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Arriva SKINCARE, con zinco, collagene e acido ialuronico

San Benedetto presenta SKINCARE, la nuova bevanda in acqua minerale naturale arricchita dalle preziose proprietà del Collagene, dello Zinco e dell’Acido ialuronico per un nuovo rituale di bellezza quotidiano. Disponibile nel pratico formato on-the-go in PET da 0,22L, ideale da portare sempre con sé, ha un piacevole gusto Pesca & Frutti Rossi ed è assolutamente privo di conservanti e coloranti.

SKINCARE si presenta con un packaging caratterizzato da un design prezioso, elegante e alla moda, dalle linee morbide ed essenziali. È la proposta pronta da bere, arricchita da preziosi alleati della bellezza, in particolare 2,5 g di Collagene VERISOL®, il 15% del valore nutrizionale di riferimento di Zinco e 22 mg di Acido ialuronico, che possono aiutare a migliorare l’aspetto di pelle, capelli e unghie e preservare le cellule dallo stress ossidativo.

L’invecchiamento della pelle è la conseguenza di fattori genetici e ambientali, quali eccessiva esposizione ai raggi UV, inquinamento, stress e fumo. È quindi indispensabile aiutare l’ambiente cutaneo nell’opera di ripristino di tutte le funzioni naturali come elasticità, idratazione e compattezza. Il collagene è una proteina strutturale fondamentale e la principale componente del corpo umano che contribuisce a mantenere la tonicità e l’elasticità della pelle, minimizzando la presenza delle rughe. Studi scientifici dimostrano che la quantità di collagene nel corpo umano inizia a diminuire a partire dai 30 anni di età, influendo negativamente sulle caratteristiche e sull’aspetto della pelle, favorendo così l’insorgere delle rughe.* Lo zinco è un minerale coinvolto nel metabolismo di proteine, lipidi, carboidrati e acidi nucleici ed è necessario per il funzionamento di diversi ormoni. La sua presenza è importante per le membrane e altri componenti cellulari e per la struttura e l’integrità degli organi. **

* [Proksch E., et al, Physiology, 2013; Hexsel D., et al, J Cosmet. Dermatol., 2017]. ** Centro di ricerca Humanitas Research Hospital

Libera di San Benedetto in veste rinnovata

San Benedetto presenta la nuova “Libera, la bottiglia di acqua minerale appositamente studiata per essere la compagna ideale nei momenti di sport e svago, con una veste grafica tutta rinnovata.

Notevoli sono le novità che caratterizzano Libera nel formato da 0,5L, in primis la bottiglia completamente ridisegnata per essere ancora più squeezable, ancora più funzionale e, allo stesso tempo, più accattivante. La nuova shape è stata concepita per soddisfare anche gli sportivi più esigenti.

L’innovazione la si ritrova anche nel “Tappo Sport – Easy Open” che si può aprire con un solo dito, pratico e facile da usare anche in movimento, grazie al nuovo sistema “Apri-Blocca-Bevi”. Infine, anche il packaging è stato rinnovato, conferendo maggiore personalità, appeal e visibilità nei punti vendita. Il nuovo design grintoso e moderno è stato progettato per esaltare la dinamicità di un formato sportivo.

Nel 2020 l’imbottigliamento del formato Libera, oltre allo stabilimento di Scorzè, si allargherà anche allo stabilimento di Popoli (PE), per essere sempre più vicini ai consumatori e all’ambiente, riducendo fortemente le distanze tra i plant e i luoghi di consumo.

Anche per il formato da 0,75 di Libera è previsto un’impattante evoluzione grafica.

Fonte Margherita lancia una confezione d’acqua riciclabile

Fonte Margherita lanci una nuova confezione di acqua minerale: riciclabile, e pratica da trasportare e conservare, divenendo così la prima azienda in Italia ad utilizzare il cartone riciclabile per la sua acqua minerale. Il nuovo pack disponibile in tre formati – 0,50 lt, 0,33 lt e 0,25 lt – contiene l’acqua oligominerale delle Piccole Dolomiti, naturalmente povera di sodio, che sgorga dalla sorgente Camonda.

