Babbo Natale quest’anno ci porta prezzi stabili

Prezzi sostanzialmente stabili per il Natale 2016. Lo sostiene il Codacons, che ha monitorato i listini al dettaglio di alcuni beni classici del Natale nelle principali città italiane. Scoprendo che almeno due prodotti tradizionali, il panettone e l’albero, costeranno di meno rispetto all’anno scorso. Per il dolce più consumato nelle festività, il “pan di Toni” per cui anche gli inglesi hanno perso la testa, si spenderà fino al 2,3% in meno rispetto al 2015. Quello di marca passerà da 7,99 a 7,85 euro, quello non di marca da 4,20 a 4,10. In lieve controtendenza l’altro dolce storico, il pandoro, che subirà aumenti infinitesimali, da 7,29 a 7,30 se di marca e da 4,00 a 4,05 se non di marca. L’invasione di alberi sintetici, più ecologici e disponibili in tutte le forme, altezze e tipologie, porta anche in questo settore risparmi (-2,9%), più contenuti per l’albero vero (-2,17%) che però sarà acquistato solo dal 35% delle famiglie. Stabili invece i listini per palline, luci e decorazioni varie.

Malgrado non siano previsti grandi rincari rispetto allo scorso anno, secondo l’associazione per i consumatori i consumi natalizi complessivamente subiranno una flessione fino al -2%. Una contrazione che però non dovrebbe riguardare il cenone: per gli alimentari gli italiani non baderanno al portafogli, e prevedono di spendere oltre 2,8 miliardi.

E lo shopping? Se ne occupa Coldiretti, secondo cui gli italiani destineranno ai regali un budget di 232 euro a famiglia, con un aumento non trascurabile del 6% rispetto al 2015. Per i pacchetti da mettere sotto l’albero si spenderà il 38% dell’intero investimento natalizio, comprensivo anche di viaggi, intrattenimento e cenoni, secondo lo studio Deloitte. Gli italiani sono comunque piuttosto generosi. La loro spesa per i regali quest’anno sarà superiore del 12% rispetto a quella degli europei, che si fermano a 207 euro. I Babbi Natale più generosi saranno quelli danesi, con una spesa di 367 euro per famiglia, seguiti da quelli tedeschi (239). Poi gli italiani. In fondo alla classifica greci (128 euro a famiglia) e polacchi (114).

E se negli Usa i regali natalizi si acquistano spesso nel corso del Black Friday che sta iniziando a fare breccia anche da noi, gli italiani iniziano a preferire fare i regali con largo anticipo per approfittare di qualche offerta e comunque evitare le file e i disagi degli ultimi giorni. La tendenza di quest’anno è fare doni utili ai familiari e oggetti e servizi a cui non si può accedere in altri periodi dell’anno agli amici. Cresce la quota degli italiani che fa acquisti su internet per risparmiare soldi e tempo: ormai siamo su livelli europei (38% la media italiana, 40% quella dell’intero continente), anche se questo genere di shopping sembra limitato a musica, film, informatica, viaggi e abbigliamento. Per altre merci, prima di tutto quelle alimentari, sembra ancora essere importante il contatto diretto con il venditore, che spesso poi è anche il produttore. Infatti luogo privilegiato di acquisto di alimenti natalizi è il mercatino degli agricoltori o l’azienda, qualora preveda la vendita diretta.