, panna, besciamella. Sempre nei primi piatti sono presi in considerazione i legumi, anche loro prodotti tipici della dieta mediterranea. Se questi ‘tengono’, in calo sono invece i prodotti della prima colazione.

Nielsen propone un piccolo approfondimento riguardo la categoria dei Pronti da mangiare, categoria molto amp che va dallo snack a pasti principali. Ebbene, sottolinea Nielsen, la crescente esigenza di “risparmio di tempo” ha creato nel corso degli anni una maggiore apertura dei consumatori verso prodotti che offrono un risparmio, non tanto in termini economici, considerando i prezzi sempre più alti rispetto ai prodotti basici, ma in termini di tempo, risorsa che con l’attuale ritmo di vita è sempre meno disponibile.

Porte aperte dunque ai prodotti che offrono piatti pronti da utilizzare nei pasti principali: primi piatti e soprattutto secondi piatti freschi o surgelati che nel mese di ottobre trainano il mercato. Tra l’offerta dei secondi piatti spiccano per performance positive i prodotti freschi pronti a base di carne bianca e il pesce surgelato panato.

Un’altra anima del pronto è invece quella più dolce, che riempie i momenti “fuori pasto” e di autogratificazione. Nei punti vendita spopolano sempre di più proposte di pasticceria, torte pronte, gelati, snack e dessert dolci, prodotti a base di cioccolato e di acquisto d’impulso come le caramelle e le gomme da masticare.

Tuttavia dal punto di vista delle vendite è il comparto a maggiore sofferenza sia a volume sia in termini di fatturato. A trainare la performance negativa di questa area è il mondo del fuori pasto dolce trainata dalle gomme da masticare e dagli snack dolci. Tutta un’altra storia invece se parliamo del mondo dolce da forno che include i prodotti di pasticceria che vedono per il secondo anno una crescita di oltre il 5%.

 

Amica Chips è on air sulle note di Venditti

Nuova campagna pubblicitaria per Amica Chips in linea con la comunicazione friendly che l’ha sempre contraddistinta. Questa volta tutto ruota attorno alla canzone di Venditti dove il refrain “Ci vorrebbe un amico” è sostituito, va da sé, con “Ci vorrebbe un’amica”. E l’amica in questione è un sacchettone di patatine animato.

La campagna, in onda sulle principali reti TV, in radio, e sul web intende rafforzare il positioning della patatina classica nel sacchetto trasparente, dopo due flight a maggio e a settembre con i quali l’azienda aveva lanciato “Eldorada”, la patatina “hand coocked” che si colloca in fascia “premium” per le sue caratteristiche di doratura e croccantezza e per il suo packaging che ne esalta la genuinità e la qualità del contenuto.

Il segmento delle patatine è in forte fermento da qualche mese, dopo l’ingresso sul mercato italiano di Pepsico con Lay’s che ha affidato la distribuzione a un altro colosso come Ferrero. I player nazionali San Carlo della famiglia milanese Vitaloni (300 milioni di euro di fatturato) e Amica Chips della famiglia mantovana Moratti (83 milioni) si sono trovati sullo stesso fronte a polemizzare con l’azienda di Alba per l’accordo con il gigante americano, in nome della salvaguardia delle imprese italiane.

In Sicilia 55 punti vendita GiCap a insegna Sidis

GiCap SpA, impresa socia del Gruppo VéGé operante in Sicilia e Calabria porta 55 punti vendita della propria rete commerciale sotto l’insegna nazionale Sidis.

GiCap S.p.A., fondata nel 1962, costituisce una realtà fortemente consolidata nell’isola ed è leader in provincia di Messina, con un fatturato superiore a 250 milioni di euro. Con questa iniziativa, l’azienda messinese guidata dalla famiglia Capone (nella foto) riafferma il rapporto fiduciario con il Gruppo, rafforzandone ulteriormente la presenza e la visibilità in Sicilia.

Il passaggio d’insegna da Alis, Quì risparmi e Qui conviene in SIDIS, infatti, coinvolge oltre la metà dei 90 punti vendita di medie e grandi dimensioni (da 300 a 3.000 mq.) della rete GiCap localizzati nell’area tra Messina e Palermo. Il resto della rete e tutto lo sviluppo confluiranno invece sotto l’egida di Sidis nel corso del 2015.

