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Tag: acquisizioni

Guala Closures acquisisce il 100% di Guala Closures DGS Poland

Dopo aver acquisito una partecipazione del 70% nel 2011 di di Guala Closures DGS Poland, periodo in cui l’azienda polacca registrava un fatturato di circa 50 milioni di euro, Guala Closures annuncia l’acquisizione della restante quota del 30%. DGS è uno dei maggiori produttori mondiali di tappi in alluminio per liquori, vino e bevande analcoliche e produce circa 4 miliardi di tappi in alluminio all’anno. Fondata nel 1991 da un consorzio di imprenditori guidato da Krzysztof Grzadziel, DGS ha ampliato in modo significativo il proprio business, raggiungendo nel 2023 un fatturato di 126 milioni di euro.

Krzysztof Grzadziel rimarrà in DGS con la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e sosterrà il processo di integrazione delle due realtà. Dopo dodici mesi, Grzadziel passerà a ricoprire un ruolo non esecutivo all’interno del Supervisory Board. Questa operazione ottimizza la struttura del Gruppo consentendo a Guala Closures di avere pieno accesso ad un business altamente remunerativo.

“L’obiettivo di questo buy-back, è consolidare la nostra leadership e presenza nella produzione di chiusure in alluminio. Siamo grati per la collaborazione e il prezioso contributo di Krzysztof nel corso del nostro comune cammino, che ci ha permesso di far crescere l’azienda, passando da circa 50 milioni di euro a 126 milioni di euro di ricavi nel 2023” ha dichiarato Gabriele Del Torchio, Presidente di Guala Closures.

“Guala Closures DGS rappresenta una vera e propria eccellenza all’interno del nostro Gruppo” ha aggiunto Mauro Caneschi, Amministratore Delegato di Guala Closures. “La decisione di acquisire la quota del 30% del nostro partner di minoranza è perfettamente in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo a lungo termine e si inserisce nell’ambizioso percorso di crescita dell’azienda”.

“Insieme e grazie al lavoro di un team di professionisti di grande talento, qualificati e motivati, negli ultimi trent’anni ho guidato un’azienda importante e molto efficiente, in grado di soddisfare le esigenze di tutti i nostri mercati e clienti internazionali. Sono convinto che DGS continuerà nei prossimi anni nel suo importante percorso di crescita sostenibile. Questa è la mia convinzione e speranza” ha concluso infine Krzysztof Grzadziel, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Guala Closures DGS.

Clessidra acquisisce Molino Nicoli per accelerare lo sviluppo all’estero

Clessidra Private Equity SGR annuncia l’acquisizione di Molino Nicoli, azienda attiva nel segmento dei prodotti a base di cereali “better for you” e “free from” (cereali, snack babyfood, barrette a base di cereali, ecc.) per insegne nel mondo della Gdo e dell’industria in Italia e all’estero. A seguito del completamento dell’operazione la famiglia Nicoli manterrà una quota di minoranza della società e continuerà a supportare insieme a Clessidra lo sviluppo dell’azienda.

Fondata nel 1869, Molino Nicoli offre una vasta gamma di cereali per la prima colazione, barrette a base di cereali e snack babyfood, con un portafoglio prodotti di elevata distintività per quanto concerne i prodotti senza glutine, senza allergeni e biologici (che rappresentano oltre il 50% del fatturato) e forte enfasi sulla sostenibilità. Grazie a una catena di approvvigionamento integrata la società fornisce ai propri clienti qualità, innovazione e tracciabilità del prodotto unici. Con sede a Costa di Mezzate (in provincia di Bergamo), Molino Nicoli conta due stabilimenti produttivi esclusivamente dedicati ai prodotti senza glutine e senza allergeni, per garantire l’assenza di contaminazioni e il rispetto di rigorosi standard di qualità, oltre un impianto dedicato ai prodotti convenzionali. La società ha inoltre una succursale commerciale negli Stati Uniti.

