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Tiendeo più mobile-pocket, promozioni dirette al cliente fedele

Dialogare con il proprio cliente fidelizzato proponendogli promozioni e stimolando la visita nel punto vendita: è lo scopo della collaborazione internazionale avviata tra Tiendeo, fornitore di offerte online geolocalizzate, e mobile-pocket, ecosistema dedicato alle soluzioni di fidelizzazione e ricompense a punti.

Ora gli utenti mobile-pocket italiani e spagnoli potranno scoprire le ultime offerte e occasioni dei loro rivenditori preferiti. Aggiungendo le carte fedeltà all’app mobile-pocket non solo non avranno più bisogno di tessere di plastica o cataloghi cartacei. Ma troveranno le migliori offerte direttamente sul loro telefono. Quando fanno acquisti, aprendo l’app accederanno anche alle ultime offerte dei cataloghi collegate alle loro carte fedeltà.
Nei prossimi mesi, anche i rivenditori avvertiranno l’impatto di questa collaborazione: l’integrazione di questa nuova funzionalità aiuterà i rivenditori a interagire con un maggior numero dei loro clienti fidelizzati prima degli acquisti, fornendo una grande opportunità per indirizzare gli afflussi.

«Tiendeo aiuta i rivenditori in 35 Paesi ad aumentare il traffico verso i loro negozi fisici. La collaborazione con mobile-pocket è l’opportunità perfetta per i rivenditori di essere vicini ai loro clienti in ogni fase e mostrare loro il contenuto a cui sono interessati» ha detto Eva Martin, CEO di Tiendeo.

Poiché mobile-pocket non è solamente un’app ma un intero ecosistema per le soluzioni di fidelizzazione e di ricompense a punti, ogni portafoglio digitale all’interno dell’ecosistema mobile-pocket può anche accedere facilmente e distribuire questo contenuto ready-to-use. In questo modo si offre agli utenti un motivo in più per impiegare il proprio portafoglio digitale e spingerne l’utilizzo.
Tiendeo e mobile-pocket stanno pianificando di espandere la loro collaborazione in altri paesi dell’Europa e dell’America Latina, aree in cui operano le aziende.

PierApp più scontrino, e il “passaparola” diventa digitale (e remunerativo)

Fare da “pierre” per il proprio negozio preferito in cambio di sconti e rimborsi.  È l’idea alla base di PierApp, l’applicazione premiata come soluzione più innovativa per la categoria “Progetto Outsider” in occasione della call4ideas “NextPOSition 2017” lanciata da Epson.

Tutto si basa sul potere del passaparola. L’applicazione, ideata da FullOver, sfrutta le potenzialità della tecnologia QR-code e della cassa intelligente Epson. Gli esercizi commerciali dotati di quest’ultimo strumento possono stampare in fondo allo scontrino un QR-code identificativo del punto vendita che contiene un ammontare in denaro. Che può essere “sbloccato” e utilizzato dal cliente se questi lo condivide con un contatto della propria rubrica o di uno dei social network e l’amico utilizza il buono sconto ricevuto. In pratica si tratta di un passaparola tecnologico e social che trasforma i clienti in veri “brand ambassador” delle proprie insegne preferite. Peraltro il meccanismo può essere replicato all’infinito, moltiplicando sia l’effetto pubblicitario sia i vantaggi per il cliente. Cliente che in ogni momento piò visualizzare i propri rimborsi nel suo portafoglio virtuale. Il rimborso del valore accumulato è sempre in denaro e fruibile direttamente sul conto corrente indicato dagli utenti al raggiungimento di una soglia prestabilita. PierApp è personalizzabile in base alle esigenze di ogni esercente, che può decidere sia l’importo del denaro da riconoscere al cliente PR sia l’entità del buono sconto. 

La premiazione al NextPOSition 2017.