Il design della confezione è frutto della collaborazione di due professionisti che provengono da mondi diversi e che hanno trasferito nel nuovo prodotto le proprie visioni. L’innovativa grafica del nuovo pack è di Francesca Chiani che proviene dal fashion e che regala felici contaminazioni alla confezione mentre le diverse illustrazioni sono di Ale Giorgini, un disegnatore vicentino che ha esposto a New York, Parigi, Tokyo e Shanghai.

 “La nuova confezione è disponibile sia in Italia che all’estero nei bar, nel fuoricasa, nei supermercati, nel vending e nel porta a porta. Un packaging sostenibile e funzionale ad ogni momento della giornata e in ogni situazione che permette di avere sempre con sé la buona acqua oligominerale delle Piccole Dolomiti” dichiara Denis Moro, l’imprenditore che ha rilanciato Fonte Margherita.

Debutta Levissima+: acqua minerale e sali dedicati al consumatore attivo

Levissima lancia Levissima+: mix di acqua minerale e sali minerali, per creare una bevanda ideale per il consumatore attivo e contemporaneo.

I minerali sono essenziali per la vita. Il nostro organismo però non è in grado di sintetizzarli e devono quindi essere assunti con la dieta, in genere sotto forma di sali – i cosiddetti sali minerali -, costituenti importanti delle cellule e dei vari tessuti dell’organismo.

Potassio, magnesio, calcio e zinco: ciascun sale minerale differenzia le quattro bottiglie da 60 cl di Levissima+.

Levissima+ pro-power al gusto mora, contiene 320 mg di potassio, la stessa quantità di minerale contenuta, per esempio, in circa 100 grammi di banana*.

Levissima+ pro-active, al gusto mela verde, contiene 60 mg di magnesio, la stessa quantità di minerale contenuta, per esempio, in circa 100 grammi di spinaci*.

Levissima+ anti-oxidant al gusto ribes nero contiene 1,62 mg di zinco, la stessa quantità di minerale contenuta, per esempio, in circa 20 grammi di noci*.

 Levissima+ pro-bones al gusto di verbena contiene 128 mg di calcio, la stessa quantità di minerale contenuta, per esempio, in circa 100 g di yogurt intero*.

“Levissima + rappresenta l’ultima innovazione dell’azienda in grado di rispondere alle necessità di quelle persone che fanno dell’attenzione al benessere e della cura di sé un elemento importante all’interno del proprio stile di vita”- spiega Giacomo Giacani Local Brands & Tea Marketing Manager Gruppo Sanpellegrino.

“Una bottiglia di Levissima+ al giorno, nelle 4 varianti, con magnesio, potassio, zinco o calcio, contribuisce all’apporto di sali minerali di cui il corpo ha bisogno senza rinunciare al gusto e alla leggerezza: ogni bevanda infatti ha zero zuccheri e zero calorie”.

 

[* banca dati IEO]

Sanpellegrino, 70 milioni per far crescere Acqua Panna (e il suo stabilimento)

Sanpellegrino annuncia un importante investimento su Acqua Panna: 70 milioni di euro stanziati nei prossimi 3 anni per farne la “premium still water” del Gruppo Nestlé nel mondo.

Il progetto prevede l’avvio di un Masterplan per il re-design architettonico, l’incremento di efficienza del sito produttivo di Scarperia e San Piero e un investimento in comunicazione per fare da volano a un ulteriore sviluppo del brand sui mercati internazionali. Acqua Panna, con una crescita del 13% a volume nel 2017, ha contribuito a trainare l’export del Gruppo anche lo scorso anno. Sanpellegrino ha chiuso il 2017 con un fatturato di 895 milioni di euro e, grazie a prodotti come le acque minerali Acqua Panna e S.Pellegrino e le bibite a marchio Sanpellegrino il suo giro d’affari è cresciuto del 7,8% a volume in Europa e del 14,8% a volume in America Latina.

