
Si chiama Winkle ed è una app che ripensa il modo di fare shopping partendo da un presupposto: il consumatore contemporaneo ama informarsi e scegliere i propri acquisti online, ma alla fine preferisce acquistare nel negozio tradizionale. Così questa app nata in Piemonte un mese fa dall’idea di Alessandro Catanzariti e sviluppata con un gruppo di soci, ha messo insieme 25 retail multibrand di Torino, che nel frattempo sono già arrivati a 40, integrando lo shopping online con quello fisico. L’utente può “organizzarsi” in remoto uno shopping personalizzato con offerte e buoni sconto riservati ed esclusivi.
Tre le attività principali previste da Winkle: la ricerca di qualsiasi capo per tipologia o brand e, grazie alla geolocalizzazione di ogni attività commerciale, l’indicazione del negozio più vicino al proprio indirizzo in cui è disponibile e del prezzo; la prenotazione dello stesso (indicando misure e colore desiderati) nel negozio selezionato, che in breve tempo risponde alla prenotazione applicando eventualmente un’offerta o segnalando un codice sconto e mettendo il capo a disposizione del cliente che lo ha prenotato per provarlo e acquistarlo direttamente in negozio; la condivisione della propria esperienza di acquisto sui social. Con Winkle si può infatti inviare a un amico la foto di un articolo che pensiamo potrebbe interessargli. O chiedergli un parere.
Un modo per il retailer di farsi conoscere dal turista
A queste funzioni Winkle ne ha affiancata nei giorni scorsi un’altra, aprendosi al mondo del turismo. Grazie alla partnership con il Consorzio Turistico Incoming Experience, a tutti i clienti delle strutture ricettive del Piemonte individuate dal consorzio sarà segnalata la app Winkle, che diventa così una vera e propria guida ai luoghi “alternativi” dello shopping in città che vada oltre le vie più note e i monomarca più diffusi.
Winkle, che sta già pensando di allargarsi ad altre città italiane, nasce per assecondare la nuova tendenza del retail, fotografata da PwC, secondo la quale si cerca online, ma si compra offline, per un’esperienza di acquisto “ibrida” che mescola il contatto virtuale a quello fisico, abbattendo così le barriere. Dalla ricerca Total Retail Survey 2016 di PwC si evince che il 43% dei consumatori vuole ricevere offerte personalizzate in tempo reale all’interno del punto vendita. I canali dello shopping preferiti sono i negozi al 42% e, a seguire, gli shop online raggiunti tramite pc al 24%, smartphone (14%) e tablet (12%). Anche all’interno del punto vendita l’utilizzo del dispositivo mobile è rilevante, in particolar modo per ricercare prodotti online (39%), leggere review sui prodotti (30%), comparare i prezzi con i competitor (27%) e accedere ad un coupon/codice sconto (24%).