PierApp spunta dal concorso di idee lanciato da Epson per dare seguito e sviluppare il “ExPOSition Events around you”, il progetto di geo-marketing in mobilità che trasforma lo scontrino in un veicolo di informazione e promozione, sviluppato in occasione di Expo 2015 da Epson e CEFRIEL per ampliare i servizi offerti ai clienti sul punto cassa e offrire in primis al settore retail e horeca, ma non solo, un efficace strumento di fidelizzazione della clientela, attraverso la segnalazione di eventi e iniziative in tempo reale.

«La collaborazione con Epson – ricorda Giancarlo Cassani di FullOver – è iniziata nel 2015 con il progetto Saltacassa. Lo sviluppo di PierApp era in cantiere già da diverso tempo e siamo orgogliosi che il premio NextPOSition ne abbia riconosciuto l’innovazione e la creatività. L’obiettivo è quello di trasformare i clienti abituali in veri e propri PR, che pubblicizzano l’esercizio commerciale attraverso un innovativo sistema di “pierraggio” che prevede una sorta di passaparola via web attraverso un’App dedicata. Grazie all’utilizzo molto trasversale adatto a diverse tipologie di esercizi commerciali e alla semplice implementazione che richiede solo un rapido settaggio della stampante, prevediamo di passare nell’arco di un anno dalle 50 installazioni del lancio a ben 500 installazioni in tutta Italia».

Si diffondono i pagamenti con App anche in Gdo, Coop Lombardia adotta Satispay

Proseguono a ritmo serrato le novità nel campo dei pagamenti digitali, e anche le insegne della Gdo si stanno muovendo in tal senso: Coop Lombardia, ad esempio, ha annunciato l’abilitazione del servizio di pagamento tramite app Satispay nei suoi 57 punti vendita affiancandoli al portafoglio di opzioni di pagamento elettronico presenti nella rete di vendita Coop. Entro questa settimana, il servizio sarà inoltre reso disponibile nei sette ipermercati di Coop Liguria per poi attivarsi, entro fine ottobre, anche nei 36 supermercati della Cooperativa. E sono già avviati i lavori con altre società cooperative del sistema Coop Italia.

I clienti Coop potranno pagare alla cassa e/o alle postazioni self-service attraverso l’app Satispay installata sul proprio smartphone, qualsiasi sia la marca e il sistema operativo (iOS , Android o WP), semplicemente selezionando il punto vendita in cui si trovano (che all’apertura dell’app comparirà come il primo della lista), digitando l’importo e, con un singolo tocco, inviando il pagamento che sarà automaticamente riconosciuto dalla cassa in cui si trova il cliente e accettato.

«Aderire a un circuito come Satispay per Coop ha una triplice valenza – ha commentato Alfredo De Bellis, Vice Presidente di Coop Lombardia -. Significa guardare sempre avanti per offrire ai nostri clienti la migliore esperienza d’acquisto, dall’ingresso fino all’uscita dal supermercato, e contribuire alla diffusione di un sistema di pagamento come Satispay, nato in Italia sulla base delle più innovative tecnologie, proponendolo ai nostri clienti e ai nostri soci, che oggi sono più di 8,5 milioni, un ulteriore modo di interpretare la nostra responsabilità sociale. Favorirne infatti la diffusione significa favorire la legalità, oltre che l’accesso democratico per tutti a un mondo di offerte, chiare e convenienti. È in quest’ottica che, per la partenza del servizio su Coop Lombardia, abbiamo deciso di offrire ai nostri clienti che pagheranno con Satispay un importante cashback del 25% per una settimana ad ottobre, che proseguirà per alcune settimane successive con il 10%».

Oggi sono oltre 330.000 i download dell’app Satispay (in crescita di 600 al giorno), 180.000 gli utenti privati attivi e circa 20.000 gli esercenti aderenti al circuito, con un incremento medio di 70 al giorno. «Poter lavorare con Coop è un ulteriore decisivo passo nel nostro percorso di crescita che conferma l’attenzione del mondo Gdo rispetto alla nostra soluzione di pagamento. Ancora di più, conferma come tutti, dai piccoli esercenti indipendenti ai più grandi operatori leader, siano ormai pronti ad abbracciare le soluzioni di pagamento innovative e indipendenti. Per arrivare qui abbiamo compiuto un serio percorso di sviluppo che ci ha portato ad essere oggi una realtà strutturata in grado di gestire progetti complessi per offrire ai clienti la più semplice e fluida delle esperienze di pagamento» ha detto Alberto Dalmasso, co-founder e CEO di Satispay.

