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Flexstore di Interstore | Schweitzer è il prototipo per il futuro

Sobeys Inc. è la seconda azienda più grande al dettaglio nel Canada con oltre 1500 punti vendita in tutte le dieci province. La collaborazione con l’azienda di design & shopfitting Interstore | Schweitzer ha portato ad una varietà di progetti in tutto il Canada da quando la partnership è iniziata nel 2019.

Il supermercato Sobeys Orangeville che ha aperto lo scorso 4 novembre, si distingue per uno store concept completamente nuovo che permette al gruppo di percorrere nuove strade. Il nuovo perimeter store viene utilizzato anche per testare l’arredamento e i layout e per adattarli onde necessario. Lo scopo del progetto era quello di tradurre la nuova immagine del marchio Sobeys in uno store format adatto e di stabilire accenti innovativi che saranno incorporati in altri progetti futuri.

Interstore | Schweitzer ha avuto il compito di progettare e realizzare questo nuovo prototipo. Il concetto finale, che, tra le altre cose, si concentra su un nuovo customer flow e un layout flessibile del negozio, servirà come linea guida per altri mercati. In base a questo, la customer journey conduce il consumatore in un cerchio attraverso i reparti freschi, posizionati lungo le pareti del negozio. Al centro del negozio ci sono le gondole con i prodotti secchi, dove il consumatore può spuntare la sua lista della spesa.

Il tratto distintivo di questo nuovo formato consiste nell’implementazione del concetto Flexstore di Interstore | Schweitzer, usato per la prima volta in Nordamerica. Tutti i mobili utilizzati sono flessibili e pronti per essere installati (plug-in) grazie a una soluzione unica in cui i servizi (acqua, elettricità, vuoto, dati, ecc.) sono alimentati dal soffitto nei banconi e nei mobili. I banchi freschi e le unità refrigerate possono essere spostati in modo flessibile secondo questo principio ed agganciati ad altre aree secondo necessità. Per esempio, il bancone della pizza può essere facilmente sostituito da un salad bar semplicemente spostando e scambiando i banchi. Il Flexstore permette quindi al rivenditore di cambiare banchi o interi reparti in modo rapido e semplice, senza grandi costi di conversione. Alcuni componenti del Flexstore sono già stati utilizzati e moltiplicati in altri negozi già esistenti, come i reparti panificio e frutta e verdura.

Il design del negozio sottolinea la nuova corporate identity di Sobeys e mette in primo piano la presentazione del prodotto. Anche il concetto d’illuminazione segue questo approccio innovativo, per il quale un’intera linea di prodotti del lighting partner Imoon è stata appositamente certificata per il mercato canadese. Nei reparti freschi, per esempio, sono stati utilizzati speciali colori chiari per enfatizzare la freschezza degli alimenti e ridurre il deterioramento dei prodotti. Grazie ad un progresso tecnologico degli apparecchi d’illuminazione, è stato ottenuto un risparmio energetico del 30-40%.

Su una superficie totale di 3.200 m², è stato creato un supermercato di tendenza che apre la strada a un nuovo modo di fare la spesa e ad una presentazione innovativa dei prodotti, ovvero un prototipo per il futuro.

Visite al buio nei negozi Ikea, con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti

È possibile fare shopping anche se non si vede? Sì e lo dimostra l’iniziativa “Vieni all’Ikea… a occhi chiusi”, voluta dal colosso svedese in collaborazione con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Fino a domenica 6 maggio in molti negozi dell’azienda leader dell’arredamento di design “democratico” si svolgeranno visite guidate dai volontari delle sezioni locali dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Potranno partecipare ciechi, ipovedenti ma anche vedenti che potranno quindi fare l’esperienza di rinunciare alla vista per alcune ore per apprezzare meglio gli altri sensi spesso “dormienti”. Lo scopo delle visite sarà infatti quello di dimostrare che anche un magazzino sterminato come Ikea è fruibile da persone non vedenti, grazie alle possibilità offerte dal tatto, dall’udito e perfino dall’olfatto e dal gusto. Un’occasione per comprendere le difficoltà che le persone cieche o ipovedenti affrontano tutti i giorni dentro e fuori casa, ma anche per scoprire le nostre risorse e dare valore a ciò che abbiamo senza darlo per scontato, come facciamo spesso.

L’iniziativa si svolgerà in 18 dei 21 store Ikea da mercoledì 2 a domenica 6 maggio, con orari diversi a seconda delle regioni e dei negozi. Nei due negozi romani di Anagnina e Porta di Roma, ad esempio, le visite sensoriali si svolgeranno per tutto il giorno nella sola giornata di venerdì, mentre nel negozio di Genova l’appuntamento è per venerdì dalle 10 alle 16 e per sabato e domenica dalle 12 alle 18 e a Roncadelle (Brescia) le visite sono dal 2 al 4 maggio dalle 15 alle 18.

