CLOSE
Home Authors Posts by instore

instore

3869 POSTS 0 COMMENTS

Chef Express apre a Fiumicino “Attimi by Heinz Beck”, il ristorante “a tempo”

Chef Express, società del Gruppo Cremonini, ha aperto il nuovo ristorante “Attimi by Heinz Beck” realizzato nell’aeroporto di Fiumicino. Nei nuovi spazi, all’interno della food court, Aeroporti di Roma aveva previsto anche un ristorante di alto livello con servizio al tavolo, e Chef Express ha risposto alla sfida coinvolgendo uno chef pluristellato di fama internazionale come Heinz Beck.

Il nuovo ristorante è situato nella food court del nuovo Molo E (imbarchi extra Schengen), al livello superiore nell’area partenze dopo i controlli di sicurezza. Occupa una superficie totale di 260 mq e ha 70 posti a sedere. Vi lavoreranno circa 50 persone. Ideazione, immagine architettonica e progettazione sono dell’arch. Massimo Iosa Ghini.

L’offerta del nuovo ristorante si basa sui “menu a tempo”, ovvero menu  adeguati al tempo che il cliente può passare in attesa della partenza (30-45-60 minuti). Con la possibilità di prendere anche un solo piatto in pochi minuti, o addirittura ordinare un take away.

Secondo Cristian Biasoni, AD di Chef Express, “la realizzazione di Attimi rappresenta la dimostrazione che anche nei luoghi di viaggio si può trovare un’esperienza food di ottima qualità a prezzi medi paragonabili ad un comune ristorante cittadino”.

Chef Express a Fiumicino    

Il brand è presente nello scalo romano dal 1996 e oggi conta all’interno del principale scalo romano circa 300 dipendenti per 21 punti di vendita, tra cui 8 bar/snack Mokà, 5 ristoranti, un emporio, 2 pizzerie RossoSapore, 2 gelaterie, 2 Bagel Factory, un Wine Bar. Sempre a Roma, è presente anche nell’aeroporto di Ciampino, con 4 bar Mokà, una pizzeria RossoSapore, un Ristorante Gusto. In Italia è presente in altri 8 aeroporti italiani, oltre Fiumicino e Ciampino: Trieste, Milano Linate, Milano Malpensa, Genova, Bergamo Orio al Serio, Parma, Pisa, e Cagliari.

Simply ai fornelli con Giorgione al Mercato Centrale di Firenze

Simply debutta ai fornelli al fianco di Giorgione nella suggestiva cornice del Mercato Centrale di Firenze. Ricette semplici per riscoprire i sapori di una volta e il piacere di mangiare insieme. Sono stati  gli ingredienti speciali dell’evento “Un giorno in cucina con Giorgione” ospitato alla scuola di cucina Lorenzo de’ Medici, all’interno del mercato fiorentino. L’oste umbro ha cucinato insieme ai 28 fortunati, che hanno partecipato al concorso indetto da Simply Etruria, master franchisee del gruppo Auchan per i negozi a insegna Simply dell’Italia centrale, aggiudicandosi la possibilità di cucinare con Giorgione.ungiornoincucinacongiorgione7

Un regalo super gradito per i cuochi amatoriali che, sotto la guida dell’oste umbro, ci sono cimentati nella preparazione di due piatti: “Maltagliati alle brassiche” come primo e “Petti di pollo alla Giorgione”, come secondo. Ad accompagnare i piatti e la degustazione finale anche il Consorzio Vino Chianti Classico, che ha messo a disposizione dei partecipanti al contest gli spazi dell’Enoteca Chianti Classico all’interno del Mercato Centrale di Firenze proponendo un doppio abbinamento con un Chianti Classico DOCG per il primo piatto e un Chianti Classico Riserva DOCG per il secondo. Tra aneddoti e consigli preziosi per realizzare un perfetto menù delle feste il “gigante buono” ha condito il cooking show con tanti suggerimenti per preparare piatti semplici che riportano ai sapori della campagna.

Old Wild West: migliore catena d’Italia nel CNCC Retailer Award 2016

Old Wild West, format di punta di Cigierre SpA , è risultata la catena di ristoranti numero uno in Italia per lo sviluppo e la shopping experience, nella sezione Ristorazione&Food, alla seconda edizione del CNCC Retailer Award 2016.

Cigierre ha inoltre conquistato anche il premio speciale messo in palio da Svicom – real estate manager – main sponsor del CNCC Retailer Award 2016 che ha riconosciuto l’eccellenza dell’azienda udinese per la capacità di saper sviluppare e innovare attraverso format e concept sempre nuovi, con prodotti originali e attività di marketing e comunicazione inedite.

