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Probios acquisisce il 30% di BMS e consolida il polo healthy italiano

L’azienda italiana attiva nell’alimentazione healthy Probios, controllata da Agreen Capital, ha acquisito una partecipazione di minoranza del 30% nel capitale sociale di BMS, azienda industriale con sede a Spoleto specializzata nell’acquisto, nella trasformazione e nella commercializzazione di prodotti agroalimentari organic, salutistici e free-from, in particolare, cereali, semi, legumi e frutta secca. Il fondatore Enrico Tinelli manterrà la quota di maggioranza e la direzione operativa della società. L’operazione, che segue la recente acquisizione di Biotobio, rientra nel piano strategico di Probios e Agreen Capital per il rafforzamento dell’angolo industriale del gruppo con focus sulla filiera nazionale nel settore dell’alimentazione organic, salutistica e free-from.

“Per noi il settore dei cereali integrali biologici e gluten free, dei legumi e della frutta secca è particolarmente strategico in quanto riteniamo le categorie fondamento di una alimentazione sana e naturale. Vediamo nella partecipazione marcate sinergie industriali e commerciali e condividiamo il modello di filiera e la collaborazione diretta con le aziende agricole nazionali che la Famiglia Tinelli ha saputo costruire nel corso degli anni” ha detto Andrea Rossi, Presidente di Probios e Managing Partner di Agreen Capital.

“L’ingresso nel gruppo di BMS conferma l’attrattività del nostro progetto che punta a consolidare, ancor più dopo la recente acquisizione di Biotobio, un polo made in Italy con un posizionamento ben riconoscibile nel settore della nutrizione e del benessere. L’unicità della filiera agricola costruita negli anni unitamente al know-how tecnico e alla struttura tecnologica patrimonio dell’azienda consentono al nostro gruppo un ulteriore passo avanti nel rafforzamento del proprio footprint industriale a beneficio della qualità e distintività dei prodotti e degli storici marchi Probios, Baule Volante, Fior di Loto, Finestra sul Cielo e ViviBio” ha aggiunto Renato Calabrese, Amministratore Delegato di Probios.

“Sono lieto di aver aderito al progetto Probios e Agreen Capital, il quale attraverso la realizzazione di ben definite sinergie potrà garantire a BMS ulteriore crescita nell’interesse non solo della nostra famiglia, ma anche e soprattutto del settore della sana nutrizione made in Italy che abbiamo contribuito a sviluppare in questi decenni” ha concluso Enrico Tinelli, Amministratore Delegato di BMS.

Probios è stata assistita rispettivamente da Agreen Capital per le attività di M&A advisory e da Epyon Consulting per la Due Diligence Finanziaria. Lo studio Avvocatidimpresa con il Managing Partner Alberto Calvi di Coenzo ha assistito Probios in tutti gli aspetti legali.

Circana acquisisce NCSolutions e le attività di modellazione del marketing di Nielsen

Circana ha stipulato accordi definitivi per l’acquisizione di NCSolutions (NCS), joint venture tra Nielsen e Catalina che migliora l’efficacia della pubblicità, e della divisione Marketing Mix Modeling (MMM) di Nielsen. Con queste due acquisizioni, Circana amplierà le proprie capacità di misurazione dei media, aumentando nel contempo le soluzioni e l’impronta di marketing mix modeling e di misurazione unificata. Di conseguenza i clienti di tutte e tre le organizzazioni beneficeranno di un accesso più ampio al targeting dell’audience, alla misurazione dei media, all’ottimizzazione in-flight e alle soluzioni clean room. Inoltre questa combinazione aumenterà l’efficienza e offrirà prodotti e servizi migliori per alimentare la crescita dei clienti attraverso una pubblicità più mirata e d’impatto.

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a NCSolutions e alla divisione Marketing Mix Modeling di Nielsen in Circana per arricchire e potenziare le nostre competenze nel settore dei media”, ha dichiarato Kirk Perry, presidente e CEO di Circana. “Entrambe le realtà contano su un’incredibile esperienza, soluzioni e clienti che, combinati con i dati e le tecnologie di Circana, alimenteranno la crescita dei clienti”.

“NCSolutions e Marketing Mix Modeling di Nielsen sono aziende consolidate che offrono ai clienti uno straordinario contributo”, ha aggiunto Karthik Rao, Chief Executive Officer di Nielsen. “Mentre Nielsen si concentra sull’espansione della sua posizione di leadership nella misurazione dell’audience e nei dati sui contenuti, siamo elettrizzati dal fatto che la leadership e i team di NCS e MMM con la loro passione possano continuare ad accelerare la loro crescita attraverso le sinergie all’interno di Circana”.

