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Pennygame, il nuovo gioco a premi di Penny

Al via Pennygame, il nuovo gioco a premi che nasce con lo scopo di avvicinare ancora di più i clienti al mondo Penny e di premiarli giorno dopo giorno con una serie di prodotti di qualità.

Dal 15 settembre al 9 ottobre, accedendo all’app di Penny ed effettuando il login al profilo personale, sarà possibile giocare a Il Girapenny.

Una volta al giorno, per tutti i giorni, i clienti potranno girare la ruota di Penny e vincere il prodotto corrispondente all’immagine su cui si fermerà. Successivamente, avranno la possibilità di ritirare il prodotto in un punto vendita Penny seguendo le istruzioni ricevute via e-mail.

Il gioco è valido per tutti i possessori di app Penny e di carta digitale.

Babaco Market sbarca a Bologna, Reggio Emilia e Parma

Babaco Market – il delivery 100% Made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato – annuncia il suo arrivo a Bologna, Reggio Emilia e Parma, in prossimità di una ricorrenza importante come quella della Giornata Nazionale di prevenzione contro lo Spreco Alimentare, in programma per il prossimo 5 febbraio. Già presente in oltre 50 comuni, – tra Milano e hinterland, Monza, Brianza e nella provincia di Varese con Busto Arsizio e limitrofi, e Torino – il servizio continua ad allargare i propri confini oltre la Lombardia, aggiungendo ora due città dell’Emilia-Romagna.

Nato a Milano, a maggio 2020, durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 per rispondere alle esigenze dei consumatori di avere a disposizione servizi di spesa online con un occhio di riguardo verso scelte più sostenibili, Babaco Market è un servizio di delivery su abbonamento che rende disponibili frutta e verdura sempre freschissima e di stagione direttamente a casa dei consumatori. Votato alla lotta allo spreco alimentare, il servizio si inserisce in maniera virtuosa nella filiera produttiva di frutta e verdura recuperando tutti quei prodotti che, pur essendo buonissimi, rischierebbero di andare perduti a causa di difformità estetiche.

La mission ambiziosa di contrastare in maniera attiva lo spreco alimentare e l’inquinamento ha permesso all’azienda di raggiungere importanti traguardi in un solo anno di vita. Babaco Market ha contribuito a salvare circa 250 tonnellate di frutta e verdura e a evitare che venissero immesse nell’atmosfera 650 tonnellate di CO2 consegnando oltre 35.000 Babaco Box. Attualmente, collabora con 100 produttori sparsi su tutto il territorio nazionale e i prodotti inseriti nelle box sono 100% Made in Italy.

Sempre in linea con la mission anti-spreco del brand, Babaco Market ha deciso di limitare al massimo l’utilizzo dei materiali di imballaggio e della plastica, per questo tutte le Babaco Box sono 100% plastic free e oltre il 60% di queste sono consegnate con mezzi eco-friendly (bike e furgoncini elettrici).

Iscriversi è molto semplice: accedendo al sito, l’utente può abbonarsi a una Babaco Box di frutta e verdura di stagione, di diverse misure, e può scegliere di riceverla direttamente a casa con frequenza settimanale o bisettimanale. La frutta e la verdura delle Babaco Box sono sempre di stagione e provengono da agricoltori attenti alla qualità e agli standard di coltivazione, piccoli produttori e presidi slow food in tutta Italia, contribuendo anche alla salvaguardia della tradizione gastronomica locale italiana. Le selezioni settimanali vengono fatte in base alle disponibilità cercando sempre di garantire la massima varietà di prodotti e il rispetto della stagionalità degli alimenti.

“Babaco Market nasce con il duplice obiettivo di costruire una filiera eCommerce sostenibile e supportare il comparto agricolo italiano, contribuendo a generare valore sia dal punto di vista del raccolto, che a oggi rischia di essere perso perché non soddisfa i requisiti estetici della distribuzione, sia valorizzando le piccole produzioni che farebbero fatica a trovare sbocco commerciale sui canali di distribuzione mainstream”, commenta Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market, e continua: “Siamo lieti di annunciare oggi il nostro arrivo a Bologna e Reggio Emilia e di espandere i nostri valori di sostenibilità e di lotta contro lo spreco alimentare in un’altra regione d’Italia come l’Emilia-Romagna”.