I bilanci della Gdo sotto la lente. Un convegno a Milano

Cresce il fatturato ma non crescono i margini? Qual è il livello di indebitamento dei principali player? Le minacce esterne e i problemi di organizzazione interna sono superabili?
Il GDO Forum, attraverso la presentazione del GDO Report 2013-2015 di DGM Consulting, si pone l’obiettivo di rispondere a questi e al altri interrogativi. Il report mette in luce, tramite delle analisi mirate, i risultati economici e finanziari conseguiti dal mercato e dai suoi principali player ed evidenzia i trend futuri.
L’analisi vuole essere un momento di dibattito per cogliere eccellenze, criticità, ipotesi di sviluppo e previsioni. Le evidenze emergenti saranno il punto di partenza per aprire un confronto con alcuni esponenti di settore e con tutte le imprese che vorranno partecipare.
La partecipazione rappresenta l’opportunità per incontrare i manager di altre aziende e condividere i temi con gli esperti.

GDO FORUM
Eccellenze e future tendenze nel mondo della Grande Distribuzione Organizzata
26 Novembre 2014 – SAS – Via C.R. Darwin 20/22 – Milano
Programma:
•             10.30 – 10.40 Benvenuto SAS e inizio lavori
•             10.40 – 12.00 Eccellenze e future tendenze nella GDO: l’analisi dei risultati
G. Meloni (Socio DGM Consulting e Professore Università Bocconi)
•             12.00 – 12.30 Dalle analisi alle idee: la voce alle imprese
Tavola rotonda
•             12.30 – 12.45 Spazio alle domande e conclusioni
•             A seguire pranzo a buffet
L’evento è aperto e gratuito, ma con un numero limitato di posti disponibili. È quindi possibile registrarsi, e ricevere eventuali informazioni, inviando una mail con i propri recapiti a: riccardo.arcioni@dgmco.it

Nei punti vendita Pam e Panorama arriva il nutrizionista

logo_campagna[1]In 132 punti vendita Pam e Panorama i colori e le proprietà nutrizionali di frutta e verdura diventano protagonisti con il sostegno alla campagna “Nutritevi dei colori della vita”, promossa da Unaproa ((Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di Frutta in Guscio) con il cofinanziamento dell’Unione europea e dello Stato italiano. La campagna, rifinanziata per il triennio 2015-2017 è già in corso da tre anni e ha già coinvolto l’insegna Pam in iniziative di promozione (vedi l’immagine in alto).

Così in tre periodi tra novembre e fine gennaio tra i banchi di vendita dell’ortofrutta, grazie a colorati allestimenti, alla Guida ai colori del benessere e ai consigli dal vivo dei nutrizionisti (presenti in 115 dei 132 punti vendita aderenti all’iniziativa), i consumatori potranno fare la conoscenza con i suggerimenti di salute della campagna di Unaproa, incentrata sul fatto che, come sottolineano più numerosi studi scientifici, con almeno 5 porzioni giornaliere tra frutta e ortaggi di 5 colori diversi (giallo-arancio, bianco, rosso, verde, blu-viola) possiamo garantire al nostro organismo il giusto apporto di nutrienti e fitocomposti  per mantenerci in salute.

«Per Pam Panorama il settore dei freschi è sempre stato un fiore all’occhiello». Afferma il direttore marketing di Pam Panorama Michela Airoldi. «Frutta e verdura nei nostri punti vendita arrivano sempre freschi, da fornitori selezionati e in buona parte da agricoltori vicini ai nostri punti vendita. Mettere al centro la salute delle persone è un tema che ci appassiona e su cui abbiamo deciso di puntare con questa importante iniziativa promossa da Unaproa».

La campagna prevede la diffusione di comunicati radio, presso il circuito CNR, che invitano il pubblico a recarsi nei punti vendita in cui si svolge l’operazione.

Fico Eataly World Bologna, Italian agro-food explained to the world

The founder of Eataly, Oscar Farinetti, recently illustrated the F.I.Co-Eataly World Bologna, i.e. the Fabbrica Italiana Contadina (Italian Farmer Factory) project being developed in the area currently occupied by the Bologna vegetable market. Defining the project as “an agro-food Disney World”, the first theme park to present agro-food excellence and food and wine beauty to the world. “It will be an opportunity to get to know Italian products from the field to the consumer.”

Covering an area of​ 80 thousand square metres, it will in fact host demonstration crops (wheat, vegetable gardens, orchards, vineyards, olive, chestnut, almond and hazelnut trees, truffle beds, bee-keeping and flower meadows), 5 educational breeding farms (dairy and beef cattle, pigs, sheep and goats, horses, farmyard animals and two fish supply chain aquariums), craft production workshops, classrooms, shops and sales areas, in addition to 20 restaurants, creating a unique place of Italian agro-food excellence information and dissemination.

