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Ammanchi in Gdo: Asda adotta la soluzione Shrink Managment as a Service di Tyco

Ammanchi, antico problema della Gdo cui oggi grazie alla tecnologia cloud è possibile dare risposte concrete: ad esempio Asda, insegna britannica, ha deciso di adottare in tutti i suoi 642 punti vendita la soluzione Sensormatic Shrink Management as a Service di Tyco Retail Solutions che garantisce visibilità sui sistemi antitaccheggio (EAS) e di loss prevention.

Sensormatic SMaaS è un servizio basato sul cloud di Google che consente la gestione dei dispositivi e offre analisi predittive per controllare gli ammanchi, indirizzando al contempo le principali cause che li determinano. Con dashboard di facile navigazione, la soluzione aiuta a interpretare i dati permettendo ai retailer di individuare anticipatamente i problemi e prendere decisioni aziendali migliori.

L’implementazione di SMaaS per Asda fa parte di una più ampia strategia quinquennale che uno dei principali retailer britannici sta attuando con Tyco Retail Solutions al fine di ammodernare le sue soluzioni EAS e il suo ecosistema di tagging, nonché migliorare il sistema di segnalazione e di alert sul punto vendita. Utilizzando SMaaS, gli esperti di prevenzione degli ammanchi di Asda ricevono notifiche automatiche basate sulle eccezioni in tempo reale per individuare con maggior facilità eventuali problemi che richiedono un’attenzione immediata. Adottando misure preventive, Asda può iniziare a razionalizzare le attività, assicurando il futuro dei propri investimenti con iniziative mirate a centralizzazione dei processi di gestione, ottimizzazione del personale sul punto vendita e identificazione di possibili gap formativi.

“Grazie ai sistemi EAS ora disponiamo di nuove informazioni e di una gestione centralizzata che rendono più efficienti le nostre apparecchiature antitaccheggio e ci consentono di concentrare i nostri sforzi e gestire in modo più proattivo i nostri 642 punti vendita. Il vero vantaggio sarà realizzato quando potremo agire in modo predittivo per supportare i nostri punti vendita con il nuovo livello di visibilità garantito da SMaaS” ha detto Andrew Rees, senior manager Asset Protection di Asda.

 

Analisi puntuale

Sensormatic Shrink Management as a Service fornisce un quadro chiaro delle attività nei singoli punti vendita, per zona, regione e persino a livello d’impresa per isolare i dati e confrontare le metriche relative alle prestazioni. La mappa della criminalità organizzata nel retail, ad esempio, fornisce ai rivenditori informazioni sull’attività ORC in un’area geografica specifica, tenendo conto degli allarmi per la rilevazione di fogli di metallo e dispositivi jammer. Identifica i gruppi di negozi che hanno subito lo stesso evento ORC, consentendo ai retailer di effettuare analisi per prendere decisioni proattive e misure preventive.

Questo servizio innovativo contribuisce alla riduzione degli ammanchi e a una migliore operatività delle apparecchiature. Minimizzando i tempi di inattività, gli esperti in prevenzione degli ammanchi possono ridurre i tempi di gestione di sistemi e dispositivi e dedicare più tempo e risorse al miglioramento della store performance e dell’assistenza al cliente.

Sainsbury’s e Asda, nasce la super insegna Uk: niente chiusure e -10% sui prezzi

L’annuncio è ormai ufficiale e anche i termini dell’accordo: Sainsbury’s e Asda (sussidiaria di Walmart), seconda e terza catena della Gdo britannica, formeranno un supergruppo da 2800 punti vendita e 51 miliardi di sterline di fatturato (nel 2017) e 47 milioni di transazioni a settimana. Nell’annuncio ufficiale di Sainsbury’s si chiariscono alcuni punti cruciali: tra cui l’impegno a non chiudere punti vendita, l’aspettativa di ridurre i prezzi del 10% su “molti dei prodotti che i nostri clienti acquistano regolarmente”. In realtà una serie di punti vendita (fino a 75 secondo gli analisti) potrebbero dover passare di mano per soddisfare le leggi antitrust.