Entrambe le attività saranno integrate nel team Media di Circana. Il team Media di Circana lavora con gli inserzionisti e le loro agenzie per pianificare, indirizzare, attivare, misurare e ottimizzare gli investimenti nei media. Il suo portfolio di soluzioni per i media si basa su una solida piattaforma tecnologica aziendale, su serie di dati azionabili relativi agli acquirenti, alle vendite e ai prodotti di largo consumo e su analisi avanzate. La chiusura delle transazioni è prevista per il quarto trimestre del 2024, subordinatamente alle approvazioni normative e al completamento degli obblighi di informazione e consultazione richiesti, compresi gli eventuali processi dei comitati aziendali.

Simpson Thacher & Bartlett LLP e Dentons hanno agito come consulenti legali di Circana. Morgan Stanley & Co. LLC ha agito come consulente finanziario principale di Nielsen. Anche Bank of America Securities ha agito come consulente finanziario. Gibson Dunn & Crutcher LLP, Baker McKenzie e DLA Piper sono stati i consulenti legali di Nielsen. Weil, Gotshal & Manges LLP è stato il consulente legale di Catalina.

Euricom acquisisce Sonko ed entra nel settore degli snack salutistici

Euricom, azienda attiva nel settore del riso, ha concluso accordi vincolanti per l’acquisizione di Sonko con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza nel settore degli snack salutistici. Nell’ambito della transazione, Euricom acquisirà l’intero capitale sociale di Sonko da Oshee Polska con l’intenzione di investire sia sugli impianti che sul marchio ampliando così l’offerta di snack sul mercato.

Euricom ha individuato negli snack salutistici un segmento strategico per la sua espansione nel mercato europeo. Gli snack sono un segmento di mercato con consumi in aumento e sinergici con l’attività di Euricom nel settore del riso. “Questa acquisizione ci aiuterà a raggiungere, nel breve termine, un fatturato consolidato di circa un miliardo di euro” ha commentato Bruno Sempio, Presidente di Euricom.

“Nei cinque anni in cui Sonko ha fatto parte del Gruppo Oshee, abbiamo raggiunto la maggior parte dei nostri obiettivi. Oshee si sta ora concentrando sulla sua attività principale nel settore delle bevande e sta pianificando un’acquisizione in Europa occidentale per rafforzare la sua posizione e guidare l’espansione in quel Paese” ha aggiunto Dariusz Gałęzewski, Presidente di Oshee.

La transazione è soggetta alle consuete approvazioni normative. Galaet Limited, attraverso la sua controllata Galaet B.V., ha agito come consulente finanziario esclusivo di Euricom. Sołtysiński Kawecki & Szlęzak ha agito come consulente legale di Euricom. La due-diligence di Sonko è stata effettuata da E&Y Poland per le questioni finanziarie e fiscali, da SKS per quelle legali e da Royal Haskoning DHV per quelle ambientali e tecniche. Fidea Corporate finance e BCGL hanno agito rispettivamente come consulenti finanziari e legali per Oshee.

La Doria acquisisce il ramo d’azienda private label di Pastificio Di Martino

A pochi giorni dall’acquisizione di Clas, La Doria, attiva nella fornitura di specialità italiane private label a lunga conservazione che comprendono pomodoro, sughi pronti e legumi in scatola, ha sottoscritto un accordo condizionato per l’acquisizione del ramo d’azienda detenuto da Pastificio Di Martino dedicato alla produzione e commercializzazione di pasta secca private label e la quota, pari al 13%, detenuta da Pastificio Di Martino in LDH (La Doria) Ltd, società controllata da La Doria. L’operazione prevede la stipula di accordi commerciali tra il Gruppo La Doria e Pastificio Di Martino, attivo nella produzione e commercializzazione di pasta secca e fresca con i propri storici marchi “Pastificio Di Martino”, “Pastificio Antonio Amato” e “Pastificio dei Campi”, nonché l’acquisto da parte di quest’ultima di una partecipazione di minoranza nella holding di controllo del Gruppo La Doria. Inoltre Giuseppe Di Martino assumerà il ruolo di “key pasta advisor” per il Gruppo La Doria, apportando la sua profonda esperienza nel settore della pasta.