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There are also 44 laboratories representing various food supply chains: animal (ham curing, mortadella, salami, meat, fish and eggs), dairy (mozzarella, parmesan, grana, other cheeses, raw milk and yoghurt), cereal derivatives (flour mill, egg pasta, fresh pasta, Gragnano pasta, bread and focaccia bakery, rice packaging), fruit and vegetables (sauces and preserves, vegetables and tinned produce, minimally processed vegetables, truffles, spices), beverages (wine cellar, brewery and distillery) and other sectors (oil mill, vinegar and balsamic vinegar distillery, chocolate, ice cream, biscuits, honey, coffee, pralines, confectionery).

The goal of Fico is to attract 5.8 million Italian and foreign visitors, as well as 500,000 Italian students every year, to the largest educational farm project ever imagined.

By December the final layout will be defined, by February 2015 the new municipal market will be completed, while the project as a whole will see the light in conjunction with the conclusion of Expo Milano.

Participating in the project, in addition to Eataly, are Caab (Bologna Agro-food Centre), the City of Food Bologna and Prelios Sgr, the company managing the fund and in charge of project development.

Il barometro mondiale dei Furti nel Retail

Le differenze inventariali, che secondo il Barometro Mondiale dei Furti nel Retail raggiungono i 96 milioni di euro, inclusi i furti ad opera dei Clienti, della criminalità organizzata, dei dipendenti, le frodi dei fornitori e gli errori amministrativi, hanno rappresentato, in media, una percentuale pari all’1,29% delle vendite Retail.

Secondo l’Edizione 2014 del Barometro, le differenze inventariali sono in lieve calo in molti Paesi: questi dati positivi sono da attribuire, da un lato alla maggiore attenzione verso i metodi di prevenzione delle perdite e dall’altro alle prospettive economiche leggermente migliorate, specialmente nel Nord America.

Inoltre, i Paesi come l’Italia, che presentano minori differenze inventariali, sono quelli in cui gli investimenti in prevenzione sono aumentati. Percentuali più basse si sono anche registrate in Norvegia (0,83%), Giappone e Regno Unito (0,97%) e le più alte in Cina (1,53%) e Messico (1,70%), per un aumento del costo dei furti, in Europa, che varia da + 14 a + 180 euro a persona.

L’indagine, promossa da un fondo indipendente di Checkpoint Systems, Inc è stata condotta da The Smart Cube con approfondite interviste telefoniche e on-line condotte in 24 paesi con 222 operatori, che hanno generato complessivamente 560 miliardi di euro di vendite nel 2013.

Global Retail Theft Barometer Study Finds Shrink Cost Retailers $128 Billion Worldwide

Shrink, comprised of shoplifting, employee or supplier fraud and administrative errors, cost the global retail industry more than $128 billion last year, $42 billion in the US alone, according to the latest Global Retail Theft Barometer. This represents 1.29 percent of retail sales, on average.

Per household retail crime across the 24 countries surveyed ranged from $74 to $541. The annual cost of shrink to US shoppers, as passed on from retailers, averaged $403 per household.

The study, underwritten by an independent grant from Checkpoint Systems, Inc. (NYSE: CKP), was carried out in 2014 by The Smart Cube and Ernie Deyle, a retail loss prevention analyst. It was based upon in-depth phone and written survey interviews conducted in 24 countries among 222 retailers representing $744 billion in sales in 2013.

According to the study, shrink is down slightly in most countries. The lowest shrink rates were recorded in Norway (.83 percent of retail sales), followed by Japan. The US came in at 1.48 percent of retail sales, down slightly from 1.50 percent. The highest rates were recorded in Mexico (1.70 percent) and China (1.53 percent). The overall reduction in shrink was attributed to an increased focus on loss prevention methods and a slightly improved economic outlook, particularly in North America. In addition, there was increased loss prevention spending in countries with the best shrink improvements.

While shoplifting is the biggest cause of all retail shrink in 16 of the 24 countries surveyed, in the US, employee theft ranked first at 42.9 percent, with shoplifting next at 37.4 percent.

Cost of Retail Crime Up

Even as the US shrink rate lowered slightly, the cost of retail crime (employee theft, shoplifting, loss prevention spend) as a percentage of revenue, rose 27 percent, to 1.74 percent last year (from 1.37 percent in 2012). That increase is primarily attributed to a surge in shoplifting and dishonest employee theft incidences in the country, along with lower loss prevention spending by US retailers.

US discounters (2.78 percent), pharmacies/drugstores (2.16 percent) and supermarkets/grocery retailers (1.38 percent) witnessed the highest shrink rates because of the widespread prevalence of organized retail crime and lower loss prevention spending for some of them. Almost all types of retail stores in the US were affected by dishonest employee theft and shoplifting.