Up Day lancia una nuova sfida allo spreco alimentare

Up Day, azienda leader nel mercato dei buoni pasto, dando seguito al successo raggiunto dalla sua App Antispreco LastMinuteSottoCasa (LMSC) rilancia con una nuova soluzione digitale che unisce il servizio ottimizzato per il controllo delle scadenze all’invio automatico di offerte scontate ai clienti. Dopo aver sostenuto la crescita dell’App LMSC (con più di 30mila tonnellate di cibo salvato dalla spazzatura), Up Day torna sulla scena con uno strumento inedito, offerto in particolare alla GDO per rendere il controllo delle scadenze dei prodotti alimentari digitale, semplice e veloce, informando automaticamente i cittadini di zona sulle offerte disponibili. Centinaia di euro risparmiati ogni mese per ogni punto vendita sui prodotti svalorizzati,grazie a questo nuovo sistema di monitoraggio dei prodotti in scadenza, già utilizzato oggi presso Carrefour Express, PAM e CRAI.

Marc Buisson, A.D. di Up Day, dichiara: “Forti dell’esperienza con il mondo della GDO a livello di gruppo e di quella con i commercianti di prossimità grazie a LastMinuteSottoCasa, abbiamo rilevato l’importanza di innovare il controllo quotidiano delle scadenze. La lunghezza e l’onerosità di questa attività, oggi spesso svolta manualmente e con il possibile errore umano sempre dietro l’angolo, aumentano il rischio che alcuni prodotti in scadenza restino “dimenticati” e invenduti sugli scaffali, contribuendo ad aumentare il fenomeno dello spreco alimentare e causando una perdita economica per l’esercente. LMSC ha quindi innovato la sua offerta, integrando la propria App con la soluzione iThanks, ideata da una giovane startup torinese, per offrire agli esercenti un efficace strumento‘chiavi-in-mano’“.

Marco Cartolano, co-fondatore di iThanks, dichiara: “Siamo felici di collaborare con una grande azienda come Up Day, come noi molto sensibile al tema dello spreco alimentare. Siamo sicuri che grazie a questa partnership si potrà offrire un importante contributo alla GDO grazie al nostro innovativo assistente digitale, integrato con un eccellente servizio di digital marketing quotidiano. Il significativo miglioramento dei margini sarà riscontrabile dai nostri clienti già dopo i primi mesi di utilizzo. Da oggi anche i piccoli imprenditori privi di una divisione sistemi informatici potranno essere competitivi al pari dei grandi gruppi della distribuzione”.

Tramite un comune smartphone, per l’esercente sarà possibile identificare con precisione e rapidità i prodotti vicini alla scadenza, riducendo di oltre il 70% il tempo di controllo, ottenendo informazioni di elevato dettaglio sui prodotti maggiormente a rischio svalorizzazione e dando vita ad una quotidiana comunicazione digitale automatica verso i cittadini di zona.

Con questa nuova soluzione, Up Day si cala ancor più nel ruolo di foodwaste fighter, non solo salvando gli invenduti alla fine del loro ciclo di vita, ma impegnandosi nella lotta allo spreco alimentare fin dall’inizio del ciclo distributivo.

Getir, il delivery ultra veloce per la spesa, sbarca in Italia

Getir, la prima azienda al mondo a proporre un servizio di delivery ultra-veloce della spesa, continua la sua espansione Europea e arriva in Italia. Getir ha rivoluzionato la delivery di “ultimo miglio” proponendo per prima il servizio di consegna della spesa entro 10 minuti dall’ordine, mettendo a disposizione dei suoi utenti un’ampia selezione di prodotti da supermercato disponibili in pochi minuti. E da oggi, il team di Getir è pronto a consegnare anche a Milano, a bordo di scooter e bici elettriche.

“Consideriamo l’arrivo in Italia una tappa fondamentale del nostro processo di espansione internazionale. Offriamo un servizio conveniente, rapido e amichevole che ci auguriamo rappresenti un valore aggiunto per il settore della consegna ultra-veloce in Italia: l’obiettivo è offrire la migliore esperienza ai clienti, semplificando la quotidianità e aiutandoli a risparmiare tempo da dedicare a sè stessi” spiega Nazim Salur, founder di Getir.

Fondata nel 2015 a Istanbul, Getir, che è stata la prima azienda al mondo ad offrire un servizio di consegna di spesa ultra-veloce, è cresciuta rapidamente negli ultimi anni. L’azienda, infatti, ha iniziato il suo processo di espansione con Londra (Gennaio 2021), per poi raggiungere Amsterdam (Maggio 2021) Berlino e Parigi (Giugno 2021), Madrid e Barcelona (Settembre 2021), fino a lanciare oggi l’Italia e Milano. Ma non solo: oltre alla rapida crescita in Europa, Getir si prepara allo sbarco negli Stati Uniti, con il lancio previsto in diverse città americane entro la fine dell’anno; Getir punta dunque a chiudere l’anno con nove paesi attivi, per consolidare la sua posizione di brand leader nella consegna ultra-veloce.