L’accordo assumerà efficacia solo subordinatamente all’avveramento di talune condizioni sospensive. La business unit del Pastificio Di Martino dedicata alla produzione e commercializzazione di pasta secca private label ha registrato, nel 2023, ricavi pari a 108 milioni di euro e ha prodotto 107 mila tonnellate di pasta secca.

Nell’ambito dell’operazione La Doria è stata assistita da Chiomenti nonché da Ernst & Young S.p.A. per gli aspetti di due diligence contabile e finanziaria. Per Pastificio Di Martino Gaetano e F.lli S.p.A., l’operazione è stata seguita da UniCredit S.p.A., in qualità di advisor finanziario, e, per i profili legali, dal team dello Studio Astolfo Di Amato e Ass.ti guidato dal Prof. Avv. Giovanni Agrusti.

Calo M&A in Italia: food resta in testa seguito da fashion e prodotti casa e persona

Il mercato italiano dell’M&A nel primo semestre del 2024 si è chiuso con un calo del 18,6% in termini di operazioni annunciate in ambito consumer rispetto al primo semestre del 2023. Il food resta alla guida con 46 operazioni completate su un totale di 179. Resta anche stabile la quota di operazioni sponsorizzate da fondi (c. 43%), che non includono le acquisizioni di piattaforma e gli add-on (classificate tra le operazioni di investitori industriali “corporate”). Le operazioni domestiche (Italia su Italia) rappresentano il 66% del totale in linea con quanto registrato nell’1H23.

Food & beverages
Il settore ha visto 46 operazioni annunciate nel primo semestre 2024, nel mese di febbraio è stata annunciata l’operazione di consolidamento Forno d’Asolo/Sammontana, sotto la regia di Investindustrial (autorizzata dall’Antitrust lo scorso 28 luglio), e l’acquisizione di Dolciaria Acquaviva da parte del gruppo belga Van De Morteele). Il comparto food & beverages all’interno del consumer markets rappresenta il segmento più difensivo, per cui in una situazione di incertezza si prevede un crescente volume di attività M&A sia per le piattaforme sponsorizzate dai fondi di private equity, che per le aziende del comparto italiane ed estere e per i player della Gdo alla ricerca di produttori di private label da integrare. Le operazioni chiuse nel primo semestre, unitamente a quelle in corso e in prospettiva lasciano ipotizzare che sarà un settore molto dinamico. I settori da monitorare con maggiore attenzione saranno ingredienti, ancora nutraceutica, bakery e frozen food.

Fashion
Il primo semestre 2024 ha visto 35 operazioni annunciate, tra cui il delisting di Tod’s ad opera del fondo L Catterton, l’acquisizione del brand di alta gioielleria Vhernier da parte di Richemont, del brand di sneakers Autry da parte di Style Capital, di una quota di Elisabetta Franchi da parte della holding di Marco Bizzarri, di Trussardi da parte di Miroglio, di De Laurentiis da parte di Made in Italy Fund e numerose operazioni di filiera (Florence, Holding Moda ma anche da parte di Capri Holding, OTB, Stefano Ricci). Tuttavia, la situazione di incertezza a livello europeo ha frenato le aspettative di crescita dei brand (solo l’upper luxury si è salvato) e suggerito il rinvio della quotazione ad un player come Golden Goose.

A livello mondiale il settore sta vivendo un momento di difficoltà anche maggiore, con un serio ripensamento del modello di business in funzione dei mutati stili di consumo. Le transazioni non sono mancate, ma in alcuni casi si tratta di operazioni con un taglio di ristrutturazione (tentativo di delisting Macy’s, Nordstrom negli Stati Uniti, acquisizione di Neiman Markus da parte di Sacks Fifth avenue con supporto di Amazon, delisting di Farfetch acquisito da Coupang, Matches in amministrazione controllata dopo pochi mesi dalla sua acquisizione da parte di Fraser Group). Lato aziende, si osserva un crescente interesse dei brand di lusso verso settori diversi, ad esempio immobiliare (acquisizione da parte di Kering di un immobile di pregio in via Montenapoleone e del Castello di Urio da parte di Belmond, controllata di LVMH), hospitality (partnership di Dolce & Gabbana, Bulgari, Etro, Paul & Shark, Alberta Ferretti con vari beach club e hotel in località turistiche), e ristorazione (partnership di Golden Goose con Da Vittorio, Alajmo e Oldani, apertura di un ristorante di LVMH gestito dalla fam. Cerea a Milano), questi ultimi con l’obiettivo di fidelizzare e attrarre clienti attraverso la componente esperienziale e di immagine prima che di prodotto. Per il prossimo semestre PwC si attende un aumento di operazioni di ristrutturazione finanziaria sia per razionalizzare la presenza dei punti vendita fisici, che per ottimizzare ed efficientare il canale online ed ulteriori operazioni su brand. I fondi restano interessati ai brand, ma puntano a quelli più alti e iconici oppure alla supply chain, vista la percezione di maggiore rischiosità complessiva del settore.