“Vogliamo rendere lo stabilimento di Scarperia e San Piero ancora più performante – ha dichiarato Federico Sarzi Braga, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino – per sostenere il business nei prossimi anni e dare uno slancio ancora più forte all’internazionalizzazione di Acqua Panna, un brand che ha superato i 300 milioni di bottiglie vendute nel mondo e ha registrato una crescita esponenziale a volume del 25%, negli ultimi cinque anni. Con questo investimento intendiamo incrementare la produzione per entrare in nuovi mercati e ampliare il bacino di distribuzione negli Stati Uniti, negli Emirati Arabi, in Russia e nei 120 Paesi nei quali siamo attualmente presenti”.

Il Masterplan, fondamentale per aumentare l’efficienza produttiva, incrementare la disponibilità di prodotto e realizzare nuovi formati, prevede interventi per rendere ancora più funzionale la linea PET esistente e affiancarle una nuova linea. Anche il layout di fabbrica sarà reso più competitivo con la realizzazione di un nuovo magazzino per lo stoccaggio dei prodotti. Il piano triennale di lavori si aprirà il prossimo anno con gli interventi sulla linea produttiva e si chiuderà nel 2021 con il re-design architettonico del sito produttivo e di Villa Panna.

Questo progetto sarà supportato anche da importanti investimenti in comunicazione per promuovere ancora di più la qualità, l’unicità e il territorio di origine di Acqua Panna nel mondo. L’obiettivo di Sanpellegrino è rafforzare il posizionamento premium di Acqua Panna nel canale Ho.re.ca. e raggiungere un nuovo target nel canale “fuori casa” attraverso nuovi formati e una comunicazione mirata. Il primo passo in questa direzione è il lancio di una nuova immagine studiata per valorizzare ancora meglio la storia del brand e il territorio d’origine. Un logo più iconico che reinterpreta gli elementi dell’etichetta: la presenza del “giglio”, la data “1564” e la parola “Toscana” con un forte rimando alle sue origini.

Il progetto è stato presentato in un incontro agli oltre 170 dipendenti (FTE) del sito produttivo dove viene imbottigliata Acqua Panna, nel quale sono intervenuti l’Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino, Federico Sarzi Braga, il Direttore della Business Unit Internazionale, Stefano Marini, il Direttore dello stabilimento, Donatella Cursi, il Responsabile delle Segreteria del Presidente della Regione Toscana, Paolo Ernesto Tedeschi e il Sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti. Presenti anche i Sindaci del Mugello.

Gruppo San Benedetto primo in Italia nel beverage analcolico

La sede del gruppo San Benedetto.

La conferma arriva da GlobalData: Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. conferma per il terzo anno consecutivo il primato a volume in Italia nel mercato del beverage analcolico, consolidando con il brand San Benedetto la leadership nei mercati Acqua Minerale, Tè freddo e Bibite Gassate Non-Cola Low Calorie Carbonates. Energade, inoltre, continua ad essere il brand più venduto nella categoria Sport Drinks.
GlobalData è una prestigiosa societàinternazionale di ricerca e consulenza di mercato con sede principale a Londra, specialista nello studio e l’analisi dei mercati globali relativi all’industria delle. Il 2017 ha visto una crescita sensibile in alcuni settori.


Buone performance che vanno ad aggiungersi alla recente affermazione attribuita dal Reputation Institute: anche in questo caso, per il terzo anno consecutivo, San Benedetto èstata eletta azienda con la piùalta Reputazione in Italia nel settore del beverage analcolico nel 2017. 

Come ha sottolienato il Presidente del Gruppo, Enrico Zoppas, “dedichiamo molto tempo all’elaborazione di idee in grado di racchiudere tre concetti a noi molto chiari. Mi riferisco a ricerca, qualitàe sostenibilità. Abbiamo cercato di coniugarle al meglio dando vita ad un percorso di innovazione e sviluppo di cui siamo fieri. Ringrazio coloro i quali ogni giorno, con passione e dedizione, si dedicano alla vita aziendale consentendo a San Benedetto di affermarsi sempre piùe ottenere questi prestigiosi riconoscimenti”.

Nata nel 1956, Acqua Minerale San Benedetto S.p.A ., con un fatturato consolidato pari a 756 milioni di euro e con una presenza in 100 Paesi nei cinque continenti, èil Gruppo a capitale interamente italiano piùimportante nell’intero mercato del beverage analcolico.

