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Responsabilità sociale: a Pedon il premio “non sprecare” 2015

Save the Waste, l’innovativo progetto di responsabilità sociale realizzato da Pedon, si è aggiudicato il premio “Non Sprecare” 2015, iniziativa promossa dal sito nonsprecare.it volta a riconoscere le buone pratiche economiche e sociali che mettono in discussione il paradigma contemporaneo dello spreco.

Save the Waste è un progetto ad ampio respiro che promuove un modello economico virtuoso: coinvolge e sostiene le comunità agricole, riutilizza gli scarti vegetali, produce nel rispetto dell’ambiente e destina risorse a sostegno di progetti etici e sociali con vantaggi lungo tutta la filiera, dal produttore fino al consumatore. Proprio da Save the Waste inoltre nasce la prima carta destinata al packaging alimentare, 100% riciclabile, certificata FSC, OGM free ed ottenuta dagli scarti di lavorazione dei fagioli, l’unica a essere certificata per il contatto diretto con gli alimenti e che in futuro potrà trovare nuove applicazioni nel settore dell’editoria e della cartotecnica.

«Siamo orgogliosi di questo progetto che segna il passaggio da un modello lineare ad una economia circolare – dichiara Luca Zocca, Marketing Manager del Gruppo –. Concepire l’intera produzione in modo sostenibile è un importante driver di successo con vantaggi economici, sociali e non da ultimo ambientali. Save the Waste è la conferma che la responsabilità sociale e l’impegno etico permettono alle aziende di crescere e di trarre vantaggi competitivi ripensando le logiche nella gestione d’impresa».

«Questo premio è un vero termometro di una rivoluzione in atto nell’economia italiana e nei nostri stili di vita. Io la chiamo la “rivoluzione non sprecare” – incalza Antonio Galdo, giornalista, scrittore e direttore del sito nonsprecare.it – abbiamo ricevuto oltre 100 candidature da tutta Italia e tutte orientate a una forte spinta al cambiamento, della quale la lotta allo spreco può essere un perno. Ridurre gli sprechi è un’opportunità, come dimostra anche il progetto presentato da Pedon, di innovazione, crescita economica e di lavoro. Quello che serve a rilanciare l’Italia».

Luca Zocca.

Il premio Non Sprecare 2015 per la categoria Aziende è stato consegnato al direttore marketing Luca Zocca durante la cerimonia che ha avuto luogo presso la rinomata università LUISS “Guido Carli” di Roma, uno degli atenei più green d’Italia.

Il premio, giunto alla sua sesta edizione, vede come partner dell’iniziativa insieme al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il WWF, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e le Università La Sapienza e la LUISS “Guido Carli” di Roma.

La valenza del progetto Save the Waste è stata riconosciuta anche nella tredicesima edizione di Aretè dalla Comunicazione Responsabile di Nuvolaverde con Confindustria e Abi. La scorsa settimana il progetto di Pedon si è infatti classificato terzo nella categoria Comunicazione d’Impresa del premio Aretè assegnato dal Sole 24 ore per il coinvolgimento e il sostegno delle comunità agricole.

Pam rinnova il format ipermercato con il Panorama di Sassuolo: più freschi, benessere e stagionalità

Parte dall’ipermercato Pam Panorama di Sassuolo il piano di rinnovo dell’intera rete, che seguirà un nuovo format più aderente alle esigenze attuali dei clienti. Il pdv da 5000 mq di superficie di vendita, riaperto dopo il restyling, presenta molte novità: più spazio per il food, nuovi spazi per i prodotti freschi, a libero servizio e a banco, un’area salute e benessere, una cantina dedicata ai vini e alle birre speciali e un’offerta non food ridisegnata, incentrata sul concetto di stagionalità all’interno della quale trovare tante proposte a tema: nella fattispecie, tutto l’occorrente per il Natale alla porte.

Come ha spiegato Michela Airoldi, Direttore Marketing di Pam Panorama: «Il formato iper va ripensato perché le esigenze e le modalità di fare la spesa sono cambiate. Quello di Sassuolo è solo il primo di una serie di interventi di restyling che realizzeremo in molti dei punti vendita della rete Panorama».