“Siamo molto felici di essere in Italia e siamo pronti a partire da Milano. Anche in Italia, come in tutti i paesi in cui operiamo, stiamo costruendo un team basato sulla nostra cultura aziendale che è fatta di apprezzamento e rispetto verso le persone, e la migliore qualità del lavoro: abbiamo a cuore tutti coloro che lavorano con noi e la sicurezza dei nostri team member è una nostra priorità. Sono valori centrali, che si riflettono nel servizio che ogni giorno offriamo ai clienti, sia con le consegne che attraverso il nostro customer care” commenta Vishal Verma, General Manager di Getir in Italia.

L’App di Getir è disponibile sia in versione iOS che Android, e può essere scaricata dall’Apple Store, dal Google Store e dalla App Gallery di Huawei.

Winelivery: 2020 in crescita con 7,5 milioni di fatturato

Winelivery chiude il 2020 con risultati ben più alti delle attese: un tasso di penetrazione dell’app sulla popolazione italiana superiore all’1.2%, grazie alle oltre 700 mila app scaricate, e 7,5 milioni di euro di fatturato consolidato, 6 volte quello del 2019.

Questo periodo storico ha visto in forte aumento la domanda per i servizi di delivery che, data la situazione socio-economica, sono di grande supporto al cittadino poiché limitato nelle uscite dal proprio domicilio. Winelivery, che dal 2016 si allena per le “Olimpiadi della Delivery”, si è trovata a gareggiare in questo contesto partendo da una posizione di vantaggio: non solo è riuscita far fronte all’aumento della domanda mantenendo gli alti standard di servizio in 30 minuti e in temperatura, ma ha anche ampliato notevolmente la rete arrivando ad oltre 60 store con servizio express in tutte le principali città italiane, dalla Sicilia all’Alto Adige.

Il 2020 è stato un anno importante anche dal punto di vista del funding. L’ultimo importante round di investimento conclusosi a Dicembre, ha visto la riconferma della fiducia dei sia Soci, tra cui Gellify Digital Investment (GDI) oltre che l’ingresso un pool ristretto di nuovi Soci sinergici al progetto. La raccolta ha consentito all’azienda di reperire le risorse necessarie all’esecuzione dell’ambizioso piano di sviluppo del quadriennio 2021-2024, che porterà Winelivery ad aumentare la capillarità e diffusione del servizio, consolidando quindi la propria leadership in un segmento che, in Italia, ha creato da zero.

“Consideriamo Winelivery ancora una Startup” afferma Francesco Magro, founder e CEO dell’azienda ”Questo perchè, come tale, abbiamo brama di crescita e ci poniamo obiettivi di sviluppo molto sfidanti. Al tempo stesso ci comportiamo come un’azienda che deve competere sul mercato, e quindi essere capace non solo di crescere a tassi importanti, ma anche di portare redditività agli azionisti”. Così raccontano anche i dati di questo 2020: Winelivery chiude con una crescita superiore al 600%, ma allo stesso tempo con EBITDA positivo a dimostrazione della solidità e lungimiranza delle scelte operate dal Management. “Winelivery conquista il mercato e porta redditività perché la sua strategia punta a valorizzare i prodotti attraverso un servizio di consegna eccezionale nei tempi e nella cura” continua Magro “evitando in assoluto la leva prezzo e lavorando sul differenziarsi dagli altri operatori sul mercato con una value proposition distintiva”.

Chuzeat: l’app scegli e mangia, senza utilizzo e scambio di menù cartacei

Si chiama “Chuzeat” (da “choose”, scegli e “eat”, mangia) ed è un’App futuristica ideata per una nuova esperienza al ristorante. Uno strumento che facilita la scelta dei piatti da parte dei commensali, annulla i margini di errore nelle ordinazioni e riduce i tempi di attesa, con evidenti benefici sia per il ristoratore, sia per il cliente e che, in questo periodo, si rivela un prezioso aiuto per il distanziamento sociale.

