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Integrazione multicanale, l’App Ovs ora recupera la taglia e la recapita instore

Spingono sull’omnicanalità le nuove funzioni integrate nell’App di Ovs, con l’obiettivo di armonizzare lo shopping on line e quello off line per offrire un servizio in grado di soddisfare tutte le richieste dei propri clienti.

Mentre la funzione “Cerchi la taglia?” permette ai clienti di individuare nel catalogo online il capo o accessorio OVS non disponibile in negozio, con il Collect&Pay, è possibile farsi consegnare in negozio i capi acquistati in tempi brevi e senza costi aggiuntivi, con pagamento tramite smartphone o al ritiro in negozio.

Di più: il serviizo è veloce e intuitivo perché basta scansionare il codice a barre riportato sul cartellino del capo tramite la APP OVS del capo non disponibile in negozio nella taglia o nel colore desiderato, e, oltre a scoprire tutte le caratteristiche del capo scelto, si potrà verificarne la disponibilità online o negli store vicini. Tramite la APP o in negozio con il supporto degli addetti alla vendita, sarà inoltre possibile procedere all’acquisto scegliendo di farlo recapitare gratuitamente in store con pagamento al ritiro, attraverso la nuova modalità Collect&Pay.

Recentemente premiata per la digital shopping experience che integra l’esperienza on e off line del cliente con il “Netcomm e-Commerce Award 2017” nella sezione Abbigliamento e Accessori – Omnichannel, OVS pone da sempre forte attenzione all’innovazione tecnologica. Su ovs.it e in store i clienti possono infatti vivere una digital shopping experience a 360° grazie a servizi innovativi quali i camerini virtuali, gli Interactive Kiosk e la “Mini Magic Room”, gli assistenti alla vendita muniti di iPad, il servizio collect&pay.

L’APP dedicata consente inoltre di accedere ad ogni tipo di informazione riguardante i prodotti, collezionare virtual point, ricevere Fashion Message (notifiche personalizzate con logiche di proximity marketing) e pagare direttamente dal proprio smartphone, anche in modalità contactless.

 

 

A MondoJuve debutta un nuovo store Kiabi, tra shopping experience e multicanalità

Un nuovo KIABI Free di 1.600 metri quadri debutta a Torino all’interno dello Shopping Center più grande del Piemonte “Mondo Juve”. E continua, anche per il 2017, lo sviluppo in Italia dell’azienda di abbigliamento francese con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’emozione dell’esperienza di acquisto dei propri clienti, lavorare al miglioramento dei punti vendita, dei servizi e dell’aggiornamento continuo delle collezioni.

Il punto vendita è concepito secondo il design distintivo di KIABI Free concept store di ultima generazione in continua evoluzione. Il reparto bambino è strutturato in modo chiaro e leggibile per agevolare le scelte più razionali compiute dalle mamme così come il reparto uomo, mentre il mondo donna si propone attraverso un approccio più sorprendente ed emozionale. Oltre al restyling dei locali e della zona camerini, dove a predominare è il colore bianco, il nuovo format prevede servizi per soddisfare tutte le esigenze, inclusa la presenza costante di addetti ben formati all’assistenza dei clienti. Uno dei principali obiettivi del KIABI Free è inoltre quello di creare una relazione tra store digitale e fisico confermando la strategia cross canale dell’azienda: il cliente potrà effettuare gli ordini da casa e ritirarli in negozio; qualora non trovasse nel punto vendita i capi desiderati potrà connettersi allo store virtuale (tramite gli schermi o il proprio device mobile) e verificarne la disponibilità in altri punti vendita.

 

Obiettivo: uno store in ogni provincia

«Il territorio torinese rappresenta per KIABI uno storico e importante bacino d’utenza in quanto sono presenti, grazie a quest’ultima apertura, cinque diversi punti vendita – spiega Massimo Pozzi, Direttore Sviluppo KIABI Italia -. Siamo molto contenti di inaugurare un nuovo KIABI Free all’interno di Mondo Juve, che si prefigura come uno degli Shopping Center Italiani più importanti, per dimensioni e numero di store. L’Italia rappresenta per KIABI il terzo mercato dopo Francia e Spagna e l’obiettivo dell’azienda è quello di puntare a uno sviluppo che garantisca la copertura di tutti i capoluoghi di provincia, con almeno uno store, all’interno delle gallerie dei migliori Centri Commerciali. Ovviamente nelle città più importanti, come nel caso di Torino, i negozi KIABI saranno più numerosi».