Addio carta, arriva TickMe, l’app che trasforma lo scontrino in punti fedeltà

Trasforma gli scontrini (provenienti da vari punti vendita) in voucher collezionabili direttamente dal punto cassa: per questa funzione, utile a fidelizzare il cliente, e anche a dimenticare a casa la “mazzetta” di carte fedeltà, l’App TickMe di Ahead Informatica, software house specializzata in tecnologie per la semplificazione dei processi aziendali, è stata giudicata come la soluzione più innovativa per la categoria “Progetto disruptive”, in occasione della call4ideas “NextPOSition 2017” lanciata da Epson.

Semplice e immediato il procedimento: TickMe rende possibile stampare sullo scontrino un codice QR personalizzato che incentiva il ritorno del cliente presso il punto vendita. I responsabili degli esercizi commerciali dotati di stampante fiscale intelligente Epson – presenti in oltre il 35% dei negozi italiani – possono scaricare l’applicazione TickMe dal marketplace di Epson e procedere, con un solo click, alla personalizzazione. In questo modo, ogni retailer disporrà di uno scontrino fedele all’immagine del proprio brand.

Tra le feature disponibili: la possibilità di aggiungere un testo di cortesia e un logo, la possibilità di scegliere varie tipologie di promozioni e la possibilità di completare la procedura di attivazione scegliendo, oltre la forma individuale, quella aggregata, utile ad esempio per le associazioni di categoria. Gli utenti, invece, non dovranno far altro che scaricare l’app da Google Play o App Store e scannerizzare il proprio scontrino per accumulare punti.

«Abbiamo deciso di aderire all’iniziativa NextPOSition fin da subito, convinti dell’utilità di sviluppare insieme progetti che rendessero la stampante intelligente un nuovo elemento attivo nel ciclo di acquisto – ha commentato Simone Giordano, amministratore di Ahead Informatica -. Abbiamo sviluppato il tema loyalty perché, dalla nostra esperienza, è tra gli interessi maggiori sia per i consumatori sia per i responsabili dei punti vendita».

L’applicazione si presta, ad esempio, a essere utilizzata da tutti quei brand che non dispongono di veri e propri spazi ma di una serie di corner all’interno di altri negozi (shop in shop). Questo perché TickMe, installata direttamente nella stampante del punto cassa (anche in mobilità), permette di implementare un sistema di loyalty senza grossi investimenti in hardware e software.

 

Un modo per smaterializzare la fidelity card

L’app TickMe consente anche di smaterializzare la fidelity card e portare nel sistema di loyalty i clienti dei propri corner.

«Abbiamo scelto di smaterializzare la nostra fidelity card e renderla digitale tramite l’utilizzo dell’app TickMe perché crediamo rappresenti un approccio più diretto con i nostri clienti, sia come forma di comunicazione sia come praticità di utilizzo da parte del cliente stesso – ha spiegato Gino Bacchin, Amministratore di Kleo, società attiva nella distribuzione e vendita di accessori moda con oltre 2000 tra corner, shop in shop, negozi diretti e strutture espositive in Italia e all’estero -. Tutto diventa più diretto e interattivo, dando la possibilità al cliente di caricare i punti autonomamente anche da casa. Ci teniamo a creare un rapporto di estrema fiducia con il nostro cliente finale, e funzionalità e grafica diTickMe sono molto intuitive e semplici, soprattutto per il cliente».