Household and personal products
Il settore è stato particolarmente attivo in Italia nei primi mesi del 2024 con un ridotto numero di operazioni, 14, ma di dimensione significativa: Beautynova (cessione a PAI), Dr. Vranjes (ceduta a L’Occitane), Veralab (cessione minoranza a Peninsula), Kiko (investimento di maggioranza di L Catterton), Acqua & Sapone (acquisizione da parte di TDR Capital, che affiancherà il fondo HIG nel piano di crescita della società). Sempre HIG ha annunciato a luglio l’acquisizione di Naturalia Tantum (nutraceutica). Il beauty ha visto inoltre importanti IPO a livello internazionale, tra cui quella di Puig in Spagna, Douglas in Germania, Galderma in Svizzera, così come delisting (L’Occitane da Hong Kong) In questo settore ci aspettiamo in Italia ulteriori volumi di attività, soprattutto nel comparto dei contract manufacturer e ulteriori aggregazioni di catene nel Personal care products.

Pet & vet
Le operazioni più significative del settore sono state la cessione di Arcaplanet a Fressnapf (annunciata a luglio 24), leader europeo del petfood, con contestuale reinvestimento di Cinven in Fressnapf, operazione che permetterà di creare un player da €5 miliardi di fatturato, l’investimento da parte di Charme nella catena di cliniche veterinarie Animalia, e di Mandarin in Camon (entrambe annunciate a luglio). Il settore è ancora potenzialmente molto attivo con altre catene (sia petfood che pet care) a breve sul mercato.

Hospitality and leisure
Nel primo semestre 2024 sono state annunciate 36 operazioni in totale di cui 22 in ambito Hotellerie, soprattutto hotel e camping in location turistiche, 6 nella ristorazione e 4 in ambito sportivo, soprattutto calcistico. Il 2024 si è aperto con la cessione di Piadineria da Permira a CVC, che ha stimolato un certo interesse sul settore, pesantemente frenato dalla pandemia. Tra le operazioni annunciate in seguito, abbiamo l’acquisizione di Fra Diavolo da parte di Alto Partners, di Temakinho da parte di Mutares e dell’Harry’s Bar da Villa D’Este. L’andamento dei consumi del primo semestre 2024 (in calo) sta tuttavia rallentando l’orizzonte di alcune operazioni e le preferenze tendono a focalizzarsi su modelli “fast dining”. In ambito hospitality l’operazione più rilevante è quella relativa alla catena di camping Club del Sole (investimento di The Equity Club), seguita nel mese di luglio da quella di Clessidra sul competitor Human Company.

Packaging
Nonostante le incertezze dovute alla continua evoluzione del framework normativo Europeo (e.g. PPWR), il “deal flow” nel settore del packaging rimane dinamico con tante operazioni sia in Italia che all’estero. L’Italia si conferma tra i mercati più rilevanti a livello europeo con eccellenze ad ogni step della catena del valore, dalla produzione dei macchinari e delle materie prime passando dal design ed infine arrivando al packaging primario, secondario e terziario. Una delle operazioni più rilevanti nel 2024 è stata l’acquisizione di Bormioli Pharma da parte del gruppo tedesco Gerresheimer per c. 800 milioni di euro, che va ed evidenziare un crescente consolidamento del settore anche a livello pan-Europeo. Rimangono estremamente attive diverse piattaforme italiane che hanno come focus il consolidamento del mercato italiano – come ad esempio Mosaiq Group, Isem e Pusterla – e internazionale come Fedrigoni ed IMA. Nonostante le tante operazioni di M&A a tutti i livelli della catena del valore degli ultimi anni, il mercato italiano del packaging rimane estremamente attrattivo sia per gli investitori istituzionali che strategici e presenta ancora tante opportunità di consolidamento. Tra gli ambiti dove vediamo spazio per ulteriori aggregazioni, il comparto delle “closures” che ha già visto negli anni scorsi operazioni rilevanti su Guala, Crealis e Tapì.