L’idea è nata due anni fa dal team di ricerca di “Foodea Lab”, società campana con uffici operativi in Lombardia, nel Lodigiano, che si occupa di soluzioni innovative per la ristorazione. La nuova App è in grado di fornire una serie di vantaggi nella gestione degli ordini complessi e nell’organizzazione del lavoro del ristorante. All’indomani dello stop e alla vigilia della ripartenza della ristorazione collettiva dovuta alla lunga pausa dell’emergenza coronavirus, questo strumento di nuova generazione assume particolare attualità.

 

Come funziona

L’App consente di settare i propri gusti o esigenze dovute a regimi alimentari particolari: allergie, intolleranze a singoli ingredienti, dieta senza glutine, restrizioni religiose, ecc… Una volta entrati al ristorante basterà dunque inquadrare il QR code al centro del tavolo con il proprio smartphone e visualizzare il menù digitale nel più totale rispetto della Privacy. Il QR code di ultima generazione infatti è “dinamico” (è stata depositata domanda di brevetto) e dialoga con lo smartphone di ogni commensale. Il cliente vedrà apparire il menù del ristorante, personalizzato, con le proposte suggerite in base al proprio stile alimentare, ferma restando la possibilità di chiedere l’intervento del cameriere per avere ulteriori informazioni o consigli.

Durante la scelta, ognuno potrà vedere in tempo reale i piatti ordinati dai propri amici, e la stessa ordinazione diventa parte di un ludico momento di interazione al tavolo. Alla fine del processo, il ristoratore riceverà un ordine ottimizzato, al pari di quello ricevuto da un cameriere professionale. Il menù, inoltre, è multilingua e consente di accogliere ospiti di qualsiasi nazionalità senza limitazioni.

“Considerato che i ristoranti dovranno necessariamente mettere in pratica alcuni accorgimenti in termini di distanziamento sociale – spiega la direttrice marketing e CEO di Foodea Lab, Valentina Berti – Chuzeat contribuisce a evitare lo scambio dei menu cartacei, minimizzare i contatti diretti all’interno del locale e pagare per sé in autonomia, direttamente dal tavolo, senza spostarsi alla cassa. Per i ristoratori non esistono costi né fissi né percentuali sugli incassi, e per il cliente è completamente gratis”.

“Il sistema utilizzato – continua Valentina Berti – è pay per use, ed è proporzionale all’utilizzo della piattaforma, perché crediamo profondamente che una volta provata, il ristoratore non potrà fare a meno di Chuzeat. L’App, infine, risulta innovativa anche perché non utilizza un sistema “a carrello” come succede per la maggioranza degli operatori del food delivery, ma propone un processo dinamico, semplice e giocoso, all’insegna della convivialità”.

La recensione non fa più paura: maggiore soddisfazione del cliente e dialogo con il ristoratore assicurano un rapporto corretto.

Alla fine dell’esperienza l’App consente anche di dialogare con il ristorante in maniera del tutto privata e anonima. La classica recensione di dominio pubblico, troppo spesso vera e propria croce dei ristoratori e fonte di interminabili diverbi digitali diventa, al contrario, reale, diretta e privata. Il ristoratore potrà comunicare con il cliente che resta anonimo, magari riuscendo a recuperare una serata “storta” attraverso ad esempio una proposta di sconto.

Spreco alimentare: arriva anche in Italia l’app Too Good To Go

Ogni anno sono circa 1,3 miliardi le tonnellate di cibo che vengono gettate nella pattumiera [1] e le previsioni non sono certo rosee: le inefficienze nel settore indicano infatti che la perdita e lo spreco di cibo nel mondo arriveranno, entro il 2030, a quota 1,2 trilioni l’anno. Un dato che si riflette anche nel nostro Paese, dove si sprecano ogni anno oltre 10 milioni di tonnellate di cibo, pari a circa  €15 miliardi l’anno[2].
Con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare, arriva anche in Italia Too Good To Go, l’app nata nel 2015 in Danimarca, che permette a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati ed hotel di recuperare e vendere online – a prezzi ribassati – il cibo invenduto “troppo buono per essere buttato”. 

Come funziona

I ristoratori e i commercianti di prodotti freschi iscritti all’applicazione possono mettere in vendita le Magic Box, delle “bag” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo.

D’altra parte, i consumatori possono acquistare con un semplice tap sull’applicazione  prodotti a prezzi minimi, tra i 2 e i 6 euro, impegnandosi allo stesso tempo nella lotta agli sprechi e nella tutela dell’ambiente, considerando che ogni Magic Box acquistata permette di evitare l’emissione di 2 kg di Co2: basta geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria Magic Box, pagarla tramite l’app e andarla a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro.