Oltre ai vari brand San Benedetto appartengono al gruppo i marchi Antica Fonte della Salute, Acqua di Nepi, Guizza Pura di Roccia, Cutolo Rionero Fonte Atella, Aquavitamin, Schweppes, Guizza, Energade, Oasis e Ben’s Ginger Spritz.

Sanpellegrino, un 2017 frizzante da 895 milioni di euro e 3,7 miliardi di bottiglie

Federico Sarzi Braga, Presidente e AD Sanpellegrino.

Sono pieni di bollicine i risultati del 2017 di Sanpellegrino, azienda italiana leader nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche. Lo scorso anno si è chiuso con un fatturato di 895 milioni di euro e 3,7 miliardi di bottiglie prodotte. Fanno sorridere in particolare i dati relativi all’estero, dove il marchio è sempre più identificato con lo stile italiano nel mondo. I mercati internazionali hanno assorbito 1,6 miliardi di bottiglie, con il 54% del fatturato complessivo e un aumento dell’export del 4% rispetto all’anno precedente. Grazie in particolare alle acque minerali S. Pellegrino (+5,2% a volume rispetto al 2016) e Acqua Panna (+7% a volume rispetto al 2016), prodotti venduti in oltre 150 Paesi, il giro d’affari di Sanpellegrino sui mercati internazionali è cresciuto con incrementi del 7,8% a volume in Europa e del 14,8% a volume in America Latina. In Italia le vendite sono state spinte dal marchio Levissima che è cresciuto del 7% a volume rispetto allo scorso anno. Sul mercato domestico il Gruppo Sanpellegrino ha registrato un fatturato di 410 milioni di euro, rafforzando la propria leadership a volume.

Sanpellegrino proprio alla fine del 2017 ha annunciato un investimento di 30 milioni di euro per il restyling dello stabilimento di Cepina Val di Sotto in provincia di Sondrio, dove viene imbottigliata l’acqua Levissima. L’obiettivo è elevare le performance ambientali, rendere il sito produttivo più efficiente e fornire ai lavoratori spazi più confortevoli. Nel 2018 partiranno anche i lavori per la realizzazione della Flagship Factory di San Pellegrino Terme in provincia di Brescia, progettata dallo studio BIG, guidato dall’architetto danese Bjarke Ingels, per valorizzare il territorio attraendo turisti da tutto il mondo. 

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2017, trainati dal segmento delle acque minerali che è cresciuto anche grazie a un’estate particolarmente calda – dice Federico Sarzi Braga, presidente e amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino –. Numeri che dimostrano che i consumatori italiani e stranieri scelgono sempre più spesso un’idratazione di qualità. Per continuare a mantenere una posizione di leadership in mercato che è sempre più competitivo e a bassa redditività, Sanpellegrino ha sviluppato piani per lavorare con strutture sempre più efficienti e realizzare prodotti innovativi capaci di intercettare nuovi trend in crescita e ad alto valore aggiunto, in grado di garantire sostenibilità al business e di rispondere alle richieste di consumatori sempre più attenti a uno stile di vita sano”.

Arriva Wami, l’acqua solidale, anche in Gdo: per ogni bottiglia 100 litri a chi non ne ha accesso

Un’acqua solidale che ha deciso di affrontare uno dei grandi problemi che travagliano, oggi e ancor più domani, il pIaneta: la disponibilità d’acqua potabile: è WAMI (che significa “water with a mission”), un nuovo brand di acqua oligominerale che, per ognuna delle sue bottiglie vendute, dona 100 litri di acqua potabile a chi oggi non ha accesso a questa risorsa vitale. E nel mondo si tratta di 700 milioni di persone, una cifra superiore alla popolazione europea.

 

Solidale e sostenibile

L’acqua oligominerale Wami sgorga sulle Alpi a 650 metri sul livello del mare e viene imbottigliata utilizzando solo packaging completamente riciclabile. Disponibile nei formati da 0,5L e 1,5L in PET e nel formato da 0,75L in vetro, è distribuita in numerosi bar e ristoranti tra Milano, Bologna, Torino e la riviera romagnola. Nella Gdo è presente in tutti i Carrefour Iper e in 200 Carrefour Market in tutta Italia con i formati PET 0,5L e vetro 0,75L, nei negozi Bio c’Bon e online su Weygo.com.