“Lo scenario è moderatamente positivo, ma con velocità diverse nei vari segmenti e una maggiore attenzione sulla preparazione delle aziende per potenziali operazioni nell’ultima parte dell’anno o nel 2025. Ci attendiamo un crescente interesse sull’Europa da parte di operatori del Middle East, India e Giappone, come riflesso del sempre maggiore peso sui consumatori della classe media in questi paesi e di aziende floride interessate ad investire all’estero” commenta Emanuela Pettenò, Partner PwC Italia, Consumer Markets & Markets Deals Leader.

La Doria acquisisce il 100% di Clas e rafforza la presenza nel settore dei sughi pronti

La Doria, gruppo che opera nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, ha sottoscritto con Equinox – fondo di Private Equity di diritto lussemburghese che investe nel capitale delle medie imprese italiane, e Cominter, società di trading nel settore agroalimentare, il contratto di compravendita per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Clas S.p.A., azienda attiva nella produzione di sughi e pesti ambient per i principali marchi dell’industria e le principali insegne della grande distribuzione organizzata in Italia e all’estero.

Fondata nel 1989 a Chiusanico (Imperia), nel 2023 Clas ha generato un fatturato di oltre 75 milioni di euro. Il portfolio prodotti dell’azienda si compone della categoria pesti lavorati con basilico 100% italiano che nel 2023 ha rappresentato quasi il 90% dei ricavi, di sughi pronti per pasta (8%) e altri condimenti vari. Clas, che oggi gestisce un sito produttivo e conta quasi 150 dipendenti – tra assunti a tempo indeterminato e stagionali – vanta una consolidata presenza commerciale all’estero, principalmente in Germania, Francia e Regno Unito, con le vendite internazionali che rappresentano circa il 90% del totale e una produzione complessiva di quasi 90 milioni di vasi nel 2023. I ricavi dell’azienda sono equamente divisi tra private label e co-packing.

“L’acquisizione di Clas rappresenta un passo significativo nella strategia di espansione in settori sinergici e strategici per la nostra crescita. L’operazione ci permetterà di orientare ulteriormente la nostra offerta verso prodotti a più alto valore aggiunto e contenuto di servizio. Clas rispecchia inoltre i valori fondamentali de La Doria: unire tradizione e innovazione, mettendo sempre al centro il cliente, la qualità e la sostenibilità. Per questo, siamo certi che l’acquisizione consentirà al Gruppo La Doria di porre solide premesse per una futura ulteriore espansione nel mercato del pesto ambient a marchio private label e nel settore del co-packing” ha commentato Antonio Ferraioli, CEO e Presidente del Gruppo La Doria.

Il mercato dei sughi pronti, compreso il pesto ambient, sta registrando tassi di crescita significativi sia in Italia sia all’estero e, grazie all’ingresso di Clas nel Gruppo, La Doria potrà espandere ancora di più la sua presenza nel settore dei sughi pronti, in cui opera già da molti anni, e il cui fatturato ha fatto registrare nel 2023 un +26,2% rispetto all’anno precedente. “Siamo orgogliosi di aver contribuito negli ultimi tre anni e mezzo alla crescita dell’azienda e siamo contenti che il progetto industriale impostato insieme al management team di Clas – a cui vanno i nostri ringraziamenti e la nostra stima – sia stato validato e condiviso da un primario operatore mondiale come La Doria. Sono fiducioso che Clas proseguirà nel suo percorso di creazione di valore e rafforzamento della sua posizione di leadership” ha aggiunto Massimiliano Monti, Partner di Equinox.

“È stato un privilegio lavorare con Equinox e il team di Clas per raggiungere gli obiettivi di crescita che ci eravamo posti quando l’abbiamo acquisita, a fine del 2020. L’azienda è ora pronta per la prossima fase di espansione del business” ha concluso Ilario Iannone, Partner di Cominter.

Il perfezionamento dell’operazione è soggetto all’avveramento di talune condizioni sospensive, tra cui l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni antitrust. Si prevede che tale perfezionamento avvenga entro la fine del mese di settembre 2024. Per l’operazione La Doria è stata assistita da KPMG Advisory S.p.A per gli aspetti di due diligence contabile e finanziaria e dallo Studio Legale Chiomenti in qualità di consulente legale. Per Equinox, l’operazione è stata seguita da Massimiliano Monti, Partner, e da Veronica Tognoli Investment Director. Equinox e Cominter SpA si sono avvalse del supporto di Vitale&Co (Alberto Gennarini, Valentina Salari ed Azzurra Bisogno) in qualità di financial advisor e di ADVANT Nctm (Pietro Zanoni, Alessia Trevisan, Francesca Pittau, Manfredi Luongo e Lorenzo Foot) per gli aspetti legali e fiscali.