Nei prossimi mesi è prevista l’inaugurazione di altri due punti vendita, a Firenze e Ascoli.

KIABI è il brand nato in Francia nel 1978 per iniziativa della famiglia Muliez, gruppo che ha fondato Auchan, Decathlon, Leroy Merlin e Pimkie.

Uniqlo, prima che arrivi in Italia ve lo facciamo vedere noi

Unisce due nomi, ‘unique’, unico e ‘clothing’, vestiti, Uniqlo, brand di abbigliamento nato in Giappone nel 1984 e proprietà di Fast Retailing (insieme a GU, Theory, Comptoir des Cotonniers, Princesse tam.tam e J) che conta oltre 1300 punti vendita in 15 Paesi e dovrebbe arrivare nella primavera del 2019 in Italia, a Milano, piazza Cordusio (giusto di fianco a Starbucks, debutto ancor più atteso). In realtà il marchio è meno noto da noi ma è sinonimo di semplicità e qualità a prezzi ragionevoli: per assicurare questi ultimi, ogni capo è disegnato e confezionato sotto lo stretto controllo dell’insegna. Gli store, simili nel concept, sono contraddistinti dalla pulizia e dalla chiarezza espositiva. Noi siamo andati a visitare questo di Berlino in Hackescher Markt. 

[Not a valid template]Secondo il Sole 24 Ore il flagship store di Milano (3mila metri quadri, si dice, in corso di ristrutturazione) sarà solo il primo di una trentina di punti vendita da aprire nei successivi cinque anni nel nostro Paese, nelle principali città (Firenze e Roma in primis) secondo le indiscrezioni che circolano sul mercato.
Nel frattempo Uniqlo dopo aver aperto i  ventesimo store francese a Lione si prepara al debutto spagnolo, quest’autunno, in un’altra location di prestigio: Passeig de Gracia, a Barcellona. L’Italia sarebbe il settimo mercato europeo del brand, che nel Vecchio Continente ha una cinquantina di punti vendita.

Il brand sta anche testando innovativi canali di vendita come il vending (leggi Con Uniqlo maglie e giacche si comprano al volo nel distributore) e sembrerebbe puntare a diventare una sorta di covenience store dell’abbigliamento, proponendo capi basici ma di qualità in location di grande passaggio, stazioni ed aeroporti, dove punta all’acquisto di impulso (o, meglio, di dimenticanza: cosa ho lasciato a casa che manca in valigia?).

Zalando cresce in doppia cifra e punta sull’Italia con un secondo centro logistico

Il centro logistico Zalando di Erfurt.

Crescita in doppia cifra per Zalando, con ricavi aumentati del 21,5% nel primo semestre del 2017. Un boom a cui non è estranea l’Italia, dove l’azienda tedesca ha annunciato l’apertura di un secondo centro di distribuzione dopo il magazzino satellite di Stradella, in provincia di Pavia. La nuova struttura sarà di dimensioni comparabili a quelle degli esistenti hub di Lahr, Erfurt e Mönchengladbach, e opererà in parallelo al magazzino satellite di Stradella (provincia di Pavia, attivo da inizio 2016), tuttavia servendo più mercati e non limitandosi alla sola distribuzione sul suolo italiano. I lavori di costruzione del nuovo magazzino inizieranno nell’arco dei prossimi 8 mesi.

«Il mercato online italiano – dice Giuseppe Tamola, country manager Zalando per l’Italia – cresce rapidamente, trainato da un consumatore sempre più entusiasta e al contempo attento. Sin dal lancio in Italia nel 2011 abbiamo stabilito quelli che sono diventati gli standard di servizio per la vendita online di moda. Quest’ulteriore importante investimento ci consente di andare oltre quanto fatto ad oggi, e potenzialmente di introdurre elementi di innovazione a beneficio dei nostri clienti così come dei brand nostri partner».