A settembre dello scorso anno, Epson ha chiamato a raccolta le proprie software house invitandole a partecipare a una Call4ideas con l’obiettivo di dar seguito al successo di “ExPOSition Events around you”, sviluppando nuove funzioni dell’applicazione ed estendendo quelle esistenti per l’utilizzo da parte di esercizi commerciali, ristoranti e fornitori di servizi. Sviluppata in occasione di Expo 2015 da Epson e CEFRIEL, ExPOSition è pensata per ampliare i servizi offerti ai clienti sul punto cassa, con un servizio utile di informazione in tempo reale di eventi e iniziative. Durante Expo 2015, ristoranti ed esercizi commerciali hanno potuto trasformare lo scontrino in uno strumento per far conoscere gli eventi ExpoinCittà organizzati nella città di Milano. In totale, attraverso gli scontrini dei locali sono stati comunicati oltre mezzo milione di appuntamenti tra cui mostre, concerti e presentazioni editoriali.

 

 

 

Integrazione multicanale, l’App Ovs ora recupera la taglia e la recapita instore

Spingono sull’omnicanalità le nuove funzioni integrate nell’App di Ovs, con l’obiettivo di armonizzare lo shopping on line e quello off line per offrire un servizio in grado di soddisfare tutte le richieste dei propri clienti.

Mentre la funzione “Cerchi la taglia?” permette ai clienti di individuare nel catalogo online il capo o accessorio OVS non disponibile in negozio, con il Collect&Pay, è possibile farsi consegnare in negozio i capi acquistati in tempi brevi e senza costi aggiuntivi, con pagamento tramite smartphone o al ritiro in negozio.

Di più: il serviizo è veloce e intuitivo perché basta scansionare il codice a barre riportato sul cartellino del capo tramite la APP OVS del capo non disponibile in negozio nella taglia o nel colore desiderato, e, oltre a scoprire tutte le caratteristiche del capo scelto, si potrà verificarne la disponibilità online o negli store vicini. Tramite la APP o in negozio con il supporto degli addetti alla vendita, sarà inoltre possibile procedere all’acquisto scegliendo di farlo recapitare gratuitamente in store con pagamento al ritiro, attraverso la nuova modalità Collect&Pay.

Recentemente premiata per la digital shopping experience che integra l’esperienza on e off line del cliente con il “Netcomm e-Commerce Award 2017” nella sezione Abbigliamento e Accessori – Omnichannel, OVS pone da sempre forte attenzione all’innovazione tecnologica. Su ovs.it e in store i clienti possono infatti vivere una digital shopping experience a 360° grazie a servizi innovativi quali i camerini virtuali, gli Interactive Kiosk e la “Mini Magic Room”, gli assistenti alla vendita muniti di iPad, il servizio collect&pay.

L’APP dedicata consente inoltre di accedere ad ogni tipo di informazione riguardante i prodotti, collezionare virtual point, ricevere Fashion Message (notifiche personalizzate con logiche di proximity marketing) e pagare direttamente dal proprio smartphone, anche in modalità contactless.

 

 

Ikea porta la realtà aumentata in un’app per arredare la casa

La realtà aumentata è senz’altro una delle prossime frontiere dell’innovazione, sarà disponibile sul nuovo iPhone X di Apple e uno dei primi brand ad approfittarne è Ikea, che e la inserisce in un App. Si chiama Ikea Place, funzionerà con la nuova tecnologia ARKit e con iOS 11 di Apple e permette agli utenti di sperimentare soluzioni di design per trasformare i propri spazi (casa, scuola, ufficio o studio) e condividere il risultato con gli amici. Dai divani ai tavolini, tutti i prodotti in IKEA Place sono in 3D e perfettamente in scala, in modo che ogni scelta rispecchi misure, design e funzione reali. Del resto l’arredamento è uno dei primi campi in cui è stato testata la AR anche in negozi negli Stati Uniti, perché consente di mostrare e immediata.