Ai due riconoscimenti si somma un altro recente successo: il Retailer of the year 2016-2017, prestigioso titolo a livello nazionale decretato dai consumatori, che Old Wild West ha ricevuto un mese fa, per la terza volta nella sua storia.

Vapiano, dopo l’espansione in Medio Oriente, l’obiettivo è l’Italia- La Gallery

Vapiano è un format globale che si identifica con un`offerta e un`immagine tipicamente italiane. Tuttavia non è ancora presente nel Bel Paese. Ma non è detta l’ultma parola: oltre all’incremento di punti di ristorazione nel Middle East in vista di Dubai Expo 2020, infatti, tra gli obbiettivi del franchisor con sede in Germania, spicca pure l`apertura di una rete italiana.

 

[Not a valid template]

Correlati: Vapiano: dopo l`EAU cercasi partner in Italia

Vapiano: dopo gli Emirati il retailer tedesco guarda al Bel Paese

Vapiano, un format globale che si identifica con un`offerta e un`immagine tipicamente italiane. Ma perché non è presente nel Bel Paese? A questa domanda il CEO di Vapiano Mario C. Bauer risponde lasciando intendere concreti propositi di fattibilità per un futuro non molto lontano: «In Italia il livello di competizione è molto elevato. Da un lato il tessuto imprenditoriale mostra una prevalenza di ristoratori privati che in ogni angolo del territorio esprimono una buona qualità. Dall’altro lato la ristorazione a catena nel vostro Paese attecchisce meno velocemente rispetto ad altri stati europei, come Francia e Spagna, che al momento consideriamo un target primario.

mario-c-bauer-picEcco perché per investire in Italia stiamo cercando partner professionali che siano in grado di supportarci con la formula della joint venture e con l`obbiettivo di aprire almeno 20 punti di vendita in franchising».

Un secondo obiettivo di sviluppo inerente la rete di affiliati riguarda il Medioriente e in particolare gli Emirati Arabi Uniti (EAU) in vista di Expo 2020. Attualmente il gruppo può vantare a Dubai due location in altrettanti mall e una su strada. A ogni buon conto, il piano di aperture dichiarato, in ossequio alla road map dell`evento planetario che, in questa tornata mediorientale, sarà dedicato alla gestione delle risorse energetiche e all`alta tecnologia (“Connect the mind, create the future” è il claim), è quello di realizzare 8 location intorno ai 400 mq di formato, all`interno dei più importanti punti commerciali e turistici della città: Mall of Emirates, Marina Mall Abu Dhabi, Jumeirah Road, Sheikh Zayed e Aeroporto nel quartiere di Garhoud per citarne alcuni. Tra l`altro nei prossimi 12-18 mesi è prevista un`apertura ad Abu Dhabi: «In Medioriente –dice Bauer- ci aspettiamo una crescita turistica notevole. Le condizioni di affiliazione sono le stesse che applichiamo in Europa, tuttavia mentre nel vecchio continente le trattative sono gestite attraverso rapporti privati diretti, in EAU è sempre necessario il supporto di intermediari del settore immobiliare». Il riferimento è alle grandi compagnie, come per esempio, Nakheel (creatrice degli arcipelaghi artificiali di Dubai meglio noti come Palm Island) o Emaar (proprietaria del Burj Kalifah, il grattacielo più alto del mondo) che negli Emirati si stanno occupando della progettazione e della realizzazione delle grandi opere edilizie, in uno stato, come gli EAU, che, tra gli svariati obbiettivi inclusi nel suo indirizzo politico, ambisce a diventare il punto di riferimento turistico e commerciale nel segmento del lusso in Medioriente.

Un`architettura tutta italiana

Attualmente Vapiano conta 170 ristoranti in 31 paesi distribuiti su 4 continenti, un numero di aperture che si è perfezionato in soli 14 anni. «Nessun franchisor europeo del segmento fast-casual dining –dice Bauer- può vantare una crescita così rapida». A testimonianza di un modello di offerta e di un format collaudati che si esprimono al meglio in location di 800-1000 mq, non si dimentichi che a stabilire le linee guida del layout di Vapiano, sin dall`epoca della fondazione, avvenuta nel 2002 è stato chiamato l`architetto Matteo Thun, tuttora consulente dell`insegna.

Mentre per l`ambiente e gli arredi è previsto l`impiego di essenze materiche sempre vere e naturali come il marmo legno grezzo, piastrelle di varia natura ed alcune erbe di giardino sparse dappertutto, una seconda particolarità concernente le formule di servizio che determinano il percorso del cliente, sono altresì i punti di somministrazione in front cooking per pasta, pizze e insalata, dove è possibile richiedere una personalizzazione della ricetta stabilendo un rapporto esclusivo con lo “chef va pianista” di turno: «In ogni parte del mondo –specifica Bauer- i best seller della nostra clientela sono la pasta alla carbonara e alla bolognese e la pizza al salame. Ed altri piatti con buone performance, soprattutto in Medioriente, sono la pizza Margherita e i piatti a base di pollo».