 

Spazio ai freschi

All’interno dell’area di vendita, maggior spazio è dedicato al food, in modo particolare al mondo dei freschi con la frutta e verdura di stagione, soprattutto quella locale e da agricoltura biologica; con la carne ed il meglio degli allevamenti italiani e di tutto il mondo; con il pesce che, dai pescherecci della flotta Pam Panorama, arriva sul banco in meno di 24 ore fresco come appena pescato; con l’ampia scelta di salumi e formaggi Igp, Dop, di cui molte varietà regionali e locali; con il pane sfornato direttamente in negozio e con le ricette della tradizione italiana, preparate ogni giorno. Una grande varietà di scelta, con possibilità di poter accedervi a libero servizio grazie ai comodi dispenser e alle confezioni preparate quotidianamente dallo staff di Pam Panorama o in modalità servito, grazie ai banchi presenti ai quali rivolgersi.

 

Focus sul benessere

All’interno delle corsie, un’ampia zona è dedicata ai prodotti pensati per la salute e al benessere, con tante referenze a scaffale pensate per soddisfare i bisogni di chi è sempre più orientato a conciliare qualità, gusto ma anche benessere e rispetto per l’ambiente: prodotti Bio, provenienti da agricoltura biologica, e privi di olio di palma tra gli ingredienti e referenze Veg&Veg, il progetto sviluppato con l’obiettivo di offrire una proposta alimentare completa anche a chi ha adottato uno stile di vita vegetariano e/o vegano. Ma anche la nuova linea Pam Panorama “Semplici e Buoni”, composta da diverse tipologie di prodotti pensati per soddisfare bisogni specifici: oltre ai cibi gluten free, “meno grassi” per chi è alla ricerca di alimenti light, “senza zuccheri aggiunti”, i “ricchi di fibre” che aiutano a stare bene e a mantenere il naturale equilibrio, regolando l’assorbimento di zuccheri e grassi e i “funzionali”, utili per il corretto funzionamento del proprio organismo come ad esempio i probiotici, i drink anticolesterolo con steroli vegetali e il latte alta digeribilità adatto alle persone intolleranti al lattosio. A completamento dell’area, un ampio spazio parafarmacia.

Nel reparto non food infine trovano posto un corner Blue Kids, il marchio di Coin per la moda bimbo, l’angolo Amici Animali, dove trovare tutto il necessario per gli amici a quattro zampe ed un corner ottico, pensato per tutte le esigenze legate alla vista.

Sano e pronto da mangiare, ecco lo snack che piace alle donne (infografica)

Sano sì ma anche veloce e pronto da mangiare, perché ormai non si ha più tempo di fare le torte e i biscotti della nonna (che peraltro sono ipocaloriche). È questo lo snack ideale per la maggioranza delle donne e sarebbe il caso di tenere conto, visto che sono loro a decidere la spesa famigliare, nel 75% dei casi.

I nuovi trend del pasto veloce e le necessità e i desiderata alimentari delle donne sono evidenziati in questa infografica di Arla Food Ingredients e, assicurano dall’azienda danese, “resteranno a lungo”.

HealthToGo

Esselunga riapre il punto vendita di Corte Franca (BS)

Ha riaperto ieri il superstore Esselunga di Cortefranca, in provincia di Brescia. In una superficie di vendita oltre 4.200 metri quadri con un parcheggio a raso e interrato per oltre 830 autoveicoli, il negozio occupa 175 dipendenti di cui 42 nuove risorse, 25 delle quali residenti a Corte Franca e comuni limitrofi.

Nel territorio bresciano Esselunga ha cinque negozi: due a Brescia, uno a Desenzano del Garda, uno a Sarezzo e quello di Corte Franca.

Nel superstore sono presenti tutti i reparti freschi: le principali novità sono il 115° forno di Esselunga, la pescheria assistita, la presenza di un sommelier e il bar Atlantic, consolidata realtà della ristorazione presente ormai in 78 negozi Esselunga.

Le casse tradizionali sono 24, cui si uniscono 6 casse self-scanning.