Probios acquisisce Biotobio e mira alla leadership europea dell’healthy

Probios, società italiana specializzata nell’alimentazione healthy, ha finalizzato l’acquisizione del 100% del capitale di Biotobio, azienda appartenente all’ecosistema EcorNaturaSì e attiva nella commercializzazione di prodotti agroalimentari, salutistici, free-from e biologici. Il perimetro di marchi acquisiti comprende, tra gli altri, Baule Volante, Finestra sul Cielo, Fior di Loto e Vivibio.

L’operazione, portata avanti col supporto di Agreen Capital e definita “transformational” dal management di Probios, rientra in un piano strategico che mira al consolidamento di un polo leader in Europa nel settore salutistico, free-from e biologico. “Questa acquisizione, che rappresenta la principale operazione M&A dell’anno nel settore Food Health & Wellness, consente a Probios di superare la soglia di euro 100 milioni di fatturato in poco più di un anno e rafforza notevolmente il posizionamento del gruppo all’interno del mercato di riferimento grazie all’integrazione di marchi di grande qualità e potenzialità”, commenta Andrea Rossi, Presidente di Probios e Managing Partner di Agreen Capital. “Lo standing dei partecipanti al progetto e l’elevato interesse riscontrato confermano un’attenzione trasversale verso sostenibilità, ESG e salute del consumatore: elementi cardine della nostra strategia di investimento”.

“Siamo orgogliosi di aver dato vita a un gruppo di dimensione paneuropea che pone al centro della propria mission la nutrizione, il benessere e la sostenibilità”, aggiunge Renato Calabrese, Amministratore Delegato di Probios. “Ci poniamo l’obiettivo di valorizzare un patrimonio di marchi straordinario per qualità, capacità di innovazione e connessione con la filiera agricola e produttiva “made in Italy”. I prossimi mesi ci vedranno fortemente impegnati nella realizzazione del nostro ambizioso piano strategico che prevede il consolidamento della nostra presenza commerciale nazionale e internazionale”.

L’azienda toscana ha da poco rivoluzionato la propria visual identity con nuovo logo e veste grafica, per dare ancora più valore all’esperienza di acquisto delle oltre 850 referenze firmate Probios. Conosciuta per i suoi claim all’avanguardia come il “nichel free” e il “senza zuccheri aggiunti”, le linee low carb “Keto” e “protein” – che si affiancano al “gluten free”, per cui l’azienda vanta la più vasta offerta di referenze sul mercato -, Probios si avvale di materie prime prevalentemente italiane, di una filiera controllata per ottenere referenze di origine vegetale di altissima qualità, basate su un sistema agronomico sostenibile che rispetta suolo e biodiversità.

Sofidel rafforza la presenza negli States e acquisisce CLW Tissue

Sofidel, azienda operativa nella produzione di carta per uso igienico e domestico e nota per il marchio Regina, annuncia l’acquisizione della divisione tissue di Clearwater Paper Corporation, un attore primario nel mercato nordamericano del tissue. La società fornisce prodotti ai principali retailer attivi attraverso vari canali: supermercati, ipermercati e discount.

Con ricavi superiori a un miliardo di dollari, una capacità annua di 340 mila tonnellate e oltre 1.600 dipendenti, CLW Tissue opera tramite una rete integrata di quattro stabilimenti produttivi negli Stati Uniti: a Shelby, in North Carolina, Lewiston, in Idaho, Las Vegas, in Nevada ed Elwood, in Illinois. L’acquisizione rappresenta una tappa significativa nel proseguimento del percorso di crescita di Sofidel in Nord America, un mercato in sviluppo e dalle basi economiche solide, dove Sofidel è presente da più di dieci anni. L’acquisizione permetterà a Sofidel di rafforzare la sua offerta ai clienti del mercato nordamericano, espandere le capacità tecnologiche (inclusa la tecnologia Through Air Drying), e contribuire a ottimizzare la sua rete, consentendole di potenziare ulteriormente gli standard di servizio offerti alla propria clientela.