Attualmente WAMI sta realizzando con Fondazione ACRA un acquedotto che garantisce l’accesso all’acqua potabile direttamente nella propria abitazione a 53 famiglie della comunità di Eguilaye in Senegal, nella regione di Tenghory.

In occasione di questa operazione, la startup ha ideato un nuovo prodotto, la WAMI Urban bottle, una borraccia leggera perché realizzata in acciaio inossidabile 18/8 e sostenibile in quanto riutilizzabile all’infinito e CO2 neutral.

Precedentemente al progetto in Senegal, Wami ha costruito il suo pozzo inaugurato nel 2016 in Etiopia presso la scuola di Ilu Dhina, che serve oltre 900 bambini e circa 300 abitanti dei villaggi vicini.

WAMI si fonda su un meccanismo che si autoalimenta: individua la comunità bisognosa e analizza il sottosuolo per trovare una falda acquifera sicura e sostenibile. A questo punto si procede con la realizzazione del progetto idrico (pozzo, acquedotto), istruendo gli abitanti del villaggio a mantenere adeguatamente le strutture donate. Solo dopo aver realizzato il progetto, WAMI recupera quello che è stato investito tramite la vendita delle bottiglie. In questo modo chiunque acquisti una bottiglia di Wami può già sapere quale progetto sta rifinanziando sul sito www.wa-mi.org

 

Un esempio di Corporate Social Responsability

L’idea è nata da Giacomo Stefanini, il fondatore, quando si trovava negli Stati Uniti per studiare. Durante un corso universitario di Corporate Social Responsibility ha scoperto un nuovo modo di fare azienda che ha come obiettivo il valore sociale generato, e non il profitto. Questo nuovo modello chiamato “Buy One, Give One” consiste nel donare a chi ne ha bisogno il prodotto che compriamo per noi stessi, facendo un acquisto consapevole e responsabile.

«Bottiglia dopo bottiglia, vogliamo dare l’accesso all’acqua potabile al maggior numero possibile di persone nel mondo grazie al contributo sia della Gdo e dei diversi punti vendita e distributori commerciali, sia delle persone che acquistando WAMI daranno un importante contributo per sostenere il nostro progetto – spiega Giacomo Stefanini -. Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti finora. A un anno dalla nascita di WAMI abbiamo già all’attivo due progetti e puntiamo a vederne realizzati entro un anno altri sei. Alcuni consentiranno, per esempio, di espandere la rete idrica in Senegal nei villaggi limitrofi a quello attuale. La parola chiave è trasparenza, dato che chi acquista WAMI sa già quale opera sta sostenendo».

Mai più senza: Sant’Anna alla settimana della moda con la bottiglia “prêt-à-porter

È pensato per le donne in generale, e per il sottoinsieme delle fashion victims in particolare, il nuovo formato dell’Acqua Sant’Anna da 25 cl: dal packaging originale e divertente, ha un peso e dimensioni utili per entrare in ogni borsa ed averlo sempre a portata di mano.

Per questo motivo la mini bottiglia d’acqua, per così dire prêt-à-porter,  è distribuita all’ingresso delle sfilate durante la settimana della moda di Milano in corso dal 20 al 25 settembre.

Non un debutto, ma un ritorno visto che la “mini” aveva già fatto la sua comparsa nelle scorse settimane durante la Mostra del Cinema di Venezia, all’interno della Venice Movie Stars Lounge. Qui Amanda Seyfried, protagonista del film “First Reformed”, si era vista sorseggiarne una bottiglia durante un’intervista.

La bottiglia Sant’Anna è disponibile in vari packaging. È presente sugli scaffali della Gdo da fine primavera.