Megamark affilia Superò e si rafforza in Campania

Il Gruppo Megamark, associato al Gruppo Selex, ha siglato in questi giorni un accordo con la famiglia Cristiano per l’affiliazione di 24 punti di vendita a insegna Superò presenti prevalentemente su Napoli.

Oltre all’affiliazione della rete commerciale, che comprende supermercati e superette e un cash & carry ubicato a Napoli, l’accordo prevede l’acquisto, insieme con altri imprenditori campani, di una piattaforma logistica a Pastorano (Ce) di circa 20.000 mq coperti e più di 60.000 scoperti, destinata a servire sia i negozi Superò sia gli altri punti di vendita che fanno capo a Megamark in Campania (56 unità tra dirette e affiliate) e in Molise.

I 24 punti di vendita neoaffiliati, che sviluppano 11.000 mq di superficie con un fatturato alle casse di circa 80 milioni e circa 400 addetti, continueranno a utilizzare l’insegna Superò, anche se sono già previste alcune ristrutturazioni di negozio e di format.

«Dove non arriva la forza del singolo – sottolinea il presidente di Gruppo Megamark Giovanni Pomarico – sicuramente arriva la forza del gruppo. È questo lo spirito che ha sempre contraddistinto lo sviluppo del franchising in Megamark».

L’affiliazione riveste un ruolo di punta nelle strategie e nelle politiche di Megamark. L’attuale rete franchising del Gruppo si compone infatti di oltre 300 punti di vendita (a cui si aggiungono i 24 Superò) con un fatturato in crescita del 12%. Grazie a questa nuova operazione, si prevede per il 2016 un ulteriore incremento del 20%, per un giro d’affari stimato di 350 milioni.

«Il franchising in Megamark è sempre stato un punto di riferimento e i numeri lo dimostrano – spiega Giovanni Sicolo, Direttore Vendite Franchising -. La trattativa è stata lunga e complessa ma, grazie alla forte volontà di tutti, siamo riusciti a raggiungere l’accordo. Avere a disposizione una piattaforma logistica sul territorio campano ci permetterà di ampliare, attraverso nuove affiliazioni, la nostra rete commerciale. Il nostro Gruppo infatti, è in grado di offrire proposte commerciali che spaziano dalla gestione delle piccole superfici fino ad arrivare ai maxistore, dalla formula Hi-Low a quella Every Day Low Price, avendo sempre ben in mente quella che è la nostra mission: “rendere accessibile la spesa di qualità».

Il Gruppo Megamark è presente in Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria con una rete commerciale composta da oltre 400 punti di vendita a insegna Dok, Famila, A&O, Sole 365 e Sunrise. Il fatturato previsto per il 2016 dovrebbe superare i 1.000 milioni di euro, mentre gli addetti saliranno a più di 4.000.

Sigma a Imola inaugura il supermercato con arredi a chilometro zero, con Cefla

Può essere considerato il primo supermercato a chilometro zero quello inaugurato dal gruppo Realco ad insegna Sigma ad Imola, in via Selice 23/f. Per gli arredi e l’illuminazione, realizzati da Cefla, è infatti bastato attraversare la strada: il punto vendita, 1300 mq, è situato di fronte allo stabilimento dell’azienda e fornisce un’ampia selezione di prodotti enogastronomici, profumeria, hobby e oggettistica.
Tra i vantaggi ottenuti tramite soluzioni di arredo c’è il recupero di spazio, sia in corsia che sul piano tramite scaffalature e i piani ultra Slim , ma anche luminosità, resa estetica, leggerezza. Per le scaffalature è stato scelto il colore bianco, che fa da perfetto contrappeso alla variabilità cromatica della merce, mentre per caratterizzare il reparto cantina è stato scelto il grigio.
Il tutto dà origine a un punto vendita ordinato, luminoso, in cui il protagonista assoluto è la merce esposta.

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L’illuminazione del reparto profumeria è affidata a un piano con lampada LED integrata che dà il massimo risalto ai prodotti. Il LED, infatti, ha una resa cromatica paragonabile alla luce solare, non modifica i colori ma esalta le caratteristiche della merce, garantendo al contempo il risparmio energetico.