Molino Nicoli – che ha costruito un rapporto di collaborazione di lunga data con i suoi clienti sia nazionali che internazionali – ha raggiunto nell’ultimo anno un fatturato di circa 60 milioni di euro, di cui metà realizzato all’estero, con un tasso medio di crescita a doppia cifra negli ultimi 20 anni. L’investimento in Molino Nicoli sarà effettuato dal fondo Clessidra Capital Partners 4 e consentirà alla Società di perseguire futuri ambiziosi piani di crescita. L’operazione vedrà inoltre la famiglia Nicoli reinvestire nell’azienda con una quota del 30%, assicurando così la continuità aziendale. Il team di investimento di Clessidra guidato dal Managing Director Francesco Colli, ha visto coinvolti Mario Balestrazzi, Investment Director, Carlo Antonio Rubini, Associate, e Luca Vallini, Analyst.

“Siamo entusiasti di collaborare con Molino Nicoli, azienda che negli ultimi anni si è affermata come partner privilegiato per i principali operatori della distribuzione moderna, sia in Italia che all’estero e di primari brand nel canale industria e babyfood – commenta Andrea Ottaviano, CEO di Clessidra Private Equity SGR. Molino Nicoli ha costantemente ampliato i suoi mercati di riferimento generando per 20 anni una crescita dei ricavi a doppia cifra. Non vediamo l’ora di iniziare a lavorare a fianco della famiglia Nicoli e al resto del management team per supportare il continuo successo di Molino Nicoli e perseguire gli ambiziosi piani di crescita condivisi”.

“Molino Nicoli rappresenta una piattaforma eccellente su cui costruire un progetto di crescita ambizioso e sostenibile – aggiunge Francesco Colli, Managing Director di Clessidra. Siamo lieti di avere l’opportunità di affiancare l’azienda nell’ulteriore crescita della sua leadership nel mercato di riferimento in Europa e negli Stati Uniti, e sulla base del successo attuale individueremo adeguati target nei mercati principali per accelerare il percorso di espansione già delineato, che ha l’obbiettivo di costruire una piattaforma leader nel crescente mercato dei prodotti salutistici, con forte enfasi su qualità, tracciabilità e clean label”.

“L’esperienza di Clessidra nella creazione di gruppi leader e sostenibili attraverso progetti di aggregazione, unita alla profonda conoscenza del mercato di riferimento, la rendono il partner ideale di Molino Nicoli – conclude Giovanni Nicoli. Clessidra ha apprezzato in particolare il nostro assoluto impegno nell’innovazione di prodotto e la nostra attenzione alla qualità e alla tracciabilità, per offrire prodotti buoni e salutari ai nostri clienti e ai consumatori finali. L’esperienza finanziaria e industriale di Clessidra sarà fondamentale per la prossima fase di crescita e siamo molto felici di proseguire insieme il percorso di espansione restando fedeli ai valori che ci contraddistinguono da oltre 150 anni e che ci hanno permesso di raggiungere l’attuale posizionamento”.

Nell’operazione Clessidra è stata assistita da Vitale & Co ed Equita, in qualità di M&A advisors, PwC Debt Advisory (debt advisor), A&O Shearman (ambito legale), Eversheds Sutherland (ambito legale debt finance), EY (ambito contabile), Bain (ambito commerciale), Bonfiglioli Consulting (ambito operations), ERM (ambito ESG) e Studio Alonzo Committeri & Partners (ambito fiscale e di struttura dell’operazione).

Lineage si espande in Italia e acquisisce l’abruzzese Eurofrigor

Il fondo di investimento immobiliare di magazzini a temperatura controllata Lineage ha completato le operazioni di acquisizione di Eurofrigor, azienda che opera nei servizi di stoccaggio a freddo situata a Controguerra (Teramo). L’acquisizione arriva dopo l’ingresso di Lineage nel mercato italiano nel 2021 sottolineandone l’attenzione alla rete europea e al miglioramento dell’offerta di servizi.
 
Eurofrigor gestisce una struttura di oltre 24.000 metri quadrati, un’area equivalente a quasi cinque campi da calcio. L’impianto offre servizi come lo stoccaggio, il congelamento a tunnel e la gestione completa di dogana e IVA, oltre ad altri servizi a valore aggiunto. Attualmente l’impianto è in grado di gestire un mix diversificato di prodotti, composto prevalentemente da pesce, proteine e verdure.
 
