Prosegue la collaborazione tra Lidl Italia e Filiera Agricola Italiana per lo sviluppo di una gamma di referenze che porta il sigillo “FDAI – Firmato Dagli Agricoltori Italiani”. La linea di prodotti alimentari lanciata nel 2018, caratterizzata dall’utilizzo di materie prime scelte 100% italiane, tracciabili e con elevati standard etici lungo tutta la filiera, si arricchisce ora della pasta “Amica delle api” in 6 diversi formati: tortiglioni, mezze maniche, fusilli, penne, spaghetti e gnocchetti.
Questa pasta è realizzata esclusivamente con grano coltivato in Italia su campi che sorgono in prossimità di coltivazioni di Facelia, una pianta che, con i suoi fiori ricchi di nettare, richiama le api contribuendo attivamente a valorizzare l’ambiente e a creare un ecosistema che favorisce la tutela e la proliferazione del patrimonio apistico del territorio. Il grano proviene da campi di grano situati in Emilia-Romagna e Basilicata che sono stati arricchiti di piante mellifere che richiamano le api, favorendo il loro habitat naturale e contribuendo alla preservazione della loro vita. Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con SIS (Società Italiana Sementi) che fornisce agli agricoltori i semi per le piante mellifere di Facelia poi seminati nell’area adiacente ai campi di grano impiegato per la produzione della pasta.
“La pasta “Amica delle api” nasce da un progetto virtuoso che, da un lato, sostiene l’agricoltore che gestisce eticamente i campi e, dall’altro, consente al consumatore finale di poter fare scelte più sostenibili” commenta Alessia Bonifazi, Responsabile Comunicazione & CSR di Lidl Italia. “Ancora una volta ci riconosciamo fortemente nei valori fondanti di questa collaborazione con Filiera Agricola Italiana che unisce rispetto della vocazione agricola italiana, tracciabilità ed equa distribuzione del valore lungo tutta la catena di produzione”.


L’azienda rispetta l’ambiente, supporta il benessere delle api e valorizza la tracciabilità del miele ma, soprattutto, investe in ricerca e innovazione tecnologica con il progetto Melixa System, un avanzato sistema di monitoraggio in tempo reale e da remoto dello stato dell’apiario, senza interferire con l’attività delle api. Per rispondere invece alle esigenze dei consumatori sempre più sensibili anche ai temi della sostenibilità, l’azienda ha aggiornato la rivoluzionaria linea Squeeze, con i nuovi pack in polietilene (PET) riciclato al 50% riducendo significativamente l’impatto della confezione sull’ecosistema. Il mercato ha accolto molto bene la novità registrando un significativo +100% nelle vendite già nei primi sei mesi del 2023 rispetto all’anno precedente. La linea Squeeze comprende i gusti Acacia, Millefiori, Millefiori di filiera italiana e Millefiori con Pappa Reale.

Lo spot Mielizia si sviluppa in una collezione di estratti video inviati da tutto il mondo per associare singole voci e farle diventare un’unica protesta. I protagonisti sono i bambini di oggi, la cosiddetta Alpha Generation, e la loro voglia di verità. Una verità che ci chiede risposte: sull’ambiente e il futuro delle api.
Lo studio, partito lo scorso marzo, ha un duplice obiettivo: monitorare l’ambiente e valutare empiricamente l’impatto della produzione agricola – biologica o integrata – sulla biodiversità, analizzando la qualità della vita e la stabilità/crescita/diminuzione della popolazione di diverse specie di impollinatori, sentinelle appunto dello stato di benessere del territorio.
“La salvaguardia delle api – spiega Maria Flora Monini, alla guida dell’azienda assieme al fratello Zefferino – è un impegno che ci sta particolarmente a cuore, perché siamo consapevoli che la loro sorte si intreccia profondamente con quella del nostro ambiente e della nostra salute. Solo un’agricoltura “amica” delle api può dirsi capace di guardare al futuro. Per questo, nel 2018, abbiamo deciso di scendere concretamente in campo al loro fianco. Dopo aver raggiunto – e ampiamente superato – l’obiettivo di adottarne un milione, abbiamo dunque scelto di sostenere la ricerca scientifica per valutare la vita di questi insostituibili impollinatori negli oliveti biologici del Bosco Monini, un habitat capace di garantire la tutela della biodiversità”.
“Il nostro obiettivo – conclude Lajal Andreoletti, Responsabile progetti ambientali di LifeGate – è quello di unire gesti concreti, come il progetto promosso insieme a Monini, alla ricerca scientifica e alla sensibilizzazione della società civile, forti della consapevolezza che ognuno di noi, con le proprie scelte quotidiane, può fare la differenza anche per questi piccoli insetti così fondamentali per la nostra sopravvivenza”.