 

Acqua S. Bernardo: nel 2015 cresce del 14,5% e riorganizza la produzione

Ha fatto bene il rientro in Italia ad Acqua S. Bernardo nel 2015, avvenuto lo scorso maggio con l’acquisizione da parte del Gruppo Montecristo: nell’anno appena trascorso ha venduto infatti 118 milioni di bottiglie, 15 milioni in più rispetto al 2014, con una crescita del 14,5%.

La nuova politica aziendale e commerciale ha portato a un piano di sviluppo industriale quinquennale volto all’ammodernamento tecnologico degli stabilimenti di Garessio e Ormea, che si accompagnerà al piano di sviluppo marketing del brand.
«Il piano di investimenti – spiega il direttore generale di Acqua S.Bernardo, Antonio Biella – prevede una prima fase di sviluppo nello stabilimento di Ormea che si completerà entro il 2017 attraverso l’installazione di due nuove linee produttive e la predisposizione di una sala di preparazione degli sciroppi dedicata a bibite gasate e bevande piatte in asettico».
Il sito di Ormea diventa il terzo stabilimento del Gruppo Montecristo in grado di produrre bevande in generale e il più completo in termini di ampiezza di prodotti nel suo carnet produttivo.

 

Sviluppo tra brand e private label

«Lo scopo di questa installazione è di avere nuove e moderne linee molto più efficienti in termini di competitività e in termini di qualità per cogliere le opportunità sia sul nostro brand sia sul mercato della private label dove il gruppo è già forte – prosegue Biella -. Il primo obiettivo è dotare l’azienda di una nuova gamma di bevande a marchio San Bernardo che possano permettere al Brand di entrare in mercati paralleli a quello dell’acqua minerale ma strettamente legati ad esso.  Il secondo obiettivo è approcciare il mercato delle private label per sfruttare al meglio la disponibilità di acqua minerale delle altre due fonti Ormea e Ulmeta, rafforzare il nostro ruolo di produttore conto terzi entrando perciò in un mercato nuovo per l’azienda San Bernardo ma consolidato per il gruppo».

A conferma di ciò Acqua San Bernardo sarà a Marca dove presenterà il nuovo tè S. Bernardo, oltre a ulteriori spunti per il settore private label.

Non solo acqua con la sala sciroppi
Ad Ormea verrà installata una linea di ultima generazione in grado di produrre in efficienza  e utilizzando i moderni strumenti di packaging. Verrà prodotta acqua con pack premium e con pack competitivo adatto alle private label. La linea sarà inoltre in grado di imbottigliare le bibite gassate.
La principale novità tecnologica sarà il funzionamento in blocco delle macchine che permette la gestione del processo abbinando insieme soffiatrice, riempitrice e etichettatrice nel blocco riempimento. Il tutto in uno spazio decisamente minore rispetto al passato.
La seconda linea asettica verrà caratterizzata dall’imbottigliamento di bevande quali tè, integratori e bibite a base di frutta senza conservanti.  Il lancio della nuova gamma di prodotti è previsto quest’anno.
Mentre gli altri investimenti rappresentano evoluzioni nel settore dell’imbottigliamento e sono in linea con la tradizione produttiva di San Bernardo, l’installazione di una moderna sala sciroppi rappresenta una nuova frontiera per l’azienda che può così allargare il proprio orizzonte entrando nel mercato delle bevande. «Un lavoro diverso – commenta Biella – che richiede professionalità e competenze differenti, perché si disegna, si crea e si esegue la parte viva del prodotto. Differentemente dall’acqua che va preservata e protetta, ma che per legge si deve imbottigliare così come sgorga, la particolarità delle bevande è la necessità di gestire la ricetta».
La seconda parte di investimenti riguarderà invece lo stabilimento di Garessio, che già nel 2015 era stato oggetto di diversi investimenti sulla linea vetro, con il nuovo formato litro tappo a vite, e prevede il progressivo ammodernamento tecnologico delle linee e dell’area logistica con un nuovo sistema di carico dei camion. Nel corso dell’anno, il 90° per S.Bernardo, fondata nel 1926, saranno installate le prime ribalte automatiche per facilitare il carico dei camion frigo e dei container. Negli anni successivi sono previsti investimenti mirati a sostituire le singole macchine con macchine nuove e più efficienti a livello di consumi energetici.

 

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