Il Banco accoglienza è stato realizzato con un sistema modulare customizzato. La barriera casse è in modalità singola e ad isola ergonomica, sicura e integrata con l’IT.

I carrelli spesa, personalizzabile in vari litraggi, colori del filo metallico e delle plastiche, è interamente riciclabile al 100%.

Stranieri ed Expo, spese a Milano +27%, in Italia +12,5%. Moda al top, funziona il centro città

Moda e abbigliamento sono stati il settore che ha maggiormente beneficiato dalla “calata” degli stranieri su Milano per l’Esposizione Universale, seguito da alberghi e strutture ricettive, negozi del centri, ristoranti e grandi magazzini. Ma quanto hanno speso gli stranieri in visita ad Expo? In attesa di dati certi (se mai arriveranno) sull’impatto che ha avuto la grande kermesse meneghina sul commercio in città e oltre arrivano i dati definitivi di Visa, che fa un bilancio della spesa dei visitatori stranieri a Milano su prodotti Visa nel periodo maggio-ottobre 2015. Le transazioni transfrontaliere a Milano hanno totalizzato una spesa di 619,4 milioni di euro con una crescita del 27% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il settore che viene premiato in termini di spesa è quello della moda/abbigliamento, con 179 milioni di euro e un incremento del 13,7% rispetto allo stesso periodo 2014. Tra i 5 paesi top spender in pole position la Cina con una spesa di 63,9 milioni di euro e un incremento del 58%, seguita dalla Francia con 63 milioni di euro e una crescita del 101%. Seguono gli USA con volumi di spesa complessivi da maggio a ottobre pari a 57,6 milioni di euro (+53% a/a), il Regno Unito con uno speso di 49,8 milioni di euro e un incremento percentuale di +40% rispetto allo speso nel maggio-ottobre 2014. Chiude la classifica la Russia con volumi di spesa totali nel periodo di 46,9 milioni di euro, che però registra addirittura un calo rispetto allo stesso periodo 2014, con una media di -25%.

Tutti pazzi per il Quadrilatero, bene gli alberghi

Analizzando la spesa dei visitatori stranieri a Milano nelle categorie di acquisto, il settore moda/abbigliamento si rivela il comparto con i volumi di spesa più elevati da maggio a ottobre 2015, 179 milioni di euro, +13,7% anno su anno. Il secondo settore che viene premiato dagli acquisti dei visitatori esteri a Milano è quello alberghiero/ricettivo, con uno speso nei sei mesi pari a 136,7 milioni di euro e una crescita di 51 punti percentuali sul 2014; in particolare il bimestre maggio-giugno fa registrare il maggiore picco di crescita anno su anno con 62,4 punti percentuali. Seguono, in ordine di volumi di spesa, il settore dei negozi al dettaglio e delle vie centrali milanesi con 64,4 milioni di euro (+15,2% a/a); quello della ristorazione che nel semestre di EXPO 2015 riporta volumi di speso pari a 49,5 milioni di euro, in crescita del 52,6% rispetto al 2014 registrando anche la migliore performance di crescita tra le categorie merceologiche; e il settore dei grandi magazzini con 31,5 milioni di euro di volumi di spesa, in crescita del 16,5% in comparazione con lo stesso periodo 2014.

Incrementi in tutta Italia

Nel periodo di permanenza dell’Esposizione Universale, in tutta Italia i volumi di spesa si attestano su 10 miliardi con una crescita del 12,5% rispetto a maggio-ottobre 2014. Milano nel periodo contribuisce sulla spesa totale dei visitatori stranieri in Italia con una quota del 6,2%.
Risultati positivi dunque, che mostrano un trend di crescita costante verso l’alto rispetto al 2014, che possono essere ricondotti a un “effetto Expo”.

Omnicanalità e customer experience guideranno la trasformazione digitale nel retail

«Nella trasformazione digitale il retail investe ancora poco e occorrerebbero investienti più consistenti. La buona notizia è che si sta diffondendo una coscienza molto più forte sull fatto che investire in trasformazione digitale è una stretta necessità. Ma i retailer stanno ancora prendendo le misure. La digital transformation è un ripensamento integrale del business model, di che cosa vuol dire vendere e fare retail in un mondo completamente cambiato». Così Umberto Bertelé ha introdotto la presentazione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.

