Gli italiani cambiano, Coop si attiva per affrontare il futuro

Gli italiani cambiano: più tecnologici, attenti alla salute e alle esigenze dell’ambiente e del benessere, mangiano meno ma meglio e riempiono il carrello della spesa con prodotti diversi dal passato. Meno carne e latticini, più frutta, fresca e secca, verdura e in generale alimenti considerati salutari, come i cosiddetti “superfood”: questo emerge dal Rapporto Coop 2016.

«La cultura e le abitudini degli italiani stanno mutando più velocemente di quanto stiano cambiando le imprese – ha detto alla presentazione del Rapporto il presidente di Coop Marco Pedroni -; alcuni trend riteniamo siano passeggeri, altri invece resteranno. Soffre anche il sacro Graal della dieta mediterranea, la pasta. Coop, di fronte a questi profondi mutamenti della società, ha ritenuto che fosse il momento di cambiare e provare non solo a incontrare i nuovi bisogni, ma anche a immaginare il futuro».

Da qui il completo ripensamento della marca commerciale (vedi Coop, restyling su 4000 referenze private label, al via due nuove linee), con cinque nuove linee in preparazione “ma in seguito ne entreranno altre”, 400 nuove referenze e un obiettivo di vendite a 18/24 mesi del +4% a valore e del +7% a quantità.

Ma non si gioca solo sulla marca commerciale la partita di Coop, come ci spiega Pedroni nella video intervista. La prima insegna italiana infatti soffre “come tutta la grande distribuzione” ma investe “650 milioni nel biennio 2015/16 nel rinnovo della rete”. Mantenendo i propri valori: evitando i licenziamenti e continuando a investire anche nelle aree più deboli e difficili del Paese.