Most Stolen Merchandise

Shoplifters and dishonest employees in the US primarily targeted products that were easy to conceal and resell in the market, including fashion and mobile phone accessories. Other frequently pilfered products include power tools, wines and make-up products.

The use of source tagging RF labels prior to arriving at retailers has increased globally and continues to build momentum according to respondents, while 50 percent of US retailers plan to increase or maintain the number of source tagged SKUs.

According to The Smart Cube, “This report provides detailed descriptions of the sources of shrink and helps retailers understand the most cost-effective ways of addressing their problems. A number of best practices emerged from our research, including appropriate spending ranges to address the issue.”

“We are pleased to support this global statistical research for the thirteenth year,” said Per Levin, President and Chief Sales Officer Shrink Management & Merchandise Visibility Solutions, Checkpoint Systems. “Our hope is that retailers can learn more about the causes of shrink and work with their suppliers and solutions partners to create joint programs to reduce shrink and associated costs.”

Arriva sugli scaffali natalizi Lindor Marc de Champagne

La scioglievolezza di Lindor Lindt si arricchisce, in occasione del Natale, di una nova variante.  Il guscio di finissimo cioccolato al latte racchiude il classico morbido ripieno impreziosito da da una goccia di Marc de Champagne.

Lindor Marc de Champagne è disponibile in diverse confezioni molto eleganti vendute nei 43 negozi a marchio Lindt e nei negozi specializzati e pasticcerie. Solo il formato Cornet da 200 grammi è presente in Gdo.

Il Bosco Procedo cresce grazie allo scambio elettronico dei dati

Un nuovo bosco vive a Treviso da nove mesi, grazie a Procedo la piattaforma web promossa da Indicod-Ecr Servizi che abilita  lo scambio elettronico di documenti commerciali e amministrativi e che aiuta anche a risparmiare carta. E la Giornata Nazionale degli Alberi del 21 novembre, riconosciuta dalla Legge n.10 del 14 gennaio 2013, sarà un’occasione privilegiata per richiamare attenzione sull’importanza degli alberi nel nostro eco-sistema e per rinnovare l’impegno della Community Procedo in direzione della sostenibilità simboleggiato dai 30 alberi del bosco che Procedo ha piantato a Treviso lo scorso febbraio.

Procedo è la piattaforma web che permette alle aziende del largo consumo di ogni dimensione, siano esse distributori e produttori, lo scambio dei documenti commerciali e amministrativi in formato elettronico, in maniera automatica e standard (EDI, Electonic Data Interchange), minimizzando i costi di gestione e soprattutto gli errori.

Grazie a Procedo, le aziende produttrici possono gestire tutte le insegne dei loro partner commerciali e le loro specificità da un unico punto senza dover accedere a svariati portali e senza doversi preoccupare degli aspetti tecnici che questo comporta.

Gli alberi che costituiscono il bosco, progettato dallo studio di riqualificazione urbana sTreet, rappresentano per Procedo un impegno serio nei confronti dell’ambiente e delle risorse. E un modo per richiamare l’attenzione  sull’uso poco regolato della carta nelle nostre case e soprattutto negli uffici. Basti pensare che gli italiani hanno un consumo di carta pro-capite tra i più alti del mondo: circa 200 kilogrammi all’anno, cioè quasi 80 risme formato A4. Ciò significa che una famiglia di 4 persone “consuma” 2 alberi ogni anno (Fonte: Salvaforeste, Greenpeace, 2010).

Parola d’ordine dunque è eliminare lo spreco di carta. «Sono tempi in cui cresce la sensibilità sui temi ambientali e sulla sostenibilità» dice Massimo Bolchini, Standard Development Director di GS1 Italy | Indicod-Ecr. «Lo scambio di documenti in formato elettronico realizzato con Procedo consente di ridurre considerevolmente lo spreco di carta e di conseguenza la necessità di abbattere alberi.

In particolare, sono interessanti i dati che emergono  dalle stime sul contributo prodotto nella riduzione di CO2 nell’aria delle varie specie del Bosco Procedo: l’acero campestre, ad esempio consente di immagazzinare in 50 anni 3.500 kg di CO2 pari a 4 volte il viaggio in aereo a/r Milano-Parigi; la farnia, la quercia più diffusa in Europa, assorbe nello stesso periodo di tempo 5.500 kg di CO2, l’equivalente di 8 volte il percorso in auto a/r Napoli-Berlino; mentre l’ontano ripulisce l’aria da circa 5 tonnellate di anidride carbonica, pari a 8 volte la tratta aerea a/r Venezia-Londra.

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