«Con IKEA Place è più facile decidere cosa acquistare, perché i clienti possono provare molti prodotti, stili e colori diversi all’interno di ambienti reali, semplicemente toccando lo schermo del proprio dispositivo. La realtà aumentata e la realtà virtuale sono la nuova rivoluzione del retail, proprio come lo è stata Internet, ma questa volta tutto avverrà molto più rapidamente» sostiene Michael Valdsgaard, Digital Transformation Leader di Inter IKEA Systems.

Basata sulla nuova tecnologia ARKit di Apple, IKEA Place è una tappa importante nella trasformazione digitale dell’insegna svedese che punta su una tecnologia che potrebbe trasformare il modo in cui si acquisteranno i mobili in futuro, tramite “uno strumento accessibile per prendere decisioni nella vita reale”.

L’app mette automaticamente in scala i prodotti in base alle dimensioni della stanza, con una precisione del 98%. La tecnologia AR è così precisa che permette di vedere la trama dei tessuti e l’effetto di luci e ombre sui mobili.

Oltre a collocare digitalmente i prodotti IKEA negli ambienti, l’app permette agli utenti di “catturare” le soluzioni d’arredo e condividerle con gli amici sotto forma di immagini o video. I prodotti si possono poi acquistare direttamente dal sito web IKEA.

Al momento del lancio, nell’app saranno disponibili oltre 2000 prodotti IKEA e, in futuro, l’app avrà un ruolo chiave nel lancio di nuove serie di prodotti. I prodotti nella prima release saranno principalmente i mobili per il soggiorno più grandi: tutti i divani, tutte le poltrone, tutti i poggiapiedi, tutti i tavolini e le soluzioni per l’organizzazione “best seller” che si possono collocare sul pavimento. Nell’app IKEA Place sono disponibili alcuni dei prodotti IKEA più famosi, come il divano VIMLE, la poltrona STRANDMON e il tavolino LISABO.

«Ora la tecnologia è al passo con le nostre ambizioni. La realtà aumentata ci permette di ridefinire ancora una volta l’esperienza nel settore retail dell’arredamento, come sempre con l’obiettivo di creare una vita quotidiana migliore per tutti, in tutto il mondo» dice Valdsgaard.

L’app sarà disponibile su App store a partire dal 19 settembre.

Italiani mobile dipendenti per lo shopping, ma cosa chiedono all’app ideale?

Lo shopping digitale piace sempre di più agli italiani. Ognuno di noi ha sul proprio smartphone da due a cinque app per fare acquisti, che magari vengono usati a supporto dello shopping tradizionale. Che lo smartphone sia ormai il nostro negozio preferito non è certo una novità. Zalando, piattaforma europea leader nel fashion online, si è messo in testa di capirci qualcosa in più e ha condotto un’indagine su un panel di 1000 consumatori per analizzare le abitudini degli italiani che effettuano acquisti in rete e che utilizzano dispositivi mobile.

La prima cosa che è emersa è che gli italiani non vivono lo shopping online come un passatempo, ma come una cosa maledettamente seria. Per questo il 56% del campione preferisce ritagliarsi del tempo dedicato esclusivamente a tale attività, in qualche modo rinunciando all’opportunità offerta dal supporto di poter fare acquisti sempre e ovunque. Cosa che fa il 32% degli intervistati, che approfittano dei momenti morti, delle pause e anche del tempo trascorso davanti alla tv.

E le app? La metà degli italiani ha scaricato sul proprio smartphone da 2 a 5 app di shopping. Il 42% utilizza la app del suo negozio online preferito per acquistare mentre il 35% la usa per cercare i prodotti ma preferisce, poi, concludere l’acquisto attraverso il sito. Le funzioni più apprezzate dagli intervistati in un’app di shopping moda sono: la semplicità e l’immediatezza (il 39% mette questo requisito al primo posto), la completezza delle informazioni (importante per il 39%) e un processo di check-out facile e intuitivo (il 29%). Per quanto riguarda le notifiche, invece, quelle che gli intervistati ricevono più volentieri sono relative a offerte e promo (76%), informazioni sullo stato degli ordini (61%) e informazioni su nuove collezioni o prodotti disponibili (39%). Colpisce come solo il 3% del campione considera le notifiche troppo invadenti.