Dopo sei anni di congiuntura economica negativa, i consumi degli italiani, seppur timidamente, sono tornati a crescere nel 2014. La spesa mensile per le famiglie è aumentata dello 0,7% rispetto al 2013 e il trend positivo dei consumi è confermato anche per il 2015 (+0,8% rispetto al 2014). In termini monetari, però, gli italiani sono tornati al livello di spesa corrente di 11 anni fa. Allo stesso tempo i consumatori italiani sono sempre più connessi e digitali: nel 2015, gli internet user italiani sfiorano quota 38 milioni, in crescita del 3% rispetto al 2014, e i web shopper arrivano a 17,7 milioni, in crescita dell’11% rispetto al 2014.

«Le imprese –  afferma Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano – devono guardare ai profondi cambiamenti avvenuti nei comportamenti degli acquirenti. Investire nella digital transformation è ormai un obbligo per il Retail tradizionale, come per la quasi totalità dei settori dell’economia. Anche se l’interesse nei confronti dell’innovazione non si è ancora tradotto in investimenti adeguati, non mancano interessanti sperimentazioni: un top retailer su due punta all’omnicanalità e uno su tre all’innovazione del punto vendita».

L’Osservatorio ha condotto una survey sui top retailer italiani (primi 300 retailer per fatturato, presenti in Italia con negozi fisici) in cui sono stati indagati sia il livello di adozione di 30 innovazioni digitali nel 2015 (e negli anni precedenti) sia le intenzioni di adozione per il 2016. Le innovazioni digitali sono state classificate in tre categorie: innovazioni nel back-end (processi di interazione retailer-fornitori o processi interni del retailer), innovazioni nella customer experience in punto vendita e innovazioni a supporto dell’omnicanalità.

innovzione digitaleLe innovazioni digitali nel back-end sono quelle su cui si è investito di più e di conseguenza oggi risultano le più consolidate. L’86% del campione ha già digitalizzato almeno una parte dei processi di back-end e completerà il percorso nei prossimi anni. Se concentriamo l’attenzione sul 2015, il 40% dei retailer rispondenti alla survey ha sviluppato un progetto nel back-end. Le innovazioni che hanno catalizzato i maggiori investimenti sono le soluzioni di CRM (18% del campione), i sistemi di business intelligence analytics (21%) per mappare il comportamento dei propri clienti e le soluzioni a supporto della fatturazione elettronica e dematerializzazione (18%).

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L’area che più di tutte ha attirato l’attenzione dei retailer è stata quest’anno l’omnicanalità: nel 2015 il 50% dei rispondenti ha investito in innovazioni per interagire con i propri clienti a distanza, e, più nel dettaglio, il 21% ha sviluppato o potenziato il sito informativo, il 22% ha sviluppato o potenziato il sito eCommerce, il 29% ha sviluppato l’App o Mobile site e il 18% ha implementato programmi Social.

Le innovazioni nella customer experience in punto vendita sono state introdotte dal 33% dei rispondenti. Tra quelle più adottate troviamo lo sviluppo o il potenziamento di App o Mobile site con funzionalità in negozio (27%), sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi (18%) e sistemi di sales force automation o di online selling in punto vendita (17%).

«I progetti per il futuro cambiano – afferma Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail del Politecnico di Milano – in funzione del comparto merceologico. L’abbigliamento punta soprattutto su soluzioni ‘esperienziali’ all’interno del punto vendita per catturare l’attenzione dei potenziali clienti e fidelizzarli. Oltre il 40% del campione ha dichiarato di voler investire in almeno una delle seguenti innovazioni: digital signage e vetrine intelligenti e interattive, chioschi, totem o touch point, sistemi per l’accettazione di couponing e di loyalty (digitali o Mobile). L’alimentare nel 2015 ha puntato su App o Mobile site informativi da usare a distanza o in negozio e siti eCommerce, mentre nei prossimi anni investirà su sistemi che velocizzeranno il pagamento, come sistemi di cassa evoluti e Mobile POS».