Quanto ai risultati finanziari per il primo semestre 2017, Zalando ha messo a bilancio ricavi pari a 2.080,7 milioni di Euro (+21,5% rispetto allo stesso periodo nel 2016) e un Ebit (guadagno prima di interessi e tasse) rettificato di 102,1 milioni di Euro (margine del 4,9%). L’azienda prevede di chiudere l’anno con una crescita più vicina al 25% che al 20% per quanto concerne il fatturato, e attorno al 5% per l’Ebit. Dei ricavi poco meno della metà (1017,9 milioni) arrivano dal Dach (Germania, Austria, Svizzera), 898,1 dal resto dell’Europa e 164,7 dal resto del mondo.

Nell’ultimo trimestre Zalando ha avviato molte iniziative strategiche: tra esse il lancio di Zalando Fulfillments Solutions con Bestseller come principale partner, che dà ai marchi di moda accesso alla propria infrastruttura logistica e al proprio know-how; e la chiusura dell’accordo con Anatwine, un’azienda che sviluppa software che facilitano i brand nella vendita del proprio merchandise ai rivenditori, e con KICKZ, rivenditori multichannel con focus sui prodotti per il basket, ciò che rafforza Zalando nei segmenti sport e lifestyle. Altri marchi sono entrati nell’assortimento Zalando, da Lacoste a Nike, da Pepe Jeans a Esprit.

Le performance di Zalando sono in continua crescita. Nel primo semestre 2017 l’azienda tedesca ha fatto registrare 1.212 milioni di visite al sito (il 69,3% da dispositivi mobili), ha avuto 21,2 milioni di clienti, 42,1 milioni di ordini ciascuno del valore medio di 63,8 euro. Ad oggi ha 13.218 dipendenti.

Per i costumi Italia più cara del Sud Europa, con un business da 369,22 milioni di euro

Tempo d’estate, tempo di costumi: un capo d’abbigliamento imprescindibile in questa stagione che però non costa ovunque allo stesso modo: proprio l’Italia sarebbe anzi, in media, il Paese più caro per acquistare un costume. Lo dice l’indagine di Cuponation, piattaforma internazionale di risparmio, che ha analizzato i prezzi per Paese, andando poi a indagare se effettivamente le tendenze delle passerelle abbiano un riscontro tra le consumatrici nostrane.

Secondo i dati di Statista.com sul prezzo medio da pagare per acquistare un costume femminile nel Sud Europa, l’Italia sarebbe al primo posto, con 19,91 euro al pezzo, seguita da Slovenia e Francia; la Croazia invece è il Paese dove conviene maggiormente, con un costo medio di soli 3,71 euro. 

Nonostante i prezzi elevati, le donne italiane non intendono comunque rinunciare ad aggiornare costantemente i loro look da spiaggia: il mercato italiano dei costumi femminili è infatti il principale del Sud Europa, con un giro d’affari di 369,22 milioni di euro nel 2017, seguito da Francia e Spagna, a conferma del ruolo fondamentale costituito della moda mare nella nostra cultura.

 

Il ritorno del costume intero

Sulle passerelle e nei blog di moda il principale trend dell’estate vede il ritorno in grande stile dei costumi interi, ma le consumatrici hanno seguito i suggerimenti? Una conferma viene dalle ricerche su Google del termine “costume intero”, in costante crescita dal 2013 (+572% tra il 2013 e il 2017), e quasi raddoppiato rispetto all’estate 2016.

Secondo quanto emerso dalle ricerche di Google Trends, pare che, mediamente, “costume intero” sia stato ricercato principalmente dalle donne residenti nelle grandi città: Roma in primis, seguita da Palermo, Milano (sorprendentemente soltanto in terza posizione), Torino e Napoli, mentre il termine “bikini”, per coloro meno propense a sperimentare i nuovi trend, risulti più ricercato in centri minori, con Lucca, Rimini e Vicenza nelle prime posizioni.