 

On e offline esperienza unica

Infine non è una novità ma è sempre interessare notare come il consumatore tecnologico italiano utilizzi il negozio online e il negozio tradizionale come strumenti complementari. Sei italiani su 10 dichiarano infatti di utilizzare lo smartphone durante lo shopping nei negozi fisici. Le ragioni principali sono la possibilità di confrontare i prezzi dei prodotti tra retailer offline e online (26%) e ricercare informazioni sui prodotti in modo da poter valutare l’acquisto in maniera più consapevole (21%).

«In Zalando – spiega Giuseppe Tamola, country manager di Zalando per l’Italia – l’approccio mobile è una priorità già da tempo. Quasi il 70% degli accessi a Zalando viene effettuato da dispositivi mobili per cui riteniamo sia molto importante offrire un’esperienza mobile sempre più vicina alle esigenze degli utenti. I clienti italiani, tra gli europei, sono quelli che accedono maggiormente da dispositivi mobile e i nostri dati interni confermano quanto emerso dalla nostra ricerca».

 

Gdo, un cliente omnicanale cerca punti e convenienza online e sceglie in tempo reale

Il picco della crisi sarà anche passato ma non la tendenza all’infedeltà e alla ricerca di promozioni del cliente, specie nella Gdo: sette clienti su dieci visiterebbe più spesso un supermercato dove non vanno abitualmente se si potessero raccogliere punti, il 90% andrebbe più spesso nel proprio se ci fosse la possibilità di essere premiati tramite la piattaforma di rewarding (con relativa facilità di accumulare punti per accedere alle gift card in palio). Tra questi il 60% degli utenti sarebbe disposto anche ad allontanarsi maggiormente da casa pur di accedere a una maggiore convenienza legata alla spesa. Sono i risultati di una ricerca di Check Bonus ottenuti attraverso un questionario somministrato a 5.000 utenti di un’App delle principali insegna della Gdo italiana (Carrefour, Coop, Esselunga, Gigante, Iper, Penny market, ecc…).

“Attraverso l’attività di CheckBonus ci siamo accorti che fedeltà e infedeltà all’insegna sono concetti superati a fronte di un cambiamento di percezione del consumatore con cui si costruisce un patto di fedeltà in tempo reale che va alimentato in ogni momento – spiega Pierluigi Casolari, CEO di CheckBonus – il consumatore mobile è un consumatore in grado di recepire in tempo reale informazioni fondamentali per la sua esperienza d’acquisto. Questa ricerca ci ha dato modo di verificare che è in atto un vero e proprio cambiamento per quanto riguarda i modelli di fidelizzazione, dal coupon al rewarding mobile e in tempo reale. Il consumatore oggi vuole nuovi modelli di marketing e di customer experience più in linea con le nuove sfide del mobile».

 

Al centro il mobile, il processo d’acquisto e la gratificazione istantanea

«I risultati della ricerca risultano fortemente consistenti con una serie di trend in atto e in crescita – chiarisce Maria Luisa Bionda, fondatrice di 2B Research e docente in Università Cattolica di Milano -. Da un’analisi articolata e multidisciplinare del comportamento del consumatore emerge infatti come la forte crescita dell’accesso al web da mobile rilevata costantemente da Audiweb e la diminuzione della cosiddetta mobile penalty (ovvero la velocità, la qualità, il costo della connessione sempre più favorevoli) generino un consumatore sempre più omnicanale, connesso attraverso più touchpoint, alla ricerca della costruzione della customer journey migliore possibile (più ingaggiante, più gratificante, più conveniente). Anche l’American Marketing Association sottolinea come l’ominicanalità sia in costante crescita e il consumatore omnicanale dimostri una spiccata predisposizione ad uno stile di consumo edonistico, in cui la propria gratificazione risulta centrale e, quando raggiunta, si trasforma in valore (visite/acquisti più frequenti, maggiore fidelizzazione, ecc.). In questa ricerca di gratificazione e dell’elaborazione di un piacere che non si limita al piacere derivato dall’acquisto/possesso, ma si concretizza anche nelle modalità con le quali l’acquisto/possesso avviene, la logica del dono può giocare un ruolo cruciale e il dono può assumere molteplici forme». 