e-Commerce e risposte del retail fisico

L’eCommerce, inteso come la vendita da siti italiani a consumatori italiani e stranieri, nella sola componente di prodotto, ha superato nel 2015 i 7,2 miliardi di euro (in crescita del 28% rispetto al 2014). Tra i comparti di prodotto emergono Abbigliamento (con un peso del 32% sul totale eCommerce) e Informatica ed elettronica di consumo (con il 27%). Nelle vendite eCommerce di prodotto, il peso delle Dot Com è superiore al 70%. I retailer tradizionali, nonostante abbiano nel 61% dei casi sviluppato una propria iniziativa di eCommerce, pesano ancora poco sul valore delle vendite. La convivenza con il canale tradizionale e una scarsa propensione all’innovazione hanno, in passato, rallentato diverse imprese nello sviluppo del canale online. Tuttavia sono diversi i retailer che, in questi ultimi anni, stanno approcciando l’eCommerce in modo più convinto promuovendo non solo un cambiamento tecnologico, ma anche organizzativo e culturale con l’intento di sviluppare una strategia realmente omnicanale.

«Tra i modelli omnicanale più interessanti per i retailer tradizionali – sottolinea Valentina Pontiggia – troviamo il Click&collect. La possibilità di ordinare online un prodotto e di ritirarlo in negozio piace non solo ai retailer, ma anche ai consumatori. Per i clienti finali il Click&collect coniuga, infatti, i principali punti di forza dei canali fisico e online: è possibile, da un lato, accedere ai prezzi e alla gamma dell’online e acquistare in qualsiasi momento (7 giorni su 7, 24 ore al giorno) e, dall’altro, vedere e provare la merce prima di finalizzare l’acquisto. Mentre nell’Abbigliamento e nelle Profumerie il Click&collect è tuttora offerto da una minoranza di retailer (circa il 20% dei siti eCommerce), nell’Alimentare e nell’Informatica ed elettronica di consumo è una pratica molto più diffusa (oltre il 70% delle inziative). Chi ha implementato in maniera convinta il Click&collect, registra oltre il 30% del totale ordini eCommerce attraverso questa modalità».

I retailer medio-piccoli

I retailer medio-piccoli utilizzano l’innovazione digitale per migliorare l’esperienza dei propri consumatori in negozio e per rendere più efficienti i processi di back-end, mentre l’omnicanalità non è ancora una priorità. L’88% dei rispondenti dichiara, infatti, di aver investito in almeno un’innovazione digitale per migliorare la customer experience. 8 rispondenti su 10 pubblicizzano la propria attività commerciale tramite almeno un canale innovativo (sistemi di pubblicità via web, email, Sms o Social Network), 6 su 10 hanno attivato sistemi promozionali (via Sms o con coupon digitali), 3 su 10 hanno adottato sistemi di sales force automation o installato sistemi di cassa evoluti e Mobile POS, 2 su 10 hanno attivato sistemi di loyalty (tramite carta dotata di banda magnetica o codice a barre) e meno di 1 su 10 ha installato chioschi, totem o touch point all’interno del negozio per fornire informazioni aggiuntive ai propri consumatori.

Il 60% dei rispondenti ha abilitato innovazioni a supporto dell’omnicanalità, anche se con un approccio molto timido. 6 rispondenti su 10 sono presenti online con un sito informativo, ma solo 2 su 10 permettono di acquistare online (sito eCommerce) o hanno attivato una presenza sul Mobile (con App o Mobile site).

Antenne Classic-Style multifunzione per il controllo degli accessi nel punto vendita

Da quasi un ventennio ITAC-TRON svolge la propria attività su tutto il territorio nazionale ed europeo, proponendo ai retailer soluzioni all’avanguardia nella progettazione e realizzazione di sistemi di sicurezza integrata, nel settore dell’antitaccheggio.
StyleSulla base dei feedback forniti dai retailer, vogliamo proporre le antenne CLASSIC STYLE che possono integrare la funzionalità di comunicazione remota, permettono agli operatori di ottenere una migliore visibilità del negozio con accesso ai dati immediatamente fruibili. Inoltre, la nuova gamma consente ai retailer di integrare la tecnologia per il conteggio dei visitatori nelle loro attività commerciali. I responsabili di negozio possono così monitorare il movimento dei clienti all’interno dei punti vendita, valutare il successo delle promozioni di marketing e programmare l’aumento del personale e dei livelli delle scorte per adeguarsi ai periodi d’acquisto più intensi dell’anno.