I prezzi medi dei costumi e le dimensioni dei mercati sono stati ricavati da statista.com, e sono relativi all’anno 2017. I prezzi sono stati convertiti in euro con tasso di conversione relativo al 27 luglio 2017 rilevato da http://www.xe.com/.
I dati relativi alle ricerche Google derivano dall’elaborazione interna di dati ricavati da Google Trends. I dati relativi all’andamento delle ricerche per anno si riferiscono ai mesi di maggio, giugno e luglio di ogni anno e sono stati raccolti in data 30 luglio 2017. I dati relativi alle ricerche per città si riferiscono al periodo 20 luglio 2012 – 20 luglio 2017 e sono stati raccolti in data 20 luglio 2017.

CupoNation è la piattaforma leader in Italia e presente in 18 paesi nel mondo che mette a disposizione codici promozionali e sconti per diverse categorie di prodotti e servizi. Fondata nel 2012, è basata a Monaco con uffici a Parigi, Madrid, San Paolo, Mosca e Gurgaon.

Italiani mobile dipendenti per lo shopping, ma cosa chiedono all’app ideale?

Lo shopping digitale piace sempre di più agli italiani. Ognuno di noi ha sul proprio smartphone da due a cinque app per fare acquisti, che magari vengono usati a supporto dello shopping tradizionale. Che lo smartphone sia ormai il nostro negozio preferito non è certo una novità. Zalando, piattaforma europea leader nel fashion online, si è messo in testa di capirci qualcosa in più e ha condotto un’indagine su un panel di 1000 consumatori per analizzare le abitudini degli italiani che effettuano acquisti in rete e che utilizzano dispositivi mobile.

La prima cosa che è emersa è che gli italiani non vivono lo shopping online come un passatempo, ma come una cosa maledettamente seria. Per questo il 56% del campione preferisce ritagliarsi del tempo dedicato esclusivamente a tale attività, in qualche modo rinunciando all’opportunità offerta dal supporto di poter fare acquisti sempre e ovunque. Cosa che fa il 32% degli intervistati, che approfittano dei momenti morti, delle pause e anche del tempo trascorso davanti alla tv.

E le app? La metà degli italiani ha scaricato sul proprio smartphone da 2 a 5 app di shopping. Il 42% utilizza la app del suo negozio online preferito per acquistare mentre il 35% la usa per cercare i prodotti ma preferisce, poi, concludere l’acquisto attraverso il sito. Le funzioni più apprezzate dagli intervistati in un’app di shopping moda sono: la semplicità e l’immediatezza (il 39% mette questo requisito al primo posto), la completezza delle informazioni (importante per il 39%) e un processo di check-out facile e intuitivo (il 29%). Per quanto riguarda le notifiche, invece, quelle che gli intervistati ricevono più volentieri sono relative a offerte e promo (76%), informazioni sullo stato degli ordini (61%) e informazioni su nuove collezioni o prodotti disponibili (39%). Colpisce come solo il 3% del campione considera le notifiche troppo invadenti.

 

On e offline esperienza unica

Infine non è una novità ma è sempre interessare notare come il consumatore tecnologico italiano utilizzi il negozio online e il negozio tradizionale come strumenti complementari. Sei italiani su 10 dichiarano infatti di utilizzare lo smartphone durante lo shopping nei negozi fisici. Le ragioni principali sono la possibilità di confrontare i prezzi dei prodotti tra retailer offline e online (26%) e ricercare informazioni sui prodotti in modo da poter valutare l’acquisto in maniera più consapevole (21%).

«In Zalando – spiega Giuseppe Tamola, country manager di Zalando per l’Italia – l’approccio mobile è una priorità già da tempo. Quasi il 70% degli accessi a Zalando viene effettuato da dispositivi mobili per cui riteniamo sia molto importante offrire un’esperienza mobile sempre più vicina alle esigenze degli utenti. I clienti italiani, tra gli europei, sono quelli che accedono maggiormente da dispositivi mobile e i nostri dati interni confermano quanto emerso dalla nostra ricerca».