Commerce ed e-commerce ormai anche per la grande distribuzione sono diventate due facce di una stessa medaglia. I nuovi consumatori digitali, i Millennials, sono consumatori evoluti e connessi. Per i singoli brand e per le insegne della Gdo è fondamentale quindi costruire con il proprio pubblico di riferimento un vero e proprio processo conversazionale. Tutte le aziende stanno lavorando per implementare le proprie strategie di marketing e retail con la tecnologia, soprattutto con quella mobile. In questo senso iBeacon, scansione del codice a barre, geolocalizzazioni, sono solo tre delle innovazioni affermate che entrano in gioco per una relazione che offre vantaggi ai clienti, informazioni sui prodotti o gift card.

Oggi ci si rivolge a un consumatore omnicanale che è molto esigente rispetto al proprio customer journey e vuole un’esperienza a 360 gradi con tutte i device, in store e online. Il vecchio modello del couponing, sentito come uno strumento per ottenere un buon affare, resta in voga ma si trasforma. Dalla sola carta si passa al digitale e le App diventano il primo strumento per relazionarsi al mondo delle offerte anche mentre si fa la spesa al supermercato.

Un’indagine del 2016 di RetailMeNot del resto aveva già riscontrato che, su 10.800 intervistati, il 42,8% utilizzava app mobile per cercare coupon, e il fenomeno presumibilmente è cresciuto in modo esponenziale nel 2017, anche grazie alle novità introdotte da colossi come Amazon, Walmart, Groupon ed eBay. 

A Torino Winkle ripensa lo shopping tra off e online

Si chiama Winkle ed è una app che ripensa il modo di fare shopping partendo da un presupposto: il consumatore contemporaneo ama informarsi e scegliere i propri acquisti online, ma alla fine preferisce acquistare nel negozio tradizionale. Così questa app nata in Piemonte un mese fa dall’idea di Alessandro Catanzariti e sviluppata con un gruppo di soci, ha messo insieme 25 retail multibrand di Torino, che nel frattempo sono già arrivati a 40, integrando lo shopping online con quello fisico. L’utente può “organizzarsi” in remoto uno shopping personalizzato con offerte e buoni sconto riservati ed esclusivi.

Tre le attività principali previste da Winkle: la ricerca di qualsiasi capo per tipologia o brand e, grazie alla geolocalizzazione di ogni attività commerciale, l’indicazione del negozio più vicino al proprio indirizzo in cui è disponibile e del prezzo; la prenotazione dello stesso (indicando misure e colore desiderati) nel negozio selezionato, che in breve tempo risponde alla prenotazione applicando eventualmente un’offerta o segnalando un codice sconto e mettendo il capo a disposizione del cliente che lo ha prenotato per provarlo e acquistarlo direttamente in negozio; la condivisione della propria esperienza di acquisto sui social. Con Winkle si può infatti inviare a un amico la foto di un articolo che pensiamo potrebbe interessargli. O chiedergli un parere.

 

Un modo per il retailer di farsi conoscere dal turista

A queste funzioni Winkle ne ha affiancata nei giorni scorsi un’altra, aprendosi al mondo del turismo. Grazie alla partnership con il Consorzio Turistico Incoming Experience, a tutti i clienti delle strutture ricettive del Piemonte individuate dal consorzio sarà segnalata la app Winkle, che diventa così una vera e propria guida ai luoghi “alternativi” dello shopping in città che vada oltre le vie più note e i monomarca più diffusi.