Sofidel e CLW Tissue sono caratterizzate da un alto grado di affinità culturale fondata sul reciproco focus sull’eccellenza operativa, l’etica e l’integrità. Sofidel si impegna a integrare con efficacia i dipendenti di CLW Tissue nelle proprie attività, garantendo continuità e stabilità. L’acquisizione accelererà ancora il percorso di sostenibilità che Sofidel e CLW Tissue hanno intrapreso, facendo leva sul rispettivo impegno di lunga data e i comprovati risultati ottenuti nella gestione ambientale e della sicurezza. Il closing della transazione è atteso entro il 2024 ed è soggetto alle usuali approvazioni regolatorie e alla soddisfazione di altre consuete condizioni al closing.

“Siamo estremamente orgogliosi di questo accordo, che rappresenta una pietra miliare nella nostra storia. Grazie a questa transazione acquisiamo una rete strategica di quattro stabilimenti produttivi che arricchirà il nostro portafoglio prodotti grazie alla tecnologia TAD, e creerà le condizioni per rafforzare e sostenere notevolmente la nostra crescita in Nord America. Diamo quindi il benvenuto ai dipendenti di CLW Tissue in Sofidel: non vediamo l’ora di poter lavorare insieme a loro per migliorare la qualità della proposta per i nostri clienti”, ha dichiarato Luigi Lazzareschi, Amministratore Delegato di Sofidel.

Investindustrial acquisisce il 58,35% del capitale sociale di Piovan

Automation Systems, società il cui capitale sociale è indirettamente detenuto dal fondo Investindustrial, ha sottoscritto con Pentafin un contratto di compravendita per l’acquisto del 58,35% del capitale sociale di Piovan, corrispondente al 61,17% del capitale sociale al netto delle 2.474.475 azioni proprie in portafoglio. Il prezzo per ciascuna azione compravenduta è pari a 14,00 euro, pertanto il corrispettivo complessivo della compravendita è pari a circa 438 milioni di euro. Tale importo sarà pagato dall’acquirente a Pentafin al closing. Il corrispettivo implica una capitalizzazione di mercato dell’Emittente pari a 716 milioni. Pentafin, attualmente il principale azionista di Piovan, reinvestirà le risorse incassate nel capitale dell’acquirente, rilevando una una partecipazione pari al 25%. A seguito del closing, sarà promossa un’OPA obbligatoria sulle azioni Piovan allo stesso prezzo di 14 euro (cum dividendo) per ciascuna azione, con l’obiettivo di arrivare al delisting dell’Emittente dall’Euronext Star Milan. È prevista una stabilità delle cariche sociali dunque Nicola Piovan resterà Presidente Esecutivo e Filippo Zuppichin Amministratore Delegato.

Automation Systems ha inoltre sottoscritto con 7-Industries Holding un contratto di compravendita per l’acquisto di un ulteriore 6,47% del capitale sociale di Piovan, corrispondente al 6,78% del capitale sociale di Piovan al netto delle azioni proprie. Pertanto al Closing l’Acquirente deterrà una partecipazione complessiva pari al 64,82% del capitale sociale di Piovan, corrispondente al 67,96% del capitale sociale di Piovan al netto delle Azioni Proprie.

“Il gruppo Piovan rappresenta una sintesi perfetta della tipologia di investimenti che Investindustrial predilige: azienda familiare in un settore strategico e in forte evoluzione come quello dei sistemi di automazione, dove il gruppo Piovan rappresenta un’eccellenza nel mondo e su cui Investindustrial intende puntare, con un particolare focus sulla globalizzazione organica ed inorganica e sulla sostenibilità, tematiche a cui prestiamo da sempre grande attenzione” ha detto Andrea C. Bonomi, Presidente dell’Industrial Board di Investindustrial.

“Oggi si apre un nuovo capitolo per il futuro del gruppo Piovan e i suoi collaboratori che verrà scritto insieme ad Investindustrial, un partner internazionale dal forte spirito imprenditoriale di cui condivido visione, valori e attenzione alla sostenibilità” ha aggiunto Nicola Piovan, Presidente Esecutivo di Piovan.