Ikea non è nuova a iniziative a favore di associazioni che operano sul territorio per aiutare le fasce deboli della società. In particolare diversi sono stati i progetti in tema di diversità, “Nella nostra filosofia aziendale – spiega Stefano Brown, sustainability manager di Ikea Italia – la diversità non rappresenta un problema, ma piuttosto una ricchezza da valorizzare: un messaggio che vogliamo e dobbiamo condividere anche all’esterno, coinvolgendo tutti i nostri clienti”.

Un’esperienza che si nutre di empatia e curiosità ma che ha anche un risvolto pratico. Per tutto il periodo dell’attività, infatti, sarà possibile donare con la propria spesa da Ikea un euro all’Unione italiana ciechi e ipovedenti.

Ikea apre un Pop-up nel centro di Roma, dedicato alla cucina

Ikea fa una vacanza di due mesi al centro di Roma. Ha aperto oggi, 27 aprile, in piazza San Silvestro, a due passi da piazza di Spagna, il primo Pop-Up store capitolino della grande catena svedese di arredamento. Un negozio temporaneo di 400 metri quadri aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20 fino al 27 giugno e che sarà dedicato quasi interamente alla cucina. Vi ruoteranno 20 dei 780 collaboratori diretti del marchio a Roma, tutti assunti a tempo indeterminato.

 

Esperienza interattiva

L’obiettivo è quello di sperimentare nuove formule per andare incontro alle esigenze dei clienti che chiedono un maggiore dialogo tra negozio fisico e on-line. Nello store di piazza San Silvestro, i clienti potranno lasciarsi ispirare dalle numerose proposte per arredare la cucina, ma potranno anche sfruttare la tecnologia, con schermi, video e QR Code, che rendono la visita molto interattiva. Ikea ha deciso di affiancare agli store tradizionali, di solito collocati in periferia per ovvie ragioni di spazio, negozi dalle dimensioni più piccole ma più accessibili, con un assortimento selezionato di prodotti, in genere i più venduti, e una maggiore attenzione ai ritmi e alle necessità di un pubblico metropolitano. Il ridotto assortimento è compensato da un bouquet di servizi che rende comunque l’esperienza completa e soddisfacente. A Roma esiste già dal 2016 un Pick-Up & Order Point al Collatino, in cui si possono ordinare e ritirare oggetti acquistati online grazie a Pc, tablet e smartphone.

Il Pop-Up Store e il Pick-up & Order Point di Roma si aggiungono agli store tradizionali e ormai consolidati di Anagnina e Porta di Roma, inaugurati rispettivamente nel 2000 e nel 2005 che contano circa un milione di soci Ikea Family e circa 7 milioni di visitatori l’anno. Nell’ottica della multicanalità è stato recentemente attivato presso i punti vendita romani anche il servizio clicca e ritira che permette di pagare online e ritirare gli articoli presso un negozio Ikea. I prodotti sono disponibili in 4 ore lavorative dalla conferma dell’ordine, durante l’orario di apertura del negozio. Il Lazio è la seconda regione in assoluto per numero di vendite in e-commerce in Italia per Ikea, seconda solo alla Lombardia. Le vendite in Lazio sono il 10,45% delle vendite totali di Ikea Italia online, quelle di Roma e provincia sono l’8,23% del totale italiano. Il trasporto su appuntamento (meno di 50 kg) pesa nel Lazio più della media nazionale: in Italia è il 18% degli ordini, nel Lazio il 21%, a Roma e provincia è il 22%.

 

In attesa del terzo store

«Abbiamo Roma nel cuore – afferma Belén Frau, Amministratore Delegato di IKEA Italia – ed è per questo che abbiamo scelto di aprire qui il nostro primo Pop-Up Store, nella splendida città che ci ha accolto 17 anni fa quando abbiamo inaugurato il primo negozio. Quello di Roma è un mercato per noi maturo, presidiato da due negozi, un pick-up & order point e un terzo negozio in arrivo. L’obiettivo è rendere l’esperienza d’acquisto sempre più accessibile, con format diversi che incontrino le esigenze dei nostri consumatori, sia nei touch point fisici sia in quelli online, sia nella multicanalità che coniuga entrambi gli aspetti».

Altri pop-up hanno aperto fin dall’anno scorso, con formule leggermente diverse che includono a volte anche il ristorante, a Londra, Parigi e Varsavia, ma anche l’anno scorso in occasione del Fuorisalone milanese.

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