Winkle, che sta già pensando di allargarsi ad altre città italiane, nasce per assecondare la nuova tendenza del retail, fotografata da PwC, secondo la quale si cerca online, ma si compra offline, per un’esperienza di acquisto “ibrida” che mescola il contatto virtuale a quello fisico, abbattendo così le barriere. Dalla ricerca Total Retail Survey 2016 di PwC si evince che il 43% dei consumatori vuole ricevere offerte personalizzate in tempo reale all’interno del punto vendita. I canali dello shopping preferiti sono i negozi al 42% e, a seguire, gli shop online raggiunti tramite pc al 24%, smartphone (14%) e tablet (12%). Anche all’interno del punto vendita l’utilizzo del dispositivo mobile è rilevante, in particolar modo per ricercare prodotti online (39%), leggere review sui prodotti (30%), comparare i prezzi con i competitor (27%) e accedere ad un coupon/codice sconto (24%).

 

 

Quando è l’app che porta in negozio, Papèm da Milano punta all’Italia

È la app che abbatte le distanze tra il negozio fisico e quello virtuale. E per festeggiare il suo primo anno di vita si regala un finanziamento di 430mila euro e l’allargamento a nuove città. Perché attualmente Papèm è disponibile solo a Milano e a Palermo. Il principio della start-up, guidata da Alberto Lo Bue, Carlo Alberto Lipari e Roberto Pirrone, è semplice ma geniale: grazie alla app scaricata sul proprio smartphone si trovano informazioni, su base geolocalizzata, su prodotti e negozi di abbigliamento e design. Gli utenti possono informarsi sull’offerta di prodotti dei negozi attorno a loro, scoprire promozioni riservate alla community e guadagnare punti (i “pèms”) per avere visitato i negozi partner.

Il progetto di allargamento sarà reso possibile da un round di finanziamento di 430mila euro ottenuto grazie a un gruppo di business angel. Oltre all’allargamento a nuove città, nel 2017 sarà lanciata una nuova versione dell’app per iOS e Android e ci sarà il raddoppio dello staff, attualmente di dieci dipendenti.

«La chiusura di questi round di finanziamento – dice Alberto Lo Bue, 26 anni, CEO e co-fondatore della società, ex data scientist a Rocket Internet – costituisce un passo fondamentale per Papèm e per la sua crescita. Il mercato delle vendite multi-canale è immenso e con una crescita del +40% da un anno all’altro. Se consideriamo esclusivamente le grandi città nel mondo, le vendite in negozio influenzate dal mobile valgono circa 31 miliardi di euro. Per molti dei nostri partner, Papèm è l’unica presenza mobile e i risultati di Milano e Palermo dimostrano come l’app abbia il potenziale per diventare il migliore compagno di shopping, in grado di supportare il consumatore su diversi touchpoint da casa, in mobilità, e all’interno dei punti vendita».

Papèm permette ai brand di raggiungere i clienti giusti al momento giusto con contenuti geo-localizzati altamente rilevanti. Gli utenti hanno tutte le informazioni necessarie per programmare il loro shopping, interagendo con i brand, conoscendo i loro prodotti e accedendo a promozioni speciali. Questi non solo in casa ma anche in negozio o per strada. L’app dà visibilità ai prodotti presenti nei punti vendita del brand in tempo reale. Allo stesso tempo, grazie ad algoritmi basati su criteri geo-comportamentali, permette di portare in negozio visite che si trasformano in acquisto il doppio delle volte rispetto a quelle tradizionali. Infine, i brand possono monitorare costantemente la loro performance e accedere a dati e informazioni rilevanti a fini strategici. Papèm attualmente ha oltre 20mila utenti attivi con una crescita del 20% su base mensile, e 200 negozi visualizzabili su una mappa delle due città. Tra i brand disponibili Brooks Brothers, PVH, Diesel, Mandarina Duck, Camicissima, Alberto Guardiani, Woolrich, Obey, Waimea, Maison Laponte, Nike, Hummes, Le Coq Sportif, Diadora, Date, Converse e Adidas.

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