Unieuro potrebbe diventare francese: Fnac Darty offre 249 milioni di euro

Il gruppo francese Fnac Darty intende consolidare la leadership europea nel retail specializzato con l’acquisizione, attraverso un’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio, di Unieuro, tra i leader italiani nel settore dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici con una quota di mercato pari al 17%. Nel 2023, Unieuro ha raggiunto un fatturato di 2,6 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuale composto dell’8% nel periodo 2016/2017 – 2023/20247. Conta su una fitta rete di negozi integrati e affiliati in tutta Italia, con una presenza significativa nel Nord e nel Centro del Paese (71% dei negozi). Inoltre Unieuro sta sviluppando le proprie attività di servizi, tra cui l’integrazione di Covercare, specializzata in servizi di riparazione e assistenza per la casa.

La prevista combinazione tra Fnac Darty e Unieuro è in linea con il piano Everyday. Le due società condividono ambizioni strategiche comuni incentrate sull’omnicanalità, sullo sviluppo di servizi di assistenza per la casa e sull’affiancamento dei clienti nell’adozione di comportamenti più sostenibili e responsabili. La combinazione creerebbe altresì un leader dell’Europa meridionale e occidentale nei settori dell’elettronica di consumo, degli elettrodomestici, dei prodotti editoriali e dei servizi, con oltre 10 miliardi di euro di fatturato, 30.000 dipendenti e più di 1.500 negozi. L’entità combinata avrebbe un solido posizionamento ai primi e ai secondi posti dei suoi mercati principali. La combinazione presenta un potenziale di sinergie operative attese di oltre 20 milioni di euro ante imposte, grazie soprattutto a migliori condizioni di acquisto e all’integrazione delle attività di private label. Dal canto suo, Unieuro potrebbe beneficiare dell’esperienza di Fnac Darty in termini di efficienza operativa.

“Per Fnac Darty questo progetto rappresenta un’opportunità unica per proseguire nella sua ambizione a lungo termine di consolidare i propri mercati e rafforzare il proprio modello di business a livello europeo” afferma Enrique Martinez, CEO di Fnac Darty. “La nostra presenza geografica verrebbe significativamente ampliata e sosterremmo Unieuro nel proseguimento del suo processo di digitalizzazione e trasformazione volto ad ampliare il bacino di servizi offerti, in linea con il nostro piano strategico Everyday. In definitiva, un’operazione che ci permette di perseguire l’ambizione collettiva di essere un alleato fondamentale per i consumatori europei”.

La struttura dell’operazione
L’offerta pubblica includerebbe per ogni azione Unieuro: 9,0 di euro in denaro e 0,10 azioni di nuova emissione di Fnac Darty. L’offerta valuta ogni azione Unieuro a 12,0 euro per azione, presentando quindi un premio del 42% sulla base del prezzo medio ponderato con i volumi al 15 luglio 2024 e un premio del 34% rispetto al prezzo medio di chiusura ponderato con i volumi degli ultimi 3 mesi. Ciò implica un valore del capitale per Unieuro di circa 249 milioni di euro, dei quali Fnac Darty possiede già il 4,4% del capitale di Unieuro. L’offerta consentirebbe agli azionisti di Unieuro di incassare la loro quota e di diventare azionisti dell’entità combinata, con l’opportunità di beneficiare della potenziale creazione di valore.

L’offerta verrebbe finanziata come segue:
Fnac Darty e Ruby Equity Investment intendono creare un veicolo di investimento congiunto (detenuto rispettivamente al 51% e al 49%) che deterrà la partecipazione in Unieuro. Questa società sarà controllata e consolidata dal Gruppo Fnac Darty. La componente in denaro, che rappresenta circa il 75% dell’importo dell’offerta, verrebbe finanziata da Ruby Equity Investment e Fnac Darty nelle proporzioni rispettivamente di circa 2/3 e circa 1/3. La componente azionaria rappresenta circa il 25% dell’offerta totale e sarebbe finanziata da Fnac Darty attraverso un’emissione azionaria di circa 2,0 milioni di azioni, nei limiti delle attuali autorizzazioni, che rappresenterebbe circa il 6,6% del capitale sociale di Fnac Darty dopo la transazione. L’aumento dell’indebitamento netto del Gruppo sarebbe limitato a circa 56 milioni di euro, consentendo a Fnac Darty di proteggere la sua flessibilità finanziaria e di continuare a perseguire la sua politica di allocazione del capitale.

Il lancio dell’Offerta Pubblica dovrebbe avvenire dopo che saranno state soddisfatte le consuete condizioni preliminari relative alle approvazioni regolamentari italiane. Inoltre l’operazione sarà soggetta a revisione nell’ambito del controllo in materia di concorrenza da parte delle autorità competenti. Il closing dell’offerta è atteso nel corso del quarto trimestre del 2024.

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