 

Al via a Ravenna il trentesimo punto vendita Kiabi italiano

Aprirà a Ravenna giovedì 1 giugno all’interno del centro commerciale ESP il trentesimo store Kiabi italiano. Il nuovo store dispone di un’area di 1.500 metri quadri e di una squadra composta da circa 20 collaboratori, la cui età media si aggira intorno ai 23 anni.

 

Strategia multicanale

Il centro commerciale ESP ha recentemente effettuato un’espansione della propria area commerciale. Il nuovo KIABI segue a l’esperienza del suo concept store KIABI Free: un’evoluzione del concetto di shopping experience dove il prodotto è valorizzato e le soluzioni espositive uniscono il volume all’attrattività. Tra le novità il rinnovo dei locali e della zona camerini, dove predomina il colore bianco, numerosi e importanti servizi rivolti al pubblico, personale totalmente a disposizione della clientela e molta tecnologia digitale. L’obiettivo principale è quello di creare una relazione tra store digitale e fisico confermando la strategia cross channel dell’azienda per riuscire a soddisfare le esigenze di tutti. Il cliente potrà quindi effettuare gli ordini da casa e ritirarli in negozio; qualora non trovasse nel punto vendita i capi desiderati potrà connettersi allo store virtuale (tramite gli schermi o il proprio device mobile) e verificare la disponibilità in altri punti vendita.

 

Iniziative nel punto vendita

Per festeggiare la nuova apertura KIABI ha pensato di riservare ai propri visitatori iniziative uniche ed esclusive dedicate a tutti. Da giovedì 1 a domenica 4 giugno i clienti potranno usufruire di uno speciale sconto del 30% relativo a tutta la collezione su sottoscrizione del programma fedeltà; inoltre sabato 3 e domenica 4 giugno le persone che spenderanno almeno 80 euro verranno omaggiate con il “Color Kit” che comprende diversi gadget e un anno di sconti. Sarà inoltre possibile partecipare al concorso “la girandola della fortuna” grazie al quale si potranno vincere buoni shopping da 5 a 100 euro senza minimo d’acquisto. Per celebrare il nuovo traguardo dei 30 punti vendita inaugurati in Italia: da giovedì 7 a domenica 11 giugno nel nuovo store di Ravenna tutti i clienti riceveranno uno sconto del 30% sulle t-shirt di tutti i reparti e tanti palloncini colorati. Un trucca bimbi intratterrà i più piccoli in negozio.

Ovs apre un nuovo store a Madrid

Un nuovo store di 750 metri quadrati a Madrid è la novità di OVS, marchio italiano di fast fashion, che così rafforza la sua presenza nel mercato spagnolo dove è presente con oltre 40 punti vendita.

Il nuovo store è stato inaugurato nei giorni scorsi all’interno del Centro Commerciale Plaza Norte 2, luogo dall’architettura scenografica e denominato “La Cupola” per la caratteristica struttura presente nella piazza centrale, alle porte di Madrid: in vendita ci sono le collezioni donna, uomo e bambino.

L’innovativo store concept OVS è caratterizzato da spazi contemporanei ed essenziali con un design dalle linee pulite e grande attenzione all’ecosostenibilità nella scelta dei materiali. Legno chiaro, vetro, metallo accoppiato a lastre di plexiglas colorato ed elementi di arredo concepiti come piccole architetture free-standing incorniciano le collezioni ideate dal team creativo di OVS.

 

Tally Weijl conquista la Francia con 69 nuovi negozi (ex Mim)

Tally WeiJl società svizzera di fast fashion presente in 40 Paesi e con oltre 200 negozi in Italia, ha annunciato l’acquisizione di 69 negozi appartenenti alla società francese ready-to-wear MIM, assumendo tutti i suoi dipendenti. Da questo mese, gli ex punti vendita MIM hanno riaperto come store a marchio Tally WeiJl.