Le antenne CLASSIC STYLE, caratterizzate anche dall’elettronica EVOLVE-ECO a risparmio energetico, offrono la protezione del varco ingresso/uscita più ampio e consentono ai retailer di salvaguardare meglio la propria merce.

Farmacia Style“Il Barometro Mondiale dei Furti nel Retail ha evidenziato che le differenze inventariali hanno raggiunto il livello più alto dal 2007, quindi è fondamentale che i retailer continuino a prendere misure adeguate per affrontare il problema. Sebbene gli operatori retail siano consapevoli della necessità di adottare misure antifurto, si aspettano anche che i sistemi si adattino al design dei punti vendita e forniscano le funzionalità desiderate. Siamo fiduciosi che la nuova gamma di sistemi si dimostrerà valida su più fronti, garantendo il miglioramento delle operazioni all’interno dei punti vendita, l’ottimizzazione della disponibilità sugli scaffali e una migliore esperienza d’acquisto per i clienti, oltre a consentire l’aumento delle vendite.”

StyleRealizzata grazie agli input forniti dai retailer di abbigliamento, la serie CLASSIC STYLE offre la più ampia capacità di rilevazione nel varco ingresso/uscita ed è leader di categoria, pur essendo un’antenna discreta e dalle dimensioni ridotte. La struttura in plexiglas trasparente, senza profili, i LED colorati integrati e i copri-base, entrambi personalizzabili nei colori, permettono all’antenna di adattarsi a qualsiasi layout. Inoltre, è possibile integrare le unità Checkpoint’s VisiPlus™ per il conteggio bidirezionale dei visitatori a soffitto, a muro o con supporto da terra.
Le antenne appartenenti all’elegante gamma CLASSIC offrono funzionalità di supporto remoto per garantire la rapidità e l’ottimizzazione dei servizi di assistenza e manutenzione.

Per informazioni:

ITAC-TRON srl
Via dei Castelli Romani, 41 00040 Pomezia (RM)
Tel. +39 06 91603319
info@itactron.itwww.itactron.it

Pam Panorama fa comunicazione per “difendere” il suo olio Evo private label

A seguito dei ben noti fatti di cronaca con una decina di aziende indagate per frode in commercio per la vendita di olio extravergine non risultato tale dalle analisi – l’insegna Pam Panorama corre ai ripari con una campagna di comunicazione a sostegno dei “suoi” prodotti. Ricordando ai clienti che sull’Olio d’Oliva Extra Vergine la linea Pam Panorama comprende “una serie di referenze cui vengono applicati dei parametri valutativi addirittura più restrittivi rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente in materia. “I nostri standard – si legge in una nota – vengono trasmessi ai fornitori, i quali hanno il compito di attenersi alle indicazioni condivise: scrupolosi controlli vengono infatti effettuati sia nella fase precedente l’imbottigliamento, sia successivamente, attraverso prelievi diretti nei negozi. Per garantire la qualità del prodotto vengono così implementate rigorose analisi chimiche ed organolettiche, unitamente a panel di assaggi”.

L’Olio extra vergine di Oliva di Pam Panorama è disponibile in tre linee: Pam Panorama (Olio Extra Vergine e Olio Extra Vergine 100% Italiano), Pam Panorama Bio (Olio Extra Vergine Bio) e i Tesori (Olio extravergine da olive taggiasche 100% italiano, Olio extra vergine di oliva monocultivar nocellara 100% italiano, Olio extravergine di oliva umbria d.o.p. Colli assisi-spoleto, Olio extravergine di oliva terra di bari castel del monte d.o.p., Olio extravergine di oliva riviera ligure d.o.p. Riviera dei fiori, Olio extravergine di oliva garda orientale d.o.p. Olio extravergine di oliva toscano i.g.p.).

 

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