Rassicurazioni arrivano anche sul lavoro, anche se resta molto scetticismo a riguardo: i 330mila dipendenti del “gruppo allargato” (oltre ai supermercati Sainsbury’s e Asda ci sono anche i punti vendita Argos, generalista, Tu, George, abbigliamento e Habitat, casa) saranno parte del grande disegno e per loro ci saranno “più opportunità a tutti i livelli nel gruppo ampliato, grazie ai valori condivisi e all’eredità di entrambi i gruppi”. Il quartier generale di Asda a Leeds, Inghilterra del Nord, rimarrà, così come il management.

Le ragioni della mossa sono spiegate in una nota del retailer londinese: “Il settore della distribuzione sta attraversando importanti e rapidi cambiamenti, e i comportamenti dei consumatori continuano ad evolvere. questo ha potato una crescente competizione all’interno dei supermercati, degli ipermercati e delle catene di abbigliamento, visto che i clienti cercano sempre più valore, scelta e convenienza.  Sainsbury’s e Asda insieme creeranno un’impresa più competitiva e resiliente maggiormente in grado di investire in prezzi, qualità, assortimento e tecnologia per offrire ai clienti modi più flessibili per fare gli acquisti”.

 

Walmart al 29,9%

Nella nuova realtà Walmart avrà il 42% del capitale emesso e riceverà 2,975 miliardi di sterline in contanti of cash e valuta Asda a circa £7,3 miliardi in una base senza debiti, liquidità e pensioni. Al momento della finalizzazione, Walmart non avrà più del 29,9 % dei diritti di voto totali nella nuova realtà (Combined Business, l’impresa congiunta). Walmart “sarà un azionista a lunga termine e utilizzerà la sua scala globale e investimento per supportare la nuova realtà”.  A capo della quale ci sarà il top management di Sainsbury’s (presidente, Ad, direttore finanziario), mentre Asda condurrà gli affari da Leeds con il suo Ad, che si unirà al Board operativo del gruppo, e due rappresentanti di Walmart entreranno nel Board della nuova realtà come direttori non esecutivi..

Se tutte le promesse saranno mantenute è da vedere. Nel frattempo si può dire che il mercato ha accolto molto positivamente l’accordo: le azioni di Sainsbury’s sono schizzate in alto del 20%.

Sainsbury’s e Asda (Walmart), una fusione creerà la più grande insegna Uk?

Sono la seconda e la terza insegna del Regno Unito e starebbero per accordarsi su una fusione: stiamo parlando di Sainsbury’s e Asda, dal 1999 il “braccio” britannico di Walmart. L’accordo già definito “epocale” varrebbe 10 miliardi di sterline (11,35 miliardi di euro) e creerebbe una supercatena di 2.800 punti vendita e 50 miliardi di sterline (56,7 miliardi di euro) di fatturato con una quota di mercato del 31,4%, più del leader di mercato Tesco che detiene il 27,6%.

In una nota, Sainsbury’s, insegna storica fondata a Londra da una drogheria nel 1869 e il cui maggiore azionista con il 21% di quote è oggi il fondo sovrano del Qatar,  ha confermato di essere in “discussioni avanzate riguardo alla combinazione tra gli affari di Sainsbury’s e Asda”. I due marchi dovrebbero rimanere separati anche dopo la fusione.

Un accordo di questo tipo porterebbe un deciso scossone al mercato della grande distribuzione britannica, per anni detenuto dai “Big 4” Tesco, Sainsbury’s, Asda e Morrisons e che negli anni passati è stato di fatto rivoluzionato dall’arrivo dei discounter tedeschi Lidl e Aldi, che hanno guadagnato quote di mercato sempre maggiori. Sullo sfondo poi c’è l’incertezza per gli accordi con l’Unione europea a seguito della Brexit, con possibili conseguenze sui prezzi al consumo.

Delle difficoltà potrebbero essere avanzate dalla Competition and Markets Authority, l’Antitrust britannica.

Un ulteriore annuncio circa la fusione potrebbe arrivare giù lunedì mattina secondo la BBC.

 

 

La “torre” di Asda consegna lo shopping online in un minuto e contiene 500 pacchi

Una torre che è un gigantesco locker in grado di contenere fino a 500 buste, e distribuire i prodotti ordinati online nel giro di 60 secondi: l’ha installata l’insegna britannica Asda, sussidiaria Walmart, nel punto vendita di Trafford Park a Manchester.