“L’integrazione di Eurofrigor nella rete di Lineage non solo espande la nostra presenza in Italia, ma rafforza anche le nostre capacità e la nostra offerta di servizi in tutta Europa. La posizione strategica è in linea con la nostra visione di innovare il modo in cui il mondo conserva e protegge la qualità degli alimenti” ha commentato Harld Peters, Presidente di Lineage per l’Europa.

L’acquisizione conferma l’impegno di Lineage nel supportare i settori globali dell’alimentazione e della vendita al dettaglio, sfruttando una rete che comprende più di 480 strutture in tutto il mondo.
 

Cisalfa acquisisce SportScheck per rafforzare la sua presenza in Germania

Cisalfa Group ha completato l’acquisizione di SportScheck GmbH attraverso la sua controllata Sport Voswinkel GmbH. A soli tre mesi dall’apertura della procedura di insolvenza da parte del Tribunale di Monaco di Baviera, SportScheck ora inizia una nuova fase sotto la guida del più grande rivenditore italiano di articoli sportivi. Il Gruppo non rende noti i dettagli dell’accordo e il prezzo concordato. Si sa che SportScheck manterrà il marchio e il suo posizionamento di rivenditore di articoli sportivi premium con sede a Monaco di Baviera, ma saranno sviluppate forti sinergie tra i marchi del Gruppo e Intersport. Non sono invece previste aperture di negozi Cisalfa Sport in Germania.

Per rendere SportScheck più efficiente, il Gruppo “eleverà” i negozi attuali introducendo marchi privati e marchi in licenza, anche con collezioni lifestyle, e aprirà nuovi flagship store entro la fine del 2025. Sarà anche adottata una strategia omnichannel per migliorare i servizi ai clienti e aumentare il traffico verso i negozi. Inoltre le aziende tedesche faranno leva su una piattaforma logistica comune. “Diamo il benvenuto a tutti i dipendenti di SportScheck nella nostra grande famiglia e siamo orgogliosi di avere questo marchio di valore nel nostro portafoglio. Gli ultimi mesi sono stati molto intensi dopo essere stati preferiti a diversi candidati internazionali, ma vogliamo offrire a SportScheck interessanti opportunità di crescita”, ha dichiarato Boris Zanoletti, Direttore Generale di Cisalfa Group. “Attraverso le acquisizioni di SportScheck e Sport Voswinkel abbiamo ulteriormente ampliato la nostra presenza in questo Paese e abbiamo pianificato di investire oltre 50 milioni di euro per sviluppare ulteriormente la nostra presenza in Germania e raggiungere oltre 80 negozi entro la fine del 2025.”

Il nuovo Consiglio di amministrazione di SporScheck GmbH è composto da sette persone: Volfango Bondi, con la responsabilità della strategia e di PMO; Marcus Neul, con la responsabilità delle Vendite, Real Estate, Logistica e Procurement; Ralf Lehmkuhl, con la responsabilità dell’ambito legale, Finance, Controlling e delle HR; Anna Rusche, con la responsabilità del Purchasing e del Marketing; Christine Wurm, con la responsabilità degli ambiti IT e Digital. Bondi, Neul e Lehmkuhl sono anche membri del Consiglio di amministrazione di Sport Voswinkel GmbH. Boris Zanoletti e Marco Pochetti hanno un ruolo in entrambe le società come parte del comitato direttivo per le operazioni di M&A e sono membri del Consiglio di amministrazione di Cisalfa Sport S.p.A.

Newlat Food acquisisce Princes Limited: nasce New Princes Group

Newlat Food annuncia l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Princes Limited, gruppo alimentare con sede nel Regno Unito attualmente di proprietà di Mitsubishi Corporation, che consentirà sia di raggiungere un fatturato consolidato di circa 3 miliardi di euro, sia di rinforzare la posizione in nuove categorie nel mercato britannico. Il Gruppo raddoppierà così l’offerta di categorie di prodotti verso i propri clienti, diventando una delle principali aziende multimarca e multiprodotto del settore alimentare in Europa, grazie a un know-how industriale sempre più esclusivo e a una capacità produttiva che conta su 31 stabilimenti.

Il valore dell’operazione, pari a 700 milioni di sterline (circa 822 milioni di euro al cambio attuale), sarà pagato in contanti: 650 milioni finanziati dalle risorse esistenti di Newlat Food mentre i restanti 50 utilizzando i proventi che Newlat Group S.A. riceverà per la vendita di azioni Newlat Food a Mitsubishi Corporation. Il closing dell’operazione, subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni antitrust da parte delle autorità competenti e alla consultazione del comitato aziendale europeo e olandese all’interno del gruppo Princes, è previsto entro la fine del prossimo mese di luglio.

L’obiettivo strategico di Newlat Food è costruire una piattaforma multi-brand, multi-prodotto e multi-paese che permetta al Gruppo di crescere e sviluppare il proprio know-how industriale. Dopo l’acquisizione della Centrale del Latte d’Italia, di grande importanza per consolidare una posizione di leadership nel segmento del latte e derivati in Italia, Newlat Food è entrata nel mercato obbligazionario con l’emissione di un bond da 200 milioni di euro, confermando gli obiettivi strategici. Da allora ha confermato, prima con l’acquisizione di Symington’s e il suo ingresso nel mercato britannico, poi con l’acquisizione di EM Foods in Francia e, infine, con la prevista acquisizione di Princes Limited, una costante attenzione al perseguimento degli obiettivi strategici e alla creazione di valore per tutti gli stakeholder.

“Questa transazione segna una tappa fondamentale nella nostra strategia di crescita, Princes Limited è un’azienda prestigiosa e l’integrazione delle sue attività con Newlat Food ci permetterà di consolidare ulteriormente la nostra posizione di leader nel settore alimentare” ha commentato Angelo Mastrolia, Presidente di Newlat Food. Che aggiunge: “al termine dell’acquisizione, Newlat Food diventerà una delle più grandi aziende alimentari quotate alla Borsa di Milano, rafforzando il ruolo di protagonista internazionale. Il nuovo gruppo offrirà un’ampia gamma di prodotti di alta qualità, rispondendo alle esigenze di un mercato globale sempre più esigente e diversificato. Questa transazione inoltre ci permetterà di entrare in nuovi segmenti di mercato e di servire meglio i nostri clienti con un’offerta di prodotti più completa, innovativa e unica. L’integrazione tra Newlat Food e Princes Limited, che prenderà il nome di New Princes Group, rappresenta un’opportunità significativa per entrambe le aziende di condividere competenze, risorse e sinergie, contribuendo a un futuro di successo e reciprocamente vantaggioso. La missione del nuovo gruppo rimane  garantire l’eccellenza e l’innovazione continue, mantenendo in primo piano la soddisfazione dei clienti e la sostenibilità”.

Sabelli acquisisce Stella Bianca ed entra nel mercato dei freschi spalmabili

Sabelli e Mila – Latte Montagna Alto Adige hanno firmato un accordo vincolante per la cessione di Stella Bianca, azienda specializzata nella produzione di stracchino, robiola, caprino, formaggi spalmabili freschi e solo da latte 100% italiano. Il closing dell’operazione è previsto entro il prossimo mese di giugno.

L’acquisizione di Stella Bianca rientra in un processo di ampliamento del gruppo Sabelli su segmenti adiacenti rispetto al core business principale. L’investimento inoltre ha come obiettivo l’ulteriore accelerazione del progetto di sviluppo del gruppo con un ingresso importante nella divisione formaggi freschi spalmabili, in grado di permettere a Sabelli di diventare un punto di riferimento sul versante della produzione conto terzi, e fornendo al contempo dello spazio ulteriore di visibilità e costruzione della marca Sabelli. A seguito dell’operazione, il fatturato del gruppo Sabelli si attesterà a oltre i 320 milioni di euro con un ebitda di oltre 41 milioni di euro. L’operazione rappresenta una grande opportunità anche per tutti i collaboratori e gli stakeholder di entrambe le società, in virtù della forte complementarità e delle numerose opportunità congiunte di sviluppo nell’ambito della distribuzione e nei piani di ricerca & sviluppo di lungo periodo.

