Coopernic alleanza di opportunità, non strategica.

Coop, Leclerc, Delhaize, Rewe. Sono i soci di Coopernic, l’alleanza a quattro che scelgono Expo (ospite Marco Pedroni presidente di Coop Italia) per discutere di valori condivisi: la difesa dei consumatori, la politica dei prodotti Mdd come marche differenzianti e creatori di valore, la muscolosità nella negoziazione con la grande industria, il rapporto da rafforzare con le filiere agricole.

Frans Muller Ceo di Delhaize, Michel Edouard Leclerc, patron del Movimento Leclerc e Marco Pedroni (mancava Rewe) si scambiano opinioni e punti di vista, ma concordano in tutto: nel fatto che il legame con i produttori locali è una leva di costruzione del valore (ma non il localismo, che, soprattutto in Italia, molti rispolverano). «Gli agricoltori devono far parte di noi e noi abbiamo un grande obbligo di trasparenza», afferma Muller.

Concordano sul fatto che la convenienza per i consumatori è un valore e una necessità, ma essere meno costosi è un punto di arrivo, non un punto di partenza. Vale a dire che essere meno cari della concorrenza non deve andare a discapito della qualità dei prodotti («prezzi accessibili per l’alta qualità», è il mantra di Pedroni).

Concordano sul fatto che il prodotto MDD è una marca  e anzi l’impegno di ciascuno, declinato nei rispettivi Paesi, è quello di renderlo sempre più differenziato rispetto ai prodotti di marca, «facendo innovazione e sviluppo», dice Pedroni. «Stiamo imparando a diventare industria», chiosa a sua volta Leclerc.

Concordano, infine sul fatto che Coopernic, che riunisce quattro big europei (per ora: chissà se anche Ahold non ne entrerà a far parte) che insieme valgono 130 miliardi di fatturato è un’alleanza di opportunità. Riassume Leclerc per tutti: «Ognuno di noi mantiene la propria personalità. Insieme cerchiamo le leve per essere i migliori sui rispettivi mercati. Insieme sviluppiamo una capacità di negoziazione nei confronti di 100-130 fornitori internazionali e comuni, ancora una volta secondo una logica opportunistica, non strategica. In fondo le grandi industrie segmentano le loro politiche di prezzo. Dal nostro punto di vista l’unione fa la forza. Non abbiamo quindi progetti per costruire una identità comune, cerchiamo di incrociare gli aspetti migliori delle nostre imprese».

«Per quanto riguarda i prodotti MDD – aggiunge Pedroni – sviluppiamo un’attività su base volontaria relativa a segmenti di prodotto dove verifichiamo che esiste una convergenza di obiettivi per attività comuni con i fornitori di tutti i Paesi. Ciò significa che di volta in volta potranno essere coinvolti  solo i soci ai quali lo specifico progetto interessa. Nel corso di quest’anno abbiamo dato il via a una ventina di gare. Nel 2016 potranno essere il triplo o il quadruplo e ciascuno parteciperà in funzione delle necessità. Ma al di là degli aspetti tecnici è fondamentale la sintonia sulla visione del  consumatore e sull’approccio al mercato».

E questa sintonia si potrà alimentare dallo scambio di conoscenze e di esperienze: daquelle che derivano dal Supermercato del Futuro di Coop al modello del Drive di Leclerc all’estensione della vendita online di farmaci che Leclerc ha annunciato partire in Francia tra cinque mesi per farne poi un business che potrà interessare gli altri soci e arrivare, forse, negli Stati Uniti via Delhaize-Ahold. Progetti. Ma viste le persone coinvolte – e le persone sono importanti perché, ha ricordato Leclerc, «le alleanze si fanno con le persone», – progetti di peso.