Casalasco: fatturato in crescita a oltre 630 milioni (+27%). Determinante l’export

Il 2023 è stato un altro anno record per la filiera integrata del pomodoro in Italia specializzata nella trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei suoi derivati. A testimoniarlo il bilancio del Gruppo Casalasco che, coi suoi cinque stabilimenti, ha lavorato 800.000 tonnellate di pomodoro fresco nella scorsa campagna consolidando il 7° posto a livello mondiale con un fatturato in crescita del 27% arrivato a superare i 630 milioni e con un EBITDA a 81,1 milioni di euro.

In continua crescita anche i mercati di sbocco finale, oltre 75 nel 2023, raggiunti sia coi marchi propri (Pomì e De Rica) che con le attività di co-packing e private label che coprono tutti i continenti con particolare focus sull’Estremo Oriente tra cui il Giappone dove il Gruppo ha recentemente finalizzato l’acquisizione della De Martino, primario operatore commerciale specializzato in mercati asiatici e scandinavi. La quota di fatturato sui mercati internazionali si conferma l’asset fondamentale per la crescita del Gruppo attestandosi a oltre i due terzi del fatturato complessivo con una quota nel segmento retail al 76% del totale. I derivati del pomodoro guidano le categorie prodotti con l’85% dei ricavi suddividi tra prodotti base, sughi pronti e ketchup.

Filiera, qualità, innovazione, ricerca & sviluppo, persone, ambiente e sicurezza sono i pilastri su cui si basa la strategia sostenibile di Casalasco che adotta un approccio trasparente nel rispetto di tutti i suoi stakeholders con la missione comune di costruire una catena efficiente e solida per la creazione del valore equamente ripartito lungo la filiera. Una grande attenzione è da sempre dedicata alle persone: con un picco pari a 2150 dipendenti nel corso della campagna del pomodoro, nel 2023 il numero di dipendenti a tempo indeterminato è aumentato del 10%. Se ai lavoratori presso gli stabilimenti si somma l’indotto rappresentato dalle aziende agricole socie del Consorzio Casalasco del Pomodoro e tutte le attività di logistica e distribuzione del gruppo, il numero di lavoratori coinvolti nella filiera Casalasco è di circa 10.000 unità, con un’età media intorno ai 40 anni. Il Gruppo ha portato avanti importanti progetti di crescita sul personale con oltre 16.000 ore di formazione specifica e piani di welfare volti a supportare il benessere dei dipendenti.

Il reparto Qualità di Casalasco ha effettuato oltre un milione di analisi qualitative presidiando tutte le fasi della filiera dal campo fino alla distribuzione di ogni singola confezione ed il dipartimento di Ricerca & Sviluppo ha generato oltre 100 nuovi progetti relativi a ricette e packaging innovativi. A tal proposito, nel 2023 sono stati avviati i lavori di riqualificazione dell’immobile in prossimità dello stabilimento di Fontanellato, con l’obiettivo di realizzare il nuovo Innovation Center del Gruppo volto a centralizzare in un unico polo tutte le attività di ricerca del Gruppo; l’inaugurazione è prevista entro il 2024. Lo scorso esercizio Casalasco ha investito circa 30 milioni di euro al fine di migliorare le prestazioni produttive ed ambientali. Il nuovo piano di sviluppo triennale prevede investimenti in asset industriali per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro focalizzati in particolare su efficientamento energetico, miglioramenti qualitativi e autoproduzione di energia. “Ormai da diversi anni la sostenibilità rappresenta per Casalasco un focus primario. Il 2023, oltre alla significativa crescita in termini di mercati, prodotti, ricavi, margini ha confermato anche lo sviluppo concreto della cultura sociale e ambientale che da sempre ci coinvolge e traina la nostra operatività giorno dopo giorno” ha detto Costantino Vaia, CEO di Casalasco SpA.