Con questa acquisizione, il marchio svizzero ora presente con più di 100 punti vendita sul territorio francese, 89 diretti e gli altri in franchising. «Grazie a questa operazione, Tally WeiJl ha messo a segno un bel colpo ed ha colto l’opportunità unica di rafforzare in modo significativo la propria presenza in Francia» ha detto il Ceo Beat Grüring.

Secondo Grüring, il brand trarrà vantaggio dal fatto che il profilo-tipo della cliente storica MIM in termini di età, budget e gusto per la moda, è sostanzialmente simile a quello della cliente Tally WeiJl: “è evidente che questi negozi sono molto interessanti per noi poiché siamo convinti che la cliente storica di MIM si ritroverà perfettamente nella nostra offerta moda e diventerà una nostra cliente”.

I 279 dipendenti dei 69 punti vendita MIM diventeranno di fatto collaboratori Tally WeiJl. L’azienda francese ready-to-wear MIM era in amministrazione controllata dal novembre 2016 quando aveva annunciato il fallimento.

Kiabi nel 2017 continua la campagna italiana, con cinque aperture e due restyling

Si dipana tra tecnologia digitale, shopping experience rinnovata e accoglienza la “campagna d’Italia” del marchio francese di fast fashion Kiabi, che continua lo sviluppo con cinque nuove aperture e due restyling di store che saranno “aggiornati” al layout “KIABI Free” inaugurato l’anno scorso ad Arese. E continua l’alleanza con i centri commerciali.

 

Aperture al Nord e al Centro

Ad inaugurare la prima parte del 2017, sabato 25 e domenica 26 marzo è in programma il restyling dello store di Roma situato presso il centro commerciale “La Romanina”: due giornate per scoprire il nuovo look del punto vendita ed approfittare dei “mid season sales” con uno sconto del 50% applicato su un’ampia selezione di articoli. Durante la giornata di sabato un make up artist gratuito sarà a disposizione delle signore mentre sono previsti giochi per i bambini sia sabato che domenica. Anche lo store di Ferrara, aperto nel 1999, sarà protagonista di un rinnovamento per un’immagine più giovane.

Durante il mese di maggio, le città di Torino e Ravenna saranno protagoniste con l’apertura di due nuovi store “KIABI Free”. Il 22 maggio KIABI aprirà le porte, con 1.600 metri quadri di store, all’interno del nuovissimo centro commerciale “Mondo Juve” a Torino e dopo pochi giorni, il 25, inaugurerà un nuovo punto vendita di 1.500metri quadri a Ravenna all’interno del centro commerciale “ESP”.

Nella seconda metà sono in programma altre due inaugurazioni al Centro Italia ed un nuovo punto vendita di 1.700 metri quadri aprirà invece a Udine presso il principale shopping center friulano “Città Fiera”.

«In Italia Kiabi – racconta il Direttore Sviluppo KIABI Italia, Massimo Pozzi – persegue l’obiettivo strategico di incrementare costantemente la qualità e l’emozione dell’ esperienza di acquisto dei propri clienti lavorando parallelamente sul miglioramento dei propri punti vendita (il concept “free” è un successo in continua evoluzione), dei servizi (personal shopper, sartoria, e-prenotazione, spazio bimbi) e dell’aggiornamento periodico delle collezioni che alternano proposte moda ai capi essenziali, sempre al miglior prezzo».

 

Terzo mercato

L’Italia per l’azienda di abbigliamento francese rappresenta il terzo mercato dopo Francia e Spagna. Proprio nel territorio italiano dallo scorso anno Kiabi ha iniziato un nuovo percorso di rinnovamento ed innovazione per far vivere ai propri clienti una shopping experience di qualità dedicata a tutta la famiglia, che mette in relazione store digitale e fisico.

Kiabi ha visto anche due importanti riconoscimenti: quello di insegna dell’anno 2016, mentre lo scorso venerdì 3 marzo è stata premiata da Great Place to Work come quinto miglior luogo di lavoro in Italia nella categoria Large Companies, che include i migliori ambienti di lavoro con oltre 500 collaboratori. In Italia l’azienda di abbigliamento francese ha una “rete” di dipendenti che conta 700 persone e un tasso di turn over del 7%.

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