Simone Mariani e Angelo Davide Galeati

“L’acquisizione di Stella Bianca fa parte di un ampliamento su segmenti adiacenti rispetto al business delle paste filate, processo che ha visto un’importante accelerazione già nel 2016, con l’acquisizione dell’azienda Trevisanalat che ha permesso a Sabelli di diventare il secondo polo in Italia per la produzione di mozzarella. Analogamente, l’operazione Stella Bianca si pone come obiettivo l’ingresso nel mercato dei freschi spalmabili, guadagnando una posizione di leadership sul versante della produzione conto terzi e fornendo spazio ulteriore di visibilità e costruzione della marca Sabelli” commenta Simone Mariani, CEO di Sabelli.

Gli fa eco Angelo Davide Galeati, CEO di Sabelli: “L’acquisizione di Stella Bianca intende consolidare la reputazione del Gruppo come fornitore di prodotti di alta qualità per la marca privata e al tempo stesso apre l’opportunità per Sabelli di guadagnare spazio in uno scaffale adiacente, ove possibile presentarsi come il brand specialista del fresco. Questi scaffali si caratterizzano per una forte specializzazione verticale di prodotto da cui i marchi difficilmente riescono a discostarsi, evolvendo in nuove categorie. Con questa acquisizione Sabelli, forte della credibilità assunta negli anni sulle mozzarelle prima e su burrate e stracciatelle poi, punterà a diventare il brand affidabile di riferimento anche per tali categorie”.

Sabelli è stata affiancata da BPER Corporate & Investment Banking con un team guidato da Luca Accerenzi e Matteo Riboldi (M&A Advisor) coadiuvato da Antonio De Luca (Investment Banking Coverage), Studio Legale Giovanardi con Prof. Paolo Benazzo e Avv. Marco Sola, Fava e associati con Avv. Sonia di Lorenzo, LDL Law con Avv. Loredana di Lorenzo.

Omnia Technologies acquisisce tre aziende e lancia la divisione high speed beverage

Attraverso le acquisizioni di Acmi, Sacmi Beverage e Sacmi Labelling, Omnia Technologies lancia una nuova divisione dedicata all’high-speed beverage, focalizzata sulle tecnologie di soffiaggio, imbottigliamento, etichettatura e confezionamento.

Acmi, con sede a Fornovo di Taro (Parma), è un’azienda attiva nella progettazione e produzione di linee complete di confezionamento e imbottigliamento, principalmente per l’industria alimentare e delle bevande, dove agisce spesso da appaltatore principale e integratore di linea. Fondata nel 1984 dalla famiglia Magri, Acmi conta su un fatturato di circa 100 milioni di euro e un organico di 420 dipendenti, distribuiti in cinque stabilimenti produttivi nel Nord Italia e quattro filiali commerciali in Messico, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti. Il portfolio prodotti comprende pallettizzatori e depallettizzatori, astucciatrici, avvolgitori, manipolatori, robot multifunzionali e sistemi di trasporto.

Sacmi Beverage e Sacmi Labelling invece sono tra i più riconosciuti player del mercato, grazie agli importanti investimenti strategici intrapresi e al know-how sviluppato negli ultimi decenni nei settori dell’imbottigliamento e dell’etichettatura per il settore dell’high-speed beverage. Con sede a Parma, Sacmi Beverage fornisce macchine stand alone e linee complete di soffiaggio e imbottigliamento ad alta velocità per PET/rPET (plastica PET vergine/riciclata), lattine e bottiglie di vetro, oltre a proporre soluzioni per il settore lattiero-caseario – con la tecnologia form-fill-seal – e per il settore vinicolo, con le soluzioni bag-in-box. Sacmi Beverage può contare su un fatturato di circa 110 milioni di euro, un organico di circa 160 dipendenti e un parco installato di oltre 600 macchine.

Con sede a Verona e Nanhai (Cina), Sacmi Labelling fornisce infine soluzioni di etichettatura automatica, adatte per contenitori in vetro, plastica e metallo per il settore dell’high-speed beverage, della birra, degli alimenti, del vino e dei detergenti. Sacmi Labelling fattura circa 70 milioni di euro, impiega 300 dipendenti e ha un parco installato di oltre 1.700 macchine. Sacmi Beverage e Sacmi Labelling condividono una rete globale di filiali in Francia, Spagna, Marocco, Nigeria, Singapore, Emirati Arabi, Brasile, Messico e Stati Uniti.

“La creazione della nuova divisione high-speed beverage amplia in modo significativo il portafoglio di Omnia Technologies nel bottling & packaging, potenziando la sua capacità di offrire innovative soluzioni end-to-end, grazie anche all’integrazione con le tecnologie per la lavorazione delle bevande progettate e realizzate da Tmci Padovan e Della Toffola” ha detto Andrea Stolfa, Ceo di Omnia Technologies.

Per queste acquisizioni Omnia Technologies, Sacmi Imola e Acmi sono state assistite da Intesa Sanpaolo (IMI Corporate & Investment Banking Division), Cavour Corporate Finance e Pirola Corporate Finance.

Guala Closures acquisisce Astir ed entra nel settore delle chiusure a corona

Guala Closures, azienda attiva nella produzione di chiusure per il mercato degli alcolici, vino, bevande, olio e condimenti, ha chiuso un accordo per l’acquisizione di Astir Vitogiannis Bros S.A., produttore delle chiusure a corona. Astir produce ogni anno più di 12 miliardi di chiusure e nel 2023 ha generato un fatturato di 75 milioni di euro e un EBITDA di 19 milioni di euro. Fondata nel 1953, Astir opera in due stabilimenti situati in Grecia e Sud Africa e ha una forte presenza internazionale. Tra i suoi principali clienti blue-chip si annoverano importanti produttori internazionali sia nel settore della birra sia delle bevande non alcoliche.

Stelios Vitogiannis, attuale Amministratore Delegato (nonché nipote del fondatore), reinvestirà in Guala Closures e riporterà direttamente all’Amministratore Delegato del Gruppo Mauro Caneschi. L’acquisizione è in linea con la strategia di Guala Closures di perseguire acquisizioni sinergiche e integrarle con successo al fine di continuare a far crescere proficuamente il proprio business. Grazie all’ingresso di Astir nel Gruppo, Guala Closures sarà in grado di fornire tutte le chiusure disponibili per le bottiglie di vetro su scala globale. Una volta completata, l’acquisizione di Astir consentirà al Gruppo di espandere la propria presenza in mercati emergenti caratterizzati da crescita demografica e dall’aumento dei consumi pro capite e, allo stesso tempo, di offrire chiusure per il segmento delle bevande ready-to-drink e non-alcoliche. I prodotti di Astir sono destinati alle bottiglie di vetro e sono impiegati in prodotti premium nei relativi segmenti di mercato (ivi inclusi il segmento della birra e delle bevande non-alcoliche), oltre a essere altamente sostenibili. Entrambe le caratteristiche sono molto apprezzate dai consumatori.

“Siamo entusiasti di entrare nel mondo delle chiusure a corona e di farlo attraverso l’acquisizione di Astir, un importante player internazionale all’avanguardia nel settore e con un eccellente track record, grazie a un management forte e dotato di una visione strategica a lungo termine. Astir rispecchia perfettamente i valori di Guala Closures: unire tradizione e innovazione, mettendo sempre in primo piano il cliente, la qualità, i servizi e la sostenibilità. Per queste ragioni, l’acquisizione rappresenta un ulteriore, importante passo nella strategia di crescita del Gruppo, che mira a rafforzare la propria posizione di mercato nel settore delle chiusure per bottiglie in vetro, continuando a far crescere l’attività in mercati internazionali di particolare interesse e nel settore del lusso, sia a livello organico che attraverso operazioni di M&A” ha commentato Mauro Caneschi, Amministratore Delegato di Guala Closures.

“Questa operazione rappresenta una grande opportunità per l’azienda e i suoi dipendenti e inaugura una nuova fase di sviluppo. Astir negli ultimi cinquant’anni è cresciuta costantemente, diventando un leader nel settore delle chiusure a corona, e l’ingresso di Guala Closures consentirà di espandere ulteriormente il nostro ambito operativo, creando una piattaforma per il consolidamento nel settore” ha aggiunto Stelios Vitogiannis, Amministratore Delegato di Astir.

L’enterprise value concordato per l’acquisizione è pari a circa 136 milioni di euro. L’acquisizione è soggetta al soddisfacimento di varie condizioni di completamento standard, tra cui le applicabili approvazioni normative, e si prevede che si concluda nella seconda metà del 2024.

Beretta acquisisce il prosciuttificio Bedogni e rafforza l’offerta premium

Fratelli Beretta ha acquisito il 100% del capitale sociale di Bedogni, prosciuttificio italiano con oltre sessanta anni di storia fondato da Egidio Bedogni. L’azienda è specializzata nella produzione di prosciutto crudo di Parma, grazie allo speciale microclima del territorio e attraverso un metodo che unisce l’innovazione tecnologica a lavorazioni artigianali di eccellenza.

Grazie all’operazione, il salumificio Bedogni potrà proseguire il proprio percorso di crescita, ampliando l’offerta a nuovi mercati e beneficiando dell’innovazione tecnica e della visione strategica produttiva di un gruppo italiano simbolo di eccellenza alimentare nel mondo, mantenendo inalterato il proprio legame col territorio d’origine. Nel contempo il Gruppo Beretta arricchirà la propria linea di prodotti Dop e Igp, rafforzando il posizionamento nella gamma di prosciutti crudi premium. Prosciutto di Parma Bedogni entrerà infatti nella linea “Le Nostre Eccellenze”, al fianco di grandi classici della salumeria italiana come i prosciutti crudi San Daniele, Carpegna e Toscano.

“Siamo orgogliosi di entrare a far parte della grande famiglia Beretta: questo passaggio rappresenta un volano di sviluppo che permetterà di far apprezzare la qualità del nostro prosciutto di Parma in tutto il mondo e di mantenere viva la tradizione della nostra azienda sul nostro territorio di origine” commenta Carla Saltini, rappresentante della terza generazione della famiglia in azienda.

“Bedogni è una delle più alte espressioni del prosciutto di Parma di qualità, per questo motivo siamo molto soddisfatti di aver completato un accordo che ci permetterà di preservare e valorizzare un’eccellenza della salumeria italiana ed esportarla in tutto il mondo” aggiunge Alberto Beretta, rappresentante del Gruppo Beretta che ha fortemente voluto e seguito l’operazione fino alla sua conclusione.

CSQA rileva Check Fruit per creare un polo della certificazione agroalimentare

CSQA ha rilevato il 100% del capitale sociale di Check Fruit. Tale acquisizione rappresenta un ulteriore passo nel progetto di crescita e sviluppo del Gruppo, che conta su 1,4 milioni di euro di fatturato, come riferimento nazionale nel settore della certificazione, assessment e formazione in ambito agroalimentare.

La decisione di acquisire Check Fruit, con oltre 33 milioni euro di fatturato, 270 dipendenti, 13 sedi in Italia e 3 all’estero, si inserisce in una strategia di medio termine al fine di creare un polo di eccellenza nel settore della certificazione nel settore agroalimentare con una forte competenza settoriale. Obiettivo è assicurare un servizio di certificazione di alto livello attraverso elevate competenze per ciascun settore merceologico. In tal senso è evidente il grande potenziale sinergico fra CSQA e Check Fruit, con una convergenza strategica di mission, obiettivi e profili di business nell’ottica di offrire servizi specializzati che rispondono alle esigenze delle aziende. I servizi offerti dal Gruppo, continueranno ad avere come obiettivo primario quello di creare valore aggiunto per le organizzazioni che li scelgono, aumentando le competenze settoriali, rafforzando la presenza sul territorio e garantendo ai clienti la garanzia e la fiducia data da organismi accreditati e riconosciuti per competenza, professionalità e terzietà.

“Questa acquisizione è importante nel progetto di crescita di CSQA e rappresenta un’opportunità per continuare a creare valore per i nostri clienti, in linea con la strategia aziendale. Ci permetterà di consolidare la nostra posizione di leadership a livello europeo e aumentare la nostra offerta di certificazioni di terza parte dedicate in particolare al settore ortofrutticolo” dichiara Pietro Bonato, Direttore Generale e AD CSQA.

“Si tratta di un’operazione fortemente accretiva resa possibile grazie alla complementarietà strategica con Check Fruit e a una comune visione aziendale: sostegno della qualità agroalimentare e dell’eccellenza italiana, competenza e innovazione. Inoltre rafforziamo sul territorio italiano la presenza e l’offerta di servizi innovativi rispondenti alle esigenze delle imprese” ha aggiunto Carlo Perini, Presidente e AD CSQA.

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