Inoltre, per limitare l’uso di imballaggi, i negozi aderenti a Too Good To Go incoraggeranno i clienti stessi a portare da casa contenitori e sacchetti propri.

“Il nostro obiettivo è creare la più grande rete antispreco in Italia: ad oggi sono state oltre 11 milioni le Magic Box acquistate in Europa, il che ha permesso a livello ambientale di evitare l’emissione di più di quasi 23 milioni di tonnellate di CO2*”, spiega Eugenio Sapora, Country Manager di Too Good To Go per l’Italia. “Punto di partenza è Milano, dove hanno già aderito numerosi ristoratori, bar e pasticcerie”.

I negozi aderenti

I ristoranti biologici EXKi e i negozi Carrefour Italia sono tra i primi punti vendita aderenti al progetto di Too Good To Go in Italia; anche Eataly, da sempre impegnata nelle politiche contro lo spreco, prende parte al progetto con un pilota dedicato al punto vendita di Milano Smeraldo.

“La lotta allo spreco alimentare è da sempre al centro di numerose iniziative concrete, promosse a livello mondiale da Carrefour Gruppo nella strategia della Transizione Alimentare. Fondamentale è che sempre più persone siano consapevoli dell’importanza della riduzione degli sprechi, oltre che di una corretta alimentazione”, afferma Alfio Fontana, Responsabile CSR Carrefour Italia. “E’ importante inoltre il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, con particolare attenzione ai nostri clienti. La proposta di soluzioni pratiche come l’app Too Good To Go consente di accelerare il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dello spreco alimentare, esigenza non solo sociale, ma anche ambientale”.

Nel capoluogo lombardo, a preparare le Magic Box sarà anche to.market, con l’obiettivo di affrontare la lotta allo spreco alimentare in una logica di sistema e coinvolgendo l’intera filiera, dalla produzione al consumatori, passando per la distribuzione. Tra gli altri, nella rete di Too Good To Go presenti anche i Tramezzini Veneziani di Tramè e le delizie del micropanificio artigianale Le Polveri: gettare cibo buono che tuttavia non può essere venduto il giorno dopo significherebbe buttare via tempo, energie, materia prima di qualità eccellente.

 

[1] dati FAO

[2] Rapporto Waste Watcher 2019

 

 

L’app di Casino, pagamenti veloci, dilazionati e a rate sulla spesa quotidiana

È davvero innovativa Casino Max, l’app dell’insegna francese Casino e lo sarà sempre di più tra pochi giorni, quando entrerà la possibilità, grazie a Banque Casino, del pagamento dilazionato (con scelta di data di accredito, fino a 31 giorni dall’acquisto) oppure diviso in quattro rate. E – questa è la grande novità – le agevolazioni saranno possibili non solo per grosse cifre, ma anche per la spese di tutti i giorni: secondo Le Monde, che ha anticipato la notizia ora ufficiale, il minimo di scontrino per attivare le dilazioni è di 20 euro per il pagamento dilazionato e 50 per la rateizzazione. L’applicazione sarà attivata in 106 ipermercati Géant e 310 supermercati Casino.

L’app lanciata nell’ottobre dell’anno scorso è già stata scaricata da 700mila utenti ed è allo stesso tempo una carta fedeltà elettronica, promozioni personalizzate, pagamenti e servizi innovativi. 

A cominciare dai pagamenti: l’opzione Scan Express dell’app consente di scansionare i prodotti della spesa e pagarli in cassa senza bisogno di estrarre carte o mostrare la spesa. Ma può anche pagare direttamente con l’applicazione e mostrare un codice a barre alla cassa, mentre lo scontrino viene registrato in digitale sul telefono. Non proprio uscita libera ma quasi, senza bisogno di portafoglio e senza scontrino cartaceo. Disponibile per ora in 15 punti vendita sarà estesa a 200 entro giugno.

Un risparmio deciso di tempo, importante per l’insegna: secondo un sondaggio Casino ha rilevato come una coda troppo lunga alle casse porta otto francesi su dieci a rinunciare agli acquisti, situazione che si presenta almeno una volta al mese nel 15% dei casi.

A volte la fama fa bene: Fameroll, prima app charity che mette in contatto con le star

È proprio il caso di dire che a volte la fama fa (del) bene: è il caso di Fameroll, la prima app charity che con un semplice click, permette alle celebrità di interagire con i propri fan e raccogliere fondi per nobili cause.