Sempre nell`ambito delle cooking-station sono servite le bevande analcoliche una volta pronti i piatti. Vino birra e alcolici, in genere, sono somministrati al bar all`ora di pranzo oppure su ordinazione, con servizio al tavolo, la sera.

L`identificazione con la cultura gastronomica della nostra penisola oltre che dalle ricette è connotata anche dal menu, sempre rigorosamente stampato italiano, con traduzioni nella lingua locale.

Stabilito che in merito all`assortimento in alcune regioni Vapiano osserva le abitudini religiose del Paese ospitante – per esempio nei Paesi arabi è previsto un menu halal -, i franchisee di tutto il mondo hanno l`obbligo di inserire nel menu una serie di piatti-core che rappresentano il 20% dell`offerta.

 

Le condizioni di affiliazione a Vapiano

Fee d`ingresso :                        50.000

Contrattazione:                         esclusivamente con operatori locali

Royalty:                                    6-8% secondo la redditività al mq

 

Marco Oltrona Visconti

Regali e festeggiamenti: le scelte degli italiani secondo il Barometro Coop

Festività casalinghe per la maggior parte degli italiani: 6 su 10, infatti rimarranno a casa a Natale e 8 su 10 a Capodanno.

A rivelarlo il Barometro Coop di Natale, che ha coinvolto un campione rappresentativo di più di 4000 italiani.schermata-2016-12-16-a-12-14-35

Tuttavia sul fronte regali, pare che le cose nadranno meglio: pare infatti che per la prima volta negli ultimi sei anni gli abitanti del Belpaese saranno più propensiad acquistare doni. Soprattutto nel Nord Ovest in crescita del 4% rispetto allo scorso anno.

Direzione Marketing & Comunicazione - Coop Italia
Direzione Marketing & Comunicazione – Coop Italia

Ma quale tipologia di regali andrà per la maggiore? Se i giocattoli caratterizzano soprattutto siciliani, abruzzesi e marchigiani (tutti sopra il 60%), prodotti di profumeria e cura della persona sono invece i preferiti dai pugliesi (li indica il 65% del campione). In Lazio vince la tecnologia (lettori e contenuti digitali) preferita dal 39%, mentre i più golosi e più tradizionalisti rimangono i liguri che regalano in grande maggioranza dolci e prodotti alimentari di ricorrenza (78%). A sorpresa smartphone, tablet, computer tv e fotocamere non sono più tra i 5 oggetti più acquistati, nella top five, piuttosto, entrano i  contenuti digitali (come i pod, kindle etc). L’abbigliamento che ha vissuto un’annata nera sembra ritornare tra i desideri degli italiani, anche se la flessione continua a rimanere costante (-8,3%).

Direzione Marketing & Comunicazione - Coop Italia
Direzione Marketing & Comunicazione – Coop Italia

Sul fronte cibo, invece, il Barometro segnala una crescita importante dei prodotti natalizi (+5% rispetto a un anno fa), gli italiani si scoprono ancora più gourmet e l’alta qualità sale significativamente rispetto a un anno fa (+ 5%) seguita dalle tipicità locali (+ 3%), dai prodotti di marca e dai prodotti a marchio (entrambe le categorie registrano un +2%).

 

 

Primark apre a Roncadelle il suo secondo store in Italia

Primark fa il bis. Dopo l’apertura ad Arese, questa volta inaugura il suo secondo negozio italiano nel nuovo centro commerciale ELNÒS SHOPPING, a pochi minuti da Brescia, creando 385 posti di lavoro.

Il negozio ha una superficie commerciale di circa 4.000 mq, distribuiti su un piano, e ospita prodotti a marchio Primark per donna, uomo, bambino, casa e beauty. Lo store ha 60 camerini e 56 casse. I clienti avranno a disposizione un’area relax, dove sedersi e fare una pausa durante lo shopping, in un ambiente contemporaneo e moderno.

Damien Defferoy, Primark’s Country Manager Italia ha commentato: “Siamo felici di aprire il nostro negozio 2° in Italia, il 327° per la nostra azienda. Questa è un’apertura importante per noi, non vediamo l’ora di offrire “amazing fashion at amazing prices”, per tutta la famiglia.”

Lidl Italia “calca le scene” e diventa set per il film “Poveri ma ricchi”

Lidl Italia si affaccia al cinema italiano con un progetto di marketing innovativo, che si realizza nella partecipazione al film di Brizzi “Poveri ma Ricchi”, nelle sale dal 15 dicembre.