L’unità è pensata per consegnare le spese ordinate online con ritiro in negozio (click and collect) ed è predisposta anche per ricevere resi. Il sistema, primo nel Regno Unito e immaginiamo anche in Europa, è stata testato negli USA da Walmart, che ne ha installate un centinaio negli Stati Uniti.
Gli ordini sono quelli del sito per abbigliamento di Asda George.com e di aziende partner quali Asos, Missguided e Decathlon.

L’unità di distribuzione dei pacchi è alta 4,8 metri e larga 1,4.

Una volta in negozio i clienti che hanno ordinato online passano il codice Qr inviato sul telefono nella torre, detta Parcel Tower, e ricevono il pacco.

Neil Drake, Systems and Innovation Manager di Asda, ha commentato: «Sappiamo  «Sappiamo che la velocità e la convenienza sono fattori importanti per i clienti e per i partner del nostro servizio toyou [il sistema di consegne in negozio di ordini online anche da retailer terzi con ritiro nella rete di 600 punti vendita  Asda, ndr], e pensiamo sempre a nuovi modi per soddisfarli. Le Parcel Towers sono solo l’esempio più recente di come, usando le nuove tecnologie, cerchiamo di far risparmoare tempi e soldi ai clienti».

Nei primi giorni dall’installazione la risposta è stata “fantastica”, secondo Stephen Clinton, Store Manager del punto vendita Asda di Trafford Park, e in meno di una settimana ha già servito 1500 clienti.

Arriva Pokemon Go, e Asda stila la “netiquette” per giocare al supermercato

Dire che è il tormentone dell’estate è poco: sbarcato in Italia (ed Europa) da una manciata di giorni e annunciato da un immenso battage, Pokemon Go sembra diventato ancor prima di arrivare il gioco che tutti devono fare. Trovare i personaggini del cartone nipponico in posti reali grazie alla realtà aumentata è una mania che nel frattempo ha già causato non pochi problemi: distrazioni, perdite del lavoro, incidenti e risse sfiorate tra accaniti giocatori.  Asda dunque, insegna britannica, ha pensato bene di cavalcare l’onda producendo, ancor prima che l’App arrivasse anche nel Regno Unito, una guida che sembra più una sorta di “netiquette” per giocatori che dovessero imbattersi in un Pokemon all’interno di un supermercato.

“Vogliamo tutti che i nostri clienti si divertano a trovare Pikachu al banco della pizza o un Jigglypuff da George [linea di abbigliamento di Asda, ndr], ma bisogna ammetere che ci sono sorte delle preoccupazioni circa le distrazioni usate dal gioco. Per questo, le nostre linee guida aiuteranno tutti a scovare in modo sicuro quegli articoli richiestissimi, e anche Pokemon” si legge in un comunicato.

Ecco la guida:

1) Ci sono abbastanza Pokemon per tutti, inutile correre nel negozio per essere il primo ad acchiapparli

2) Festeggiate rispettosamente; gridare “Sìììì” al banco del pesce potrebeb causare irritazione

3) L’aiuto è a portata di mano: i colleghi del servizio clienti sono disponibili ad offrire indicazioni su come muoversi in modo sicuro nel supermercato per localizzare un Pokemon

4) Guardate avanti: state attenti agli altri clienti e siate consapevoli di cosa c’è intorno a voi

5) I bambini devono essere sempre accompagnati da un genitore o un adulto e non devono coinvolgere estranei (questo è molto importante)

6) Tutti sono invitati ad usare il wi-fi del punto vendita

7) Evitate di abbandonare il carrello mentre catturate Pokemon

8) Se trovate qualche Pikachu in un nostro supermercato fatecelo sapere e vi faremo le congratulazioni tramite altoparlante

9) Gym etiquette: quando vi alleate nei nostri punti vendita che sono Pokegyms, potete utilizzare le nostre caffetterie per allenarvi in tutta comodità

10) Tenete sempre il vostro Pikachu al guinzaglio

ASDA entra nella grande famiglia di EMD e il fatturato sale a 178 mld

Asda è nuovo Socio EMD. Grazie a questa nuova partnership, la catena di supermercati, dal 1999 di proprietà dell’americana Wal-Mart, aumenterà il suo potere di acquisto, generando risparmi significativi nell’approvvigionamento delle merci, che reinvestirà riducendo i prezzi e aumentando ulteriormente la qualità dell’offerta.
Come nuovo partner di EMD, Centrale europea che opera in 15 Paesi, Asda avrà accesso a nuovi e preziosi  di fornitura. Inoltre potrà cogliere sinergie di marketing e nuove opportunità con i brand europei e le private label. I 15 Soci di EMD comprendono circa 500 aziende distributrici di generi alimentari con oltre 150.000 punti di vendita in tutti i tipi di formato, principalmente nel dettaglio alimentare.
L’Amministratore Delegato EMD Philippe Gruyters ha dichiarato: “Con l’acquisizione del nuovo Socio Asda, EMD afferma la sua leadership tra le alleanze di acquisto e marketing che operano in Europa.” Con l’ingresso di Asda, il fatturato totale al consumo del gruppo EMD raggiungerà 178 miliardi di euro.
Per tutti i produttori che operano nel campo dei beni di largo consumo, questa partnership apre nuove opportunità.
Gli attori della partnership: Asda e EMD

Fondata negli anni Sessanta nello Yorkshire, Asda è uno dei retailer leader in Inghilterra, particolarmente competitivo sul fronte dei prezzi e dei servizi alla clientela, molto attivo anche nel commercio online.
Ogni settimana più di 18 milioni di clienti visitano i suoi 616 punti vendita – tra cui 32 Centri Commerciali, 332 Superstore, 34 Asda-Living Store, 201 Supermercati e 15 Stazioni di Servizio Indipendenti e siti Web – e sono serviti da piu’ di 172.000 addetti.
I siti www.asda.com e www.george.com arrivano a consegnare al 99% delle case del Regno Unito e presso i 650 siti “clicca e ritira”.
La sede principale dell’azienda si trova a Leeds, Yorkshire, mentre la divisione abbigliamento George è a Lutterworth, nel Leicestershire.

Presente in 15 Paesi europei, EMD è il gruppo di acquisto più importante per il settore alimentare al dettaglio e per quello dei beni di largo consumo ed è  considerato un partner fondamentale per il forte orientamento al cliente e per la sua  copertura di marketing.
Nella sede EMD a Pfäffikon, Svizzera, l’Amministratore Delegato Philippe Gruyters è responsabile di aggregare e incrementare gli interessi dei Soci – tutte primarie realtà distributive europee – e di coordinarne i benefici comuni.
Con un potenziale fatturato al consumo di 178 miliardi di euro, la Centrale ha ulteriormente consolidato i suoi contratti con i produttori di marca e la ricerca  e lo sviluppo di prodotti private label di successo.

L’elenco dei 15 Soci di EMD:

United Kingdom: ASDA                                        Norway: UNIL/NORGES GRUPPEN
Netherlands: SUPERUNIE                                   Finland: TUKO LOGISTICS
Germany: MARKANT AG                                    Sweden: AXFOOD
France: GROUPE CASINO                                  Denmark: DAGROFA
Switzerland: MARKANT Syntrade                       Czech Republic: MARKANT Cesko
Spain: EUROMADI Iberica                                   Slovakia: MARKANT Slovensko
Portugal: EUROMADI Port
Austria: MARKANT Österreich
Italy: ESD Italia

Il Nastro rosa di Asda. Riparte la campagna contro il tumore al seno

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Si chiama Tickled Pink la campagna di Asda a favore di Breast Cancer Care e Breast Cancer Now, due organizzazioni di supporto ai pazienti e di ricerca sul tumore al seno, che anche quest’anno si ripresenta ai nastri di partenza. Con un obiettivo ambizioso: raccogliere 5 milioni di sterline da clienti, dipendenti efornitori che si andranno ad aggiungere ai 43 milioniraccolti e donati negli ultimi 19 anni, da quando l’iniziativa è partita.

Per ottenere questo risultato per numerosi prodotti vengono destinata una quota sul prezzo di vendita all’iniziativa. Ma è stata creata acnhe una serie di prodotti in ediizione limitata, che viene integrata nel corso della durata dell’iniziativa: da un asciugacapelli a stovigli per cucina, prodotti per la cura del corpo a base di estratti fi ragola, lattine di Diet Cocke, fino a T shirt a marchio George e una shopping bag disegnata dall’esperto di moda Julien Macdonald.

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