Fameroll mette in contatto i talent iscritti e i loro follower, per rispondere alle loro richieste con un video messaggio completamente personalizzato, dedicato all’utente che l’ha acquistato attraverso Fameroll, e devolvendo in beneficenza – ad associazioni scelte dalle stesse star – il ricavato.

Le possibilità soo infinite. dalla cantante preferita che augura “in bocca al lupo” alla figlia prima del compito di matematica al campione della squadra del cuore del fidanzato che si complimenta per la promozione sul lavoro, all’attrice della serie tv di la mamma non si perde un episodio che le augura buon compleanno. Piccole sorprese che regalano grandissime emozioni, firmate dai primi generosi protagonisti di Fameroll, come la campionessa paraolimpica Bebe Vio, l’attrice e presentatrice tv Diana del Bufalo, lo chef stellato Massimo Bottura, il cantautore Filippo Neviani in arte Nek, e il calciatore di serie A e della nazionale Italiana Andrea Petagna.

Sono solo i primi volti che hanno deciso di supportare la più moderna raccolta benefica nell’era dei social media. Questi personaggi realizzeranno con un semplice invio due grandi desideri: quello di chi li ama da sempre, li sostiene e da oggi può realizzare il sogno di entrare in contatto con loro; e quello di chi, grazie alle donazioni e i fondi raccolti, vedrà migliorata la propria vita.

L’idea è nata dai giovani co-fondatori Diletta Bussinello, Francesco Pivetti, Leonardo Cristoni e Guglielmo Gibertini, grandi appassionati di digital e comunicazione. “È facile immaginare quante richieste di videomessaggi ricevano ogni giorno influencer e personaggi via Instagram – spiega Diletta Bussinello -. Per questo abbiamo pensato di realizzare un’app che permettesse loro di rispondere in modo semplice e divertente, sostenendo importanti progetti benefici”.

L’app è disponibile gratuitamente da mercoledì 18 aprile sia per dispositivi Android che iOS ma anche da sito web ufficiale, supportata da Paypal per le modalità di pagamento.

Land of Fashion, viaggio tra collezioni e territorio nel sito e nell’app

Cinque chiavi d’accesso ad alcuni dei territori più affascinanti dell’Italia. Cinque luoghi dove vivere lo shopping, l’intrattenimento e una giornata in terre bellissime. Sono i factory outlet center del gruppo Land of Fashion, che si trovano in Franciacorta, in provincia di Brescia; in Valdichiana, nel cuore della Toscana; in Puglia, tra Bisceglie e Molfetta; a Palmanova, nel Friuli; e a Mantova, nella Bassa lombarda. Luoghi che ora possono contare su una nuova piattaforma che ha lo scopo di migliorare l’esperienza d’acquisto digitale dei clienti, più tecnologica e coinvolgente. Il nuovo sito, www.landoffashion.it, rappresenta un viaggio virtuale ma non solo attraverso i cinque outlet.

 

Tanti servizi in digitale

nuova piattaforma rappresenta uno strumento innovativo per un’esperienza di shopping interattiva. L’utente registrato quando arriva a un village riceve un messaggio di benvenuto che rappresenta il primo di una serie di servizi, che vanno dalla posizione salvata dell’auto nel parcheggio alla mappa interattiva sempre a portata di mano, dalle notifiche sulle promozioni in corso nei negozi preferiti all’interazione consentita dai rilevatori di posizione iBeacon. Più analogici ma non meno importanti gli sconti garantiti ai possessori della Village Card digitale.

Un’immagine della campagna spring summer 2018.

Il sito ha una struttura razionale con un’interfaccia semplice e intuitiva che ne rende facile la navigazione. Di ogni singolo village ci sono informazioni base come i brand presenti, gli sconti praticati e le partnership attivate con le realtà dei singoli territori. La parte più affascinante è rappresentata dalle immagini delle campagne che circondano i village e dai video che rappresentano un’esperienza immersiva. Dall’homepage si accede facilmente alle ultime news o ai servizi offerti tramite l’iscrizione alla Village Card Land of Fashion. La navigazione è verticale, il menu allo scroll si àncora all’header dei cinque siti per trovare le informazioni di base degli outlet con un sistema a tab e altri dettagli sul programma fidelity, le gift card e l’app.

La nuova tecnologia rappresenta una dimostrazione plastica di come Land of Fashion intenda dialogare con i territori circostanti, facendo dei factory outlet, spesso considerati dei non-luoghi templi solo del consumo, bastioni di un’identità forte e glocal, chiavi di accesso ai patrimoni artistici, paesaggistici ed enogastronomici dei vari territori in cui son incastonati.

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