Lidl ha deciso di attivare la partnership con il film, prodotto da Wildside e Warner Bros. Entertainment Italia e distribuito da Warner Bros. Pictures, con l’obiettivo di sfruttare nuovi strumenti di comunicazione e raggiungere un target sempre più ampio.

La sinergica collaborazione tra Lidl e QMI, Agenzia italiana di Entertainment Marketing and Communication, ha permesso di sviluppare un progetto integrato che non comprende soltanto il product placement nella pellicola, ma un inserimento più articolato che ha toccato anche l’intreccio narrativo del film.

Infatti, alcune scene sono state girate proprio all’interno dei punti vendita Lidl, che si sono trasformati per l’occasione nel set del film. Gli attori hanno recitato tra le corsie del supermercato, ovviamente circondati da prodotti Lidl. Anche la trama ha visto l’Insegna protagonista, basti pensare che la figlia della famiglia Tucci, impersonata da Federica Lucaferri, nel film lavora proprio in un supermercato Lidl.

L’Amministratore Delegato di Lidl italia Marcello Candelori, commenta così l’importante iniziativa: “Lidl ha scelto di inserirsi nella commedia “Poveri ma ricchi” per avvicinarsi sempre di più agli italiani, con una forma di intrattenimento che rispecchiasse alcuni valori importanti: essere veritieri, coerenti e integrati nello sviluppo dell’azione cinematografica.” Continua l’AD – “Con questo progetto ci auguriamo di poter essere sempre più vicini alle persone, specialmente in questo momento festivo.

Natale sotto l’albero: ecco i regali degli italiani

Natale è alle porte: e gli italiani come gestiscono i loro acquisti, con quali tempistiche, con quali modalità?  DoveConviene, la piattaforma digitale sulla quale oltre dieci milioni di italiani si informano e pianificano il proprio shopping, ha condotto un’indagine per approfondire le tendenze in atto in prossimità delle prossime feste. Ne è emerso che il 25% dichiara di acquistare solitamente i regali di Natale circa una settimana prima quasi a pari merito con chi dichiara di farlo anche un mese prima (20%). I ritardatari, invece, sono il 13%; la discriminante che influenza maggiormente il momento d’acquisto sono le offerte (40%).
E lo dimostra il fatto che solo l’8% acquista d’impulso: ben il 92%, invece, consulta molte offerte, sia per risparmiare tempo (20%) sia per risparmiare denaro (72%).
La ricerca di informazioni avviene per lo più sull’online: 71% contro il 29% in offline. Tuttavia l’acquisto vero e proprio continuerà ad essere effettuato essenzialmente nel negozio fisico. Un dato che conferma il trend in atto e che vede il 94% degli acquisti avvenire ancora in negozio (Fonte: eMarketer 2016).

Il budget e la tipologia di regali

Il budget medio destinato ai regali di Natale oscilla tra i 100 e i 300 euro (66%), mentre solo un 23% dichiara di volere spendere meno di 50 euro. Un 11% dichiara invece di essere disposta a spendere oltre 300 euro. Tra gli articoli più ricercati svettano quelli appartenenti all’elettronica (26%) seguiti dai capi d’abbigliamento (24%), dagli accessori (13%) e dagli articoli per la casa (11%). Sorprende invece il poco interesse nel regalare libri (2%) o viaggi e week end (0,4%).

Marca del Distributore: cenone meno caro del 23% secondo le stime ADM

Risparmio? Ma quanto risparmio? Spigolando con oculateza tra gli assortimenti a scaffale, la cifra può essere significativa. Specialmente se si selezionano i prodotti a marca del distributore.

schermata-2016-12-12-a-15-33-08

A dirlo ADM (Associazione della Distribuzione Moderna) che – in concomitanza con le feste natalizie – ha messo a confronto il prezzo della spesa fatta con i prodotti a Marca del Distributore con l’offerta rappresentata dai brand industriali nazionali e internazionali per il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno di una famiglia media di 4-5 persone.

schermata-2016-12-12-a-15-33-16

Nello specifico si è considerata una tavola delle feste con antipasti, due primi, un secondo, bevande e dolci.

schermata-2016-12-12-a-15-33-29

Il risultato? Un cenone di questo tipo realizzato con prodotti a Marca del Distributore costerebbe 67,03 euro, mentre salirebbe a 87,47 se imbamdito con brand industriali.

schermata-2016-12-12-a-15-33-37

Ergo, una famiglia potrebbe risparmiare  20,44 euro, con una percentuale di risparmio del 23,37%.

schermata-2016-12-12-a-15-33-44

Fonte ADM

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare