Esselunga adotta una guglia del Duomo di Milano, ricordando Caprotti

Non poteva che essere il simbolo di Milano, il Duomo, il luogo eletto dagli eredi di Esselunga per ricordare il fondatore Bernardo Caprotti; e infatti l’insegna sostiene il progetto “Adotta una Guglia”, la campagna di raccolta fondi per i restauri del Complesso Monumentale della Cattedrale, e in particolare delle sue 135 guglie. Oggetto di particolare attenzione dei lavori è stata la Guglia Maggiore che ospita la iconica Madonnina.

Esselunga ha scelto di sostenere l’importante progetto in memoria del suo fondatore Bernardo Caprotti, “in linea con il rispetto e l’amore per l’arte e per la città di Milano che lo hanno contraddistinto nel corso di tutta la sua vita.”

In segno di omaggio, sabato 30 settembre, nel ricordo del primo anniversario della scomparsa di del fondatore, è stata svelata una targa sulla Guglia Maggiore. Il riconoscimento è stato deciso dalla Veneranda Fabbrica per l’importante donazione effettuata. Un’analoga targa è stata posizionata nella sala del Grande Museo del Duomo dedicata alla Madonnina (dove sono collocati lo scheletro originale del 1774 e il busto in legno di noce intagliato da Giuseppe Antignani su Modello dello scultore Giuseppe Perego).

Il progetto “Adotta una Guglia” è stato promosso nel 2012 dalla Veneranda Fabbrica, che si occupa della tutela e valorizzazione del Duomo fin dal 1387, con l’obiettivo di intervenire per la sicurezza di alcune parti del Monumento e restituirlo al mondo in tutta la sua bellezza.

«Ringrazio Esselunga per il sostegno ai nostri Grandi Cantieri nell’eternare l’infinita bellezza del Duomo e il mio auspicio è che altri soggetti privati prendano spunto da tale esempio per unirsi alla nostra millenaria sfida contro lo scorrere del tempo» ha detto il Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano Fedele Confalonieri.

Il Duomo è visitato da cinque milioni tra fedeli e turisti all’anno. «La Veneranda Fabbrica è impegnata quotidianamente nel prendersi cura, attraverso i suoi Cantieri, della meravigliosa quanto fragile materia di cui è composta la Cattedrale. Il suo nutrimento, il marmo di Candoglia, ha infatti bisogno di continue cure e richiede un continuo intervento sulle superfici» ha spiegato Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano.

Le spese di manutenzione straordinaria e per i restauri del Duomo sono in effetti ingenti e sono cresciute a dismisura: intervenire oggi sulla Cattedrale, rispetto a un secolo fa, comporta sensibilità ed attenzioni diverse, in linea con i tempi e con la sicurezza, il rispetto dell’ambiente, il controllo approfondito e un monitoraggio continuo delle superfici.

Con i suoi 11.700 metri quadri di superficie interna, le oltre 3.400 statue, le 55 grandi vetrate istoriate, le 135 guglie e tutti quegli elementi che necessitano di un esame accurato e di un restauro senza sosta, il Duomo rappresenta una realtà straordinariamente delicata e unica al mondo. Nella sezione “Diario dei Cantieri” dalle pagine del portale duomomilano.it, si trova un aggiornamento su tutte le attività di restauro in corso.